Andrea Caccia firma un documentario sorprendente. L'intento del regista è osservare, scendere nel profondo, farsi testimone di una realtà immobile. In concorso allo ShorTS
di Gian Luca Pisacane La Rivista del Cinematografo
Il fascino dell'attesa. Tutto l'oro che c'è è figlio di un'altra dimensione, sospeso nello spazio e nel tempo, quasi bloccato in un unico istante per tutta la sua durata. Gli uomini, la natura. Difficile dire chi si muova più in fretta, chi sia il vero protagonista in un documento che non sembra appartenere alla nostra epoca. Ritmi dilatati, assenza di dialoghi. I movimenti sono posati, mai frenetici. Non esiste un prima o un dopo.
Al centro di tutto c'è l'immagine, l'importanza dello sguardo, l'attenzione per i dettagli. [...]
di Gian Luca Pisacane, articolo completo (2542 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 29 giugno 2020