elgatoloco
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lunedì 21 gennaio 2019
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free movie
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"Mom and Dad"(2017, scritto e diretto da Brian Taylor), è un raro esempio di "free horror movie", nel quale non c'è spiegazione logica all'improvviso"Impazzimento"(?)dei genitori che uccidono i figli o cercano di farlo. Una causa sconosciuta o varie concause o ancora i sedimenti di aggressività accumulate o ancora interferenze"assurde"che influenzano direttamente quanto i genitori poi mettono in operea?Non c'è spiegazione defintiva di nessun tipo, non c'è la verità(?Forse , citando un libro di Cesare Zavattini d'antan con tante a, tanto per la relativizzarla?). Del resto anche il sound-track del film, composito perché vario (si da Erik Satie ad Aznavour a un brano cantato dallo stesso Nick Cage-beh sì non c'è mai fine alle"sororese".
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"Mom and Dad"(2017, scritto e diretto da Brian Taylor), è un raro esempio di "free horror movie", nel quale non c'è spiegazione logica all'improvviso"Impazzimento"(?)dei genitori che uccidono i figli o cercano di farlo. Una causa sconosciuta o varie concause o ancora i sedimenti di aggressività accumulate o ancora interferenze"assurde"che influenzano direttamente quanto i genitori poi mettono in operea?Non c'è spiegazione defintiva di nessun tipo, non c'è la verità(?Forse , citando un libro di Cesare Zavattini d'antan con tante a, tanto per la relativizzarla?). Del resto anche il sound-track del film, composito perché vario (si da Erik Satie ad Aznavour a un brano cantato dallo stesso Nick Cage-beh sì non c'è mai fine alle"sororese"...a pura musica elettronica a una sorta di contaminazione con la techno...), è una sorpresa continua, un qualcosa che ci interroga e ci stupisce, dove poi le generazioni coinvolte non sono solo due, ma almeno tre e non si risale ai bisnonni e/o ai trisavoli per una pura questione anagrafica, in quanto a un certo punto le persone si estinguono... mera fisiologia, ma... In un film come questo gli/le interpreti sono funzionalizzati ai ruoli, dunque anche un non grande interprete come il già citato Nicolas Cage fa la sua figura, come anche la più brava Selma Blair, Anne Winters. Ma se la famiglia Ryan(nome della famiglia del film)è al centro, l'"impazzimento"ovvero, in realtà, l'emersione esplosiva di pulsioni comunque non solo latenti ma anche fortemente espressi di contrasti vari , è corale, tanto che una sorella grande con il boyfriend e il fratellino più piccolo"rompi"si coalizzano facendo di necessità virtù o meglio si difendono di fronte al pericolo comunque minaccioso quanto reale. IN altri termini, succede l'imprevisto-imprevedibile(mai ancora verificatosi in questi termini). Mera alea?Non del tutto, dove si inverte anche il famoso"complesso di Edipo"... El Gato
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felicity
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lunedì 3 agosto 2020
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black humour, family movie e splatter
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Mom and Dad, con una notevole dose di cinismo e d’ironia, osa interrogarsi sul più intoccabile dei tabù: la maternità e la paternità sono poi così idilliache? Dietro a una cortina comica si possono nascondere le peggiori e più scomode verità, senza che facciano troppa paura o creino eccessive reazioni nei benpensanti, e una di queste è che alla fine non è poi tanto certo che l’essere genitori sia speciale.
Il grottesco allora è lo strumento con cui a un primo livello si smonta l’ipocrisia diffusa, ma non solo, attraverso di esso si svela insieme il dramma della mezza età, ambedue magistralmente resi dalla coppia di protagonisti.
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Mom and Dad, con una notevole dose di cinismo e d’ironia, osa interrogarsi sul più intoccabile dei tabù: la maternità e la paternità sono poi così idilliache? Dietro a una cortina comica si possono nascondere le peggiori e più scomode verità, senza che facciano troppa paura o creino eccessive reazioni nei benpensanti, e una di queste è che alla fine non è poi tanto certo che l’essere genitori sia speciale.
Il grottesco allora è lo strumento con cui a un primo livello si smonta l’ipocrisia diffusa, ma non solo, attraverso di esso si svela insieme il dramma della mezza età, ambedue magistralmente resi dalla coppia di protagonisti.
Un’eccezionale Selma Blair è capace di esasperare i sentimenti femminei tanto da risultare farsesca, ma al contempo da mantenere un’innegabile tragicità, un crudele patetismo: è una vittima che cerca di affrontare la sua esistenza di casalinga estremamente frustrata, trascurata da tutti, in tal maniera il cliché sociale viene reso paradossale.
Peccato che, con il passare dei minuti, Mom and Dad perda progressivamente la propria carica satirica, mettendo da parte la critica sociale in nome di un accumulo di situazioni, personaggi e gore decisamente mal calibrato e a tratti involontariamente parodistico.
Il regista si ferma alla superficie, realizzando un’opera che affonda le proprie radici nel cinema d’exploitation anni ’70 (esplicitamente richiamato fin dai titoli di testa) e si affida ad un montaggio al limite del confusionario e a un’assordante colonna sonora per camuffare la propria innocuità di fondo.
Mom and Dad è un film che con il passare dei minuti si accartoccia un po' su se stesso, disperdendo di fatto gli ottimi spunti di partenza per concentrarsi su una rivisitazione degli zombi movie e del filone dell’home invasion che a tratti riesce nell’intento di intrattenere, ma che alla lunga scivola addosso allo spettatore in maniera abbastanza anonima.
I presupposti in Mom and Dad c’erano tutti, ma presto ci si accorge che l’idea ultra cool è solo un pretesto per lasciare Nicolas Cage a briglia sciolta, con tutto l’inevitabile corollario di urla belluine, occhi strabuzzati e tavoli da biliardo sfasciati a martellate, giusto perché si rida a vedere Nicolas Cage che fa il matto.
Resta vivo l'attacco aperto al più condiviso e radicato dei tabù sociali, la famiglia.
Mom and Dad, con il suo eccezionale piglio critico e satirico, è un film sicuramente originale.
Nonostante la buona prova di Nicolas Cage, decisamente ispirato e come sempre a suo agio nella recitazione sopra le righe di personaggi folli e imprevedibili, e la miscela tutto sommato godibile fra black humour, family movie e splatter, resta il rimpianto per quella che, con un maggiore equilibrio e con la volontà di affondare il colpo nella società americana, avrebbe potuto essere una ruspante e ironica rivisitazione in chiave moderna de "La notte dei morti viventi", ma che a conti fatti si accontenta di essere una bizzarra e sanguinolenta commedia per famiglie, più mordace nella forma che nei contenuti.
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figliounico
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mercoledì 14 agosto 2024
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horror comedy non banale
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Surreale horror splatter di Brian Taylor con una delle poche interpretazioni riuscite di Nicolas Cage degli ultimi tempi, altrimenti impegnato in orribili film di cassetta. Il clichè della famiglia perfetta americana, con tipica villetta a due piani ed annesso immancabile giardino sul retro, è capovolto nel suo opposto con una forzatura nel plot un poco artificiosa che all’inizio sorprende ma poi, troppo insistita, alla lunga stanca. Nonostante tutto, il film è una piacevole horror comedy, dalla trama non comune che ne fa un’opera eccentrica o almeno inconsueta nell’asfittica, ripetitiva e stereotipata produzione cinematografica hollywoodiana.
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