Emiliano Morreale
La Repubblica
Un'attrice famosa (Isabelle Huppert, ovviamente), il marito e l'ex diventato gay i due figli, la nipote un uomo e una donna che fanno sopralluoghi per il prossimo Star Wars. Un gioco di incroci tra borghesi americani annoiati, sullo sfondo di Sintra, meravigliosa località a Nord di Lisbona. Tutto ruota intorno a Huppert, che si conferma al suo meglio quando lavora su toni sarcastici e autoironici. Il film del newyorchese Sachs era uno dei piccoli misteri del festival, e il mistero della sua presenza in concorso un po' rimane: gradevole commedia non dissimile da tanti film indipendenti americani di questi anni (ad esempio quelli di Noah Baumbach), con sottofondo un po' shakespeariano alla Sogno di una notte di mezza estate, resa un po' ariosa dall'uso dei set (un bosco un po' magico) e con qualche scelta di regia un po' presuntuosa, come il finale. Ma in ogni caso, appunto, il film sembra troppo fragile ed evanescente per il concorso principale del festival di Cannes.
Da La Repubblica, 21 maggio 2019
di Emiliano Morreale, 21 maggio 2019
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