Minervini esplora la questione razziale negli States
di Mirko Granata La Rivista del Cinematografo
Il grande pregio e il limite, forse, del cinema di Roberto Minervini è il suo essere "in diretta", perché parla del mondo e di ciò che lo scuote praticamente in tempo reale e perché sembra sempre in divenire, cangiante e sfuggente, come un fiume che cambia mentre scorre. Ambientato a Baton Rouge, in un quartiere a grande maggioranza afro-americana, il film racconta la condizione dei neri attraverso tre storie: due ragazzini che vivono nella zona più pericolosa del quartiere; una barista che deve conciliare la sua vita e la militanza politica; il rinato partito delle Pantere Nere che vuole sconfiggere il rinato Ku Klux Klan che sta tornando a fare vittime. [...]
di Mirko Granata, articolo completo (1306 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 2 maggio 2019