Ladri di pellicola nella Cina maoista
di Claudio Fraccari La Voce di Mantova
In una zona desertica della Cina del Nord, nel 1964 (dunque in piena Rivoluzione Culturale), il fuggiasco Zhang raggiunge un villaggio. Là intravede, nelle borse di una motocicletta incustodita, alcune bobine cinematografiche; vorrebbe rubarle, ma lo precede una ragazza male in arnese, l'orfana Liu. La insegue: i due, con una di quelle bobine, finiscono in un altro villaggio, dove sta per iniziare la proiezione di un film. Affiorano le ragioni di tanto accanimento: Zhang è fuggito da un campo di lavoro per poter vedere un cinegiornale in cui compare la figlia; Liu vorrebbe invece usare la pellicola per costruire un paralume a beneficio del fratellino. [...]
di Claudio Fraccari, articolo completo (2118 caratteri spazi inclusi) su La Voce di Mantova 18 dicembre 2021