Welcome Home

Trappola per coppie in Umbria

Vai a fidarti degli italiani Prima ti offrono una magnifica dimora di charme, ricavata da un monastero del XIII secolo nella quiete dalla campagna umbra, dove si ascoltano vinili di Nilla Pizzi e si contempla il tramonto sorseggiando calici di vino rosso. Poi ti fanno conoscere un italiano dal fare ospitale e seduttivo. Infine ti cacciano dentro un thriller che dura tutto il film. Giovane coppia americana, Bryan e Cassie si sono conosciuti su Tinder e subito è deflagrata la passione tanto da far concepire all'uomo progetti matrimoniali. Però tra loro è in atto una crisi, perché Cassie ha tradito Bryan: lui se ne fa un'ossessione, immaginandola con l'altro (in scene soggettive alquanto kitsch), al punto di non riuscire più a consumare. Per fare il punto sulla crisi, i due affittano per una settimana la splendida dimora trovata su un sito Internet (dove il regista Ratliff l'ha scoperta davvero, tra le case in affitto per le vacanze). Subito Cassie fa conoscenza con l'unico essere umano del circondario, il bel Federico, vicino fin troppo disponibile che attizza ancor più le gelosie del fidanzato. Durante una gita a Todi, Federico comincia a tessere la tela intorno allo sprovveduto Bryan e alla sua desiderabile compagna mentre il viaggio in Italia della coppia si tinge di thriller. Film a porte chiuse con tre soli personaggi (più un tale Eduardo, presunto padrone della casa), Welcome Home funziona nelle scelte di casting - a partire da un Riccardo Scamarcio insinuante e minaccioso - però non si può dire originale, neppure nei colpi di scena che riserva verso la fine. E se gli americani perseguitati si rivelano, in fondo, abbastanza mostruosi (ma non pare questa l'intenzione del film), il "colpevole" della storia non va cercato né in loro, né in Federico, ma in Internet. Bryan e Cassie si sono conosciuti sulla app di dating, che non sembra - però - averli assortiti nel modo migliore: lui è gelosissimo lei, abbastanza insopportabile, fatica a guadagnarsi le simpatie dello spettatore. Poi, i due sono caduti nella trappola di un sito detto Welcome Home, dove hanno affittato a scatola chiusa un finto paradiso, che per loro si trasformerà in inferno. Però le colpe del Web vengono fuori con tutta l'evidenza nel finale, che ribalta le carte quando il film sembrava già finito. Rivelando una turpe cospirazione tramite immagini postate on line - una delle nuove ossessioni del cinema - che ciascuno dovrà scoprire da sé.
Da La Repubblica, 11 luglio 2019


di Roberto Nepoti, 11 luglio 2019