The Irishman

Un film di Martin Scorsese. Con Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel.
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Titolo originale The Irishman. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 209 min. - USA 2019. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 4 novembre 2019. MYMONETRO The Irishman * * * * - valutazione media: 4,13 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ettavi sabato 14 dicembre 2019
3 ore di noia Valutazione 1 stelle su cinque
75%
No
25%

Conclusione: dove c'è Al Pacino e De Niro insieme è un film da escludere. Loro epoca  è finita. Non è la prima volta che vedo questo duo e sono delusa. Avevo letto alcuni recensioni negative è già avevo aspettativa bassa... un film sciappo , con i dialoghi banalissimi dei protagonisti criminali e senza alcun coinvolgimento  .  

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riviera venerdì 13 dicembre 2019
da vedere è l'arte di recitare Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

 È sempre un piacere vedere un film di Scorsese con dei maestri della recitazione come De Niro e Al Pacino.Miracolo per i ringiovanimenti dei protagonisti.Resta comunque un tema già visto (Quei Bravi Ragazzi) che fotografa il declino morale della mafia americana degli anni 80.Da vedere in ogni caso

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giorgio postiglione giorpost mercoledì 11 dicembre 2019
scorsese torna a fare cinema (con la c maiuscola) Valutazione 5 stelle su cinque
70%
No
30%

Frank Sheeran è un veterano della Seconda Guerra Mondiale che lavora come camionista per una compagnia della Pennsylvania. Il suo è un lavoro duro che inizialmente gli permette di sostenere in maniera onesta la sua famiglia; tuttavia, dopo l'arrivo della secondogenita, il semplice trasporto di quarti di bue freschi sembra non  bastargli più. Si offre così ad un mafioso locale per ad arrotondare lo stipendio procurando al gangster ed i suoi sodali carne fresca rubata dal suo stesso camion.

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cinephilo martedì 10 dicembre 2019
nessuna novità Valutazione 1 stelle su cinque
54%
No
46%

Avete presente quando l'anziano di turno al bar decide di attaccare la cialda e inizia a chiacchierare di vita morte e miracoli della sua esistenza e più parla e più non vedete l'ora di pagare il vostro caffè e andare via? Ecco questo è quello che mi ha suscitato The Irishman per tutte le interminabili 3 ore e mezzo. Lento, spento come i suoi anziani protagonisti, scontato come la smorfia facciale di De niro trita e ritrita. Non vedo redenzione qui, non vedo personaggi femminili ben delineati, non vedo niente di diverso da una partita a carte tra pensionati alla riscossa. Dopo 5 minuti dal suo inizio non vedevo l'ora finisse.  La domanda è : dovremmo davvero provare una qualche empatia per degli assassini dal sangue freddo che arrivati al [+]

[+] esattamente quello che ho pensato io!! (di rat man)
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jonnylogan lunedì 9 dicembre 2019
quei bravi ragazzi di philadelphia Valutazione 2 stelle su cinque
63%
No
38%

Tra le mani di Marin Scorsese l’esistenza di un anziano malavitoso ridotto su una sedia a rotelle a trascorrere i suoi ultimi anni in una casa di cura, diventa storia di una generazione cresciuta tra i sibili dei proiettili della seconda guerra mondiale ma anche pronta a rimboccarsi le maniche a conflitto ultimato. Frank Sheeran, guardaspalle di Jimmy Hoffa, Líder Máximo del sindacato autotrasportatori e suo amico fraterno, diviene fonte d’ispirazione per narrare l’ennesima storia di un’Altra America, una nazione piena di contraddizioni e di slanci di apparente generosità come quella che contraddistingue Russ Bufalino, boss mafioso amico dello stesso Frank, originario della provincia di Catania e assurto a protettore di coloro che a lui si rivolgevano sapendo di trovare quelle risposte che la giustizia non gli poteva fornire. [+]

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etabeta sabato 7 dicembre 2019
brutta copia di goodfellas Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Purtroppo è la brutta copia di Goodfellas. I tre mostri sacri del cinema USA (tutti e tre italo-americani) sono invecchiati purtroppo, e non solo digitalmente.
L'unico che si salva in parte è Al Pacino, ma sembra quasi che Scorsese abbia risentito anche lui della brutta performance dei tre. I tempi sono molto lenti, ma non studiati sembrano quasi invece il frutto appassito di quel che rimane di un grande regista.
Peccato

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lucio di loreto martedì 3 dicembre 2019
il canto del cigno dei bravi ragazzi Valutazione 4 stelle su cinque
20%
No
80%

Martin Scorsese riesce in qualcosa di non preventivabile: chiudere il cerchio della propria e magnifica filmografia gangster, incentrata su storie mafiose, criminali e italo americane, iniziata nei sobborghi di Mean Streets e praticata da giovani e sbandati malviventi, chi in giacca e cravatta e chi maldestro senza arte né parte, divenuta feroce, spietata e organizzata in Quei Bravi Ragazzi, fino ad assumere sembianze raffinate e da alto borgo in Casinò! Lo fa nel modo più sopraffino che possa esserci, raccontando in più di tre ore la nascita, l’evoluzione ma soprattutto la caduta di un classico “soldato” a libro paga, evitando stavolta di far trasparire violenza, sangue ed efferatezza ma facendo emergere per la prima volta in carriera il profondo dell’animo di ogni soggetto implicato, che sia il boss decisionale, un misurato Joe Pesci al rientro dopo nove anni, il colluso sindacalista ricco di verve e disposto a tutto pur di egemonizzare politicamente, un pimpante Jimmy Hoffa/Pacino, oppure l’ex combattente di guerra freddo e spietato, promosso ora sicario dai capi, il Frank Sheeran di Robert De Niro, tornato finalmente al servizio del suo mentore in modo superlativo! Il canto del cigno sui generis arriva nella fase finale della vita cinematografica e non di tutti i suoi protagonisti, che siano registi o attori; per questo motivo Scorsese racconta in modo sobrio la storia che portò alla morte e sparizione di un personaggio politico pubblico e famoso al pari di Elvis, come ci suggerisce il copione, da parte di colui che ne diventerà la guardia del corpo più affidabile, tanto da prenderne cuore e affetti, anche da parte dei propri familiari, figlia in primis ed interpretata splendidamente da Anna Paquin, tra le tante comparse d’elite, l’unica che perciò arriverà a capire gli imperscrutabili segreti interiori di suo padre, fino ad abbandonarlo. [+]

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brata lunedì 2 dicembre 2019
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%

Mi ha lasciato senza parole.
E' il più bel film che ho avuto la fortuna di vedere anche se ,spero di essere smentito, non porterà a casa nessun Oscar in quanto prodotto Nerflix.
Se ciò dovesse accadere, difficilmente la reputazione dell'Academy potrà non subire un duro colpo.

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eden artemisio lunedì 2 dicembre 2019
c'è qualcosa di noodles in quell'irlandese Valutazione 4 stelle su cinque
33%
No
67%

C’è qualcosa di Noodles in quell’Irlandese
Con Irishman, Scorsese torna nuovamente a rappresentarci un mondo criminale che ci fa sentire ed immaginare atmosfere che non vorremmo mai veramente conoscere, ma che al cinema ci attraggono come una calamita. Sappiamo che al di qua dello schermo, non ci fanno troppo male.
Quelle storie accadono in America, ma quei personaggi provengono da diverse nazioni lontane e conservano radici a cui rimangono saldamente legati, con propri codici e consolidate ritualità.
Pur non potendo essere definito un sequel e nemmeno un remake di Goodfellas, in un primo momento, potrebbe comunque essere scambiato per un doppione: le ambientazioni sono simili, i personaggi sono ancora una volta criminali, alcuni attori sono gli stessi; infine, viene, come al solito, dato molto spazio alle famiglie: siano esse quelle costituite dai legami di sangue, siano esse quelle risultanti dalle affiliazioni criminali. [+]

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nicolò scialfa domenica 1 dicembre 2019
tutto il cinema di scorsese in tre ore e mezza Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
100%

Martin Scorsese, dal libro di Charles Brandt. Trio favoloso Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci. Harvey Keitel di rinforzo. Vita di Frank Sheeran, da lui stesso raccontata alla fine della vita, veterano della seconda guerra mondiale e poi killer della mafia. Quei bravi ragazzi, Casinò e tutta la visione americana di Scorsese del mondo di sopra e del mondo di sotto, condensati in 210 minuti. Nostalgia, fine di un’epoca, trasformazione continua della realtà. La storia degli Stati Uniti degli ultimi settant’anni raccontata in modo eccellente, senza fronzoli, dall’assassinio Kennedy alla scomparsa di Jimmy Hoffa. Complicità tra organizzazioni criminali, sindacati, politica. Momenti di cinema allo stato puro. [+]

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