giorgio
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lunedì 6 gennaio 2025
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diamanti o zirconi?
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Ozpetek stile grande bellezza. Batte con grande abilità un sentiero che gli ha dato soddisfazioni senza la stessa magia. Un pizzico di furbizia nell' utilizzo di personaggi già noti al pubblico con le stesse modalità . Il tema della violenza sulle donne citato e risolto in quattro e quattr'otto. Nel complesso un bel prodotto che si lascia guardare ma non ricordare.
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dana scully
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lunedì 6 gennaio 2025
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no, grazie
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Siamo al penoso livello di una puntata di Commesse, dialoghi scontatissimi, performances da telenovela, personaggi macchietta. Nove euri buttati.
[+] una fiction rai al cinema
(di ponchia)
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gabriella trusgnach
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lunedì 6 gennaio 2025
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un film intenso sulla solidariet? al femminile
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Un film che è un inno alla capacità delle donne di risorgere dalle ceneri dei propri drammi attraverso la solidarietà amorevole che è anche frutto di creatività. Un abito rosso fiammante dalle infinite balze come le mani e le braccia delle donne che lo hanno intessuto, fatto della carne e del sangue delle loro vite. La realizzazione di quel meraviglioso abito è la manifestazione concreta della forza determinazione amorevolezza delle donne che sposano il credo della solidarietà. Film toccante, studiato nelle attente inquadrature, nei gesti delle attrice e nelle loro parole che evocano sentimenti di portata collettiva. Da non perdere...
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rocco gibilras
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lunedì 6 gennaio 2025
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sei meno meno
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Non capisco le recensioni entusiaste di questo film...
È un film talmente inutile che non posso perderci ulteriore tempo per recensirlo NEGATIVAMENTE!
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ale guli
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domenica 5 gennaio 2025
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e niente, non ? piaciuto nemmeno a me
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Mi aspettavo molto di più. Un film lento, con la pretesa di celebrare la donna, la sua autonomia, la sua grande capacità di fare squadra pur in gruppi eterogenei, di portare avanti i progetti pensati per lei dalla notte dei tempi, il suo grande spirito di sacrificio. L'errore è ridurre a marginale, quasi a inutile toy boy la figura maschile, rendendo ridicolo tutto il quadro.
Esagerato pure la quantità di sigarette fumate da tutte le protagoniste e le coprotagoniste. Esagerato. In un tentativo, forse, dí rappresentazione di una emancipazione finta
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giama
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domenica 5 gennaio 2025
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di tutto un p? troppo
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Buona interpretazione solo della Trinca, un film quasi caricaturale, autoreferenziale e conformista
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domenica 5 gennaio 2025
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donne
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Si spera sempre nella complicit? femminile, in questo film c'
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piera serra
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domenica 5 gennaio 2025
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narrazioni surreali in un mondo ancora patriarcale
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Ho letto diverse critiche in cui si rileva come eccessiva la presenza del regista, che più volte interviene a interrompere la narrazione parlando alle sue "diamanti" con fare - è stato scritto, giustamente - paternalistico.
Nella mia percezione, invece, si tratta di momenti necessari a mantenerci consapevoli della realtà attuale (ove il patriarcato persevera, nonostante secoli di lotte) e quindi svelare il carattere utopistico dei sogni femministi: un gruppo di donne del tutto privo di conflitti o gelosie, che si compatta per sopraffare con successo l'uomo violento o supportare la madre sola; molestie sessuali sul luogo di lavoro ribaltate (sono i ragazzi a subirle); alleanze di sorellanza e di colleganza che resistono nonostante gravi sfide.
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Ho letto diverse critiche in cui si rileva come eccessiva la presenza del regista, che più volte interviene a interrompere la narrazione parlando alle sue "diamanti" con fare - è stato scritto, giustamente - paternalistico.
Nella mia percezione, invece, si tratta di momenti necessari a mantenerci consapevoli della realtà attuale (ove il patriarcato persevera, nonostante secoli di lotte) e quindi svelare il carattere utopistico dei sogni femministi: un gruppo di donne del tutto privo di conflitti o gelosie, che si compatta per sopraffare con successo l'uomo violento o supportare la madre sola; molestie sessuali sul luogo di lavoro ribaltate (sono i ragazzi a subirle); alleanze di sorellanza e di colleganza che resistono nonostante gravi sfide.
Quindi non sono ingenui e retorici ma semplicente surreali momenti quali: il sorriso della donna che ha appena scaraventato il marito nel pozzo o quello del ragazzo che guarisce dalla depressione per far smettere padre e madre di litigare o quello delle due attrici che diventano amiche per conciliare teatro e cinema (come, detto per inciso, surreali sono nella mia percezione le ultime scene di C'è ancora domani).
Tuttavia, si esce dalla sala senza scoramenti. Anzi, con fiducia nel futuro: forse anche grazie al gioco tra i diversi piani di realtà, i valori morali di qelle utopie ci vengono trasmessi integri e vitali.
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