Passati per la prima volta in sala in Italia questa settimana i film conclusivi della celebre serie animata, che ne rilanciano e approfondiscono i temi con un finale lirico e visionario
di Davide Di Giorgio Sentieri Selvaggi
Oltre un quarto di secolo dopo, Evangelion è più vivo che mai: la sua freddezza che "non spinge a una seconda visione" (come scrivevamo quasi vent'anni fa) è stata ampiamente superata dall'affetto di una generazione che ha evidentemente saputo riconoscersi nel precipitato filosofico e nella sperimentazione visiva che hanno segnato un prima e un dopo nel campo dell'animazione seriale. Merito probabilmente di un'attitudine che poteva riconoscersi solo con una più lunga distanza: la capacità, cioè, di creare un sistema di relazioni capace di creare una connessione con la memoria degli otaku (attraverso un fitto insieme di citazioni) e, al contempo, di parlare direttamente al cuore di un'epoca afflitta da difficoltà economica, sociale e esistenziale (gli anni Novanta del Giappone), lasciandone emergere pienamente lo stato di crisi. [...]
di Davide Di Giorgio, articolo completo (4489 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 2 luglio 2021