f.vassia 81
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lunedì 30 maggio 2022
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un giochino divertente
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Fondamentalmente nulla di davvero originale, visto che è sostanzialmente una versione action di "Ricomincio da capo", ma tutto risulta molto divertente e scorrevole, con una regia davvero spiritosa e scattante nelle scene d'azione; e Grillo, a sorpresa, riesce ad essere simpatico. Non mancano certo incongruenze nella sceneggiatura, ma troviamo anche alcuni passaggi drammaturgicamente non superficiali, come quelli riguardo la costruzione del rapporto fra Roy e suo figlio. In definitiva, un giochino spassoso, specie per gli amanti dei videogame, capace anche, tutto sommato, di schivare le trappole della ripetitività.
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princeii
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mercoledì 6 aprile 2022
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ok, non è "the primer", ma è proprio godibile.
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La trama la conoscete dato che tutti si prodigano a spoilerare (non capirò mai cosa centri una critica con l'anticipare la trama), quindi passiamo alle senzazioni, che è la parte seria. Anzi, un consiglio: prendete il vostro partner, in una domenica pomeriggio e se avete i pischelli appena sopra i 18, ancora meglio. Munitevi di pop-corn, o qualsivoglia strumento di suicidio alimentare, ponetevi davanti allo schermo, e play. Ironia fresca, intelligente (certo non siamo ai livelli di Ritchie, tipo " Snatch - Lo Strappo, per dire) ma affrontare un film che fa dei loop temporali una marchio di sceneggiatura, ebbene, anche con il finale motivazionale, ecco, rimarrete con un bel sorrisone sulle labbra allo stop.
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La trama la conoscete dato che tutti si prodigano a spoilerare (non capirò mai cosa centri una critica con l'anticipare la trama), quindi passiamo alle senzazioni, che è la parte seria. Anzi, un consiglio: prendete il vostro partner, in una domenica pomeriggio e se avete i pischelli appena sopra i 18, ancora meglio. Munitevi di pop-corn, o qualsivoglia strumento di suicidio alimentare, ponetevi davanti allo schermo, e play. Ironia fresca, intelligente (certo non siamo ai livelli di Ritchie, tipo " Snatch - Lo Strappo, per dire) ma affrontare un film che fa dei loop temporali una marchio di sceneggiatura, ebbene, anche con il finale motivazionale, ecco, rimarrete con un bel sorrisone sulle labbra allo stop. Volendo avreste anche tanti spunti educativi con i ragazzi in sala. Tipo "ma se tu gia sapessi, vorresti saperlo ?", oppure, ma cosa faresti se accadesse ? Insomma, potreste tirare alla cena senza neanche accorgievene. Offro alternative, che mi sembra il minimo per uno che sta scrivendo: certamente lo spagnolo "Time Crimes", humor, ma latino. Ovvio "Predestination", ma penso che gia lo abbiate visto tutti, e come chicca finale, per cambiare leggermente lo scenario "Coherence", bistrattato dalla critica, ma a me piace il "Settimo Sigillo", ma non la "Corazzata Potemkin" per capirci. Buona visione a tutti.
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alessandro de felice
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lunedì 30 agosto 2021
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il giorno della marmotta …ritorna
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I loop temporali ormai fanno parte in pianta stabile dei film, dalle commedie alla fantascienza al dramma. Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando Bill Murray cercava di uscire dal giorno della marmotta in "Ricomincio da capo"; oggi è Frank Grillo che cerca di uscire dalla sua morte giornaliera. Il film, che grazie o purtroppo, ad una trama piuttosto balzana, si lascia vedere sviando più di una volta il perché e il per come delle cose facendo sì che lo spettatore si lasci trascinare in una sarabanda di rewiew che porteranno all'inevitabile,ma quanto scontato finale.
La regia è di maniera ma piuttosto efficace per il genere; qualche battuta va a segno, qualcuna un po' meno; la presenza di Mel Gibson e Naomi Watts serve solo a riempire i titoli di testa.
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I loop temporali ormai fanno parte in pianta stabile dei film, dalle commedie alla fantascienza al dramma. Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando Bill Murray cercava di uscire dal giorno della marmotta in "Ricomincio da capo"; oggi è Frank Grillo che cerca di uscire dalla sua morte giornaliera. Il film, che grazie o purtroppo, ad una trama piuttosto balzana, si lascia vedere sviando più di una volta il perché e il per come delle cose facendo sì che lo spettatore si lasci trascinare in una sarabanda di rewiew che porteranno all'inevitabile,ma quanto scontato finale.
La regia è di maniera ma piuttosto efficace per il genere; qualche battuta va a segno, qualcuna un po' meno; la presenza di Mel Gibson e Naomi Watts serve solo a riempire i titoli di testa.
Alla fine, comunque, non ci si annoia a seguire le duecento e passa morti di Grillo e questo è già tanto.
Nota buffa...guardate quando qualcuno muore..si alzano dei "buffi" puff di colore rosso...sangue già in polvere???
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alessandro de felice
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lunedì 30 agosto 2021
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il giorno della marmotta …ritorna
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I loop temporali ormai fanno parte in pianta stabile dei film, dalle commedie alla fantascienza al dramma. Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando Bill Murray cercava di uscire dal giorno della marmotta in "Ricomincio da capo"; oggi è Frank Grillo che cerca di uscire dalla sua morte giornaliera. Il film, che grazie o purtroppo, ad una trama piuttosto balzana, si lascia vedere sviando più di una volta il perché e il per come delle cose facendo sì che lo spettatore si lasci trascinare in una sarabanda di rewiew che porteranno all'inevitabile,ma quanto scontato finale.
La regia è di maniera ma piuttosto efficace per il genere; qualche battuta va a segno, qualcuna un po' meno; la presenza di Mel Gibson e Naomi Watts serve solo a riempire i titoli di testa.
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I loop temporali ormai fanno parte in pianta stabile dei film, dalle commedie alla fantascienza al dramma. Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando Bill Murray cercava di uscire dal giorno della marmotta in "Ricomincio da capo"; oggi è Frank Grillo che cerca di uscire dalla sua morte giornaliera. Il film, che grazie o purtroppo, ad una trama piuttosto balzana, si lascia vedere sviando più di una volta il perché e il per come delle cose facendo sì che lo spettatore si lasci trascinare in una sarabanda di rewiew che porteranno all'inevitabile,ma quanto scontato finale.
La regia è di maniera ma piuttosto efficace per il genere; qualche battuta va a segno, qualcuna un po' meno; la presenza di Mel Gibson e Naomi Watts serve solo a riempire i titoli di testa.
Alla fine, comunque, non ci si annoia a seguire le duecento e passa morti di Grillo e questo è già tanto.
Nota buffa...guardate quando qualcuno muore..si alzano dei "buffi" puff di colore rosso...sangue già in polvere???
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felicity
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mercoledì 28 luglio 2021
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loop temporali che tanto amiamo, azione e sangue
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La trama di BOSS LEVEL fa pressappoco così: ogni mattina Frank Grillo si sveglia e c’è un killer lo vuole fare secco. In qualche modo Frank Grillo se la cava, ma subito dopo ecco un altro killer che lo vuole fare secco. E un altro e un altro e un altro ancora. Ma non è per questo che la vita di Frank Grillo è una merda: è una merda perché, presto o tardi, uno di questi killer riesce effettivamente a farlo secco e quello che succede è che Frank Grillo muore e si risveglia ogni volta nel suo letto, condannato a rivivere sempre lo stesso giorno, ignaro del perché o del per come, consapevole solo di non avere un attimo per tirare il fiato e che prima o poi, ogni volta, qualcuno riuscirà a farlo secco.
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La trama di BOSS LEVEL fa pressappoco così: ogni mattina Frank Grillo si sveglia e c’è un killer lo vuole fare secco. In qualche modo Frank Grillo se la cava, ma subito dopo ecco un altro killer che lo vuole fare secco. E un altro e un altro e un altro ancora. Ma non è per questo che la vita di Frank Grillo è una merda: è una merda perché, presto o tardi, uno di questi killer riesce effettivamente a farlo secco e quello che succede è che Frank Grillo muore e si risveglia ogni volta nel suo letto, condannato a rivivere sempre lo stesso giorno, ignaro del perché o del per come, consapevole solo di non avere un attimo per tirare il fiato e che prima o poi, ogni volta, qualcuno riuscirà a farlo secco.
Per salvare la pellaccia e uscire da questo giorno della marmotta della morte, Frank dovrà risolvere il mistero quasi certamente legato al fatto che la sua ex moglie scienziata Naomi Watts sta chiaramente lavorando a una macchina del tempo per conto di Mel Gibson.
Ma non sarà facile, non sarà indolore e non sarà breve.
Se un film come Edge of Tomorrow usava l’espediente del time loop per raccontare qualcosa di molto simile all’esperienza di un videogiocatore, Boss Level utilizza il videogioco proprio come linguaggio, e attraverso questo declina il genere del time loop. Capiamoci, l’idea del ripetere/rifare all’infinito una cosa finché non ti riesce, proprio come in un videogioco, non è niente di nuovo, ma Boss Level ne fa il punto stesso del proprio racconto.
Lo fa mettendo in campo personaggi coloratissimi, caricaturali e sopra le righe, come l’esercito di killer che dà la caccia a Frank e attraverso un uso della violenza entusiasta, cartoonesco e privo di conseguenze che è, a scanso di equivoci, un assoluto spasso.
Il cameo di Michelle Yeoh è meraviglioso, primo perché Michelle Yeoh è meravigliosa, secondo perché c’è questo non detto che lei è Michelle Yeoh, quindi è automaticamente la miglior spadaccina al mondo, non c’è bisogno di spiegarlo né di presentarti il personaggio, lo dai per scontato perché sì.
Serio dispiacere per Naomi Watts, che ne esce umiliatissima con un personaggio a metà strada tra la damigella da salvare e l’addetta agli spiegoni: compare poco e pronuncia alcune delle frasi più deficienti di sempre.
D’altra parte, Frank Grillo è in forma smagliante, mentre Mel Gibson ormai interpreta quasi solo cattivi con la barba che si dà per scontato siano pazzi e razzisti. Come per Michelle Yeoh, basta inquadrarlo e sai immediatamente chi hai davanti, non c’è veramente bisogno di scriverlo.
Il film cambia tono e genere in continuazione: un attimo prima Frank Grillo è il campione del machismo tossico e un attimo dopo parla come in un telefilm, Mel Gibson passa da cattivo minaccioso a macchietta chiacchierona e autoironica; persino il “messaggio” del film non è mai veramente a fuoco fino a circa metà, come se la prima parte fosse stata fatta con l’idea di divertirsi e basta e solo dopo 50 minuti fosse stato inserito il tema della famiglia, con la moglie da riconquistare e il figlio da recuperare.
I film sui time loop sono fondamentalmente delle storie di redenzione: c’è sempre un tipo che è uno stronzo o un immaturo o entrambe le cose ma, attraverso il continuo reiterarsi degli stessi eventi, impara cose, conosce persone, acquista dimestichezza e infine “spezza l’incantesimo” nel momento in cui diventa una persona nuova e migliore. Quando giochiamo a un videogioco è forse la prima e unica volta in cui non siamo più semplici spettatori di questa dinamica, ma la viviamo da protagonisti: rifacciamo all’infinito lo stesso livello finché non facciamo tutto giusto e quindi passiamo al successivo, nel frattempo ci siamo “redenti” perché a forza di dai e ridai, da imbranati che eravamo all’inizio, siamo diventati giocatori provetti. Insomma, a ben guardare, tra videogiochi e film sui time loop esiste un legame molto più profondo di quanto sembri, e l’intuizione di rifare Groundhog Day come se fosse un picchiaduro a scorrimento può sembrare scontata ma non lo è.
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