Confuso? Fatto troppo rapidamente? Pensato solo per un pubbico nordamericano?
Forse tutte e tre le cose.
Un documentario scombinato, che serve più per conoscere la truffatrice (elizabeth holmes) che per spiegare gli avvenimenti.
Certo si voleva questo, perchè holmes è effettivamente un personaggio “lombrosiano”. Sgraziata nei movimenti, ma costruita nelle espressioni, con una voce magnetica, quasi rauca, ma senza mai veri argomenti (almeno nel documentario), riesce a turlupinare decine di vetusti, ma potenti e danarosi, personaggi. In fondo l’idea comunque sembrava giusta, ma questo non lo spiega il doc: così come fatto con i computer, miniaturizzati e potenziati in pochi anni, anche le analisi del sangue avrebbero potuto farsi più facili, precise, meno costose e invasive.
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Confuso? Fatto troppo rapidamente? Pensato solo per un pubbico nordamericano?
Forse tutte e tre le cose.
Un documentario scombinato, che serve più per conoscere la truffatrice (elizabeth holmes) che per spiegare gli avvenimenti.
Certo si voleva questo, perchè holmes è effettivamente un personaggio “lombrosiano”. Sgraziata nei movimenti, ma costruita nelle espressioni, con una voce magnetica, quasi rauca, ma senza mai veri argomenti (almeno nel documentario), riesce a turlupinare decine di vetusti, ma potenti e danarosi, personaggi. In fondo l’idea comunque sembrava giusta, ma questo non lo spiega il doc: così come fatto con i computer, miniaturizzati e potenziati in pochi anni, anche le analisi del sangue avrebbero potuto farsi più facili, precise, meno costose e invasive. Ciò forse avverrà tra qualche anno, ma i tempi non erano maturi e holmes, nonostante i fondi raccolti, ha venduto un’idea senza avere realmente alcuna possibilità di realizzarla.
Molte interviste sono quasi incomprensibili per durata e ricorrenza, e troppi ridono nel farle. Alla fine sono più gli interrogativi che restano che le risposte. Pazienza.
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