occhionelcielo
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domenica 17 ottobre 2021
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moretti non delude
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Coinvolgente dall'inizio alla fine.
Moretti non delude.
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giovanni_b_southern
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mercoledì 13 ottobre 2021
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perfetto. sopratutto nella prima parte
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Perfetto. In specie nella prima parte. 'Azzeccati' gli attori. Scamarcio è perfetto nel ruolo di immaturo e isterico genitore. Moralista ad intermittenza : perfetto. Tutti bravi. Film consigliato. Decisamente. Ps . non faccio una critica vera e propria giacchè ci sono i giornalisti del sito a farla.
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amgiad
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lunedì 11 ottobre 2021
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l'' insostenibile pesantezza dei tre piani
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Film noioso che conferma l' involuzione di un buon regista. Tempo è passato dai suoi migliori film, e le rughe sono impietose. Vedere questo film può essere utile per capire. Se poi mi si dice che ha avuto 11 minuti di applausi a Cannes dico che, se fossi un regista, niente è più triste di un tributo alla carriera. Comunque andate al cinema che c' è bisogno di riprendersi dopo queste lunghe chiusure e limitazioni.
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fri_dom
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lunedì 11 ottobre 2021
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inguardabile
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Sono uscita dal cinema confusa, interdetta e incazzata. Come dopo una cena in un ristorante pretenzioso che lascia solo la voglia di fiondarsi nella prima onesta pizzeria. Non avendo letto il libro non posso fare confronti, ma quello che emerge è un racconto monocorde senza la minima tensione narrativa nonostante la gravità dei fatti illustrati (e nonostante la prima sequenza lasci presagire un paio d'ore adrenaliniche...). Tre potenziali film in uno tenuti insieme a malapena da una regia svogliata e superficiale, molto disattenta a qualsiasi passaggio emotivo. I personaggi sono anonimi, freddi e passivi e anche gli attori sono scelti a casaccio, a cominciare dalle interpreti di Francesca, una bella bimba dai colori di Biancaneve e gli occhioni neri neri figlia della preraffaellita Rohrwacher e di Giannini jr.
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Sono uscita dal cinema confusa, interdetta e incazzata. Come dopo una cena in un ristorante pretenzioso che lascia solo la voglia di fiondarsi nella prima onesta pizzeria. Non avendo letto il libro non posso fare confronti, ma quello che emerge è un racconto monocorde senza la minima tensione narrativa nonostante la gravità dei fatti illustrati (e nonostante la prima sequenza lasci presagire un paio d'ore adrenaliniche...). Tre potenziali film in uno tenuti insieme a malapena da una regia svogliata e superficiale, molto disattenta a qualsiasi passaggio emotivo. I personaggi sono anonimi, freddi e passivi e anche gli attori sono scelti a casaccio, a cominciare dalle interpreti di Francesca, una bella bimba dai colori di Biancaneve e gli occhioni neri neri figlia della preraffaellita Rohrwacher e di Giannini jr. Ah ah. Anche la sceneggiatura è molto stiracchiata. Per esempio, la reazione NULLA della moglie di Scamarcio alle corna del marito con la vicina minorenne? Sarebbe spiegabile grazie alla sequenza "chiarificatrice" del processo?? Ovvero Scamarcio santo subito perché "in preda" all'amore paterno voleva SOLO scoprire la verità sull'anziano (presunto) abusante??! Abusando lui di una ragazzina? Ma Moretti lo conosce Lester Burnham?? Non mi dilungo sulla gestione narrativa di pessimo gusto dell'episodio raccontato, ma aggiungo che a mio parere si conferma senza pietà il consueto catastrofico livello di recitazione dei soliti quattro noti italiani. Lo stesso libro dato in mano a Mike Leigh e ai suoi pupilli diventava un film leggendario. Pensiamo a giocare a calcio e facciamo dirigere e recitare i sudditi di Elisabetta, per cortesia.
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[+] di male in peggio
(di kronos)
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federica
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sabato 2 ottobre 2021
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assolutamente da vedere!
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Film emotivamente forte. La prima volta in assoluto dove Nanni Moretti si mostra così duro, severo nel raccontare la storia di queste famiglie. Molto vicino a delle realtà che ci appartengono e che fanno parte dell'ordinario, a tratti angosciante .Alla fine mi ha lasciato un senso di tristezza e mi ha portato a riflettere tanto. Buona recitazione degli attori, Margherita Buy rientra sempre tra le mie preferite, ottima interpretazione. Consiglio di vederlo.
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goldy
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domenica 26 settembre 2021
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la vita e niente altro
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Potrebbe essere il testamento di Moretti. Il punto di arrivo e di resa. La vita è quella che rappresenta nel suo film e si arrende davanti all'imprevedibilità del molteplic. . La vita chiede di essere lasciata libera di esprimersi per quello che è e dagli errori imparare.
Fine di critiche colpevolizzanti, fine di ricette risolutive, finee di ideologie esaltanti, fine di inutili moralismi religiosi La verità è troppo sfaccettata per essere imbrigliata in schemi decisi da noi.
Avrei preferito che le tre storie non si concludessero poiché ritengo che la loro incompiutezza avrebbe favorito maggiormente riflessioni significative.
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Potrebbe essere il testamento di Moretti. Il punto di arrivo e di resa. La vita è quella che rappresenta nel suo film e si arrende davanti all'imprevedibilità del molteplic. . La vita chiede di essere lasciata libera di esprimersi per quello che è e dagli errori imparare.
Fine di critiche colpevolizzanti, fine di ricette risolutive, finee di ideologie esaltanti, fine di inutili moralismi religiosi La verità è troppo sfaccettata per essere imbrigliata in schemi decisi da noi.
Avrei preferito che le tre storie non si concludessero poiché ritengo che la loro incompiutezza avrebbe favorito maggiormente riflessioni significative.
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[+] il testamento ?????
(di cateri)
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mauridal
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sabato 25 settembre 2021
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tre pianoforti scordati
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UN FILM DI NANNI MORETTI : TRE PIANI .Quando si raccontano le esistenze di persone della borghesia di una città , che vivono in case e palazzi decorosi e di prestigio ,con interni arredati alla perfezione con un pizzico di ricercata raffinatezza, allora si può incontrare la vicenda di un un palazzo in una grande città, a tre piani, un condominio, con persone perbenissimo, che hanno in comune una disperata solitudine nelle famiglie in cui vivono .
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UN FILM DI NANNI MORETTI : TRE PIANI .Quando si raccontano le esistenze di persone della borghesia di una città , che vivono in case e palazzi decorosi e di prestigio ,con interni arredati alla perfezione con un pizzico di ricercata raffinatezza, allora si può incontrare la vicenda di un un palazzo in una grande città, a tre piani, un condominio, con persone perbenissimo, che hanno in comune una disperata solitudine nelle famiglie in cui vivono . Ecco il film ultimo del regista Nanni Moretti ,è tratto da un romanzo di autore straniero e adattato da una sceneggiatura che non nasconde la difficoltà a narrare esistenze agiate ,i protagonisti sono giudici, architetti, professionisti, ma tutti attraversati da disagi psicologici, sia gli adulti vecchi padri e madri che soprattuto i giovani figli di queste famiglie che abitano nei tre piani del palazzo. Il film non è una commedia satirica, viene però facile ironia pensare ad un condominio abitato da pazzi e spostati, come forse è facile trovare nelle grandi città italiane. Intanto una felice trovata della sceneggiatura è quella di differenziare la follia o il disagio mentale proprio in tre livelli come veri piani differenti. Al primo piano, troviamo l’ ossessivo architetto , interpretato da Scamarcio al secondo, abita una madre giovane ma vedova bianca ,il personaggio di Alba Rohrwacher affetta da visioni, e fantasie come la sua vecchia madre ,ma senza un marito in casa perché.sempre in viaggio .Intanto però ha il tempo di fare due figli che cresce da sola. E infine al terzo piano il personaggio del giudice togato ovvero Nanni Moretti integro e controllato nel suo super io, che vive da anni con la moglie Margherita Buy anche lei giudice ma stonata e affetta da crisi materne poiché il loro giovane figlio è paradossalmente un delinquente. Infatti al rientro in casa da una serata di bevute ,investe con l’auto una donna e l’uccide. Tutte queste singole storie mentali , si intrecciano e si incontrano nei tre piani del palazzo scompaginando e confondendo appunto i vari piani narrativi e le singole vite.La vicenda è ancora più complicata quando entrano in scena una coppia di anziani dirimpettai dell’architetto. Il vecchio signore, soffre di Alzheimer e spesso intrattiene a giocare la sua piccola figlia quando la madre lavora .In seguito ad un banale contrattempo nel tenere la figlia il vecchio viene tacciato dal padre di abusi sulla bambina .Scamarcio interpreta bene il padre quando diventa ossessivo e paranoico nella convinzione della presunta violenza negata però dai fatti Meno convince quando è a sua volta stupratore della nipote dei due vecchi vicini. La storia si divide in due fasi di tempo a distanza di cinque anni, dunque nella prima, avvengono i fatti in premessa e nella seconda fase di altri cinque anni si snoda l’epilogo delle singole storie dove tutti gli adulti invecchiano o addirittura il giudice muore, e i bambini e i giovani diventano adulti tra mille incertezze e fragilità. Un caso a parte sono tutte le donne del film , la madre giovane visionaria e singola, aspetta sempre il marito, le due mogli sia del giudice che dell’architetto cercano di trovare un senso alle loro esistenze malgrado le avversità, e soprattutto le figlie e le nipoti che crescendo forse saranno consapevoli e sane di mente nonostante i genitori . Chi non si salva è appunto la figura del giudice e di sua moglie che fallisce come madre di un figlio condannato per omicidio che scontata la pena in galera esce e a sua volta rifà una famiglia sua a costo di rifiutare sua madre e non vederla più. Dunque un groviglio di vite nell’arco di un decennio, che non aiuta la buona speranza dello spettatore di risollevare lo spirito , dopo le depressioni e le psicosi rappresentate. A nulla vale il finale del gran ballo in strada citazione felliniana di otto e mezzo , per riprendere lo spettatore. Un film differente e poco morettiano, per alcuni motivi, uno, è senza ironia, due, è poco probabile in alcuni aspetti dei personaggi è infine ripetitivo e lento in molti passaggi del racconto. Dunque una attuale fase di serietà mortifera per il regista che alla splendida età dei sessantotto anni può ancora augurarsi una svolta ironico salvifica. Se lo augura anche il pubblico. (mauridal)
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flaw54
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sabato 25 settembre 2021
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triste, ma avvincente
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Un buon film che cerca di stemperare una devastante tristezza con un finale che offre qualche vaga prospettiva. Moretti attore da evitare. La Buy si è ormai murata nella stessa identica parte in ogni film, ma nel complesso il tutto funziona.
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enzo70
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sabato 25 settembre 2021
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un bel ritorno al cinema
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Non poteva essere migliore il ritorno al cinema, dopo quasi due anni. Nanni Moretti propone un film maturo, duro e delicato allo stesso tempo, in cui tre storie diverse si intersecano per tornare a scorrere parallele. Nei tre piani di un condominio tre famiglie vivono i loro drammi, quelli che avvengono tra le mura domestiche. Una famiglia di magistrati maturi vive il dolore per l’incidente stradale in cui il figlio ubriaco ha ucciso una donna, una giovane coppia all’apparenza affiatata si perde in un adulterio frutto di una immotivata gelosia e una giovane madre non riesce ad affrontare la solitudine. Ma non sono le storie a fare il film, ma la coralità delle vite che girano intorno ad un condominio, le paure, le speranze in cui tutti alla fine ci ritroviamo a confrontarci con noi stessi.
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Non poteva essere migliore il ritorno al cinema, dopo quasi due anni. Nanni Moretti propone un film maturo, duro e delicato allo stesso tempo, in cui tre storie diverse si intersecano per tornare a scorrere parallele. Nei tre piani di un condominio tre famiglie vivono i loro drammi, quelli che avvengono tra le mura domestiche. Una famiglia di magistrati maturi vive il dolore per l’incidente stradale in cui il figlio ubriaco ha ucciso una donna, una giovane coppia all’apparenza affiatata si perde in un adulterio frutto di una immotivata gelosia e una giovane madre non riesce ad affrontare la solitudine. Ma non sono le storie a fare il film, ma la coralità delle vite che girano intorno ad un condominio, le paure, le speranze in cui tutti alla fine ci ritroviamo a confrontarci con noi stessi. Come detto un film maturo, in cui convince anche l’interpretazione di Nanni Moretti. Ottimo il cast come una bravissima, al solito, Margherita Buy che riesce alla fine del film ad aprire uno squarcio di colore in storie che appaiono grigie. A tratti è un film angosciante, duro, ma rappresenta in maniera equilibrata la realtà delle nostre vite, un nuovo realismo che va oltre il politicamente corretto in cui spesso Nanni Moretti è inciampato. Insomma un film che consiglio di andare a vedere e, a margine, bentornato cinema.
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[+] perchè non hai messo le stellette ?
(di enrico danelli)
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max
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venerdì 24 settembre 2021
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non credere a tutto cio'' che vedi
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Bob Zmuda in Man on the moon".
Confermo. La parola giusta e' deludente. Recitazione imbarazzante di alcuni attori. Una storia che non mi ha toccato. Se intorno ai soliti benestanti di Roma ci fosse stato qualcos'altro, per esempio un film, sarebbe stato meglio.
Inutile che io mi sforzi di spiegare. Mi spiace, non riesco. La sensazione di vuoto è inspiegabile. NB adoro Moretti.
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