The Party |
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Un film di Sally Potter.
Con Kristin Scott Thomas, Timothy Spall, Patricia Clarkson, Bruno Ganz, Cillian Murphy.
continua»
Titolo originale The Party.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
b/n
durata 71 min.
- Gran Bretagna 2017.
- Academy Two
uscita giovedì 8 febbraio 2018.
MYMONETRO
The Party
valutazione media:
3,22
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Fabio Ferzetti
L'Espresso
Sette attori - sette ottimi attori - e un film che si svolge tutto in una casa. Un titolo double face - "The Party" è la Festa ma anche il Partito - per una sarabanda di sottintesi, omissis, ponderate ambiguità, innegabili menzogne, che non escludono insulti e ganci alla mascella camuffati da bons mots. Il tutto per scartavetrare in allegria quel che resta di tre o quattro totem usurati. La politica, l'amore, il postfemminismo, il politicamente corretto. E poi la fecondazione in vitro, le filosofie orientali, il decoro borghese (roba da inglesi ormai). Il nuovo esercizio di bravura dell'eclettica regista di "Orlando" e "Lezioni di tango" dura appena 71 minuti, una sfida salutare oggi che le durate lievitano come l'ego dei registi, e ha un solo difetto: corre troppo. Non c'è una pausa, un tempo morto, una battuta che non scintilli di scaltra perfidia. Il pensiero - la sua lentezza - è abolito. Non c'è tempo per riflettere o forse non ce n'è bisogno. Ognuno è quello che è, in ogni momento, e più si nasconde più sí rivela. Aggressivo, indifeso, fragile, bugiardo, pomposo, soprattutto bugiardo. In apertura compare una pistola. Il resto, cechovianamente, mette tutti poco a poco davanti al loro imperdonabile riflesso. La padrona di casa (Kristin Scott Thomas) festeggia la nomina a ministro e si messaggia con l'amante. Suo marito (l'immenso Timothy Spall) si crogiola nella sconfitta a suon di jazz (ma non solo, la musica è usata con molta arguzia). La coppia lesbica (Emily Mortimer e Cherry Jones) celebra il parto imminente, mentre la coppia acida (Patricia Clarkson e Bruno Ganz) alterna sarcasmi a idiozie new age. E il settimo ospite, banchiere e marito tradito (Cillian Murphy), si lecca le ferite tramando vendetta. Pinter non c'entra e nemmeno Yasmina Reza, semmai si pensa a Albee, mentre il bianco e nero spande un vago sapore retro. Per la grandezza mancano mistero, scarto, ambiguità. Ma divertimento e intelligenza sono assicurati.
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