|
|
flaw54
|
lunedì 3 ottobre 2016
|
un remake che non delude
|
|
|
|
Niente di nuovo sotto il sole, ma per lo meno un remake ben fatto con attori in parte e con la presenza carismatica di Denzel Washington ( che ricorda molto il Clint Eastwood di Sergio Leone ) che riporta il film ad un epoca ormai passata. Due ore trascorse piacevolmente anche se questo tipo di film è molto lontano dalla mentalità e dalla cinematografia di oggi.
|
|
|
[+] lascia un commento a flaw54 »
[ - ] lascia un commento a flaw54 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
elpiezo
|
giovedì 29 settembre 2016
|
un epico tuffo ne passato!!!
|
|
|
|
Sette letali pistoleri uniranno le forze per assumere le difese di un paese di contadini dalla tirannia di un crudele e potente cercatore d'oro. Un cast di tutto rispetto per un prodotto vivace e divertente impreziosito da un finale emozionante e movimentato. Il leggendario e datato western aggiornato con giudizio, un coraggioso remake che non stravolge i canoni del passato e attinge a quelle atmosfere di frontiera che furono protagonisti del cinema di un tempo.
|
|
|
[+] lascia un commento a elpiezo »
[ - ] lascia un commento a elpiezo »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
filippo catani
|
giovedì 29 settembre 2016
|
finalmente un buon remake
|
|
|
|
La città di Rose Creek è in subbuglio in quanto un cinico speculatore vorrebbe cacciarne gli abitanti per imposessarsi delle riserve d'oro presenti. Dopo l'uccisione di alcuni innocenti, i cittadini raccolgono tutto il denaro che hanno a disposizione per assoldare qualcuno che li possa difendere.
Finalmente in questo continuo fiorire di remake ci troviamo davanti a uno ben fatto o che quantomeno non vuole per forza competere o superare l'originale ma vuole essere appunto una rivisitazione. Fuqua ha il merito di mettere insieme innanzitutto una buona squadra sia come personaggi della finzione sia a livello di cast. Quindi troviamo una valida sceneggiatura che ha il suo perno nella variopinta e mutietnica squadra dei Magnifici (un riferimento alla realtà?) ma anche in dialoghi ben scritti che sono essenziali per un bel western.
[+]
La città di Rose Creek è in subbuglio in quanto un cinico speculatore vorrebbe cacciarne gli abitanti per imposessarsi delle riserve d'oro presenti. Dopo l'uccisione di alcuni innocenti, i cittadini raccolgono tutto il denaro che hanno a disposizione per assoldare qualcuno che li possa difendere.
Finalmente in questo continuo fiorire di remake ci troviamo davanti a uno ben fatto o che quantomeno non vuole per forza competere o superare l'originale ma vuole essere appunto una rivisitazione. Fuqua ha il merito di mettere insieme innanzitutto una buona squadra sia come personaggi della finzione sia a livello di cast. Quindi troviamo una valida sceneggiatura che ha il suo perno nella variopinta e mutietnica squadra dei Magnifici (un riferimento alla realtà?) ma anche in dialoghi ben scritti che sono essenziali per un bel western. In più non possono ovviamente mancare sparatorie e non solo quelle. Insomma quanto si può chiedere a un western di buon livello quì lo troviamo. Certo siamo ovviamente lontani dai grandi fasti e chi cercasse questo resterebbe deluso; al contrario invece chi andrà con animo leggero e senza fare paragoni ne resterà senza dubbio soddisfatto.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
jackiechan90
|
lunedì 26 settembre 2016
|
c'è un nero, un indiano, un cinese...
|
|
|
|
Nel delirio di remake, reboot, sequel. prequel ecc... anche un film come "I magnifici 7" di John Sturges (il quale nasce già come remake de "I sette samurai" di Kurosawa) non poteva non venire coinvolto in questo momento di effetti-nostalgia e di western-revival, che tanto successo sta avendo grazie ai film di Tarantino. Bisogna però dare atto a Fuqua (già regista di "Training day") di essere riuscito a giocarsi bene le sue carte, riuscendo ad aggiornare con un tematica contemporanea un plot che si presentava come classico già all'epoca (una serie di mercenari che vengono reclutati per proteggere un villaggio da un malvagio che minaccia di distruggerlo) e quindi sinonimo di chiarezza e popolarità.
[+]
Nel delirio di remake, reboot, sequel. prequel ecc... anche un film come "I magnifici 7" di John Sturges (il quale nasce già come remake de "I sette samurai" di Kurosawa) non poteva non venire coinvolto in questo momento di effetti-nostalgia e di western-revival, che tanto successo sta avendo grazie ai film di Tarantino. Bisogna però dare atto a Fuqua (già regista di "Training day") di essere riuscito a giocarsi bene le sue carte, riuscendo ad aggiornare con un tematica contemporanea un plot che si presentava come classico già all'epoca (una serie di mercenari che vengono reclutati per proteggere un villaggio da un malvagio che minaccia di distruggerlo) e quindi sinonimo di chiarezza e popolarità. La trama, infati, presenta elementi in linea con al tendenza "etnica" del western contemporaneo mescolando fedi religiose ed etnie per una causa nobile e anti-capitalista (vera novità introdotta dal regista), usando elementi retrò e cliché di genere (presenti tutti in questo film) e musiche di un certo tipo che si rifanno ai classici western, riscendo a mescolare in sé, con un certo equilibrismo, Ford e Leone. C'è tutto il senso dell'epicità western inserito in un contesto realistico che però non rinuncia allo spettacolo e non è affatto crepuscolare, ma anzi rivela un energia vitale del genere che non si vedeva da tempo al cinema. Una vitalità che ci ricorda come sia possibile fare ancora opere di genere, popolari ma anche elaborate e complesse allo stesso tempo.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a jackiechan90 »
[ - ] lascia un commento a jackiechan90 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
kimkiduk
|
lunedì 26 settembre 2016
|
come pensavo
|
|
|
|
Difficile fare un remake di un capolavoro cult del cinema interpretato da attori mostri.
Le aspettative possono addirittura essere superiori.
Quindi sono andato a vederlo aspettandomi solo di divertirmi e non certo di uscire in gloria. E così è stato.
Chiaramente la fotografia è splendida, i paesaggi splendidi (che poi sono quelli di molti western, ma ancora più belli grazie alle tecnologie sicuramente migliori di quelle a disposizione di John Ford in Ombre Rosse).
La storia è un pò diversa dall'originale e mi sembra anche giusto, con qualche personaggio modificato e con un cast multietnico, forse anche fin troppo.
[+]
Difficile fare un remake di un capolavoro cult del cinema interpretato da attori mostri.
Le aspettative possono addirittura essere superiori.
Quindi sono andato a vederlo aspettandomi solo di divertirmi e non certo di uscire in gloria. E così è stato.
Chiaramente la fotografia è splendida, i paesaggi splendidi (che poi sono quelli di molti western, ma ancora più belli grazie alle tecnologie sicuramente migliori di quelle a disposizione di John Ford in Ombre Rosse).
La storia è un pò diversa dall'originale e mi sembra anche giusto, con qualche personaggio modificato e con un cast multietnico, forse anche fin troppo. Manca solo un eschimese.
Anche la ragazza nel vecchio film si innamorava di uno dei sette qui è la vedova ferita in cerca di vendetta e con possibile spasimante al seguito.
Il cattivo rende meno decisamente del mito Eli Wallach (imbattibile) e poi in certe immagini sembrava un tossico più che un possibile ubriaco.
Il paese nel vecchio film era messicano e gli abitanti anche; si sa il povero messicano come vittima rende sempre. Qui le vittime sono i poveri paesani bianchi con tanto di preti e anche questo rende meno.
Il regista Fuqua, a parte queste mancanze passabili, ha commesso però due errori gravi. Ha scelto tra i magnifici 7 e tra i cattivi la figura dell'indiano e in tutti e due i casi a dir poco ridicoli. Tra i cattivi uno spietato indiano silenzioso e tra i buoni un tronista palestrato truccato come i Village People. Quando i due (chiaramente) si troveranno a confronto il grosso e cattivo verrà annientato dal giovane tronista in poche ed efficaci mosse. Rasenta il patetico.
Altra cosa rgrave è la presentazione al pubblico dell'indiano tronista; arriva su cavallo bianco, truccato come il secondo dei Village People, con un'antilope morta sul cavallo di cui ne offrirà, in segno di pace, il cuore crudo a Denzel, mangiando il tutto a morsi come un Big Mac.
Fuqua potevi fare meglio facendo anche meno.
Per il resto attori banalini, a parte D' Onofrio, che è azzeccato come attore e personaggio; poi poco più, con recitazioni staccate dal contesto, che sembravano montate a parte. Inquadrature tecniche e uso della camera non eccelso.
Nel complesso lo aspettavo così.... piacevole, da vedere, non noioso, con qualche splendida americanata di troppo, non da ricordare, ma da far rimpiangere ancora di più il mito originale. Va bene così. 6.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a kimkiduk »
[ - ] lascia un commento a kimkiduk »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
miraj
|
sabato 24 settembre 2016
|
delusione ... no come pensavo
|
|
|
|
Difficile fare un remake di un capolavoro con attori mostri e questo è vero. Anche le aspettative possono addirittua essere superiori. Direi quindi che sono stato a vederlo aspettandomi di divertirmi ma non di uscire in gloria. E così è stato.
Chiaramente fotografia splendida, paesaggi splendidi, di molti western ma ora le tecnologie sono migliori di Ombre Rosse.
Storia un pò diversa dall'originale e va bene, con qualche personaggio diverso, razze fin troppo miste però, mancava solo un eschimese.
Anche la ragazza nel primo si innamorava di uno dei sette qui lo aveva in casa il possibile futuro fidanzato, anche se era sposata prima.
[+]
Difficile fare un remake di un capolavoro con attori mostri e questo è vero. Anche le aspettative possono addirittua essere superiori. Direi quindi che sono stato a vederlo aspettandomi di divertirmi ma non di uscire in gloria. E così è stato.
Chiaramente fotografia splendida, paesaggi splendidi, di molti western ma ora le tecnologie sono migliori di Ombre Rosse.
Storia un pò diversa dall'originale e va bene, con qualche personaggio diverso, razze fin troppo miste però, mancava solo un eschimese.
Anche la ragazza nel primo si innamorava di uno dei sette qui lo aveva in casa il possibile futuro fidanzato, anche se era sposata prima.
Il cattivo rende meno decisamente del mito Eli Wallach (imbattibile) e poi in certe immagini sembrava un tossico più che un classico ubriaco.
Il paese nel vecchio film era messicano e si sa il povero messicano come vittima rende sempre. Qui le vittime sono i poveri paesani bianchi con tanto di preti e anche questo rende meno.
Però Fuqua, a parte queste mancanze passabili, ha commesso due errori per me gravi. Ha messo sia tra i cattivi che tra i sette, due indiani a dir poco ridicoli. Tra i cattivi uno spietato indiano silenzioso e tra i buoni un tronista palestrato truccato come i Village People. E quando le mette d fronte la lotta dura due secondi con il grosso spietato annientato in due mosse. Patetici.
Altra cosa ridicola sempre dell'indiano tronista, che nel farsi conoscere arriva con un ... antilope forse, morta adagiata sul suo cavallo truccato come il secondo dei Village People, e per aperitivo mangia il cuore come fosse un big mac. Vabbè anche meno dai Fuqua.
Per il resto attori banalini a parte D' Onofrio che è azzeccato come attore e personaggio e poco più, con recitazioni staccate dal contesto, sembravano montati a parte. Inquadrature tecniche e uso della camera non eccelso.
Nel complesso lo aspettavo così.... piacevole, da vedere, non noioso, con qualche splendida americanata di troppo, non da ricordare, ma da rendere ancora più mito l'originale. Va bene così. 6.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a miraj »
[ - ] lascia un commento a miraj »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
gpistoia1939
|
venerdì 23 settembre 2016
|
molto meglio dell'altro 1960
|
|
|
|
Non c'è neppure da fare il confronto, questo film è molto meglio dell'altro, i coloni sono personaggi credibili, i 7 pure.
Denzel Washington grande attore, personaggio credibilissimo in tutto il film, invece di quell'imbalsamato rigido sulle gambe, ridicolo nelle sue espressioni facciali, di Yul Brynner, gli altri 6 attori protagonisti, tutti bravi. Il film di Jhon Sturges è diventato popolare per la bellissima colonna sonora, intramontabile.
[+] da brividi
(di kimkiduk)
[ - ] da brividi
|
|
|
[+] lascia un commento a gpistoia1939 »
[ - ] lascia un commento a gpistoia1939 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
fight_club
|
giovedì 22 settembre 2016
|
un remake convincente
|
|
|
|
Un ottimo remake che non viene schiacciato dal peso del film originale del 1960 ( non considerando anche il film "I sette samurai) . Un passaggio di consegne che porta nel XXI secolo un America post capitalista, dove dal dio denaro che l'ha costruita e forgiata nonostante tutte le sue contraddizioni e i suoi effetti collaterali si intravede una modernità che unifica tutti, non ci sono più i buoni "bianchi" del primo film che salvano gli abitanti di un villaggio messicano esportando valori di giustizia e democrazia, ora il pericolo viene dal di dentro, un'efferata ricerca del guadagno a tutti i costi depredando anche chi si è vicino e chi ha risparmiato tutta la vita per costruirsi un proprio futuro indipendente.
[+]
Un ottimo remake che non viene schiacciato dal peso del film originale del 1960 ( non considerando anche il film "I sette samurai) . Un passaggio di consegne che porta nel XXI secolo un America post capitalista, dove dal dio denaro che l'ha costruita e forgiata nonostante tutte le sue contraddizioni e i suoi effetti collaterali si intravede una modernità che unifica tutti, non ci sono più i buoni "bianchi" del primo film che salvano gli abitanti di un villaggio messicano esportando valori di giustizia e democrazia, ora il pericolo viene dal di dentro, un'efferata ricerca del guadagno a tutti i costi depredando anche chi si è vicino e chi ha risparmiato tutta la vita per costruirsi un proprio futuro indipendente.La nuova America si contrappone unendo le forze anche con chi sino a pochi anni fa era escluso dalla vita sociale e civile, lo stesso capo della banda che cerca di liberare il paesino dall'avido controllo di boss che cerca oro nelle sue vicinanze è un uomo di colore, e con lui anche un indiano, o nativo come si sul dire ora, un messicano, un cinese. Continua con successo il sodalizio tra il regista Antoine Fuqua e Denzel Washington che qui ritrovano anche Ethan Hawke dopo il successo di "Training Day". Tutto convicente anche il resto del cast tra cui spiccano il "guardiano" Chris Pratt e Vincent D'Onofrio. Voto finale 7 1/2
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a fight_club »
[ - ] lascia un commento a fight_club »
|
|
d'accordo? |
|
|
|