felicity
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lunedì 15 ottobre 2018
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margot robbie è strepitosa
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Un ottimo film "Tonya".
Della storia vera da cui è tratto tutto sappiamo, ma ciò che è stupefacente davvero è la narrazione della stupidità del male.
Tutto è ricostruito con estrema attenzione ai dettagli e non smettiamo di sorprenderci di quanto realtà sia peggiore di quanto possiamo immaginare.
Da vedere. In particolare per l'eccezionale performance della Robbie.
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paulselly
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lunedì 10 settembre 2018
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scelta della protagonista abbastanza assurda
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per carità... il film non è un capolavoro... ma non è neppure da buttare. Solo una riflessione... nella realtà Tonya Harding era assai bruttarella e Nancy Kerrigan invece molto carina. Ovviamente scegliendo Margot Robbie per il ruolo di Tonya questa cosa viene completamente persa. Credo che se ci fosse stata Margot Robbie i giudici non l'avrebbero penalizzata per il "lato artistico". :-) (a quei tempi le votazioni per il lato artistico non erano altro che una votazione della grazia e l'avvenenza della pattinatrice). Non so se è piu assurda questa scelta o quella di Emma Stone per fare Billie Jean King :-) Inoltre Margot Robbie con quelle cosce ben tornite pesa probabilmente 20 chili in più della più pesante delle pattinatrici professioniste.
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per carità... il film non è un capolavoro... ma non è neppure da buttare. Solo una riflessione... nella realtà Tonya Harding era assai bruttarella e Nancy Kerrigan invece molto carina. Ovviamente scegliendo Margot Robbie per il ruolo di Tonya questa cosa viene completamente persa. Credo che se ci fosse stata Margot Robbie i giudici non l'avrebbero penalizzata per il "lato artistico". :-) (a quei tempi le votazioni per il lato artistico non erano altro che una votazione della grazia e l'avvenenza della pattinatrice). Non so se è piu assurda questa scelta o quella di Emma Stone per fare Billie Jean King :-) Inoltre Margot Robbie con quelle cosce ben tornite pesa probabilmente 20 chili in più della più pesante delle pattinatrici professioniste.
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diabolik
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sabato 28 luglio 2018
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prigioniera
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la povera tonya mi ha proprio fatto incazzare
impotente nella sua fisicita e maestria talentuosa su quei pattini, infaticabile e disposta a ricominciare con tutte le sue energie, riuscendo peraltro nell'obiettivo
eppure ingabbiata nel rapporto con questo uomo meschino e squallido (quasi tutti nel film lo sono)
sarà la sua rovina, consapevomente ma inevitabilmente
il suo bisogno d'amore attenzione fiducia negli altri, riconscimento e serenità la porta a guardare con occhi da miope la sua vita coniugale
la negazione totale da parte deella madre ha ovviamente la ragione principale di questo comportamento arrendevole e autopuminitivo
piace perche nella sua ingiusta crudezza non fa sconti e non regala finali scontati da
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la povera tonya mi ha proprio fatto incazzare
impotente nella sua fisicita e maestria talentuosa su quei pattini, infaticabile e disposta a ricominciare con tutte le sue energie, riuscendo peraltro nell'obiettivo
eppure ingabbiata nel rapporto con questo uomo meschino e squallido (quasi tutti nel film lo sono)
sarà la sua rovina, consapevomente ma inevitabilmente
il suo bisogno d'amore attenzione fiducia negli altri, riconscimento e serenità la porta a guardare con occhi da miope la sua vita coniugale
la negazione totale da parte deella madre ha ovviamente la ragione principale di questo comportamento arrendevole e autopuminitivo
piace perche nella sua ingiusta crudezza non fa sconti e non regala finali scontati da favola
il destino presenta il conto, il piu salato ed ingiusto, più duro con lei rispetto al marito colpevole e patetico, senza appelli
un bel film insmma
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cocodèbauzipeot
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mercoledì 25 aprile 2018
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maresca.... o marezia, perchè?
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non ho bevuto, soltanto non prendo ordine senza commissione
per trattare l'argomento e come scrivere, previo libertà d'espressione, in
qual caso volesse qualche consiglio altrettanto lo comunichi.
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corebo
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domenica 22 aprile 2018
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una bella favola moderna
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Dopo il periodo dei film francesi noir molto interessanti, siamo passati alle commedie brillanti che non sono pane per i nostri cugini transalpini. Negli ultimi anni la cinematografia gallica ha ripreso vigore e con la casa sul mare ha raggiunto l'optimum raramente un film sui sentimenti più contrastanti e per questo più puri riesce a coinvolgerti totalmente come in questo caso.
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francesco2
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domenica 22 aprile 2018
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riuscito a metà
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Il film, interpretato molto bene, ci regala dialoghi pungenti ed ha il merito di costruire personaggi distanti da una visione “manichea”, soprattutto sul piano femminile. Fino a che punto, per esempio, la protagonista è davvero “innocente?” Ha un senso , poi, solidarizzare con qualcuno che ripete sistematicamente “non è colpa mia”? E come bisogna valutare la madre? Condannarla per tutti gli errori commessi, senza rendersi conto che ha agito per un –supposto- amore della figlia? (O almeno, è quello che penseremmo sino alla fine...........) Né bisogna dimenticarsi di certi personaggi maschili, che richiamano alla dimensione (tragi)caricaturale dei Coen. Detto questo, tuttavia, questo regista, oltre a non essere I Coen di “Fargo” appare, in alcuni momenti, paragonabile ad esempi ben più imbarazzanti.
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Il film, interpretato molto bene, ci regala dialoghi pungenti ed ha il merito di costruire personaggi distanti da una visione “manichea”, soprattutto sul piano femminile. Fino a che punto, per esempio, la protagonista è davvero “innocente?” Ha un senso , poi, solidarizzare con qualcuno che ripete sistematicamente “non è colpa mia”? E come bisogna valutare la madre? Condannarla per tutti gli errori commessi, senza rendersi conto che ha agito per un –supposto- amore della figlia? (O almeno, è quello che penseremmo sino alla fine...........) Né bisogna dimenticarsi di certi personaggi maschili, che richiamano alla dimensione (tragi)caricaturale dei Coen. Detto questo, tuttavia, questo regista, oltre a non essere I Coen di “Fargo” appare, in alcuni momenti, paragonabile ad esempi ben più imbarazzanti. Ad esempio, le scene che ci rportano alla tensione nella coppia non hanno nulla dell’epica tragica vista in “Casino “ di Scorsese, ma ci riportano al desolante “Amarsi” di Mandoki. E, quando si voleva mostrare –magari senza “mostrarla troppo”- l’ambiguità della protagonista, sarei tentato di rivalutare “Da morire” di Van Sant, film che risale anch’esso agli anni ’90.
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emanuele1968
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giovedì 19 aprile 2018
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bello
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Sabato sera, pensavo che la sala fosse piu gremita; comunque ricordo un episodio dove per aggiudicarsi la vittoria un' avversaria di pattinaggio venne aggredita, pero mi ricordavo di un pugnale alla schiena?
Vero, piu che indignare, il fatto divenne una barzelletta.
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mercoledì 18 aprile 2018
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margot attrice strepitosa
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È da anni che non vedevo sullo schermo un'attrice così brava... Ne vale la pena vedere questo film... Pensare che sia tratto da una storia vera.. Non vi nascondo che durante il film ho avuto i brividi.
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jonathanimperiale
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lunedì 16 aprile 2018
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i, tonya. monster di bravura
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I, Tonya.
Il cinema americano torna a guardare alle periferie geografiche ed emozionali offrendo personaggi borderline che colpiscono per la machiavellica costruzione di quel nulla in grado di annichilire il talento cristallino.
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I, Tonya.
Il cinema americano torna a guardare alle periferie geografiche ed emozionali offrendo personaggi borderline che colpiscono per la machiavellica costruzione di quel nulla in grado di annichilire il talento cristallino. La trasformazione di Margot Robbie è impeccabile, mai sopra le righe e a suo agio tra le rughe e l'imperfezione. Una storia assurda quanto vera, narrata con sobrietà e piglio documentaristico, come a volerci ricordare che questi eventi, per quanto incredibili, sono accaduti veramente. Risulta difficile a dire il vero non pensare a Fargo, indiscusso capolavoro del Cohen (e perchè no? alla memorabile serie televisiva.. prima serie), sebbene qui le differenze si colgono nell'indiscusso talento della pattinatrice. Ottima la regia, sobria eppure efficace. Restano nella memoria visiva le riprese delle acrobazie sul ghiaccio di Tonya Harding ed un lungo piano sequenza dalla casa alla strada che simboleggia il distacco. Meno crudo de "tre manifesti a ebbing missouri" ma parimenti incisivo grazie ad una giusta dose di ironia. Donne forti, determinate, imbruttite dalla vita..sembra che Margot Robbie stia percorrendo le tracce di Charlize Theron: MONSTER di bravura.
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papataccirealidonnaldootello
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venerdì 13 aprile 2018
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cespo di trama di assurdità, storiella.
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Una storia difficile parliamo chiaro. La sorprendente
scamotage frustrazionale della pattonatrice sul ghiaccio
non sembra discostarsi dalle varie
frustrazioni di
alcune donne, che parlano a
vanvera e altre cose
e pensano che le abbia ingannate il primo a caso
e poi in realtà il loro marito va con le prostitute, non è
e non sono casi del genere, ove cercano
l'orco... e poi fanno fare soldi e belle figure a chi
non notato, spende le loro impossibilità, con
qualche macchinone e prostitute e senza mai saperlo, e
qualche frustrata donna tenta di fare l'inconcepibile, con
l'avvizzimento loro a quei modi, tentando di
assoldare bande violente e senza meriti
ne responsabilità soprattutto da prendersi, per poi ostentare con
persone che non centrano niente, che belle genti, altresì
sembra non gli interessino i soldi a
tal persone, sbagliano, e col loro guadagno
sembrano spendere, assurdo,
e spendendo è assurdo che non diano
nell'occhio, molto assurdo, altrettanto,
persone che non hanno da fare niente qui si distraggono
e sbagliano, vicissitudini storielle non precabili,
e quelle cieche donne pagano senza rendersene conto,
svogliate e incredule, e cresce un'altra sorta di desiderio, chissà,
tonia sembra avere attutato per cosìdesrcivere
una specie di real frustrazione nonstante il suo
pattinare e piroette non le notasse chiunque, lo sport è meglio
di cose del genere, l'essere migliore, il film prova a raccontare
reali, realtà nel silenzio di quelle assurdità con
qualche sfumatura, non particolare forse non al meglio.
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Una storia difficile parliamo chiaro. La sorprendente
scamotage frustrazionale della pattonatrice sul ghiaccio
non sembra discostarsi dalle varie
frustrazioni di
alcune donne, che parlano a
vanvera e altre cose
e pensano che le abbia ingannate il primo a caso
e poi in realtà il loro marito va con le prostitute, non è
e non sono casi del genere, ove cercano
l'orco... e poi fanno fare soldi e belle figure a chi
non notato, spende le loro impossibilità, con
qualche macchinone e prostitute e senza mai saperlo, e
qualche frustrata donna tenta di fare l'inconcepibile, con
l'avvizzimento loro a quei modi, tentando di
assoldare bande violente e senza meriti
ne responsabilità soprattutto da prendersi, per poi ostentare con
persone che non centrano niente, che belle genti, altresì
sembra non gli interessino i soldi a
tal persone, sbagliano, e col loro guadagno
sembrano spendere, assurdo,
e spendendo è assurdo che non diano
nell'occhio, molto assurdo, altrettanto,
persone che non hanno da fare niente qui si distraggono
e sbagliano, vicissitudini storielle non precabili,
e quelle cieche donne pagano senza rendersene conto,
svogliate e incredule, e cresce un'altra sorta di desiderio, chissà,
tonia sembra avere attutato per cosìdesrcivere
una specie di real frustrazione nonstante il suo
pattinare e piroette non le notasse chiunque, lo sport è meglio
di cose del genere, l'essere migliore, il film prova a raccontare
reali, realtà nel silenzio di quelle assurdità con
qualche sfumatura, non particolare forse non al meglio.
[-]
[+] su, marezia
(di maramaldo)
[ - ] su, marezia
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