filippo catani
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martedì 31 dicembre 2013
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un film con poco senso
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Un gruppo di malviventi fa irruzione in una tavola calda aperta di notte per una rapina. I banditi però non sono in cerca solamente di denaro ma anche di un misterioso harddisk.
Sarà il genere un po' ususrato o sarà per alcuni elementi della sceneggiatura ma questo film fa proprio acqua da tutte le parti. E dire che la partenza non sarebbe neanche malvagia mescolando la rapina con la corruzione della polizia e qualcosa di misterioso che c'è dietro questo crimine (si nota uno scimmiottamento di Inside Man che era di tutt'altra pasta). Da lì in poi comincia a partire una accozzaglia di fatti che si vanno a sovrapporre l'uno all'altro senza un grande senso finendo per essere una lunga agonia verso l'inevitabile conflitto a fuoco.
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Un gruppo di malviventi fa irruzione in una tavola calda aperta di notte per una rapina. I banditi però non sono in cerca solamente di denaro ma anche di un misterioso harddisk.
Sarà il genere un po' ususrato o sarà per alcuni elementi della sceneggiatura ma questo film fa proprio acqua da tutte le parti. E dire che la partenza non sarebbe neanche malvagia mescolando la rapina con la corruzione della polizia e qualcosa di misterioso che c'è dietro questo crimine (si nota uno scimmiottamento di Inside Man che era di tutt'altra pasta). Da lì in poi comincia a partire una accozzaglia di fatti che si vanno a sovrapporre l'uno all'altro senza un grande senso finendo per essere una lunga agonia verso l'inevitabile conflitto a fuoco. D'altra parte non può essere altrimenti se il ruolo del protagonista viene modellato a immagine e somiglianza di The Shield Chiklis. Troviamo poi Liotta nell'ennesimo ruolo ambiguo della sua carriera (ma uscire un po dal clicet proprio no?) e partecipa alla festa, seppur brevemente, pure Whitaker che non riesce a fare a meno di collezionare o pellicole ottimamente realizzate o film desolanti cone questo. Il finale poi fa letteralmente accapponare la pelle con il tizio colpito da un proiettile che scende da un'ambulanza in corsa liberandosi magicamente della flebo e ingaggiando poi una sparatoria nella scena finale come se niente fosse. Da evitare assolutamente.
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donni romani
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mercoledì 26 giugno 2013
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niente è come sembra nella rapina a tempo
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Niente è come sembra e soprattutto nessuno è chi sembra nel film di Armstrong, in cui una rapina in un fast food si trasforma in avventura complessa e articolata, in cui doppi, tripli e anche quadrupli giochi coinvolgono delinquenti abituali, poliziotti, innocenti sospettati dei peggiori crimini solo perchè hanno alle spalle qualche reato lieve, e abili rapinatori vengono scambiati per poliziotti eroici. Impossibile davvero anche solo accennare alla trama senza svelare dettagli che fin dalle prime scene sposta l'asse investigativo avanti e indietro senza sosta, diciamo solo che un gruppo di rapinatori entra in un semi deserto fast food e, presi in ostaggio i clienti, si prepara ad aspettare che arrivi la mezzanotte quando il timer permetterà l'apertura di una cassaforte in cui è conservato qualcosa di molto più prezioso del denaro.
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Niente è come sembra e soprattutto nessuno è chi sembra nel film di Armstrong, in cui una rapina in un fast food si trasforma in avventura complessa e articolata, in cui doppi, tripli e anche quadrupli giochi coinvolgono delinquenti abituali, poliziotti, innocenti sospettati dei peggiori crimini solo perchè hanno alle spalle qualche reato lieve, e abili rapinatori vengono scambiati per poliziotti eroici. Impossibile davvero anche solo accennare alla trama senza svelare dettagli che fin dalle prime scene sposta l'asse investigativo avanti e indietro senza sosta, diciamo solo che un gruppo di rapinatori entra in un semi deserto fast food e, presi in ostaggio i clienti, si prepara ad aspettare che arrivi la mezzanotte quando il timer permetterà l'apertura di una cassaforte in cui è conservato qualcosa di molto più prezioso del denaro. L'arrivo di un poliziotto sconvolge i precari equilibri e dall'esterno arrivano ordini e richieste sia da parte del negoziatore della polizia sia da parte di chi regge le fila dell'impresa criminale... La trama, pur se infarcita come dicevamo di colpi di scena e di ribaltamenti di fronte, resta pur sempre nel filone rapina con ostaggi, fra ricatti emotivi, tensioni psicologiche e giochi di potere che si svolgono lontani dal centro dell'azione. La presenza di Forrest Whitaker e Ray Liotta, nomi decisamente spendibili al box office, è puramente decorativa limitandosi a pochissime scene girate probabilmente in mezza mattinata lavorativa, mentre il grosso del lavoro lo fa Michael Chiklis che in molti ricorderanno per il poliziotto ruvido Vic Mackey nel telefilm Shields e che generosamente offre la sua fisicità ad un ruolo confezionato ad arte per lui. Un thriller che si segue con piacere senza dubbio, senza mai cali di tensione e lungaggini narrative, ma che risulta in definitiva un po' troppo esile per lasciare un segno profondo oltre la superficie.
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