achab50
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lunedì 28 marzo 2022
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maddai non scherziamo
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Questo film inaugura (ma speriamo di no) il filone "B movie thriller" a basso budget, dove un dirigente di una impresa non meglio spiegata sviluppa una attrazione malata verso la giovane e bellissima impiegata, interpretata da Natalie Burn cui va riconosciuto uno stacco di coscia vertiginoso ed un corpaccione statuario. Chapeau. Dopo aver elencato i pregi, tutto il resto è disastroso: dialoghi banali, situazioni che hanno la credibilità di una banconota da 7 euro, compongono un mix mortale per lo spettatore. Certo il regista è stato furbo trattando un argomento purtoppo sempre preoccupante che è lo stalking sul luogo di lavoro ma il gioco non gli riesce.
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Questo film inaugura (ma speriamo di no) il filone "B movie thriller" a basso budget, dove un dirigente di una impresa non meglio spiegata sviluppa una attrazione malata verso la giovane e bellissima impiegata, interpretata da Natalie Burn cui va riconosciuto uno stacco di coscia vertiginoso ed un corpaccione statuario. Chapeau. Dopo aver elencato i pregi, tutto il resto è disastroso: dialoghi banali, situazioni che hanno la credibilità di una banconota da 7 euro, compongono un mix mortale per lo spettatore. Certo il regista è stato furbo trattando un argomento purtoppo sempre preoccupante che è lo stalking sul luogo di lavoro ma il gioco non gli riesce. Spassoso il finale nella sua indeterminatezza ed implausibilità.
90 minuti che si possono spendere più fruttosamente
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stefano
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venerdì 17 aprile 2020
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un film vuoto
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Ho visto il film direi sbalordito dalle recensioni e sono rimasto basito di come si possano dare 4 stelle ad un film del genere.
Un film che non ha nulla, tranne forse una trama comunque non originale.
In particolare, in una pellicola arida di persone (ne appaiono solo 4, per il resto vediamo solo mobilio) e anche di fotografia e ambientazione, i personaggi per forza di cose si devono far carico della responsabilità di sostenere l'intera storia.
Ciò non avviene, anzi, i personaggi sono vuoti, banali, privi di un qualsiasi approfondimento che indurrebbe lo spettatore ad immergersi nella storia ed incoerenti.
Direi che su tutti è la mancanza di carisma nello stalker la più grande sconfitta del film, questi è solo un apatico viaggiatore che scivola via scialbo come le lucide suppellettili che arredano ogni stanza del film.
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Ho visto il film direi sbalordito dalle recensioni e sono rimasto basito di come si possano dare 4 stelle ad un film del genere.
Un film che non ha nulla, tranne forse una trama comunque non originale.
In particolare, in una pellicola arida di persone (ne appaiono solo 4, per il resto vediamo solo mobilio) e anche di fotografia e ambientazione, i personaggi per forza di cose si devono far carico della responsabilità di sostenere l'intera storia.
Ciò non avviene, anzi, i personaggi sono vuoti, banali, privi di un qualsiasi approfondimento che indurrebbe lo spettatore ad immergersi nella storia ed incoerenti.
Direi che su tutti è la mancanza di carisma nello stalker la più grande sconfitta del film, questi è solo un apatico viaggiatore che scivola via scialbo come le lucide suppellettili che arredano ogni stanza del film.
L'unica nota positiva è la suonata al chiaro di luna di Beethoven che suggella la tanto agognata fine della visione.
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lorenzo7510
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domenica 22 marzo 2020
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obsessio, una realtà da non perdere d'occhio
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Obsessio di Giovanni Marzagalli è un thriller psicologico, che definirei con una forte impronta d'autore, perfettamente al passo con l'attualità e le purtroppo poco piacevoli situazioni creatisi in alcuni ambienti di lavoro da qualche anno a questa parte. Neb Chupin interpreta un uomo d'affari tanto intraprendente quanto ambiguo, che convive con una vera e propria ossessione nei confronti della collega Natalie (Natalie Burn), la quale si troverà suo malgrado a dover affrontare le avances dell'uomo e a guardarsi le spalle da qualsiasi suo movimento.
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Obsessio di Giovanni Marzagalli è un thriller psicologico, che definirei con una forte impronta d'autore, perfettamente al passo con l'attualità e le purtroppo poco piacevoli situazioni creatisi in alcuni ambienti di lavoro da qualche anno a questa parte. Neb Chupin interpreta un uomo d'affari tanto intraprendente quanto ambiguo, che convive con una vera e propria ossessione nei confronti della collega Natalie (Natalie Burn), la quale si troverà suo malgrado a dover affrontare le avances dell'uomo e a guardarsi le spalle da qualsiasi suo movimento.
Girato quasi completamente all'interno dell'ufficio, il film si muove efficacemente nella mente dello spettatore, portando la tensione a crescere in maniera graduale e sempre più ansiogena, sino alla conclusione inevitabile ma non appagante. La musica diventa chiave di questo stato, che talvolta martella e scandisce il tempo prima che avvenga il peggio... Lo spettatore viene così trascinato nel vortice di paranoie, dubbi e terrore che vive la stessa Natalie, unico consapevole di ciò che le accade e che le sta per accadere, impossibilitato a fare altro se non assistere a ciò che avviene sullo schermo. E al pensiero che ogni cosa potrebbe non essere così lontana dalla realtà che alcuni, o meglio alcune, vivono tutti i giorni, la visione diventa quasi intollerabile, suscitando una forte rabbia scaturita dall'impotenza e dal desiderio di giustizia. Sembra un film americano, ma il regista, classe 1988 (appena trentenne), è un giovane italiano (siculo) "Giovanni Marzagalli" che si firma con lo pseudonimo John Real. E' una grande prova registica che mostra come Marzagalli in modo attento e sicuro abbia definito l'interpretazione dei suoi attori e sia riuscito a trasmettere al pubblico lo stato emotivo di tutti i personaggi della storia. Colpisce che un prodotto simile sia stato concepito e diretto da una mente così giovane, è un film sorprendente per la qualità tecnica, artistica e per la tematica trattata con messaggio sottile e tagliante, se si pensa che è una pellicola nata dal cinema indie nostrano, Obsessio è una realtà cinematografica da non perdere d'occhio.
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alessiat
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domenica 22 marzo 2020
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obsessio è un thriller serrato e coinvolgente
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Obsessio è un thriller psicologico serrato e coinvolgente, ambientato in una New York sinistra e metallica. Il regista punta molto sui protagonisti che rispondono bene alle esigenze della storia, aiutando quindi a creare un giusto equilibrio di sensualità e tensione. Tra Chupin e Burn c’è una buona alchimia sulla scena che aiuta molto la riuscita generale del film. Spesso ricorre la voce fuoricampo del carnefice con le sue riflessioni su quello che prova per la donna che ha occupato in breve tempo i suoi pensieri.
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Obsessio è un thriller psicologico serrato e coinvolgente, ambientato in una New York sinistra e metallica. Il regista punta molto sui protagonisti che rispondono bene alle esigenze della storia, aiutando quindi a creare un giusto equilibrio di sensualità e tensione. Tra Chupin e Burn c’è una buona alchimia sulla scena che aiuta molto la riuscita generale del film. Spesso ricorre la voce fuoricampo del carnefice con le sue riflessioni su quello che prova per la donna che ha occupato in breve tempo i suoi pensieri. Un film che fa riflettere sui numerosi casi di violenza e abusi sul posto di lavoro, in particolare per quanto riguarda il mondo femminile. Basti pensare allo scandalo Weinstein che ha alzato un polverone di denunce, testimonianze e accuse a uomini potenti che non hanno perso tempo, trasformando in una vera e propria arma la loro posizione sociale. Marzagalli prende sicuramente una posizione con questo suo film. La musica di Francesco Marchetti, tuttavia, risulta una forte alleata del regista, poiché aiuta a donare a ogni scena uno spessore narrativo superiore, ricordando un cinema del passato. Le note che accompagnano Obsessio, infatti, sembrano venire direttamente dagli appassionanti gialli di Hitchcock o dai thriller degli anni 90. I vari ingredienti collaborano per un risultato finale convincente per essere definito a gran voce un film di qualità.
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