Gherardo Ugolini
Close-up
Il concorso della Berlinale 2020 si conclude col botto, con un film che potrebbe mettere d'accordo tutti, aggiudicandosi l'Orso d'Oro. Il film è intitolato There is no evil, diretto dal regista iraniano Mohammad Rasoulof, giunto al settimo lungometraggio nell'arco di una ventina d'anni. Il film ha un unico paradossale difetto che potrebbe penalizzarlo per l'ottenimento del massimo riconoscimento: il regista non ha il permesso di girare, gli è stato ritirato il passaporto e quindi non ha potuto presenziare alla prima berlinese, col che, premiandolo, verrebbe a configurarsi una costellazione identica a quella capitata a Jafar Panahi, esattamente cinque anni fa, quando vinse l'Orso d'Oro per così dire in contumacia, dopo essere stato, sempre in contumacia, presidente di Giuria. [...]
di Gherardo Ugolini, articolo completo (6651 caratteri spazi inclusi) su Close-up 29 febbraio 2020