Thriller scritto pensando a una black comedy e girato come un horror splatter diretto da Christian Alvart, il regista di due film notevoli quali Pandorum e Case 39, ambientato prevalentemente in una sala mortuaria e con un anatomopatologo come protagonista, Moritz Bleibtreu. La location ricorda quella altrettanto macabra di un altro horror nordico, Autopsy di Ovredale. Sebbene sia difficile da seguire per il plot troppo complicato ed intricato, di cui nemmeno lo spiegone finale dell’ultima scena riesce del tutto a sciogliere i nodi e a chiarire le numerose incongruenze in modo convincente, per cui alla fine le inverosimiglianze devono essere per forza ricondotte al comportamento folle di più di un personaggio, il film tiene incollato lo spettatore allo schermo dall’inizio alla fine non fosse altro per capire dove il regista voglia andare a parare.