
Titolo originale | Jia ting jian shi |
Titolo internazionale | Brief History of a Family |
Anno | 2024 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Cina, Francia, Danimarca, Qatar |
Durata | 99 minuti |
Al cinema | 8 sale cinematografiche |
Regia di | Lin Jianjie |
Attori | Zu Feng, Guo Keyu, Sun Xilun, Lin Muran, Muran Lin . |
Uscita | giovedì 31 luglio 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,00 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 30 luglio 2025
Il destino di una famiglia benestante si intreccia misteriosamente con quello del nuovo enigmatico amico del figlio, in una Cina post "politica del figlio unico". Breve storia di una famiglia è 58° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 479,00 e registrato 4.835 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Tu Wei colpisce con una pallonata il compagno di scuola Yan Shuo, che cade e si infortuna a una gamba. Sentendosi in colpa per quanto avvenuto, il ragazzo lo invita a cena e Shuo conquista immediatamente i genitori di Wei. Raccontando la sua tragica situazione famigliare - madre morta e padre alcolizzato e violento - e dimostrando di possedere un'intelligenza non comune, Shuo scatena delle sensazioni a lungo sopite presso i genitori di Wei, ormai assuefatti all'apatia del figlio, disinteressato alla scuola e dedito solo a videogiochi e passatempi futili. In breve tempo, e dopo la morte del padre, Shuo diviene una sorta di figlio adottivo prediletto, finché i signori Tu non scelgono di renderlo tale a tutti gli effetti, suscitando l'ira di Wei.
Lavorando sul canovaccio del thriller familiare, Lin Jianjie confeziona una variazione sul tema di Teorema o del mito del changeling: il giovane Shuo è l'estraneo che giunge a turbare un equilibrio familiare consolidato nella sua infelicità.
I suoi modi gentili e la sua premura nascondono un moto di rivalsa e di invidia sociale - Shuo è povero e proviene da una situazione di disagio, Wei ha una famiglia agiata - che non è mai confermata dalle azioni di Shuo, ma si annida in una luce nel suo sguardo, sottostà a ogni sua azione, troppo gentile e perfetta per essere sincera.
O forse questo è solo il pregiudizio che accompagna ogni tentativo di riscatto sociale e di reinserimento in società di un ragazzo nato sotto una cattiva stella. Lin ci porta a interrogarci sul nostro punto di vista di spettatori e sul pregiudizio che lo accompagna, lasciando in sospeso le possibili derive thrilling e le suggestioni sulla reale natura delle azioni del protagonista. Shuo sembra sempre sapere con esattezza quali pulsanti premere con i signori Tu, sa far sentire lei desiderabile e lui irraggiungibile.
Le lusinghe alla madre per il suo aspetto giovanile e al padre per la sua forza di volontà e per i molti talenti - dalla calligrafia al tennis, dall'amore per la musica classica al successo nel lavoro - ottengono l'effetto sperato: apparentemente generosi e altruisti, i Tu sono fondamentalmente dei narcisisti, bisognosi di continui riconoscimenti dall'esterno. Shuo non è solo vittima, né è un puro manipolatore: è figura ambigua che suscita empatia e repulsione allo stesso tempo, in un gioco psicologico che ribalta ruoli familiari consolidati.
In questa allegoria delle disfunzioni familiari in seno alla società cinese, è possibile leggere la parabola di un capitalismo, attratto dalla volontà di meritocrazia e di governo dei "giusti" ma contemporaneamente spaventato dalla possibilità di offrire troppe opportunità a chi cerca di risalire la scala del social gap.
Come esplicitato da un passaggio della trama, l'altro tema predominante è il cambiamento della politica del governo cinese in merito alla genitorialità. Dalla "politica del figlio unico", in vigore in Cina dal 1979 al 2013 - che ha portato i genitori di Wei alla dolorosa scelta di un aborto - il governo di Pechino è ora tornato a incentivare le nascite e i saliscendi del nucleo familiare protagonista riflettono quelli politici.
Quello di Lin Jianjie è un debutto promettente, non privo di qualche fragilità - alcuni simbolismi enfatici e un po' ovvi, come la spina di pesce in gola - che immerge in una scenografia gelida e illuminata costantemente da luci artificiali una vicenda raccontata alla maniera di Michael Haneke. Un gioco di sottrazioni e di ambiguità, che mantiene costantemente alta la tensione e che lascia molti interrogativi insoluti.
"Breve storia di una famiglia" è un' intrigante opera prima del regista cinese Jianjie Lin. Il film vede l'infiltrarsi dell' adolescente Shuo all' interno di un nucleo familiare composto da madre padre e figlio. Shuo è un tipo solitario, piuttosto enigmatico e Wei, suo compagno di classe, ne è incuriosito.
Come qualsiasi film, anche il Breve storia di una famiglia del cinese Lin Jianjie, può essere letto in diversi modi. Comunque una Cina impressionante per modernità, a tal punto da intimorire. Il critico parla di disfunzioni familiari nella famiglia, ma di che disfunzioni si tratta? A mio parere non si tratta di questo; penso che ci troviamo di fronte a due conflitti di difficile soluzione, [...] Vai alla recensione »
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