Girl |
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Un film di Lukas Dhont.
Con Victor Polster, Arieh Worthalter, Oliver Bodart, Tijmen Govaerts.
continua»
Titolo originale Girl.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- Belgio 2018.
- Teodora Film
uscita giovedì 27 settembre 2018.
MYMONETRO
Girl
valutazione media:
3,56
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Metamorfosi sulle punte
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Un giorno, se non è già successo, qualcuno scriverà una storia del cinema come arte del corpo. Dei suoi stati, dei suoi limiti, delle sue mutazioni, Il corpo umano come campo di forze lavorato da sollecitazioni di ogni tipo. Storiche, biologiche, sociali, individuali... Nessun'altra arte, dal '900 in poi, ha interpretato con maggior eloquenza le trasformazioni attraversate dal nostro essere organico. Un capitolo di questa storia sarà dedicato ai corpi transgender che si moltiplicano sugli schermi di questi anni a testimoniare un passaggio epocale. Anche se nessuno forse aveva ancora raggiunto la potenza luminosa e insieme oscura del protagonista di "Girl': all'anagrafe Victor Polster (giustamente premiato a Cannes), nel film semplicemente Lara. Capelli biondi, viso d'angelo, sorriso che scioglierebbe i sassi, Lara/Victor è un adolescente in terapia ormonale che si prepara a cambiar sesso chirurgicamente e intanto frequenta una scuola di danza dove ogni giorno, in precario equilibrio sulle punte, mette alla prova il suo fisico, la sua volontà, la sua immagine. Niente drammi però: ci sono un paio di episodi di bullismo femminile, ma i medici e un padre adorabile seguono Lara con ogni possibile attenzione (della madre non c'è traccia né il film, scelta interessante, spiega mai il perché). I problemi sono dentro Lara, per così dire. Quel viaggio non sarà una passeggiata, lo sa bene. Cosi, nonostante l'amore che la circonda, la dolcezza che la abita, la grazia di quel corpo in transizione, Lara soffre, ha fretta, occulta con ogni mezzo ciò che resta del suo sesso maschile, sente il peso insostenibile del mondo («Non voglio essere un esempio, voglio essere una ragazza»). Un regista mediocre ne avrebbe fatto un caso. L'esordiente Lukas Dhont ("caméra d'or" a Cannes) ne fa qualcosa di molto più complesso e soprattutto prezioso. Una persona.
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