Megalopolis |
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Un film di Francis Ford Coppola.
Con Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie Emmanuel, Aubrey Plaza.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 138 min.
- USA 2024.
- Eagle Pictures
uscita mercoledì 16 ottobre 2024.
MYMONETRO
Megalopolis ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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da distopia ad utopia, un sogno lungo una vita
di Fulvio WetzlFeedback: |
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venerdì 18 ottobre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'ho visto ieri sera, e condivido la tua analisi, anche sul fatto che nella seconda parte i nodi si dipanano, e tutto scorre meglio verso la "trasformazione da distopia in utopia". E' il film agognato da una vita che poi si carica nella mente dell'autore di troppe aspettative, stratificazioni, risultando come un club-sandwich con troppi ingredienti, ma nell'analizzarlo non si può prescindere dalla vicenda umana di Coppola, la sua travagliata storia di produttore oltre che di autore. Risalire quindi a "One's from Heart" "Un sogno lungo un giorno", le Affinità elettive, ambientate in una Las Vegas ricostruita interamente nel deserto del Nevada, avvalendosi di tecniche di ripresa per l'epoca rivoluzionarie, che condusse Coppola e la sua Zoetrope al fallimento. Fallimento da cui si salvò, concordando con le banche creditrici una serie di film su commissione (tra gli altri Cotton Club, Tucker, e anche il Padrino parte terza) che ripianarono in quasi trent'anni la sua situazione debitoria. Negli ultimi anni da uomo libero, e con i soldi guadagnati dalla sua produzione di Chianti californiano a Napa Valley, si è concesso auto-producendosi, di mettere in cantiere i suoi sogni, in una parola i suoi film più personali: Un'altra Giovinezza, Tetro-Segreti di famiglia, e appunto Megalopolis, noncurante dei risultati al botteghino. E' chiara in quest'ultimo la derivazione del film da Metropolis (né più né meno che Poor Things, Povere Creature! di Yorgos Lanthimos film con cui divide la visionarietà eccentrica, da Coppola portata all'ennesima potenza, e la precarietà e le derive della narrazione, e non capisco sinceramente perché a quel film ha arriso il successo, mentre questo sta subendo un tracollo epocale come il "Sogno lungo un giorno"), ibridato con il Caligola di Brass Guccione ecc. ecc., con i peplum sia originali Cleopatra, Ben Hur, che nostrani, con Il Grande Dittatore. Ma nonostante tutto è un film memorabile, che stanotte ha invaso il mio inconscio, mischiandosi alle mie sinapsi, e rivelandosi come uno specchio deformato ma non deformante, della distopia che gli Stati Uniti stanno attraversando, tra Trump, Capitol Hill, e il mondo intero pure, con i conflitti non più sanabili, il tracollo del vecchio capitalismo, con l'impossibilità di "fermare il tempo" lasciando da solo, unico a muoversi, un bimbo ignudo, novello Cristo nella mangiatoia, che senza guida dovrebbe rilanciare il mondo verso l'utopia, probabilmente irrealizzabile. "Da vedere anche se discutibile" come si leggeva nelle Minicritiche di Paese Sera <3
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