Allegoria del mostro fuori campo: «Piedra Noche»
di Gennaro Serio Il Manifesto
Un bambino, figlio di una benestante famiglia che passa l' estate in una casa al mare - luogo spoglio, contraddittoriamente freddo, sfondo evocativo di tutto il film - scompare una notte mentre gioca in spiaggia. È quanto accade all' inizio di Piedra Noche di Iván Fund, regista argentino nato nel 1984, presentato nel programma delle Giornate degli autori alla Mostra di Venezia 78.
La premessa non ha seguito nei suoi sviluppi se non in chi è rimasto ad aspettare: nulla sapremo del piccolo, mentre il film traccia il percorso doloroso del lutto genitoriale, e sceglie di farlo seguendo con taglio «documentaristico» - l' ormai onnipresente camera a mano, inquadrature à la sauvette e numerosi fuori fuoco - una storia che sembra dirigersi piuttosto, qui la sfida più interessante, verso il genere. [...]
di Gennaro Serio, articolo completo (2749 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 2 settembre 2021