La Fossa delle Marianne

Film 2024 | Avventura, Commedia, Drammatico, 87 min.

Regia di Eileen Byrne. Un film Da vedere 2024 con Luna Wedler, Edgar Selge, Willie Vonnemann, Martin Abram, Anna Stieblich. Cast completo Titolo originale: Marianengraben. Genere Avventura, Commedia, Drammatico, - Lussemburgo, Italia, Austria, 2024, durata 87 minuti. Uscita cinema giovedì 24 aprile 2025 distribuito da Trent Film. Oggi tra i film al cinema in 4 sale cinematografiche - MYmonetro 3,41 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 23 aprile 2025

Basato sull'omonimo e acclamato romanzo della biologa e scrittrice tedesca Jasmin Schreiber La Fossa delle Marianne è 44° in classifica al Box Office. lunedì 28 aprile ha incassato € 748,00 e registrato 1.183 presenze.

Consigliato sì!
3,41/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,95
PUBBLICO 4,29
CONSIGLIATO SÌ
Un road movie dolce e malinconico dedicato a un percorso condiviso di elaborazione del lutto.
Recensione di Silvia Guzzo
mercoledì 23 aprile 2025
Recensione di Silvia Guzzo
mercoledì 23 aprile 2025

La giovane Paula è perseguitata da un incubo ricorrente: si trova nel buio di un inospitale fondale marino insieme a un bambino che, come lei, fatica a riemergere dall'acqua. Il sogno ha un'origine ben precisa: Paula ha da poco perso il suo fratellino, annegato in mare a Trieste mentre si trovava in vacanza con lei. Soffocata dal senso di colpa, visita regolarmente la tomba del fratello. Un giorno, al cimitero, fa un incontro inaspettato: un uomo anziano sta cercando di trafugare l'urna della moglie defunta e ha bisogno del suo aiuto per scavare e scappare in tempo prima che le guardie riescano a fermarlo. Quell'uomo si chiama Helmut e sarà l'improbabile compagno di avventure di Paula in un rocambolesco viaggio verso l'Italia a bordo di un camper sgangherato.

Per il suo esordio al lungometraggio la regista lussemburghese Eileen Byrne dirige un road movie dolce e malinconico ma carico di speranza, ambientato fra Germania, Austria e Südtirol e dedicato al tema dell'elaborazione del lutto.

Basato sull'omonimo romanzo best seller della scrittrice e biologa tedesca Jasmin Schreiber, La fossa delle Marianne è stato presentato in anteprima in Italia al Bolzano Film Festival 2025, come proiezione di chiusura della rassegna cinematografica. Già premiato al San Diego International Film Festival 2024, il lungometraggio mette al centro la strana amicizia tra un uomo anziano cinico e trasandato e una giovane donna brillante, ma profondamente inquieta.

Apparentemente agli antipodi, i due sono legati da un dolore comune: quello di un lutto difficile da superare. Chi, d'altronde, meglio di una persona che prova la tua medesima tristezza può comprenderla fino in fondo? Nella condivisione della solitudine, della disperazione per la morte, della tragica ricerca di un significato dell'esistente non esistono barriere di genere o di età - sembra raccontarci il film. Allora dall'oblio diventa possibile risalire, l'insondabile Fossa delle Marianne diviene simbolo di un'oscurità interiore da cui si può tuttavia trovare una via d'uscita.

Nella tragicommedia di Eileen Byrne l'incontro con l'altro viene così raccontato come l'antidoto che consente di superare momenti di profonda depressione e forte smarrimento. Non importa se questo incontro non è sempre rosa e fiori; se è fatto di litigi e avvicinamenti, incomprensioni e riconciliazioni. Incontrare l'altro, in qualsiasi forma e modalità, significa scoprire qualcosa di nuovo anche su sé stessi, acquisire consapevolezze inedite, ridimensionare il proprio dolore avvicinandosi a quello altrui; scoprire, soprattutto, che è comunque possibile continuare a vivere e andare avanti.

Per portare sullo schermo questo percorso condiviso di elaborazione del lutto, Byrne decide di mescolare dramma e commedia, alternando con sapienza scene rocambolesche e al limite dell'assurdo, a momenti di maggior serietà e carica emotiva. Ad interpretare i due protagonisti - connessi da una chimica evidente a tratti tragica e a tratti umoristica - un'intensa Luna Welder nei panni della giovane Paula e uno stralunato e testardo Edgar Selge nel ruolo del malconcio Helmut.

Le loro vicende sono incorniciate dalla fotografia di Petra Korner, che cattura la bellezza del paesaggio naturale in cui si muovono Paula ed Helmut, silenzioso e immutabile rispetto ai loro subbugli interiori. Nonostante alcuni cliché che ricalcano gli stilemi del genere road movie, La fossa delle Marianne si dimostra un film capace di affrontare con gentilezza temi complessi come la perdita, la depressione e il senso di colpa, strappando al pubblico qualche lacrima, ma anche un sincero sorriso.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 25 aprile 2025
cardclau

Potrebbe essere risolto facilmente da chi non l’ha mai provato veramente, e può essere pensato come qualcosa che richiede solo del tempo e che col tempo svanisce senza lasciare traccia. Mi riferisco al senso di colpa che può accompagnare un lutto particolare. Non certo la morte dei genitori, dei nonni, o parenti anziani, cosa che fa parte naturale della vita umana, per quanto dolorosa [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 26 aprile 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

In viaggio con l'urna, un genere che non delude mai. Ormai la bara non usa più, al cinema le ceneri nella boccia risultano più maneggevoli. Il viaggio con il morto - la morta, in questo caso - va in direzione Trieste, dalla Germania. In camper. A bordo, il proprietario borbottone e una ragazza: si sono incontrati al cimitero, lui era lì per disseppellire l'urna, lei era lì perché da quando il fratello [...] Vai alla recensione »

sabato 26 aprile 2025
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Eileen Byrne, per il suo esordio nel lungometraggio, ha voluto misurarsi con un tema difficile e sempre pericoloso come quello della elaborazione del lutto, per giungere a comprendere come, metabolizzato l'evento drammatico, la vita possa continuare su altre prospettive in una ipotesi di rinascita che metta a tacere ogni senso di colpa, ogni retaggio familiare che obbliga ad una riflessione sul legame [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 aprile 2025
Christopher Diekhaus
Kino Zeit

È vero che quando viaggi ti senti particolarmente legato ad altre persone? All'improvviso hai cominciato ad andare d'accordo con qualcuno che, a prima vista, è completamente diverso da te? Se credi al cinema, la risposta non può che essere sì. Il genere del road movie ha sempre celebrato lo scontro tra personalità opposte che si avvicinano lungo il cammino e insieme intraprendono un percorso verso [...] Vai alla recensione »

venerdì 25 aprile 2025
Alessandra De Luca
Avvenire

Tormentata dal lutto per la morte del fratellino, Paula incontra l'anziano Helmut al cimitero dove l'uomo sta dissotterrando l'urna della moglie per portarne le ceneri in Italia. Paula salta a bordo del suo camper per raggiungere Trieste, dove il fratello è annegato tempo addietro e comincia così un viaggio che donerà a entrambi confronto e una rinnovata gioia di vivere.

venerdì 25 aprile 2025
Giuseppe Sant'Elia
Nocturno

Dopo la prima mondiale al Filmfest Hamburg 2024 e il riconoscimento come miglior esordio internazionale al San Diego International Film Festival, La Fossa delle Marianne è approdato in Italia come film di chiusura del Bolzano Film Festival 2025. Un percorso festivaliero solido per un'opera prima che cerca il difficile equilibrio tra intimità, dolore e narrazione.

giovedì 24 aprile 2025
Lidia Saller
Il Giornale

Paula piange sulla lapide del fratello quando uno sconosciuto le chiede aiuto per disseppellire le ceneri della moglie. Inseguiti dai figli di lei scappano in Italia, (tras) portati dalla disperazione. Film on the road che commuove affrontando la morte con il (sor)riso, a colpi di equivoci e circostanze bizzarre, perché per andare avanti è necessario vivere.

giovedì 24 aprile 2025
Matteo Galli
Close-Up

Pensiamo a uno dei più celebri e celebrati road movies del cinema europeo, pensiamo a Nel corso del tempo (1976) di Wim Wenders. Dietro la storia, non priva di tratti goliardici, di una casuale amicizia virile che percorre col camper la linea di confine fra le due Germanie, si nasconde in realtà il duplice tentativo di elaborare un lutto: Robert (Hanns Zischler) la fine del matrimonio e il controverso [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 aprile 2025
Fabio Fulfaro
Sentieri Selvaggi

Un viaggio in Italia per potere elaborare il lutto. Un road movie ironico e lugubre. Eileen Byrne, basandosi sull'omonimo best seller di Jasmine Schreiber, racconta la storia dell'incontro tra la giovane Paula (Luna Weder) che ha perso il fratellino Tim per annegamento e l'anziano Helmut (Edgar Selge) che vuole tornare in Alto Adige per ricongiungersi ai suoi familiari defunti, portando con sé l'urna [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 aprile 2025
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

È uno spazio della - anzi: nella - mente, la fossa delle Marianne: il punto più profondo della terra, l'abisso per antonomasia, l'epitome del buio. È lo spazio del lutto, quel momento della vita che, avendo a che fare con la morte, più somiglia a una camera oscura, a uno sconfinamento nell'irrazionale, nell'onirico, nell'incorporeo. Eppure questo slittamento è solo un pezzo dell'opera prima della lussemburg [...] Vai alla recensione »

martedì 22 aprile 2025
Caterina Bogno
Film TV

Fra dramma e commedia, in quella friabile comfort zone abituata a scartare dalle lacrime al riso nello spazio di una scena, c'è un florido sottogenere di cui oramai conosciamo i fondamentali a menadito. Lo potremmo battezzare "la strana coppia on the road": parte scagliando sulla strada due personaggi vistosamente male assortiti (meglio se fra loro sconosciuti, ma bene pure i parenti, purché serpenti), [...] Vai alla recensione »

NEWS
TRAILER
lunedì 7 aprile 2025
 

Regia di Eileen Byrne. Un film con Luna Wedler, Edgar Selge, Anna Stieblich. Da giovedì 24 aprile al cinema. Guarda il trailer »

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