Lucania - Terra Sangue e Magia |
|||||||||||||
Un film di Gigi Roccati.
Con Giovanni Capalbo, Angela Fontana, Pippo Delbono, Maia Morgenstern.
continua»
Titolo originale Lucania.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 85 min.
- Italia 2019.
- 102 Distribution
uscita giovedì 20 giugno 2019.
MYMONETRO
Lucania - Terra Sangue e Magia
valutazione media:
3,53
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Amara terra tra riti arcaici e criminalità
di Paola Zonca La Repubblica
Lucia danza sotto le fronde di un gigantesco albero ricurvo, comunica silenziosa col vento e con le nuvole, tanto da apparire ai compaesani un po' svitata o addirittura posseduta da uno spirito maligno. Danza, ma non parla più dalla morte prematura della madre Argenzia, di cui avverte la continua presenza, anche fisica. Vive in un modesto casolare con il padre Rocco, un contadino duro, testardo, che tenta di superare il lutto con un attaccamento ostinato ai suoi campi. Un episodio di violenza porterà padre e figlia a fuggire lungo montagne impervie, boschi rigogliosi, borghi in rovina, in cerca di espiazione per lui e di rinascita per lei. È un mondo ostile, arcaico, brutale, ma anche ricco di suggestioni e di fascino, quello descritto dal documentarista Gigi Roccati in Lucania. Terra Sangue e Magia, suo secondo lavoro "di finzione" dopo Babylon Sister, nelle sale da dopodomani, forte di tre premi vinti al 52° WorldFest Houston International Independent Film Festival. E i magnifici paesaggi dell'entroterra della Basilicata, lungi dall'essere soltanto un ammaliante scenario, diventano protagonisti di un film che ha il profumo e la concretezza delle zolle, e dove l'uso del dialetto stretto (ovviamente sottotitolato) si rivela da subito una scelta necessaria. Lucania racconta gli inesorabili cambiamenti di una regione ancorata alla natura, un tempo madre e ora sempre più matrigna, a riti e tradizioni arcaiche - le sfrenate tarantelle, la cacciata del malocchio, il misticismo - che rischiano di perdersi con l'avanzare della modernità, qui vista come elemento distruttore e malsano: la incarna l'autotrasportatore con l'accento del nord Carmine (Pippo Delbono), che propone a Rocco (Joe Capalbo, anche produttore che ha contribuito per alcuni anni alla ricerca delle location) di sotterrare rifiuti tossici nella sua proprietà. E proprio il tenace rifiuto dell'uomo a sottostare ai diktat di chi detiene il potere è la chiave di volta di una storia di loschi traffici da una parte, di coraggio e resistenza dall'altra. Ma l'opera è soprattutto un racconto di formazione: quello della ragazza che ritrova la parola e diventa adulta attraverso il dolore, che rappresenta il trait d'union tra il vecchio e il nuovo, diventando metafora di una possibile ribellione ai soprusi. L'interpretazione di Angela Fontana (con la gemella Marianna già protagonista di Indivisibili di Edoardo De Angelis) ha qualcosa di magico: quasi sempre muta, recita soprattutto col corpo e con le espressioni di un volto intenso e dai tratti antichi. vero che i temi dell'ecologia e della criminalità in una "terra dei fuochi" lucana sono soltanto accennati e non vengono approfonditi, ma il valore del film va cercato altrove: nel potere evocativo delle immagini, nell'indugiare senza compiacimenti della telecamera sui personaggi e i panorami, nell'assoluta onestà delle intenzioni, negli esplosivi interventi musicali folk di Antonio Infantino (apprezzato anche da Fernanda Pivano), morto proprio al termine delle riprese. E nell'assenza del lieto fine, che sgombra il campo da ogni deriva consolatoria. È un'opera che colpisce per la sua poesia e semplicità e che trasuda in ogni scena amore per un luogo in pericolo.
|
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
|
Link esterni
|