stramonio70
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lunedì 13 novembre 2017
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scopiazzatura di "ricomincio da capo e "scream"
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Posso capire che oggigiorno pretendere originalità da un film sia un'impresa piuttosto ardua. Ormai è già stato scritto e girato quasi tutto. Qui però si esagera davvero. L'idea di base è presa pari pari (morale inclusa) da "Ricomincio da capo" del 1993 con Bill Murray, mentre gli innesti thriller (se così li possiamo chiamare) ricordano fin troppo "Scream" del 1996 di Wes Craven e altre pellicole dello stesso genere. Penso che i produttori di questo film sicuramente avranno pagato i diritti per le due opere precedentemente citate perché altrimenti ci sarebbero tutti gli estremi per un'accusa di plagio in piena regola.
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Posso capire che oggigiorno pretendere originalità da un film sia un'impresa piuttosto ardua. Ormai è già stato scritto e girato quasi tutto. Qui però si esagera davvero. L'idea di base è presa pari pari (morale inclusa) da "Ricomincio da capo" del 1993 con Bill Murray, mentre gli innesti thriller (se così li possiamo chiamare) ricordano fin troppo "Scream" del 1996 di Wes Craven e altre pellicole dello stesso genere. Penso che i produttori di questo film sicuramente avranno pagato i diritti per le due opere precedentemente citate perché altrimenti ci sarebbero tutti gli estremi per un'accusa di plagio in piena regola. Già perché c'è una notevole differenza tra "citare" un'opera e "scopiazzarla spudoratamente" e qui siamo decisamente nel secondo caso Essendo poi i due film uno una commedia romantica e l'altro un thriller slasher ecco che anche questo film è un ibrido: un po' commedia un po' thriller, un po' carne un po' pesce. Ma come si fa ad avvallare progetti cinematografici del genere? Ma stiamo scherzando? Questa è roba da TV movie da mandare in onda la domenica pomeriggio su Italia uno non da film da proiettare nei cinema nel 2017. La cosa più irritante è che nel finale del film uno dei personaggi "cita" anche il film "Ricomincio da capo" in una frase ma la protagonista afferma di non conoscerlo. Come ammettere che questo film è indirizzato unicamente a gente ignorante che non capisce veramente, ma veramente nulla di cinema.
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jlkbest72
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venerdì 17 novembre 2017
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brivido dallo sfondo commedy
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Mi aspettavo poco in realtà il film è in grado di dare un giusto connubio tra tensione e comicità
La protagonista odiosa ed irriverente si trasforma poco a poco (o meglio morte dopo morte) in dolce e premurosa come nelle più classiche delle commedie.
Sull'assassino francamente lo si poteva nascondere un po' meglio comunque nonostante lo si intuisca il colpo di scena finale rimane.
Fantastica la citazione su "Ricomincio da capo" del 1993 con Bill Murray nel finale del film a testimonianza di una particolare ironia del regista che pare mandare un messaggio agli spettatori più schizzinosi ed insoddisfatti che subito paragonano i due film a riflettere sulla sua consapevolezze di aver per forza di cose tracciato una storia che prevede inevitabilmente delle similudini col predecessore.
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fabal
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domenica 3 dicembre 2017
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ricomincio da... tree
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E’ lunedì 18, il giorno del compleanno di Tree: la ragazza si sveglia a casa di uno sconosciuto mentre il suo cellulare squilla. La giornata trascorre tra la coinquilina che le regala un cupcake, un pranzo con le ragazze kappa, il professore con cui ha una relazione e una festa a sorpresa. Ma l’epilogo è inaspettato: Tree viene inseguita e uccisa da un assassino che porta una buffa maschera. Poi… E’ di nuovo lunedì 18, la ragazza si risveglia e la giornata ricomincia da capo.
Per meravigliare non basta la ripetizione: non è solo a Ricomincio da Capo, di cui è sostanzialmente un remake, che Auguri per tua morte deve pagare dazio per una trama costruita sul looping.
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E’ lunedì 18, il giorno del compleanno di Tree: la ragazza si sveglia a casa di uno sconosciuto mentre il suo cellulare squilla. La giornata trascorre tra la coinquilina che le regala un cupcake, un pranzo con le ragazze kappa, il professore con cui ha una relazione e una festa a sorpresa. Ma l’epilogo è inaspettato: Tree viene inseguita e uccisa da un assassino che porta una buffa maschera. Poi… E’ di nuovo lunedì 18, la ragazza si risveglia e la giornata ricomincia da capo.
Per meravigliare non basta la ripetizione: non è solo a Ricomincio da Capo, di cui è sostanzialmente un remake, che Auguri per tua morte deve pagare dazio per una trama costruita sul looping. Da Memento a Source Code, sarebbero svariati gli esempi per azzerare le pretese di originalità di un film dichiaratamente derivativo, anche nel suo abuso del teen horror ad ambientazione collegiale che non può non ricordare Scream e il suo killer mascherato.
A salvare però Happy death day da banalità certa, ci pensa l’innegabile brillantezza sprigionata dalla narrazione e dalla convincente prova di Jessica Rothe, che non sarà Bill Murray ma è un’attrice di personalità, facilitata certamente dal ritmo in stile sit-com imposto ai dialoghi.
Lunedì 18, il compleanno di Tree, non è un giorno con la potenza allusiva del giorno della marmotta e rispetto al film del compianto Harold Ramis Auguri per la tua morte non esplora a fondo le possibilità illimitate nel poter rivivere lo stesso giorno. L’obiettivo dichiarato è quello di divertire, e almeno nella prima parte, lo spettatore non resta deluso: l’evoluzione di Tree e le varie mini-storie tengono alta la soglia dell’attenzione e dell’umorismo: i dialoghi badano al sodo, con qualche volgarità tranchant e un riferimento sessuale dopo l’altro. E, casomai la tensione scemasse, ci pensa qualche vecchio buon jumpscare a rinverdire il battito cardiaco.
Se si esclude l’abominevole (ma per fortuna in punta di piedi) tentativo di citare Vertigo con la scena della nostra bionda inseguita sul campanile, la storia, tutto sommato, si gode fino in fondo come un buon pop corn movie, in grado di garantire un’ora e mezza di puro intrattenimento.
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ritagargaglione
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martedì 27 febbraio 2018
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rivivere per conoscere
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Un film thriller che ancora una volta riprende il filone del loop temporale, che è uno dei temi più abusati ma sempre evergreen per chi ha le abilità cinematografiche di Christopher Beau Landon, che dopo aver diretto con successo alcuni dei thriller più riusciti degli ultimi anni, si cimenta con una storia morbosamente affascinante, un pó sbiadita per quanto riguarda le ambientazioni ma che riesce ugualmente a mantenere viva l'attenzione dello spettatore. La storia è così piacevole da guardare perché ha il pregio di essere recitata da attori giovani ma di certo non alle prime armi, la protagonista Jessica Rothe, che abbiamo già avuto modo di apprezzare in uno degli ultimi film di Muccino, è un'interpete sobria ma allo stesso tempo convincente e, nonostante l'età, appare più che credibile nei panni di una collegiale.
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Un film thriller che ancora una volta riprende il filone del loop temporale, che è uno dei temi più abusati ma sempre evergreen per chi ha le abilità cinematografiche di Christopher Beau Landon, che dopo aver diretto con successo alcuni dei thriller più riusciti degli ultimi anni, si cimenta con una storia morbosamente affascinante, un pó sbiadita per quanto riguarda le ambientazioni ma che riesce ugualmente a mantenere viva l'attenzione dello spettatore. La storia è così piacevole da guardare perché ha il pregio di essere recitata da attori giovani ma di certo non alle prime armi, la protagonista Jessica Rothe, che abbiamo già avuto modo di apprezzare in uno degli ultimi film di Muccino, è un'interpete sobria ma allo stesso tempo convincente e, nonostante l'età, appare più che credibile nei panni di una collegiale. Auguri per la tua morte è un film dove primeggia il fascino del mistero e un pizzico di retaggio horror : una ragazza deve scoprire chi ha intenzione di ucciderla e finché non svelerà chi o cosa si cela dietro questo intricato piano non potrà sbloccare i giorni successivi della sua vita. Tutti questi risvegli sono scanditi da una terribile musichetta che fa da sveglia alla ragazza ogni mattina
Al fianco di questa giovane che da superficiale si evolve pian piano in donna matura e consapevole dei propri errori, ci sarà un compagno di college che la aiuterà a ricomporre i pezzi di questo intricato puzzle. Anche se non nasce da un'idea particolarmente originale, il film di Christopher Beau Landon mette lo spettatore dinnanzi alla consapevolezza che, talvolta, per conoscersi a fondo basta solamente fermarsi per riflettere sul significato e sulle conseguenze delle proprie azioni quotidiane.
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jennyx
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lunedì 20 novembre 2017
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piacevole sorpresa
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Sono andata al cinema senza troppa convinzione per questo film a meta' strada tra fantasy e commedia, non lo definirei horror! Qualcuno qui ha scritto che è noioso ma io non ho riscontrato assolutamente questo, anzi l'opposto: il ritmo e' piuttosto sostenuto, con colpi di scena e tocchi di ironia. Le battute piacevolmente argute, i dialoghi sono concisi in coerenza con la frenesia della storia per l'urgenza della protagonista di risolvere il guaio. Magari ci si aspetterebbe realisticamente un dramma interiore paralizzante per lei, ma il tipo di film vuole volutamente conservare la sua leggerezza e un accenno di grottesco e puntare all' intrattenimento puro, pur senza rinunciare a momenti piu' profondi e toccanti ( il percorso interiore della ragazza).
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Sono andata al cinema senza troppa convinzione per questo film a meta' strada tra fantasy e commedia, non lo definirei horror! Qualcuno qui ha scritto che è noioso ma io non ho riscontrato assolutamente questo, anzi l'opposto: il ritmo e' piuttosto sostenuto, con colpi di scena e tocchi di ironia. Le battute piacevolmente argute, i dialoghi sono concisi in coerenza con la frenesia della storia per l'urgenza della protagonista di risolvere il guaio. Magari ci si aspetterebbe realisticamente un dramma interiore paralizzante per lei, ma il tipo di film vuole volutamente conservare la sua leggerezza e un accenno di grottesco e puntare all' intrattenimento puro, pur senza rinunciare a momenti piu' profondi e toccanti ( il percorso interiore della ragazza). Memorabile colpo di scena finale! Brava e bella l'attrice, perfettamente calata nel ruolo. Lo consiglio per passare un' ora e mezza spensierata
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