the annanas
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martedì 16 agosto 2022
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terribile
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Inguardabile, non perdete tempo.
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paolob
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lunedì 24 maggio 2021
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rivoglio l'ora e mezza buttata a guardarlo
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Film inguardabile. Pretenzioso ma prevedibile ed estremamente banale, davvero un brutto modo per impiegare il tempo. Fatevi un favore, non guardatelo.
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toty bottalla
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domenica 23 maggio 2021
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film gradevole!
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La storia raccontata con leggerezza non regala sorprese e fila tutto come tu ti aspetti: riluttanza in principio di entrambi, scontri verbali anche divertenti che si armonizzano man mano...Una favola di buoni sentimenti recitata bene, magari poco originale ma gradevole! Saluti.
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pilota54
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domenica 31 gennaio 2021
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un "on the road" tra i migliori degli ultimi anni
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Non mi dilungo sulla trama perchè la si può leggere ovunque e perchè si presume che chi legge i commenti abbia visto il film (è del 2019) o voglia vederlo, quindi non deisidera sapere come si dipana.
Premesso ciò, devo dire che il film mi è piaciuto molto. Stefano Fresi, a dispetto della generosa mole, è agile e spigliato nella recitazione, a mio modesto parere uno dei migliori attori italiani degli ultimi anni, migliore di tanti altri celebrati certamente più di lui. Di solito recita da non protagonista, quindi questo era una battesimo di fuoco per lui, e sempre a mio parere lo ha superato alla grande, come testimoniato anche dalla nomination per il "Nastro d'Argento".
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Non mi dilungo sulla trama perchè la si può leggere ovunque e perchè si presume che chi legge i commenti abbia visto il film (è del 2019) o voglia vederlo, quindi non deisidera sapere come si dipana.
Premesso ciò, devo dire che il film mi è piaciuto molto. Stefano Fresi, a dispetto della generosa mole, è agile e spigliato nella recitazione, a mio modesto parere uno dei migliori attori italiani degli ultimi anni, migliore di tanti altri celebrati certamente più di lui. Di solito recita da non protagonista, quindi questo era una battesimo di fuoco per lui, e sempre a mio parere lo ha superato alla grande, come testimoniato anche dalla nomination per il "Nastro d'Argento". Come si sa è anche un ottimo pianista, e si vede. Da regista avrei onestamente evitato certi inutili primi piani a torso nudo, non è il fisico ma sono la recitazione e la simpatica che di Fresi "fanno colpo".
Bravo anche il ragazzino (credo alla prima esperienza cinematografica), e anche qui farei qualche appunto alla regia/sceneggiatura per la cravatta, che se vuole sottolineare la precoce cultura di Giovanni, ma sembra comunque un'esagerazione. Simona Molinari se l'è cavata abbastanza bene in un ruolo che in pratica rappresenta sè stessa. Quasi ingiudicabili gli altri per la fugace apparizione, ma una nota positiva la merita Max Tortora, sempre sagace e divertente.
Nel complesso quindi interessante il soggetto, buona la sceneggiatura e apprezzabile questo esordio alla regìa (credo) dell'ex politico Veltroni. Un buon film, a tratti anche emozionante. Consigliato.
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fanguz
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giovedì 9 aprile 2020
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un bel viaggio (anche introspettivo!)
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Sono partito scettico, un pò condizionato dalla regia. Mi sono ricreduto dopo una 20 minuti dall'inizio: un bel viaggio in alcune zone della nostra bellissima Italia, ma anche il viaggio introspettivo di 2 fratelli che si riscoprono tali da un giorno all'altro. Se da una parte ci sono dei dialoghi a volte un pò "scolastici", dall'altra la storia è molto genuina e il film scorre via benissimo tra un sorriso (o risata) e una riflessione.
Stefano Fresi bravissimo come sempre, il film sta in piedi grazie anche a lui, ma un applauso anche a Simona Molinari nell'inconsueto ruolo di attrice (pur interpretando quasi sè stessa nel ruolo ci cantante) e anche al piccolo Giovanni Fuoco.
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Sono partito scettico, un pò condizionato dalla regia. Mi sono ricreduto dopo una 20 minuti dall'inizio: un bel viaggio in alcune zone della nostra bellissima Italia, ma anche il viaggio introspettivo di 2 fratelli che si riscoprono tali da un giorno all'altro. Se da una parte ci sono dei dialoghi a volte un pò "scolastici", dall'altra la storia è molto genuina e il film scorre via benissimo tra un sorriso (o risata) e una riflessione.
Stefano Fresi bravissimo come sempre, il film sta in piedi grazie anche a lui, ma un applauso anche a Simona Molinari nell'inconsueto ruolo di attrice (pur interpretando quasi sè stessa nel ruolo ci cantante) e anche al piccolo Giovanni Fuoco. Da vedere!
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enzo70
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giovedì 26 marzo 2020
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delicatissima favola moderna on the road
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C’è tempo, e Walter Veltroni trova il tempo per consegnarci una favola delicata: i protagonisti sono due fratelli, orfani dello stesso padre; non si sono mai conosciuti e proprio la morte del genitore li obbliga ad unirsi: Stefano deve portare il piccolo Giovanni a casa per poi spedirlo in collegio. Stefano è un precario, di mestiere studia gli aquiloni; è un sognatore, poco pratico, semplice e spesso superficiale; all’apparenza immaturo. Il piccolo Giovanni sembra il padre, parla in maniera impeccabile, è colto, puntuale. Ma anche lui ha le sue fragilità. Il ritorno al piccolo paese di Stefano dovrebbe essere un breve viaggio in macchina; ma si trasforma in un bellissimo road movie, perché c’è tempo.
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C’è tempo, e Walter Veltroni trova il tempo per consegnarci una favola delicata: i protagonisti sono due fratelli, orfani dello stesso padre; non si sono mai conosciuti e proprio la morte del genitore li obbliga ad unirsi: Stefano deve portare il piccolo Giovanni a casa per poi spedirlo in collegio. Stefano è un precario, di mestiere studia gli aquiloni; è un sognatore, poco pratico, semplice e spesso superficiale; all’apparenza immaturo. Il piccolo Giovanni sembra il padre, parla in maniera impeccabile, è colto, puntuale. Ma anche lui ha le sue fragilità. Il ritorno al piccolo paese di Stefano dovrebbe essere un breve viaggio in macchina; ma si trasforma in un bellissimo road movie, perché c’è tempo. Uno dei migliori film degli ultimi anni, Veltroni si fa le fusa da solo citando i grandi capolavori del cinema italiano, ma la qualità di questo film è innegabile.
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morganaeuropa
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martedì 9 luglio 2019
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veltroni : (abbastanza) buona la prima
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Un filmetto sì, ma un filmetto che mette allegria, che non stufa con pretese moralistiche ma che disegna un arcobaleno di buoni propositi e modesta felicità. Veltroni deve ancora imparare a fare il cinema e certo non basta il suo dichiarato amore per renderlo autore e regista compiuto ma visto il panorama dell'attuale cinematografia italiana non è difficile immaginare che diventerà uno dei più bravi. Se ci sarà tempo....
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louise dominici
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sabato 6 luglio 2019
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un atto d’amore per l’italia ed il cinema italiano
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Il cinema non è fatto soltanto di registi per professione, di critici, di buone sceneggiature e bravi interpreti. E’ fatto anche di emozioni. E quest’opera di Walter Veltroni di emozioni me ne ha date tante. Fosse anche soltanto per le citazioni dei film che ho profondamente amato o per l’aver raccontato i luoghi magici di cui è ricca la nostra terra, sia naturali che costruiti dall’uomo com’è il caso del labirinto della Masone realizzato da quel sognatore che è Franco Maria Ricci, alle porte di Parma.
C’è tempo è un film che non ti annoia nemmeno per un minuto e poiché non credo abbia la pretesa di entrare nella storia del cinema merita considerazione.
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Il cinema non è fatto soltanto di registi per professione, di critici, di buone sceneggiature e bravi interpreti. E’ fatto anche di emozioni. E quest’opera di Walter Veltroni di emozioni me ne ha date tante. Fosse anche soltanto per le citazioni dei film che ho profondamente amato o per l’aver raccontato i luoghi magici di cui è ricca la nostra terra, sia naturali che costruiti dall’uomo com’è il caso del labirinto della Masone realizzato da quel sognatore che è Franco Maria Ricci, alle porte di Parma.
C’è tempo è un film che non ti annoia nemmeno per un minuto e poiché non credo abbia la pretesa di entrare nella storia del cinema merita considerazione. Perché rispetto al panorama del cinema contemporaneo d’autore italiano che, ahimè, faccio fatica molte volte a metabolizzare anche per il solo fatto di non comprenderne i dialoghi, non smette – e con umiltà - un solo attimo di svelare il suo fine, riuscendoci perfettamente. Quello di trasmettere conoscenza e amore per i grandi maestri del cinema italiano, attraverso le frequenti citazioni che accompagnano lo spettatore durante tutta la durata del film, da Zurlini (La prima notte di quiete) a Bertolucci con Novecento a Tornatore, attraverso i titoli di coda che richiamano inevitabilmente Nuovo cinema paradiso. Sublime l’interpretazione di tutti, adulti e bambini. Il mondo visto con gli occhi di un bambino è un grande circo, in un giorno pieno di sereno, cantava Eros Ramazzotti. Con gli stessi occhi Walter Veltroni, attraverso i colori dell’arcobaleno, leit motiv di tutto il film attraverso le magliette del protagonista, spera di colorare un mondo obiettivamente sempre più grigio. E per quanto mi riguarda, almeno per oggi, ci è perfettamente riuscito.
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pordenonecine
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giovedì 20 giugno 2019
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buone le intenzioni... solo quelle
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Il soggetto del film era interessante. L’idea dell’osservatore di arcobaleni che, anche se sposato, è praticamente solo ed isolato dal mondo, poteva essere interessante spunto per un bel film. Tutto è poi rivinato forse dalla presunzione che questa idea originale fosse sufficiente. Il film è un insieme di luoghi comuni e semplici “buonismi” che rendono la storia sterile e a tratti noiosa. Credo che la sceneggiatura sia il problema maggiore. Il giovane Giovanni Fuoco e Stefano Fresi tengono il gioco ma non sono sufficienti a salvare l’opera che non ottiene a mio avviso la sufficienza.
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amgiad
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venerdì 15 marzo 2019
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fantastico
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E' un film da non perdere, assolutamente. Dopo averlo visto capirete in maniera completa ed eusariente come non deve essere un film. Sicuramente la pellicola pone della domande: come ha fatto Veltroni a trovare il produttore e il distributore (il finanziamento del Mibac non lo prendiamo in esame perchè segue altre strade). Non si può fare un film in cui l' unico messaggio sono le citazione. Dispiace dirlo ma il regista è rimasto al tempo delle...figurine Panini.
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