l''imbecille
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lunedì 8 settembre 2025
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tutto ha un limite
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Un film che indubbiamente si lascia guardare con attenzione senza perdere pezzi; una scenografia di certo unica e degna di cotanta storia che ha fatto di Ethan Hunt un "personaggio cinematografico" o, per meglio dire, un autentico eroe. Ma, ma .... Io direi in questo caso che non possa e non debba valere l'aforisma <>, si va oltre il "consentito"!! Ho letto commenti e critiche del film ma, confesso, che io non rilevo grossolanamente <>. O per meglio dire ci trovo un po' di confusione. Mi si lasci porre un interrogativo, a parte tutto quello che ? stato scritto e commentato su Ethan dentro al sottomarino che sta addirittura in costume da bagno o che si dondola aggrappato sugli assi di un deltaplano: ma quando si butta in mare e che viene subito
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Un film che indubbiamente si lascia guardare con attenzione senza perdere pezzi; una scenografia di certo unica e degna di cotanta storia che ha fatto di Ethan Hunt un "personaggio cinematografico" o, per meglio dire, un autentico eroe. Ma, ma .... Io direi in questo caso che non possa e non debba valere l'aforisma <>, si va oltre il "consentito"!! Ho letto commenti e critiche del film ma, confesso, che io non rilevo grossolanamente <>. O per meglio dire ci trovo un po' di confusione. Mi si lasci porre un interrogativo, a parte tutto quello che ? stato scritto e commentato su Ethan dentro al sottomarino che sta addirittura in costume da bagno o che si dondola aggrappato sugli assi di un deltaplano: ma quando si butta in mare e che viene subito subito raggiunto da sommozzatori?? E' decisamente un po' troppo, no??
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celadus
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martedì 2 settembre 2025
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una tristezza indecente
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Non posso che dare una stella al peggiore dei film Mission Impossible e tra i più noiosi film d'azione che abbia mai visto.
In realtà, visto l'indegno risultato, non meriterebbe di essere classificato per rispetto della saga che rappresenta.
Inqualificabili anche le recensioni online che assegnano a questo flop voti come minimo dalle 4 stelle in su, a riprova che nel web si scrivono tante menzogne e che c'è tanta gente pagata per farlo.
Poca azione e invece tanti dialoghi, di una banalità, di una noia, di una inutile lungaggine che non ne è comprensibile la ragione, nessun di questi aggiunge alcunchè alla trama già percepita del primo minuto: per sconfiggere questa entità artificiale bisogna entrare nel sottomarino in fondo al mare.
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Non posso che dare una stella al peggiore dei film Mission Impossible e tra i più noiosi film d'azione che abbia mai visto.
In realtà, visto l'indegno risultato, non meriterebbe di essere classificato per rispetto della saga che rappresenta.
Inqualificabili anche le recensioni online che assegnano a questo flop voti come minimo dalle 4 stelle in su, a riprova che nel web si scrivono tante menzogne e che c'è tanta gente pagata per farlo.
Poca azione e invece tanti dialoghi, di una banalità, di una noia, di una inutile lungaggine che non ne è comprensibile la ragione, nessun di questi aggiunge alcunchè alla trama già percepita del primo minuto: per sconfiggere questa entità artificiale bisogna entrare nel sottomarino in fondo al mare.
E chi volete che vada in fondo all'oceano ghiacciato? ...misterooo...
La recitazione e la regia è di un finto drammatico che incolpo anche gli attori che non hanno avuto il coraggio di rinunciare alla parte.
Assolutamente irritanti i continui sguardi da western anni 50 o il riso malvagio e beffardo del cattivone che vedevamo fin da bambini nei cartoni animati della Walt Disney.
Comparse che attaccano senza alcuna ragione sia Hunt che il presidente degli USA, presunti colpi di scena che sai già che avverranno mezz'ora prima della scena girata.
Come se bastasse tirere fuori un coltello o la pistola, fare un pò di lotta, pugni e una sparatoria che tanto il film è così che piace al pubblico.
Ma dai!!...Ma perchè?!
Mentre negli altri MI si facevano cose al limite dell'impossibile, rese quasi realistiche dalla bravura dei registi e degli sceneggiatori da essere divertenti e di suspence, qui andiamo ben oltre e siamo nei reami Marvel o DC comics: inabissamenti di mille metri in apnea senza muta nel mare artico, tanto lui sopravvive con una carezza della sua partner, oppure l'afferrare con una semplice corsetta un aereo che decolla (non ho ancora capito chi c'era alla guida di quel biplano..boh...).
Sono infine meravigliato che Tom Cruise, con alle spalle la carriera che ha, si sia prestato e abbia attivamente partecipato a confezionare questa tristezza indecente.
Evitate di annoiarvi a morte e guardate piuttosto la Corazzata Potemkin che ha più senso.
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nest
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martedì 26 agosto 2025
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? arrivato il messia?
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" Un film che assicura la lonvevità del cinema?". Ma di quale cinema stiamo parlando? Di quello sotto casa forse. Questo Ethan Hunt messianico segna davvero l'estremo più estremo dei deliri di onnipotenza. O forse davvero " Major Tom " ha esagerato questa volta? È vero che certi film richiedono la sospensione dell'incredulità, ma a tutto ci sarà un limite? Qui più che ricorrere alla "sospensione dell'incredulità" occorre armarsi di apposito "sospensorio del credulone" perché è talmente assurdo quello che capita al protagonista, soprattutto nel fondo degli abissi, anche per uno 007 spericolato come lui, a meno che non sia uno dotato di superpoteri (ma non mi pare un film sugli Avengers, nè un fumetto) che rischi davvero un varicocele o comunque una rottura sicura dei c******i per le eccessive e ripetute sollecitazioni ai medesimi cui certi eccessi filmici ingiustificabili, pure se hai 12 anni, ti espongono.
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" Un film che assicura la lonvevità del cinema?". Ma di quale cinema stiamo parlando? Di quello sotto casa forse. Questo Ethan Hunt messianico segna davvero l'estremo più estremo dei deliri di onnipotenza. O forse davvero " Major Tom " ha esagerato questa volta? È vero che certi film richiedono la sospensione dell'incredulità, ma a tutto ci sarà un limite? Qui più che ricorrere alla "sospensione dell'incredulità" occorre armarsi di apposito "sospensorio del credulone" perché è talmente assurdo quello che capita al protagonista, soprattutto nel fondo degli abissi, anche per uno 007 spericolato come lui, a meno che non sia uno dotato di superpoteri (ma non mi pare un film sugli Avengers, nè un fumetto) che rischi davvero un varicocele o comunque una rottura sicura dei c******i per le eccessive e ripetute sollecitazioni ai medesimi cui certi eccessi filmici ingiustificabili, pure se hai 12 anni, ti espongono. E' talmente iperbolico in tutto e nelle intenzioni più che nelle immagini (cui siamo ormai abituati) che a tratti sembra di assistere ad una di quelle caricature di certi filoni cinematografici tipo "una pallottola spuntata..." che mettono alla berlina certi stereotipi cinematografici maschili soprattutto. C'è del (in)volontario umorismo o l'attore/personaggio si sta prendendo troppo sul serio?
Un film questo che si regge soprattutto sulle acrobazie di cruise; ma non si può far girare un intero film su tale presupposto. A meno che appunto non stiamo parlando dei supereroi della marvel. Se proprio dobbiamo dargli un oscar a ethan hunt pardon a tom cruise diamoglielo come "miglior stuntman della galassia", semmai. Anzi, voglio esagerare, come miglior scavezzacollo di tutti gli universi paralleli teorizzabili. "Ethan Hunt e il multiverso"prossima acrobazia su questi schermi. Lo vedo proprio Tom cruise che volteggia pericolosamente nello spazio più profondo e senza casco e senza tuta, ma così nature nudo e in boxe eventualemente. Ma per favoreeeeeeeee
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[+] recensione definitiva
(di armando )
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l''imbecille
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domenica 24 agosto 2025
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tutto ha un limite
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Un film che indubbiamente si lascia guardare con attenzione senza perdere pezzi; una scenografia di certo unica e degna di cotanta storia che ha fatto di Ethan Hunt un "personaggio cinematografico" o, per meglio dire, un autentico eroe. Ma, ma .... Io direi in questo caso che non possa e non debba valere l'aforisma <>, si va oltre il "consentito"!! Ho letto commenti e critiche del film ma, confesso, che io non rilevo grossolanamente <>. O per meglio dire ci trovo un po' di confusione. Mi si lasci porre un interrogativo, a parte tutto quello che ? stato scritto e commentato su Ethan dentro al sottomarino che sta addirittura in costume da bagno o che si dondola aggrappato sugli assi di un deltaplano: ma quando si butta in mare e che viene subito
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Un film che indubbiamente si lascia guardare con attenzione senza perdere pezzi; una scenografia di certo unica e degna di cotanta storia che ha fatto di Ethan Hunt un "personaggio cinematografico" o, per meglio dire, un autentico eroe. Ma, ma .... Io direi in questo caso che non possa e non debba valere l'aforisma <>, si va oltre il "consentito"!! Ho letto commenti e critiche del film ma, confesso, che io non rilevo grossolanamente <>. O per meglio dire ci trovo un po' di confusione. Mi si lasci porre un interrogativo, a parte tutto quello che ? stato scritto e commentato su Ethan dentro al sottomarino che sta addirittura in costume da bagno o che si dondola aggrappato sugli assi di un deltaplano: ma quando si butta in mare e che viene subito subito raggiunto da sommozzatori?? E' decisamente un po' troppo, no??
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l''''imbecille
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mercoledì 20 agosto 2025
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tutto ha un limite
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Un film che indubbiamente si lascia guardare con attenzione senza perdere pezzi; una scenografia di certo unica e degna di cotanta storia che ha fatto di Ethan Hunt un "personaggio cinematografico" o, per meglio dire, un autentico eroe. Ma, ma .... Io direi in questo caso che non possa e non debba valere l'aforisma <<MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICERE>>, si va oltre il "consentito"!! Ho letto commenti e critiche del film ma, confesso, che io non rilevo grossolanamente <<una storia>>.
O per meglio dire ci trovo un po' di confusione. Mi si lasci porre un interrogativo, a parte tutto quello che è stato scritto e commentato su Ethan dentro al sottomarino che sta addirittura in costume da bagno o che s
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Un film che indubbiamente si lascia guardare con attenzione senza perdere pezzi; una scenografia di certo unica e degna di cotanta storia che ha fatto di Ethan Hunt un "personaggio cinematografico" o, per meglio dire, un autentico eroe. Ma, ma .... Io direi in questo caso che non possa e non debba valere l'aforisma <<MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICERE>>, si va oltre il "consentito"!! Ho letto commenti e critiche del film ma, confesso, che io non rilevo grossolanamente <<una storia>>.
O per meglio dire ci trovo un po' di confusione. Mi si lasci porre un interrogativo, a parte tutto quello che è stato scritto e commentato su Ethan dentro al sottomarino che sta addirittura in costume da bagno o che si dondola aggrappato sugli assi di un deltaplano: ma quando si butta in mare e che viene subito subito raggiunto da sommozzatori?? E' decisamente un po' troppo, no??
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felicity
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martedì 22 luglio 2025
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due ore di tensione fatte di continui rilanci
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In Mission: Impossible – The Final Reckoning il montaggio con cui si apre il film dice già molto: questo non è il semplice finale di una saga, ma il finale – o meglio, l’apice – di un’intera carriera.
Vediamo immagini dai capitoli precedenti di Mission: Impossible, ma sinceramente: ci avessero messo in mezzo anche scene da Top Gun, da Giorni di tuono, da Minority Report e War of the Worlds, da Edge of Tomorrow e Oblivion, e perché no, da Il socio, Il colore dei soldi, Cuori ribelli, L’ultimo samurai, non sarebbe cambiato nulla, anzi. È come se vi passassero davanti agli occhi pure quelle.
“Tutto quello che eri, tutto ciò che hai fatto, ti ha portato qui”, dicevano già nel trailer.
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In Mission: Impossible – The Final Reckoning il montaggio con cui si apre il film dice già molto: questo non è il semplice finale di una saga, ma il finale – o meglio, l’apice – di un’intera carriera.
Vediamo immagini dai capitoli precedenti di Mission: Impossible, ma sinceramente: ci avessero messo in mezzo anche scene da Top Gun, da Giorni di tuono, da Minority Report e War of the Worlds, da Edge of Tomorrow e Oblivion, e perché no, da Il socio, Il colore dei soldi, Cuori ribelli, L’ultimo samurai, non sarebbe cambiato nulla, anzi. È come se vi passassero davanti agli occhi pure quelle.
“Tutto quello che eri, tutto ciò che hai fatto, ti ha portato qui”, dicevano già nel trailer.
Chi è Ethan Hunt? È il tizio che si sobbarca le imprese che spaventano tutti gli altri. Lo fa con un’incrollabile fede nei propri valori, davanti ai quali è pronto se necessario ad andare contro tutto e tutti, inclusi i suoi superiori e il Presidente: i risultati gli danno ragione, anche se non sono sempre perfetti. Ha provato a sposarsi, ma non faceva per lui, non si adattava al suo stile di vita. Ha degli amici: sono pochi ma buoni, scelti meticolosamente tra persone che capiscono e approvano quello che sta cercando di fare, e lo sostengono senza rompere. Se entri nel giro, se lo capisci, se ti fidi di lui e limiti il tuo ruolo a offrire e agevolare soluzioni per i suoi istinti, allora lui darà la vita per proteggerti, che è un po’ il suo modo per dire che tutto sommato si sente solo.
Qui si fa il finale epico, definitivo, quasi messianico.
Si prosegue dritti dal capitolo precedente, ma Tom e McQuarrie vogliono tutti a bordo, per cui quel montaggio iniziale ti dice tutto quello che ti serve sapere per goderti questo capitolo anche senza aver visto gli altri, esattamente come il precedente a un certo punto si prendeva un’intera scena per rispiegarti da capo in cosa consiste il ruolo di Ethan Hunt.
Mission: Impossible – The Final Reckoning cambia i tempi del racconto rispetto al resto della saga. Se la prende molto più comoda: di colpo non è una scena d’azione dietro l’altra, ma chiacchiere per una buona metà. È voluto, ed è chiaro da subito: qui si fa l’epica pura. Si fa la grande rincorsa che accumula anni di ricordi, costruisce con calma, piazza tutte le sue pedine a posto, e facendoti aspettare promette implicitamente il climax più incredibile che tu abbia mai visto. Questa è la sua scommessa, la sua missione impossibile.
Tom Cruise a 60 anni superati non può farti vedere chissà quali atleticismi, ma può farti vedere della resistenza sovrumana stando sott’acqua, barcamenandosi fra enormi relitti pericolanti e claustrofobici che da un momento all’altro potrebbero colpirti con qualsiasi cosa contengono, giocando con una continua assenza o ribaltamento di regole della gravità, e facendotelo sentire tutto esponendo il suo corpo in prima persona, il peso che si sposta, il vento a mille all’ora addosso.
Mission: Impossible – The Final Reckoning è una partita a poker: due ore di tensione fatte di continui rilanci, con la posta in palio sempre più grande e poi, quando si scoprono le carte, è scala reale.
È un unicum nella saga e non piacerà a tutti – non è un film perfetto – ma andava fatto così.
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valeguitar
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domenica 15 giugno 2025
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tutto il resto ? noia
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Sono uscito dalla sala cinematografica, dopo quasi 3 estenuanti ore in cui ho sentito qualcuno ronfare sonoramente durante la prima parte del film (qualche minuto forse l’ho perso anche io con la palpebra che calava…), e mi sono chiesto: ma c’è proprio bisogno di dilatare in questo modo la durata di un action movie? Per scrupolo ho controllato tutti i film della saga, si va dai 110 minuti del primo ai 170 dell’ultimo, con una progressione costante negli ultimi anni. Certo, ormai la cinematografia mondiale è impostata su questo trend di pellicole lunghette (ah, i bei film “veloci” di una volta, da un’ora e mezza…), ma in questo caso pare che si voglia forzare la logica per trasformare un film d’azione in una specie di paella, dove trovare tanti ingredienti diversi che, però, rischiano di risultare alquanto indigesti.
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Sono uscito dalla sala cinematografica, dopo quasi 3 estenuanti ore in cui ho sentito qualcuno ronfare sonoramente durante la prima parte del film (qualche minuto forse l’ho perso anche io con la palpebra che calava…), e mi sono chiesto: ma c’è proprio bisogno di dilatare in questo modo la durata di un action movie? Per scrupolo ho controllato tutti i film della saga, si va dai 110 minuti del primo ai 170 dell’ultimo, con una progressione costante negli ultimi anni. Certo, ormai la cinematografia mondiale è impostata su questo trend di pellicole lunghette (ah, i bei film “veloci” di una volta, da un’ora e mezza…), ma in questo caso pare che si voglia forzare la logica per trasformare un film d’azione in una specie di paella, dove trovare tanti ingredienti diversi che, però, rischiano di risultare alquanto indigesti. E quindi via con imbarazzanti conversazioni pseudo-filosofiche, riflessioni sul tempo che passa e sul senso dell’amicizia, “revival” con l’inserimento di alcune sequenze degli episodi precedenti (con montaggio forsennato da videoclip) eccetera eccetera. Alla fine, però, il risultato è sempre quello: contano solo le mirabolanti sequenze d’azione e l’ammirevole impegno di Tom Cruise, tutto il resto è noia. Christopher McQuarrie, regista degli ultimi quattro episodi, ce la mette tutta, per carità, ma non è De Palma o John Woo, e le carenze a livello di sceneggiatura sono piuttosto evidenti. Ragazzi, datemi retta: se mai doveste pensare a un nono episodio limitatevi a ciò che vi riesce meglio, fate un bel giocattolone da due ore al massimo, e vedrete che i tantissimi fan di questa storica saga saranno molto più contenti.
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umberto
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mercoledì 11 giugno 2025
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la degna conclusione (?)
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MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING... E quindi siamo arrivati alla conclusione (?) di una delle saghe pi? appassionanti ed adrenaliniche, almeno dal mio punto di vista, degli ultimi 30 anni e la chiusura ? col botto come speravo. Le quasi 3 ore di azione allo stato puro scivolano via benissimo grazie al classico stile "impossibile" che ci ha affascinato in questi anni. Scene al limite della razionalit? umana rese reali da un magistrale Tom Cruise, ancora una volta controfigura di se stesso. Tanti i collegamenti e le rivelazioni su eventi avvenuti nei film precedenti che rendono tutta la saga ancora pi? bella ed avvincente. Un paio di salti temporali nella prima parte non mi sono piaciuti molto, ma capisco che senza si sarebbe allungata di molto la durata del film.
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MISSION: IMPOSSIBLE - THE FINAL RECKONING... E quindi siamo arrivati alla conclusione (?) di una delle saghe pi? appassionanti ed adrenaliniche, almeno dal mio punto di vista, degli ultimi 30 anni e la chiusura ? col botto come speravo. Le quasi 3 ore di azione allo stato puro scivolano via benissimo grazie al classico stile "impossibile" che ci ha affascinato in questi anni. Scene al limite della razionalit? umana rese reali da un magistrale Tom Cruise, ancora una volta controfigura di se stesso. Tanti i collegamenti e le rivelazioni su eventi avvenuti nei film precedenti che rendono tutta la saga ancora pi? bella ed avvincente. Un paio di salti temporali nella prima parte non mi sono piaciuti molto, ma capisco che senza si sarebbe allungata di molto la durata del film. Comunque meglio averli fatti all'inizio invece che in punti molto pi? importanti. Voto: 9,5
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montefalcone antonio
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mercoledì 28 maggio 2025
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l''epico atto conclusivo di una saga storica
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L’ottavo (e forse) ultimo episodio della celebre saga spy-thriller di “Mission: Impossible” (arrivata al cinema ben 30 anni fa), ricapitola la puntata precedente e al contempo l’intera serie, e riesce a far sposare atmosfere plumbee e crepuscolari con la vena più spettacolare e adrenalinica dell’action puro ed estremo.
La missione stavolta è sempre più impossibile, l’Entità sempre più senziente, la sua minaccia di portata globale, e (inutile ribadirlo) gli stunt folli a cui ci ha ormai abituato Tom Cruise episodio dopo episodio sempre più pericolosi e mozzafiato, sorprendenti e tensivi (qui, Ethan nella sequenza del sottomarino russo nelle profondità oceaniche, o appeso a un biplano in volo nei cieli del Sudafrica).
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L’ottavo (e forse) ultimo episodio della celebre saga spy-thriller di “Mission: Impossible” (arrivata al cinema ben 30 anni fa), ricapitola la puntata precedente e al contempo l’intera serie, e riesce a far sposare atmosfere plumbee e crepuscolari con la vena più spettacolare e adrenalinica dell’action puro ed estremo.
La missione stavolta è sempre più impossibile, l’Entità sempre più senziente, la sua minaccia di portata globale, e (inutile ribadirlo) gli stunt folli a cui ci ha ormai abituato Tom Cruise episodio dopo episodio sempre più pericolosi e mozzafiato, sorprendenti e tensivi (qui, Ethan nella sequenza del sottomarino russo nelle profondità oceaniche, o appeso a un biplano in volo nei cieli del Sudafrica).
“Mission Impossible”è e resterà sempre Tom Cruise: la saga può fermarsi anche qui, ma Ethan Hunt non potrà avere eredi.
Abilità, resistenza fisica e coraggio del protagonista/attore a parte; la pellicola fa leva ancora una volta sulla lotta contro il Tempo, sull’uso dell’intelligenza, sull’astuzia e sulla forza del gioco di squadra, come ruoli e armi vincenti per tentare di sconfiggere un nemico temibile, onnipresente e invisibile che manipola la (percezione della) realtà e rischia veramente di portare alla fine non solo la vita di Ethan Hunt, ma anche quella dell’intero genere umano (lo spettro inquietante dell’apocalisse per un progresso tecnologico fuori controllo).
La pellicola sa portare il virtuosismo tecnico al servizio della narrazione e del trattamento tematico.
Il ritmo del film è incalzante; la trama lineare, interessante e ricca di momenti coinvolgenti; la regia dinamica; la messinscena di grande impatto; e l’introspezione psicologica dei personaggi efficace ed emozionante (tutto il cast è funzionale).
Lodevoli anche la fotografia (ad esaltare set e ambienti estremi), e l’immancabile colonna sonora. Ammirevole il senso finale, in cui i precedenti capitoli dell’epopea vengono assorbiti in un unico e spettacolare atto, e in una risoluzione che ben coniuga l'epica al dramma.
Al netto di qualche eccesso didascalico, verboso, e di alcuni passaggi narrativi poco convincenti; nel complesso quest’opera la si può definire riuscita: in sostanza non è soltanto una delle migliori della serie, in sé auto-celebrativa, citazionistica e commovente; ma ancheuna godibile esperienza cinematografica affascinante, avvincente ed immersiva (da vedere assolutamente in IMAX), che conclude degnamente l’intera saga. Voto (in decimi): 7 / 7.50
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steffa
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mercoledì 28 maggio 2025
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carino
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credo che sia il più riuscito della serie, tutto già visto ma ben realizzato, a tratti un po slegato, bisogna lavorare con la fantasia per collegare le diverse sequenze, una missione davvero impossibile all'ennesiama potenza
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