isabella lustrati
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mercoledì 27 marzo 2019
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per una vita che vale la pena di essere vissuta...
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L'uomo si é da sempre rapportato con l'idea della precarietà e brevità della propria esistenza e ha da sempre fatto i conti con una vita troppo breve e la percezione di una morte che lentamente si avvicina. Da tale riflessione era nato il carpe diem oraziano, il "cotidie morimur senecano e da qui si potrebbero elencare un numero esorbitante di poesie ed opere d'arte che trattano del medesimo argomentom. Il film di Daniele Lucchetti sembra riproporre lo stesso topos: la vita é breve e come tale va vissuta a pieno, cercando di godere il più possibile di ogni singolo attimo. Questa consapevolezza però é acquisita dal protagonista Paolo, ingegnere e uomo mediocre senza troppe qualitá e aspettative, solo al momento della sua morte, quando in uno pseudoparadiso dove sembrano ripresentarsi gli stessi moduli e disordini terreni, gli viene concesso, grazie all'uso di salutari centrifughe un'ora e 32 minuti da trascorrere ancora sulla terra.
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L'uomo si é da sempre rapportato con l'idea della precarietà e brevità della propria esistenza e ha da sempre fatto i conti con una vita troppo breve e la percezione di una morte che lentamente si avvicina. Da tale riflessione era nato il carpe diem oraziano, il "cotidie morimur senecano e da qui si potrebbero elencare un numero esorbitante di poesie ed opere d'arte che trattano del medesimo argomentom. Il film di Daniele Lucchetti sembra riproporre lo stesso topos: la vita é breve e come tale va vissuta a pieno, cercando di godere il più possibile di ogni singolo attimo. Questa consapevolezza però é acquisita dal protagonista Paolo, ingegnere e uomo mediocre senza troppe qualitá e aspettative, solo al momento della sua morte, quando in uno pseudoparadiso dove sembrano ripresentarsi gli stessi moduli e disordini terreni, gli viene concesso, grazie all'uso di salutari centrifughe un'ora e 32 minuti da trascorrere ancora sulla terra. Paolo diviene così emblema dell'uomo comune, posto dentro i confini di una società che ci spinge continuamente a fare, ad agire, a muoverci a ritmi incessanti e frenetici. Il tempo così, che il poeta Seneca riteneva essere il bene più prezioso, si disperde in azioni futili, occupazioni vane, senza avere la possibilità di riflettere sul senso della nostra esistenza, sul valore proprio e delle persone che ci circondano. In una corsa contro il tempo egli cerca così di sistemare tutto ciò che nella sua vita non andava, partendo dai legami familiari. Un rapporto con la moglie sbiadito che lo ha portato a ricercare continuamente nei tradimenti un'evasione alla quotidianità e due figli a cui non ha mai dato troppa importanza. Ma adesso che rimangono solo quei pochi istanti tutto appare completamente chiaro e nitido; le cose vere ed essenziali si svelano e con tutta la forza emergono. Un film, dunque, che ci invita a vivere ogni attimo come se fosse l'ultimo perché la vita non é eterna come può sembrare e si rischia di arrivare insoddisfatti, pieni di rimpianti, di ti amo non detti, di baci non dati, ti voglio bene non urlati. Ma la riflessione, a mio parere, va oltre. Che vuol dire vivere una vita a pieno? Quale é il senso più giusto da attribuire alla nostra esistenza? Come si crea una via per la felicità? L'uomo sogna costantemente di compiere grandi azioni, di essere ricordato, ammirato, elogiato, di lasciare una traccia, di fare qualcosa di importante. Lo stesso protagonista scopre però che la vera felicità non é nelle grandi cose o nei grandi progetti, ma nei piccoli attimi, appunto trascurabili come suggerisce il titolo, di felicità. Un film, dunque, che esalta i rapporti umani e la loro complessità ponendoli come base per un'esistenza che vale la pena di essere vissuta.
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mauridal
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martedì 26 marzo 2019
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la morte verrà ,ma per errore.
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Il film trae origine dai racconti di Francesco Piccolo anche sceneggiatore con il regista ,del film interpretato dal divertente Pif molto credibile nella parte del protagonista Paolo, un uomo ancora giovane ma vissuto, con famiglia e figli che subito muore sul motorino per un incidente.
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Il film trae origine dai racconti di Francesco Piccolo anche sceneggiatore con il regista ,del film interpretato dal divertente Pif molto credibile nella parte del protagonista Paolo, un uomo ancora giovane ma vissuto, con famiglia e figli che subito muore sul motorino per un incidente. La chiave narrativa è SURREALE quando rivediamo Paolo dopo morto in paradiso per essere smistato con gli altri defunti per la eterna destinazione .A svolgere la funzione di arcangelo smistante è il bravo Renato Carpentieri che nel film seguirà passo passo il redivivo Paolo a cui è stato concesso di tornare sulla terra per vivere una altra definitiva ora e mezza che gli spettava perchè il destino si era sbagliato, e quindi non era giunta la sua ora quando era caduto dal motorino per l'incidente . Ancora surreale quando tornato sulla terra , Paolo si ritrova a rivivere la stessa vita quotidiana ante mortem con in più la consapevoleza che tutto sta lì per finire per scadenza del termine orario concesso. Dunque con la voglia di cogliere anche i piccoli momenti di felicità che in vita aveva trascurato così come avviene per tutti nella routine quotidiana. Il merito della sceneggiatura è di aver condensato in un tempo relativamente breve tanti episodi , tanti flash di una vita vissuta tra moglie e figli , amicizie e altro con l'attenzione però di cogliere gli attimi felici e anche infelici permettendo allo spettatore di riflettere con la dovuta leggerezza sulla inevitabile caducità e fuggevolezza della vita ,a volte peggiorata dalla mancanza o trascurata felicità pur presente in vari momenti vissuti. I momenti e gli episodi narrati sono di una semplicità disarmante, ma per questo si sottolinea l'importanza di un abbraccio, di un sorriso, e della voglia di vivere insieme senza conflitti , anzi specie nel rapporto con la giovane moglie e i figli , dell'amore come unico scopo da perseguire per ottenere sprazzi di felicità . Ma il tempo è scaduto e Paolo accompagnato dall'Arcangelo deve ritornare stavolta all'indietro nel tempo al punto della sua morte , e rientrare in paradiso e qui il film si apre ad un finale che coglie l'attimo fuggente di una possibile scappatoia alla morte, che non vuole essere un lieto fine ma una speranza di allontare ancora nel tempo la fine della vita, possibilmente evitando errori, e tragedie e generalizzando a tutta l'umanità, evitando catastrofi ecologiche . (mauridal)
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samanta
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lunedì 25 marzo 2019
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impiegate bene il tempo!
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"Redimentes Tempus" diceva San Paolo ai fedeli di Efeso e cioé impiegate bene il tempo anzi "mercanteggiate con il tempo" e questo motto potrebbe adattarsi al film che narra la vicenda di Paolo (Pif) che muore all'improvviso in un incidente, va nel al di là e viene rimandato sulla terra perché il suo custode che lo accompagnerà (Renato Carpentieri) ha fatto un errore nel conteggio della durata della vita, ma il tempo in più è di soli 92 minuti. Il ritorno dal Paradiso è stato un soggetto di tanti film da Il Pilota Joe (con Spencer Tracy) al suo remake di Spielberg Alwais (con una breve apparizione, l'ultima della sua carriera, di Audrey Hepburn) o a Ghost (con Demi Moore e Patrick Swayze) e alla suo struggente musica.
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"Redimentes Tempus" diceva San Paolo ai fedeli di Efeso e cioé impiegate bene il tempo anzi "mercanteggiate con il tempo" e questo motto potrebbe adattarsi al film che narra la vicenda di Paolo (Pif) che muore all'improvviso in un incidente, va nel al di là e viene rimandato sulla terra perché il suo custode che lo accompagnerà (Renato Carpentieri) ha fatto un errore nel conteggio della durata della vita, ma il tempo in più è di soli 92 minuti. Il ritorno dal Paradiso è stato un soggetto di tanti film da Il Pilota Joe (con Spencer Tracy) al suo remake di Spielberg Alwais (con una breve apparizione, l'ultima della sua carriera, di Audrey Hepburn) o a Ghost (con Demi Moore e Patrick Swayze) e alla suo struggente musica. Ma in genere il protagonista ritorna in Paradiso dopo che ha messo a posto alcune cose sulle Terra.
[Spoiler] Ma in questo film il finale è diverso e francamente non solo sorprende grazie all'errore del suo custode, ma lo trovo un bel espediente.
Paolo ritorna sulla terra e rivede attraverso numerosi flashback ed anche alcuni flash forward il suo passato ed alcuni momenti del futuro. Paolo sposato con 2 figli è un uomo mediocre, con un pensiero mediocre, (medio lo definisce la moglie), che filosofeggia a buon mercato, un pò paranoico, con tante piccole manie che coltiva meticolosamente, sposato con una donna che in fondo ama sua moglie Agata (Thony) ma saprà dirglielo veramente solo alla fine, che tradisce abitualmente ma non con grandi passioni, ma perché approfitta delle situazioni, con una figlia petulante e noiosa che gli fa una morale spicciola in continuazione e con un figlio piccolo che però non conosce veramente, in poche parole "la vita è quella cosa che passa accanto mentre uno è occupato a fare altro".
In realtà non riesce a modificare la situazione in quel breve lasso di tempo, però capisce che la sua famiglia è la cosa più importante e che vale per essa la pena di vivere. E' un finale ottimistico di un film delicato (niente volgarità o scene di sesso), che a mio avviso esagera un pò nei flash back ed anche nella voce fuori campo di Paolo, con una sceneggiatura che in alcuni dialoghi si dimostra non solo divertente ma anche intelligente. La regia di Daniele Luchetti appare adeguata e abile nella direzione degli attori che recitano bene, specie Pif e Thony, senza contare Renato Carpentieri che è ormai diventato il "prezzemolo" del nostro cinema.
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salvatore
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domenica 24 marzo 2019
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grande pif
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Piacevole da seguire. Un gran bel film. Da andare a vedere
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isabella bacci
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domenica 24 marzo 2019
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mi aspettavo di piu
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Questo film mi ha delusa, mi aspettavo sempre che decollasse con qualche emozione o situazione particolare, mentre è rimasto piatto è abbastanza scontato. Proprio nulla di che
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paola
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domenica 24 marzo 2019
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leggero e piacevole.
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È proprio nella quotidianità che perdiamo di vista il senso di quello che facciamo ma basta una frazione di secondo per sconvolgere tutto. Film gradevole e leggero. Forse siamo tutti un po’ come i protagonisti di questa storia.
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steve3iv
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domenica 24 marzo 2019
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film senza sostanza
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Se fosse stato fatto da una classe elementare avrei capito lo sforzo e la poca esperienza che dei bambini possono avere su fare un film che deve divertire e far pensare .....ma questo non ha scusanti.... è fatto davvero male. Mi spiace per Pif che spero di rivedere in film del calibro " in guerra per amore" e " la mafia uccide solo d' estate".
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domenica 24 marzo 2019
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film privo di sostanza
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Mi spiace per Pif e gli altri attori che cmq mi sono piaciuti ma questo film è davvero immaturo per l' argomento che vorrebbe trattare. Se sapessi che la sceneggiatura fosse stata fatta da una scuola elementare avrei capito lo sforzo e e la poca esperienza che dei bambini possono avere sul concetto di vita e di morte e sul fare un film che deve farti pensare e divertire . Questo film è proprio senza sapore .... È inutile guardarlo.... è come se fossi stato un ora e mezzo a mangiare una minestra fatta con acqua calda e basta e a ogni cucchiaiata , cercare di dargli un sapore. Da diventare pazzi...
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michelecamero
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giovedì 21 marzo 2019
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momenti di drammatica leggerezza
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Nonostante un eccesso di voce narrante, il film è da vedere. Commedia elegante che conserva una sua meritoria leggerezza trattando con il sorriso un interrogativo disarmante: cosa farebbe ognuno di noi se sapesse di avere a disposizione poco più di un’ora prima di morire? Soprattutto, calato improvvisamente nella tragedia della propria esistenza che va a terminare imprevedibilmente, cosa gli verrebbe in mente? Ricordi di giornate memorabili o facezie del quotidiano? Verrebbe assalito dal rimorso di come ha vissuto, di quanto ha trascurato i propri affetti, le cose e le persone importanti della propria vita, salirebbero a galla i piccoli inganni, i tradimenti, le miserie del quotidiano di ognuno di noi che, pensando di essere eterno, o meglio non pensando mai alla morte, consuma l’esistenza servendo quasi esclusivamente il proprio ego? O addirittura affiorerebbero ricordi ai confini dell’insignificanza e della banalità? Il tema a cinema non è originalissimo, essendo già finito in alcune pellicole americane del passato anche abbastanza recente, ma qui lo si riprende all’italiana, anzi alla palermitana, con un sorriso ed una indulgenza che in fondo è la stessa indulgenza che lo spettatore riserva a sé stesso, perché, inutile non confessarlo, nel personaggio di PIF, si finisce con l’identificarsi.
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Nonostante un eccesso di voce narrante, il film è da vedere. Commedia elegante che conserva una sua meritoria leggerezza trattando con il sorriso un interrogativo disarmante: cosa farebbe ognuno di noi se sapesse di avere a disposizione poco più di un’ora prima di morire? Soprattutto, calato improvvisamente nella tragedia della propria esistenza che va a terminare imprevedibilmente, cosa gli verrebbe in mente? Ricordi di giornate memorabili o facezie del quotidiano? Verrebbe assalito dal rimorso di come ha vissuto, di quanto ha trascurato i propri affetti, le cose e le persone importanti della propria vita, salirebbero a galla i piccoli inganni, i tradimenti, le miserie del quotidiano di ognuno di noi che, pensando di essere eterno, o meglio non pensando mai alla morte, consuma l’esistenza servendo quasi esclusivamente il proprio ego? O addirittura affiorerebbero ricordi ai confini dell’insignificanza e della banalità? Il tema a cinema non è originalissimo, essendo già finito in alcune pellicole americane del passato anche abbastanza recente, ma qui lo si riprende all’italiana, anzi alla palermitana, con un sorriso ed una indulgenza che in fondo è la stessa indulgenza che lo spettatore riserva a sé stesso, perché, inutile non confessarlo, nel personaggio di PIF, si finisce con l’identificarsi. Brava l’attrice che interpreta il ruolo della moglie con la giusta dose di bellezza e sensualità domestica.
micam
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adriana
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mercoledì 20 marzo 2019
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film bellissimo , da vedere assolutamente.
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Film delicato e coinvolgente .In quell’ora e trentadue minuti si ha la percezione di vivere le emozioni e i sentimenti del protagonista come se lo spettatore fosse nei suoi panni.Anzi lo spettatore finisce emotivamente imbrigliato dentro la situazione e vive intensamente tutto soprattutto la disperazione degli ultimi minuti e non sa staccarsene fino alla fine .Lo spettatore viene preso da un turbinio di sentimenti contrastanti : dalla ironia , al grottesco , alla disperazione e alla leggerezza del vivere , alla dolcezza e purezza del sentimento amoroso .
E qui sta la grandezza di Pif , ti coinvolge emotivamente totalmente suscitando quelle sensazioni ed emozioni che oramai giacciono assopite dentro di noi.
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Film delicato e coinvolgente .In quell’ora e trentadue minuti si ha la percezione di vivere le emozioni e i sentimenti del protagonista come se lo spettatore fosse nei suoi panni.Anzi lo spettatore finisce emotivamente imbrigliato dentro la situazione e vive intensamente tutto soprattutto la disperazione degli ultimi minuti e non sa staccarsene fino alla fine .Lo spettatore viene preso da un turbinio di sentimenti contrastanti : dalla ironia , al grottesco , alla disperazione e alla leggerezza del vivere , alla dolcezza e purezza del sentimento amoroso .
E qui sta la grandezza di Pif , ti coinvolge emotivamente totalmente suscitando quelle sensazioni ed emozioni che oramai giacciono assopite dentro di noi.
Un brain-storming emotivo , salvifico.
Grande Pif
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