The Vanishing - Il Mistero del Faro |
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Un film di Kristoffer Nyholm.
Con Peter Mullan, Gerard Butler, Connor Swindells, Søren Malling.
continua»
Titolo originale The Vanishing.
Drammatico,
durata 101 min.
- Gran Bretagna 2018.
- Notorious Pictures
uscita giovedì 28 febbraio 2019.
MYMONETRO
The Vanishing - Il Mistero del Faro
valutazione media:
2,39
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quanta angoscia sotto quel faro in acque scozzesi
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ispirato a una cupa leggenda di Flannan Island, al largo delle acque scozzesi, The vanishing- Il mistero del faro inizia quando tre personaggi - Thomas, James e Donald - raggiungono un faro su un'isola disabitata, di cui saranno i guardiani per sei settimane. Thomas è un veterano che ha perduto la famiglia in circostanze tragiche James un uomo onesto ma duro che, la famiglia, stenta a mantenerla Donald un ragazzo inesperto e asociale. Tra una canzone in coro e una frugale cena, la convivenza è noiosa ma sopportabile poi le cose precipitano. Dopo una burrasca, i guardiani del faro rinvengono una barca arenata, con accanto il corpo, apparentemente senza vita, di un naufrago e una cassa di barre d'oro. Come reagiranno? Da gente civile o lasciandosi dominare dalla "greed", la maledetta avidità che avvelena il mondo? Di certo ciascuno troverà molti nemici: nei marinai venuti a cercare l'oro, nei suoi compagni e all'interno di se stesso. Per la letteratura il faro è un luogo angosciante per eccellenza e lo dimostrano romanzi e racconti di Jules Verne (Il faro in capo al mondo), Edgar Allan Poe (The lighthouse), H.P. Lovecraft (The white ship). Il film non è un horror paranormale, ma un thriller psicologico, claustrofobico, che fa crescere la tensione in attesa delle reazioni dei personaggi. Lo si potrebbe definire un feel-bad-movie (non per cinismo: anche molti horror lo sono), per come crea disagio attraverso dettagli iconici ed episodi inattesi: la fotografia scura, il clima di tempesta incombente, l'inspiegabile distesa di gabbiani morti che pavimenta il faro. Ma soprattutto il finale ambiguo, che ognuno interpreterà a modo proprio. Prima regia per il grande schermo del produttore e regista tv danese Kristoffer Nyholm, The vanishing non è un film sperimentale, ma osa parecchio. Se è difficile, infatti, sviluppare tutta l'azione in unità di luogo e in un tempo circoscritto, lo è in particolare quando dentro questo spazio concentrazionario bisogna far evolvere le psicologie di un pugno di personaggi. Pur tra qualche imperfezione e lentezza, in ciò il film vince la sfida. Sa di poter contare sulla recitazione trattenuta dell'attore scozzese Peter Mullan. Da Gerard Butler, invece, interprete abituale di eroi tutti d' un pezzo, comandanti o guardie del corpo del presidente americano, riesce a estrarre un'interpretazione sfumata, di gigante impotente e in lotta con se stesso. Quanto al giovane Connor Swindells, è insopportabile esattamente come deve esserlo il suo personaggio.
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