roberteroica
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domenica 11 marzo 2018
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imparare a volare
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“Lady bird” odia Sacramento e il sole della California e il suo sogno è continuare gli studi nella East Cost, magari a New York. Ha un’amica del cuore sensibile e intelligente, dalle forme non proprio perfette. E un’altra che forse proprio amica non è. E qualche filarino sbagliato, ma quello fa parte della vita. A casa ha un fratello adottivo un po’ dark (con la fidanzata a carico), una madre che caratterialmente le assomiglia fin troppo e un padre dolcissimo e affettuoso, che ha l’unico torto di essere troppo debole per le insidie dell’esistenza. Lady Bird, come Christine si fa chiamare da tutti vorrebbe spiccare il volo, lasciando l’istituto cattolico che ha sempre frequentato e mettersi in gioco (quasi) dall’altra parte del (suo) mondo.
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“Lady bird” odia Sacramento e il sole della California e il suo sogno è continuare gli studi nella East Cost, magari a New York. Ha un’amica del cuore sensibile e intelligente, dalle forme non proprio perfette. E un’altra che forse proprio amica non è. E qualche filarino sbagliato, ma quello fa parte della vita. A casa ha un fratello adottivo un po’ dark (con la fidanzata a carico), una madre che caratterialmente le assomiglia fin troppo e un padre dolcissimo e affettuoso, che ha l’unico torto di essere troppo debole per le insidie dell’esistenza. Lady Bird, come Christine si fa chiamare da tutti vorrebbe spiccare il volo, lasciando l’istituto cattolico che ha sempre frequentato e mettersi in gioco (quasi) dall’altra parte del (suo) mondo. Ambientato nel 2002, pochi attimi dopo il crollo delle Torri Gemelle, “Lady Bird” è il passaggio della linea d’ombra, dall’adolescenza alla giovinezza, raccontato con ironica profondità dall’attrice Greta Gerwig (immaginiamo rifacendosi anche alla sua esperienza biografica). Costruito con un taglio veloce delle sequenze, con un linguaggio che sembra quello dei fumetti, il film colpisce per una insolita sincerità nel mettere in scena una storia vista mille volte. Ma è proprio questo ad affascinare: il continuo disallinearsi della sceneggiatura alle situazioni che via via si presentano, come se i personaggi non sapessero fino all’ultimo che direzione prendere, con un tono che non prende mai (volutamente) una strada sicura (commedia, dramma, divagazione pop) senza citazionismi pedanti e senza volgarità. Si legge Steinbeck e si ascolta Alanis Morrissette con una cadenza caleidoscopica che rimanda ad un cinema settantesco e romantico (sarà per questo che nel cast c’è anche la mitica Louis Smith nei panni della suora superiora ?), in un fluido inesauribile in cui gli amori e gli amici passano. Ma come nel vero cinema, lo spazio di una sola battuta a volte è più indelebile di mille chiacchiere. E gli addii e i tradimenti sono veri, i personaggi si sfilano senza salutare né voltarsi indietro (due soli esempi: il sacerdote in crisi esistenziale e l’amichetta che dopo aver scoperto il sotterfugio di Lady Bird dichiara di rimanerle amica ma poi sparisce dal film). A 180 gradi da “Boyhood” di Richard Linklater, ma a nostro parere, con ben altra concisione e forza.
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luigagli
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sabato 10 marzo 2018
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l'adolescenza della classe media
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L'adolescenza di una ragazza della classe media americana, quella che di lì a pochi anni avrebbe più risentito della crisi economica.
Se ne vedono i prodromi con la disoccupazione del padre e la ragazza che si vergogna della sua condizione economica e quindi anche della sua famiglia, peraltro desuetamente multietnica. Ma i valori sono molto forti -anche nel rigetto tipicamente espresso nella fase di vita- e segnano le fondamenta motivazionali di Christine e le scelte nelle amicizie come nei primi flirt. Ne esce un quadro di una ragazza, ormai donna, di grande solidità, anche nei piccoli "inciampi" della vita sociale da matricola, che sa come ritrovarsi e come farci raccogliere insieme a lei nella sua laica preghiera finale: un atto d'amore per quello che edipicamente in adolescenza si ha bisogno di dileggiare.
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L'adolescenza di una ragazza della classe media americana, quella che di lì a pochi anni avrebbe più risentito della crisi economica.
Se ne vedono i prodromi con la disoccupazione del padre e la ragazza che si vergogna della sua condizione economica e quindi anche della sua famiglia, peraltro desuetamente multietnica. Ma i valori sono molto forti -anche nel rigetto tipicamente espresso nella fase di vita- e segnano le fondamenta motivazionali di Christine e le scelte nelle amicizie come nei primi flirt. Ne esce un quadro di una ragazza, ormai donna, di grande solidità, anche nei piccoli "inciampi" della vita sociale da matricola, che sa come ritrovarsi e come farci raccogliere insieme a lei nella sua laica preghiera finale: un atto d'amore per quello che edipicamente in adolescenza si ha bisogno di dileggiare.
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michelecamero
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venerdì 9 marzo 2018
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altro romanzo di formazione
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Un altro romanzo “di formazione” con protagonista questa volta una giovane adolescente di Sacramento, la capitale della California, meno famosa di San Francisco o Los Angeles. La nostra ragazza, inquieta ma non priva di talento, è all’ultimo anno di scuola superiore frequentata presso un istituto religioso, meno costoso, e sogna di trasferirsi, per il college, sulla Costa Atlantica. Vive gran parte dei turbamenti e delle conflittualità con se stessa oltre che con il proprio ambiente sia familiare che cittadino, tipiche di quel momento di passaggio verso l’età adulta. E’ una storia per molti versi prevedibile e non proprio mai vista sugli schermi cinematografici avendo tanti degli elementi tipici di queste situazioni.
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Un altro romanzo “di formazione” con protagonista questa volta una giovane adolescente di Sacramento, la capitale della California, meno famosa di San Francisco o Los Angeles. La nostra ragazza, inquieta ma non priva di talento, è all’ultimo anno di scuola superiore frequentata presso un istituto religioso, meno costoso, e sogna di trasferirsi, per il college, sulla Costa Atlantica. Vive gran parte dei turbamenti e delle conflittualità con se stessa oltre che con il proprio ambiente sia familiare che cittadino, tipiche di quel momento di passaggio verso l’età adulta. E’ una storia per molti versi prevedibile e non proprio mai vista sugli schermi cinematografici avendo tanti degli elementi tipici di queste situazioni. Di particolare c’è, a mio modo di vedere, che questa storia svolgendosi negli USA si colora delle incertezze e delle precarietà tipiche di quella società dove puoi perdere tanto, a volte tutto, in sole 24 ore, una società in questo così lontana dalla cultura europea che, tuttavia le si sta avvicinando, ahinoi, a grandi passi come la crisi economica dell’ultimo decennio sta dimostrando a nostre spese. (voglio citare a quest’ultimo proposito il bellissimo IO, DANIEL BLACKE di Ken Loach) Christhine, questo il nome di battesimo della ragazza che lei rifiuta cambiandoselo appunto in Lady Bird, si sente soffocata da sua madre oppressa a sua volta dalle problematiche familiari, soprattutto economiche e che quindi si rende opprimente e soprattutto incapace di mostrare a questa figlia avuta per giunta tardi, dopo aver adottato un bambino latino – americano, tutto il bene che le vuole. La protagonista si vergogna della sua famiglia, incluso il padre che pure è persona amorevole, a lei molto vicino e complice, il quale ha perduto il lavoro e che, nella ricerca di uno nuovo, si vedrà preferire il figlio perché più giovane (anche qui c’è una stoccata ai tempi che viviamo … ). Si vergogna della casa dove abita, ad un certo punto anche della sua miglior amica e quando si pone alla ricerca dell’amore, del sesso e di amicizie nella Sacramento che conta, inciampa in alcune relazioni sbagliate. Finalmente (e qui c'è ancora una volta il sogno americano, di una società che comunque, non ti nega le opportunità) riesce ad ottenere l’ammissione ad un college di New York dove si trasferirà con grandi sacrifici familiari, grave disappunto materno che avrebbe preferito frequentasse l’Università in altro college religioso e californiano in quanto meno dispendioso, ma con l’incoraggiamento del padre che l’aiuterà anche per la borsa di studi, e, da parte sua, molto entusiasmo oltre che felicità per aver visto realizzato il proprio sogno. Una volta lontana da casa, riscoprirà finalmente la propria identità di persona, di figlia, di cattolica, di cittadina di Sacramento, recuperando perfino il proprio nome di battesimo: il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, si sarà dunque compiuto.
michelecamero
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vanessa zarastro
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giovedì 8 marzo 2018
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coming of age
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La tematica della crescita di una ragazza nel passaggio dall’adolescenza all’adultità (almeno anagrafica) è un tema caro a molta cinematografia francese. Qui ne abbiamo una rara e delicata versione americana. Siamo nel 2002 - tra l’11 settembre e la seconda guerra in Iraq - a Sacramento, Capitale dello stato della California, che ne è anche “il Midwest” - afferma Christine McPherson/Lady Bird, all’ultimo anno del liceo iper-cattolico del Sacred Heart Parish School. Sacramento è anche la città natale sia della regista sia della Joan Didion.
Il rapporto conflittuale con la madre (Laurie Metcalf) è descritto benissimo, e anche la dolcezza del rapporto con il padre (Tracy Letts).
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La tematica della crescita di una ragazza nel passaggio dall’adolescenza all’adultità (almeno anagrafica) è un tema caro a molta cinematografia francese. Qui ne abbiamo una rara e delicata versione americana. Siamo nel 2002 - tra l’11 settembre e la seconda guerra in Iraq - a Sacramento, Capitale dello stato della California, che ne è anche “il Midwest” - afferma Christine McPherson/Lady Bird, all’ultimo anno del liceo iper-cattolico del Sacred Heart Parish School. Sacramento è anche la città natale sia della regista sia della Joan Didion.
Il rapporto conflittuale con la madre (Laurie Metcalf) è descritto benissimo, e anche la dolcezza del rapporto con il padre (Tracy Letts). La madre è ossessionata dal fatto di dover risparmiare perché il padre ha perso il lavoro e in depressione. Ha scelto per la figlia la scuola cattolica perché considerata più meno pericolosa di quella pubblica.
Ben descritte anche le sue delusioni con i ragazzi: dalla speranza, a un supposto amore, finalmente la sessualità, ma poi solamente scontentezza. Per versi opposti Danny O’Neil (Lucas Hedges già apprezzato l’anno scorso in Manchester-by-the-Sea) e Kyle Scheible (Timothée Chalamet, già protagonista di Chiamami col tuo nome) si rivelano entrambi estremamente deludenti. Indecisa anche tra l’amicizia rassicurante della bulimica e affettuosa Julie e quella forse meno sincero ma più ambiziosa Jenna.
Lady Bird nel suo girovagare problematico rappresenta una sorta di giovane Holden in gonnella. Sembra proprio una ragazza viziata che si comporta spesso da stupida, come forse la gande maggioranza delle ragazzine della sua età. Ha solo un grande desiderio: fuggire da Sacramento e andare a studiare all’Università sull’East Cost, magari a New York.
Sembra un po’ strano pensare che qualcuno possa avere un mito inverso al trend diffuso negli Stati Uniti, a quello dell’American dream verso la West Coast dove c’è sempre il sole, tanta natura e non fa mai freddo. Lady Bird ha in testa questo sogno: lì ci sono gli intellettuali. Non si capisce bene perché le interessi tanto dato che lei a scuola ma non sembra avere particolari interessi culturali. Questo film è autobiografico, ma sono sicura che Greta sia stata una ragazzina molto migliore di Christine.
Greta Gerwig, forse è più brava come sceneggiatrice che come regista (esordiente), ne sono esempio i molti sono i film di successo che lei ha scritto con il suo compagno il regista Noah Baumbach, come Frances Ha del 2012 e Mistress America del 2015, interpretati da lei stessa.
Il pluripremiato film - il cui montaggio non è impeccabile - è comunque carino, garbato e l’attrice è bravissima in tutte le sue infinite sfumature, e così tutti gli altri interpreti.
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casomai21
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giovedì 8 marzo 2018
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un'adorabile ribelle alla ricerca di sè
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Un film gradevole e ben raccontato, ben descritta l'ambientazione in un collegio cattolico, che ben prepara giovani allievi per lo più in attesa di fare il grande passo per l'ammissione ad un Collége univesitario di prestigio o almeno in una lista d'attesa, dopo aver presentato una domanda per soli titoli. Il collegio cattolico di Sacramento da anche la possibilità di muovere i primi passi nel recital studentesco e prevede anche il tradizionale ballo di fine anno, acccompagnati dal proprio partner e sfoggiando l'abito acquistato per l'occasione. I personaggi sono ben evidenziati nella loro diversità e corporeità, come l'amica del cuore della protagonista in sovrappeso, alla sensuale amica più disinvolta e in minigonna alle esili figure dei maschi ancora alla ricerca della loro identità e personalità.
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Un film gradevole e ben raccontato, ben descritta l'ambientazione in un collegio cattolico, che ben prepara giovani allievi per lo più in attesa di fare il grande passo per l'ammissione ad un Collége univesitario di prestigio o almeno in una lista d'attesa, dopo aver presentato una domanda per soli titoli. Il collegio cattolico di Sacramento da anche la possibilità di muovere i primi passi nel recital studentesco e prevede anche il tradizionale ballo di fine anno, acccompagnati dal proprio partner e sfoggiando l'abito acquistato per l'occasione. I personaggi sono ben evidenziati nella loro diversità e corporeità, come l'amica del cuore della protagonista in sovrappeso, alla sensuale amica più disinvolta e in minigonna alle esili figure dei maschi ancora alla ricerca della loro identità e personalità.I genitori della protagonista, diversissimi tra loro, comunque si mostrano uniti nonostante i sacrifici e le diffi
coltà economiche. La protagonista personaggio ribelle ma non cattivo vive la storia con un coinvolgimento tale da attirare le simpatie dello spettatore, non bellissima, ma grintosa e convincente pur tra qualche eccesso si fa chiamare "Lady bird " quasi a definirsi un uccello pronto a spiccare in volo ad affrontare la vita che la attende altrove,lontana da quella città troppo stretta per lei, ma senza dimenticarele proprie radici, per come ,con gratitudine si rivolge agli anziani genitori nel monologo finale del film.
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flyanto
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giovedì 8 marzo 2018
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l'inquietudine di una ragazza di sacramento
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"Lady Bird", prima prova registica dell'attrice Greta Gerwig, è un film autobiografico in cui viene rappresentato il rapporto conflittuale tra una ragazza alle soglie del college (la stessa Greta) e la sua apprensiva madre. Il titolo sta ad indicare il soprannome con cui la ragazza si fa chiamare a scuola dai propri compagni come gesto di ribellione nei confronti dei propri genitori che gliene hanno dato uno, Christine, che a lei non piace affatto. E così, nel corso del film si assiste alla vita quotidiana di questa giovane scandita dalle lezioni a scuola (non troppo brillantemente da lei seguite), dai primi amori ed esperienze sessuali, dalle giornate trascorse, oziando e divertendosi, con la migliore amica e dai litigi più o meno frequenti con la madre (il rapporto con il padre è più sereno e complice) e con il fratello adottato e la sua ragazza.
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"Lady Bird", prima prova registica dell'attrice Greta Gerwig, è un film autobiografico in cui viene rappresentato il rapporto conflittuale tra una ragazza alle soglie del college (la stessa Greta) e la sua apprensiva madre. Il titolo sta ad indicare il soprannome con cui la ragazza si fa chiamare a scuola dai propri compagni come gesto di ribellione nei confronti dei propri genitori che gliene hanno dato uno, Christine, che a lei non piace affatto. E così, nel corso del film si assiste alla vita quotidiana di questa giovane scandita dalle lezioni a scuola (non troppo brillantemente da lei seguite), dai primi amori ed esperienze sessuali, dalle giornate trascorse, oziando e divertendosi, con la migliore amica e dai litigi più o meno frequenti con la madre (il rapporto con il padre è più sereno e complice) e con il fratello adottato e la sua ragazza. Insomma, quello che presenta sullo schermo la Gerwig sono l'inquietudine, le incertezze sul proprio futuro, le paure ed i desideri che qualsiasi adolescente prova nel corso dell'età di transizione. E la neo-regista Gerwig vi riesce alla perfezione perchè riesce a dare un ritratto di tutto ciò molto veritiero, ironico e, dunque, divertente. Saoirse Ronan, nella parte della protagonista, insieme a Laurie Metcalf in quella della madre, si distinguono particolarmente in quanto riescono a rendere perfettamente l'idea dei personaggi femminili che interpretano, con tutti i loro lati positivi ed anche le loro imperfezioni ed incongruenze, ma anche gli altri personaggi di contorno (quale, per esempio, Beanie Feldstein nel ruolo dell'amica del cuore di lady Bird) non sono da meno e si uniscono alle prime due in perfetta armonia.
Un piccolo gioiello del tutto consigliabile.
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lunedì 5 marzo 2018
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lady bird
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Film incompleto. Non si capisce bene la trama ed i pensieri dei personaggi. Sconsigliato
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inesperto
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lunedì 5 marzo 2018
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brava saoirse
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Questa ragazza dimostra di essere sempre più brava ad ogni film, merita la carriera che sta facendo. Il film è piacevole e profondo. Uno squarcio di realtà che inquadra la vita di una ragazza adolescente tra famiglia, scuola, educazione cattolica, sesso e ribellione. Lei vuole scappare da Sacramento, dove è nata, è cresciuta... sembra che odi questa città. Dopo amicizie, amori, litigi, incomprensioni e riappacificazioni riesce a trasferirsi in un college di New York e, una volta lì, scopre di aver sempre amato casa sua, la sua città con le sue strade, la sua famiglia, sua madre... E' un film che racconta una storia e questa storia è realistica.
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Questa ragazza dimostra di essere sempre più brava ad ogni film, merita la carriera che sta facendo. Il film è piacevole e profondo. Uno squarcio di realtà che inquadra la vita di una ragazza adolescente tra famiglia, scuola, educazione cattolica, sesso e ribellione. Lei vuole scappare da Sacramento, dove è nata, è cresciuta... sembra che odi questa città. Dopo amicizie, amori, litigi, incomprensioni e riappacificazioni riesce a trasferirsi in un college di New York e, una volta lì, scopre di aver sempre amato casa sua, la sua città con le sue strade, la sua famiglia, sua madre... E' un film che racconta una storia e questa storia è realistica. Non si vada oltre, non si esalti e non si sminuisca. I racconti e le storie vengono da qualcuno e vanno a qualcun altro: è questo il piacere di guardare ed ascoltare.
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juri moretti
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lunedì 5 marzo 2018
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buona fortuna a greta gerwing
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Christine, ma da tutti si fa chiamare Lady Bird è un'adolescente nata e cresciuta a Sacramento in California, lei sogna di trasferirsi in una grande città per frequentare una prestigiosa università e avere varie opportunità. All'ultimo anno di liceo la sua domanda di ammissione per l'università la costringerà ad iscriversi al club teatrale del suo liceo.
Christine scoprirà nel teatro un'accogliente posto dove incontrare nuovi amici e fare nuove esperienze; un rifugio dal rapporto complicato con la madre, che vorrebbe che sua figlia diventasse la migliore versione di se stessa e da un padre rimasto da poco disoccupato.
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Christine, ma da tutti si fa chiamare Lady Bird è un'adolescente nata e cresciuta a Sacramento in California, lei sogna di trasferirsi in una grande città per frequentare una prestigiosa università e avere varie opportunità. All'ultimo anno di liceo la sua domanda di ammissione per l'università la costringerà ad iscriversi al club teatrale del suo liceo.
Christine scoprirà nel teatro un'accogliente posto dove incontrare nuovi amici e fare nuove esperienze; un rifugio dal rapporto complicato con la madre, che vorrebbe che sua figlia diventasse la migliore versione di se stessa e da un padre rimasto da poco disoccupato. Christine ha ora l'opportunità di esplorare le tappe dell'adolescenza che ha sempre rimandato.
Greta Gerwig, neo regista, debutta al cinema con un film tutto da scoprire, con una ragazzina che in tutti modi cerca di raggiungere i propri obbiettivi, anche mettendosi nei pericoli.
con una regia ed una fotografia molto pacata, riesce a rappresentare la storia di questa ragazzina, che è molto simile alla storia della vita della nostra Greta Grewig, da cui ha avuto l'ispirazione per realizzare questo film.
Lady Bird è un film che va scoperto e non lasciato in disparte solo perché non è pubblicizzato come dovrebbe essere.
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caroutorsei
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domenica 4 marzo 2018
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bel film
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Da vedere. Non sono d'accordo sui giudizi stratosferici, ma nella media dei film si eleva abbastanza. Non propone temi particolarmente innovativi, ma tratta con riguardo, con garbo, un tema , forse , fin troppo sfruttato (male) , quello dell'adolescente nei suoi rapporti contraddittori con il mondo e nella fattispecie con la madre. Tutto sullo sfondo della America dell'11 settembre e delle guerre Iraq, il prestigio e la competizione dei college, il complesso di provenire da Sacramento piuttosto che da San Francisco. Molto brava e ben gestita l'attrice protagonista
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