felicity
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giovedì 13 giugno 2024
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per chi non vuole dimenticare
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È un film a grana grossa, Anche io, che dichiara le sue intenzioni fin dalla prima inquadratura, eppure ciò non toglie che sia comunque un grande film politico.
Il film racconta di come le giornaliste Jodi Kantor e Megan Twohey siano riuscite a portare allo scoperto gli abusi sessuali di Harvey Weinstein.
Per chi non vuole dimenticare una delle grandi rivoluzioni di questo inizio secolo e come la stampa è riuscita a scoperchiare uno scandalo attraverso un lavoro paziente e indefesso.
Il finale è noto e ha aperto la strada alla rivoluzione del #MeToo, ma il film non vuole solo raccontare le fatiche e gli ostacoli affrontati, vuole soprattutto seguire le due ragazze e le donne abusate alle prese con il lavoro e la loro vita privata.
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È un film a grana grossa, Anche io, che dichiara le sue intenzioni fin dalla prima inquadratura, eppure ciò non toglie che sia comunque un grande film politico.
Il film racconta di come le giornaliste Jodi Kantor e Megan Twohey siano riuscite a portare allo scoperto gli abusi sessuali di Harvey Weinstein.
Per chi non vuole dimenticare una delle grandi rivoluzioni di questo inizio secolo e come la stampa è riuscita a scoperchiare uno scandalo attraverso un lavoro paziente e indefesso.
Il finale è noto e ha aperto la strada alla rivoluzione del #MeToo, ma il film non vuole solo raccontare le fatiche e gli ostacoli affrontati, vuole soprattutto seguire le due ragazze e le donne abusate alle prese con il lavoro e la loro vita privata.
In questo modo la ricostruzione di un’inchiesta giornalistica diventa anche il ritratto di una società che, nonostante i suoi proclami, considera ancora la dignità femminile come qualcosa da calpestare, se non da ignorare.
E proprio i ritratti di queste donne che tornano a fare i conti con qualcosa che speravano di aver sepolto nel passato sono tra i momenti più emozionanti del film perché mescolano la sofferenza e la paura, l’ingiustizia subita e il timore di non ottenere giustizia, l’umiliazione e la rabbia.
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jonnylogan
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lunedì 3 aprile 2023
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class action
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Nel 2017 Jodi Kantor e Megan Twohey, giornaliste del New York Times, iniziano a seguire un reportage sul mondo dei soprusi nel mondo del lavoro e di come mai questi difficilmente vengano denunciati da chi li ha subiti. Jodi viene a conoscenza delle molestie che abitualmente il produttore cinematografico Harvey Weinstein perpetra nei confronti di attrici e collaboratrici.
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Nel 2017 Jodi Kantor e Megan Twohey, giornaliste del New York Times, iniziano a seguire un reportage sul mondo dei soprusi nel mondo del lavoro e di come mai questi difficilmente vengano denunciati da chi li ha subiti. Jodi viene a conoscenza delle molestie che abitualmente il produttore cinematografico Harvey Weinstein perpetra nei confronti di attrici e collaboratrici.
il caso ‘Me Too’, fragorosamente esploso nel 2019, ma iniziato ben due anni prima, e che ha lambito anche il nostro paese, con l’attrice Asia Argento fra le maggiori accusatrici e fomentatrici, viene svelato nei suoi retroscena investigativi e giornalistici. Osservando la vita privata e professionale delle due giornaliste del Times, splendidamente impersonate da Carey Mulligan e Zoe Kazan, che per prime svelarono sulle pagine del proprio giornale cosa si celasse dietro le quinte del dorato mondo di Hollywood, sempre loro il romanzo autobiografico dal quale è tratta la pellicola. Il film diretto da Maria Schrader – sue le mini - serie Hunhortodox e la trilogia Deutschland ‘83, ‘86 e ‘89 - ha il merito sia di non voler spettacolarizzare gli abusi, descrivendoli meticolosamente, sia quello di non voler dare voce a Harvey Weinstein, ma soffermandosi sulla figura di due giornaliste che con grande fatica, facendo combaciare impegni famigliari e vita privata con un lavoro certosino di ricostruzione, riescono nell’impresa di scatenare una class action e una presa di coscienza collettiva che ha coinvolto sia anonime mestieranti del mondo del cinema così come attrici più celebrate come Ashley Judd, presente con un cameo, e Gwyneth Paltrow. Film da vedere d’un fiato pur conoscendone fin da subito i risvolti finali e che s’incastra alla perfezione nel cinema d’inchiesta sullo sfondo di una redazione di un giornale e sul medesimo solco tracciato da Tutti gli uomini del presidente, sino al più recente Il Caso Spotlight.
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ros cossu
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lunedì 23 gennaio 2023
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anche io
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Film visto oggi,a parte l'audio pessimo, penso dovuto al doppiaggio, la trama sembrava interessante, ma purtroppo lento, noioso, svolto quasi tutto all'interno redazione giornale, con poca attenzione alle storie delle singole donne. Da non vedere.
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