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martedì 12 giugno 2018
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jurassic word il regno distrutto
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un fil molto bello, la fotografia è ottima e la regia anche, peccato per la sceneggiatura mediocre , ma questa pellicola vuole aggiungere alla saga qualcosa di diverso andando a parare su nuove questioni molto interessanti
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barbara1987
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lunedì 11 giugno 2018
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godibile anche se pieno di personaggi stereotipati
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Il film nel suo complesso risulta godibile. Quello che però mi ha fatto storcere un po' il naso è l'insieme dei personaggi che si susseguono sullo schermo. Abbiamo il solito vecchio riccone dal cuore d'oro, l'assistente crudele e senza scrupoli che finge di credere alla causa solo per portare avanti i suoi loschi piani, il militare assoldato per la missione interessato solo al denaro, il nerd pauroso che tenta in tutti i modi di far ridere e che invece prima annoia, poi diventa irritante... insomma... i classici cliché del genere. Una trama che poteva essere sviluppata in modo interessante (soprattutto la parte dell'isola che a mio avviso è durata troppo poco) è stata invece farcita di banalità e cose già viste portandomi, per quanto mi riguarda, a sbadigliare in alcune scene.
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Il film nel suo complesso risulta godibile. Quello che però mi ha fatto storcere un po' il naso è l'insieme dei personaggi che si susseguono sullo schermo. Abbiamo il solito vecchio riccone dal cuore d'oro, l'assistente crudele e senza scrupoli che finge di credere alla causa solo per portare avanti i suoi loschi piani, il militare assoldato per la missione interessato solo al denaro, il nerd pauroso che tenta in tutti i modi di far ridere e che invece prima annoia, poi diventa irritante... insomma... i classici cliché del genere. Una trama che poteva essere sviluppata in modo interessante (soprattutto la parte dell'isola che a mio avviso è durata troppo poco) è stata invece farcita di banalità e cose già viste portandomi, per quanto mi riguarda, a sbadigliare in alcune scene. La prevedibilità di taluni momenti mi ha addirittura permesso di prevedere lo sviluppo di alcune scene ancor prima di vederle (Dai, insomma, vogliamo parlare della scena a inizio film col tizio appeso alla scala dell'elicottero?! Imbarazzantemente scontata!) L'unica parte interessante è stato il finale che apre la possibilità ad un sequel dagli sviluppi interessanti. In sostanza... consiglio questo film? Nì. Guardatelo se non avete nulla di meglio da fare o se siete fan sfegatati della saga.
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samanta
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domenica 10 giugno 2018
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quei cuccioloni dei velociraptor!
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Alla saga di Jurassik Park succede la nuova saga di Jurassik World. Il primo film costituisce tecnicamente l'inizio dell'uso massiccio degli effetti del digitale applicato al cinema. I primi due film furono dei clamorosi successi (grazie anche ai romanzi di Crichton), non il terzo che era un pò "raffazzonato" come sceneggiatura (l'ispirazione dai romanzi era finita) che come regia (Spielberg era solo produttore e non più regista). Dopo quasi 15 anni ricomincia la saga, nel primo film l'isola di Nublar è stata trasformata in un grande resort di lusso in cui pagando profumatamente si possono vedere i dinosauri confinati in una zona dell'isola.
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Alla saga di Jurassik Park succede la nuova saga di Jurassik World. Il primo film costituisce tecnicamente l'inizio dell'uso massiccio degli effetti del digitale applicato al cinema. I primi due film furono dei clamorosi successi (grazie anche ai romanzi di Crichton), non il terzo che era un pò "raffazzonato" come sceneggiatura (l'ispirazione dai romanzi era finita) che come regia (Spielberg era solo produttore e non più regista). Dopo quasi 15 anni ricomincia la saga, nel primo film l'isola di Nublar è stata trasformata in un grande resort di lusso in cui pagando profumatamente si possono vedere i dinosauri confinati in una zona dell'isola. Ma l'avidità umana (tema ricorrente) a causa di un dinosauro incrocio tra un velociraptor e un tirannosauro determina che vengono rotte dall'animale le barriere causando la morte di molti e la fuga di tutti i turisti. In Jurassik World 2 (alcune tracce di SPOILER) che appare di buon livello almeno come il film precedente, vediamo l'isola abbandonata ormai da anni e che sta per essere distrutta da un vulcano il che effetivamente avverrà, si decide una spedizione di soccorso finanziata dall'ex socio di Hammond ormai vecchio e malato, ma realizzata e diretta dal suo amministratore che in realtà vuol vendere i sauri a industrie farmaceutiche per la genetica o a criminali che vogliono utilizzarli come macchine di guerra. Vengono assunti (e ingannati) Claire (Bryce Howard) già responsabile turistico e Chris (Owen Grady) addestratore dei velociraptor nel precedente film. Non raccontiamo la trama, ma vedremo i dinosauri che abbandonano l'isola ma finiscono per disperdersi nella California. Il film ha la regia non più di Colin Tremorrow che rimane lo sceneggiatore, ma dello spagnolo Bayona (The Impossible) che ha portato rispetto al precedente un eccesso di scene crudeli che hanno provocato alcuni tagli in Italia e il divieto ai minori di 13 anni in Usa. E' stato osservato che il film sembra portare la bandiera dell'animalismo con i dinosauri che si dividono in buoni e cattivi e i terribili velociraptor diventati cuccioloni ammaestrati. Invece ravviso nel film un tema interessante (a parte la solita condanna dell'avidità umana) che riguarda una realtà che abbiamo davanti agli occhi e cioè che la genetica utilizzata malamente può diventare uno strumente di morte per tutta l'umanità. La riflessione dei pericoli che la manipolazione genetica non solo degli animali ma anche dell'uomo può causare danni irreversibili è il tema centrale sotteso, nel film l'ammonimento viene esplicitamente detto dal prof. Malcolm ((Jeff Goldblum che ha una piccola parte) con la chiosa finale che l'umanità dovrà convivere con i dinosauri. Comunque non disperiamo è già annunciato il sequel del terzo film.
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(di antoniomontefalcone)
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paoloportone
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sabato 9 giugno 2018
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russosauro
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Film di genere che molto difficilmente lascerà una traccia nella storia non solo del cinema fantascientifico,ma anche del cine -pop corn.Ogni paragone con l'originale risulta impietoso,per la (non )cura dei particolari,la fotografia,la scenografia,la colonna sonora, la recitazione,i dialoghi e per un soggetto davvero insulso,che lascia adombrare anche un sottile rimando all'accettazione dei mostri creati dalla genetica (dal mais Ogm a qualiasi altra forma di mutazione apportata alla natura dall'ingegneria genetica). Tuttavia, l'aspetto più inquietante è rappresentato dalla russofobia che subliminalmente trasuda anche in questa mediocre produzione hollywoodiana.
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Film di genere che molto difficilmente lascerà una traccia nella storia non solo del cinema fantascientifico,ma anche del cine -pop corn.Ogni paragone con l'originale risulta impietoso,per la (non )cura dei particolari,la fotografia,la scenografia,la colonna sonora, la recitazione,i dialoghi e per un soggetto davvero insulso,che lascia adombrare anche un sottile rimando all'accettazione dei mostri creati dalla genetica (dal mais Ogm a qualiasi altra forma di mutazione apportata alla natura dall'ingegneria genetica). Tuttavia, l'aspetto più inquietante è rappresentato dalla russofobia che subliminalmente trasuda anche in questa mediocre produzione hollywoodiana.Tra gli acquirenti di dinosauri (quelli più pericolosi) naturalmente c'è un oligarca russo con cui il faccendiere americano (nano ma con un bel ciuffo alla Trump) parla amabilmente ovviamente non in inglese.C'è inoltre un camion per il trasporto dei rettili con una bella bandiera russa in tutta evidenza.Il top è una di quelle pillole di disinformazione gettate all'interno di un discorso apparentemente "scientifico" in cui si dice che i primi ad utilizzare gli animali a fini bellici furono i sovietici durante la bataglia di Stalingrado,trasformando ridicolmente l'espressione tedesca Rattenkrieg (battaglia dei topi),letteralmente guerra casa per casa, nella definizone coniata per indicare l' impiego di ratti contaminati! Purtroppo,la storia non deve essere il punto forte degli sceneggiatori del Pentagono.
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renatoclintianmazza
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venerdì 8 giugno 2018
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una gradevole sorpresa
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Benvenuti a Jurassic World. Con queste parole Ian Malcolm, sì proprio lui, il teorico del caos, l'uomo che da subito aveva capito il dramma di riportare in vita i dinosauri, pone fine alla pellicola ipotizzando come sarebbe stata da quel giorno la convivenza tra uomini e dinosauri. Un film che scorre veloce, senza un momento di stasi, con un ritmo incalzante, una tensione sempre costante. Gli ultimi due film hanno ridato linfa ad una saga che sembrava essere andata in naftalina senza troppi drammi con Jurassic Park III, un vero fiasco. Merito del sempreverde Spielberg e della Amblin Entertainment, che hanno creduto con fiducia nel nuovo progetto, di Colin Trevorrow, regista del primo e produttore del secondo, e di J.
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Benvenuti a Jurassic World. Con queste parole Ian Malcolm, sì proprio lui, il teorico del caos, l'uomo che da subito aveva capito il dramma di riportare in vita i dinosauri, pone fine alla pellicola ipotizzando come sarebbe stata da quel giorno la convivenza tra uomini e dinosauri. Un film che scorre veloce, senza un momento di stasi, con un ritmo incalzante, una tensione sempre costante. Gli ultimi due film hanno ridato linfa ad una saga che sembrava essere andata in naftalina senza troppi drammi con Jurassic Park III, un vero fiasco. Merito del sempreverde Spielberg e della Amblin Entertainment, che hanno creduto con fiducia nel nuovo progetto, di Colin Trevorrow, regista del primo e produttore del secondo, e di J.A. Bayona, che con questa pellicola conferma il suo talento per le atmosfere dark già visto in "Orphanage" e "The Impossible". Chris Pratt e B. Dallas Howard danno ennesima prova della grande sintonia già vista nel precedente "Jurassic World", e non fanno rimpiangere i vecchi e amati Alan Grant ed Ellie Sattler. Gustosi i cammei di James Cromwell e di Geraldine Chaplin, vecchie glorie del cinema hollywoodiano, ma i veri protagonisti sono loro, i dinosauri, dal sempre mitico Tyrannosaurus Rex, il Velociraptor, il simpatico Dragorex, che ricorda molto con le sue testate Zidane contro Materazzi nella finale di Germania 2006, al vero villain della pellicola, l'ibrido Indoraptor, dotato di intelligenza senza pari, che non fa assolutamente rimpiangere l'Indominus Rex, anzi, riporta molto alle atmosfere del primo Jurassic Park. Non vedo l'ora che arrivi il prossimo sequel, in programma nel 2021, per concludere degnamente una saga che amo alla follia e che rimarrà negli annali della storia del cinema, nonostante Jurassic Park III, ma si sa, in ogni avventura c'è sempre un passo falso, da cui trarre forza per reagire e ripartire alla grande.
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dvfabio
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venerdì 8 giugno 2018
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scena finale
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maxxi70
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giovedì 7 giugno 2018
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adrenalinico !
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Ho visto questo pomeriggio il film.Veramente spettacolare per quasi tutta la durata del film, con alcune scene che rimangono ben impresse nella memoria (la fuga dei dinosauri dalla furia del vulcano in eruzione.) Un film per piccoli (ma non troppo ) e adulti e con una morale fin troppo chiara : i veri dinosauri sono i capitalisti affamati di denaro e potere , le vere vittime simpatici lucertoloni.
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