Come ti Ammazzo il Bodyguard 2: La Moglie del Sicario è un sequel inferiore a un predecessore che equilibrava meglio gli elementi al suo interno, ma che riesce comunque a scorrere in maniera divertente tra azione e gag assortite al servizio di un trio in evidente sintonia come quello composto da Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek.
Ryan Reynolds... se siete tra quelli che proprio non lo reggono non è certo questo il film in cui inizierete a farlo.
Samuel L. Jackson lo sappiamo, sta bene praticamente con tutto, appare disinvolto e divertito in un ruolo in cui non nega un motherfucker o una pallottola quasi a nessuno, ritagliandosi lo spazio per pomiciare (e palpeggiare) la consorte con impeccabile puntualità.
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Come ti Ammazzo il Bodyguard 2: La Moglie del Sicario è un sequel inferiore a un predecessore che equilibrava meglio gli elementi al suo interno, ma che riesce comunque a scorrere in maniera divertente tra azione e gag assortite al servizio di un trio in evidente sintonia come quello composto da Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson e Salma Hayek.
Ryan Reynolds... se siete tra quelli che proprio non lo reggono non è certo questo il film in cui inizierete a farlo.
Samuel L. Jackson lo sappiamo, sta bene praticamente con tutto, appare disinvolto e divertito in un ruolo in cui non nega un motherfucker o una pallottola quasi a nessuno, ritagliandosi lo spazio per pomiciare (e palpeggiare) la consorte con impeccabile puntualità. Consorte che si rivela punto a favore di Come ti Ammazzo il Bodyguard 2, una Salma Hayek bella, piccante, energica e grintosa, con una simpatica tendenza alla violenza e l’omicidio, oltre che una cronica inclinazione alla parolaccia ed al turpiloquio (anche in spagnolo) con una bocca che (parafrasando una battuta di Bryce) meriterebbe l’esorcismo, superando persino un boss del settore come Jackson e contribuendo ad innalzare l’asticella degli insulti – forse l’unica categoria in cui questo sequel batte il capostipite.
Antonio Banderas gigioneggia nei panni (variopinti) di un magnate di origine ellenica che vuole riportare la Grecia ai fasti dell’antico passato ed infila citazioni da Scarface e Una Coppia alla Deriva.
Quel prezzemolino di Morgan Freeman interpreta il personaggio sorpresa (a cui si legherà anche il twist), pilota automatico per una prestazione ordinaria in cui il veterano almeno scherza sul fatto che si trovi a combattere a 90 anni. Un po’ un rimpianto la presenza di Frank Grillo, se la gioca con simpatia, parolacce (pure lui) e una serie di citazioni cinematografiche (da Braveheart ad Armageddon), ma non viene mai utilizzato in una sequenza d’azione e questo è un atto sconsiderato.
In definitiva, Come ti Ammazzo il Bodyguard 2: La Moglie del Sicario è un prodotto imperfetto, inferiore a un prototipo che sapeva equilibrare meglio le varie componenti al suo interno, ma che riesce ad intrattenere grazie al ritmo e la sintonia dei suoi protagonisti, coerente con le aspettative di chi approccia questo tipo di film, i suoi 112 minuti riescono a filare via.
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