emanuele 1968
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lunedì 3 ottobre 2016
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fantastico eccezionale capolavoro
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Il film è fantastico, che il film sia un eccezionale capolavoro questo personalmente è fuori discussione; però scusate lo sfogo, ma assolutamente non mi è piaciuto il modo in cui viene rappresentata l'Italia.
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no_data
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domenica 2 ottobre 2016
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un gran film
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Poetico in un mondo in sfacelo, senza retorica permette di assistere e partecipare della bruttezza esterna ed interiore grazie alla purezza vera delle due protagoniste
. L'ho trovato bellissimo, intelligente e coinvolgente, non scontato.
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mercoledì 21 settembre 2016
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terra dei fuochi, abbi pietà di noi
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Enzo Avitabile, nella splendida canzone dei titoli di coda, fa un elenco dei comuni della terra dei fuochi, invocando pietà. L'uomo chiede pietà alla terra. L'uomo ha distrutto, l'uomo deve chiedere perdono ed espiare. Ma le due gemelle siamesi di questo film non hanno colpe, sono il frutto malato di questa terra inquinata, chissà, forse proprio per questo sono nate menomate? Fatto sta che loro non si perdono nel chiedersi chi debba perdonare chi, non hanno tempo, devono crescere e, per farlo, devono correre...
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mercoledì 21 settembre 2016
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lontane dal reality
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Dasy e Viola sono due ragazze fuori dal comune: sono gemelle siamesi; eppure non è questa la loro caratteristica più sorprendente perché, pur essendo adolescenti oggi, vogliono fuggire dalle luci della ribalta, dallo sguardo indiscreto da reality show che lo vuole fenomeni da adorare, odiare o deridere a seconda dello stato d'animo collettivo del momento. Un film forte, unico, un racconto meraviglioso sull'identità.
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mauridal
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mercoledì 21 settembre 2016
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le due pari indissolubili, ma non troppo .
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INDIVISIBILI un film di Edoardo De Angelis. Italia 2016
Senza scomodare i principi della geometria o della matematica, ma i numeri primi sono divisibili solo per sé stessi, pare di ricordare e quindi indivisibili con tutti gli altri numeri. Il numero due è divisibile solo con i numeri pari ad es. il quattro, il sei e ovviamente con lo stesso numero 2, così il risultato è uno. Tutta questa premessa , per introdurre il film dal titolo INDIVISIBILI, che ci presenta una storia di un duo ovvero di una coppia di gemelle siamesi indivisibili, non solo perché siamesi e quindi unite per l’anca sebbene staccabili, con una ordinaria operazione chirurgica, ma, in quanto veramente inseparabili, dal punto di vista psicologico, della personalità e della sicurezza affettiva.
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INDIVISIBILI un film di Edoardo De Angelis. Italia 2016
Senza scomodare i principi della geometria o della matematica, ma i numeri primi sono divisibili solo per sé stessi, pare di ricordare e quindi indivisibili con tutti gli altri numeri. Il numero due è divisibile solo con i numeri pari ad es. il quattro, il sei e ovviamente con lo stesso numero 2, così il risultato è uno. Tutta questa premessa , per introdurre il film dal titolo INDIVISIBILI, che ci presenta una storia di un duo ovvero di una coppia di gemelle siamesi indivisibili, non solo perché siamesi e quindi unite per l’anca sebbene staccabili, con una ordinaria operazione chirurgica, ma, in quanto veramente inseparabili, dal punto di vista psicologico, della personalità e della sicurezza affettiva. "Siamo nate così, è inevitabile, che l’una mangi e l’altra abbia mal di pancia", si dicono, tra loro , nei dialoghi in stretto dialetto napoletano , del film. Dunque, chiedono le due ragazze ormai adulte, perché è, e deve essere sempre così. E qui , il regista e lo sceneggiatore , Nicola Guaglianone, che è decisivo per le ambientazioni di periferia e un certo carattere dei personaggi, tra l’emarginato, e il border line, danno varie risposte, la prima , le due gemelle sono così e devono rimanere così per volere di un padre e una madre degenerati se non depravati, che le usano e sfruttano, facendo un mucchio di soldi per farle cantare, in coro nelle feste pacchiane e volgari del popolo sottoproletario superstizioso e ignorante se non malavitoso, che con una buona dose di sottosviluppo culturale, le considerano come un portafortuna miracoloso, da toccare e baciare come una reliquia. Le ragazze dalla nascita non furono staccate e in seguito neanche poiché risultano un grande affare per tutta la numerosa famiglia . Il film a questo punto si dilunga mostrando più volte le gemelle che cantano, e tra l’altro le giovani attrici Angela e Marianna Fontana esordienti ma bravissime, sono nella realtà anche sorelle , ma semplici, e davvero cantano all’unisono per il piacere di un pubblico neomelodico. Diversamente merita un accenno la colonna sonora del film che fa da sfondo, con le differenti musiche e i testi originali di Enzo Avitabile, e che perfino mette in risalto certi passaggi del film . Altra risposta, affonda nel fattore sottosviluppo e arretratezza della situazione socio antropologica in cui il film è ambientato .Quelle zona note come “ terra dei fuochi” , e adiacenti , e come Castel Volturno, in particolare, sono note per l’alta concentrazione di immigrati africani regolari e non, sfruttati per i lavori agricoli. Le cronache nere si sono occupate spesso di Castelvolturno, località non a caso scelta dalla grande Miriam Makeba per il suo ultimo concerto di solidarietà a quel popolo africano schiavizzato. Insomma, una materia abbondante per una storia da raccontare, e alla fine, il film riesce ad affrontare , parzialmente le molte problematiche, seppure sulla falsariga della vicenda direi new romantic delle gemelle vocalist che tragicamente si ritroveranno staccate fisicamente, ma sopravvivranno per essere condannate alla simbiosi e dipendenza psicologica. Alcune forzature di ambientazione , ed una eccessiva descrizione di alcuni personaggi, alla fine non disturba il significato ultimo, del film che il regista sottolinea, dunque, la difficoltà o a volte l’impossibilità di separare persone e cose intimamente legate, da più di un motivo materiale. Forse metafora pessimistica di un legame indissolubile tra una terra , un luogo e il suo destino . (mauridal)
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olga
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mercoledì 21 settembre 2016
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indimenticabile
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Ieri a Napoli è stato indimenticabile. Le gemelle Fontana sono potenti e pure, Massimiliano Rossi interpreta un padre dolente e incattivito, Antonia Truppo è poetica nella sua sciatteria. Un affresco di colori desaturati per raccontare una vita che va avanti per consunzione. Per me è già un classico.
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mercoledì 21 settembre 2016
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lontano anni luce dagli altri film italiani
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Com'è possibile che quest'anno l'Ialia abbia schierato dei film poco convincenti e poco memorabili a concorrere contro i grandi colossi del cinema mondiale, lasciando fuori questo Indivisibili che colloca De Angelis, di diritto, tra quei colossi? Questo film è un capolavoro assoluto, assoluto. Lo affermano i critici nazionali ed internazionali, lo afferma chi conclude la proiezione con le lacrime agli occhi. Ieri a Napoli è stato indimenticabile: la potenza pura delle gemelle Fontana, la cattiveria dolente di Massimiliano Rossi, la poesia sciatta di Antonia Truppo... un affresco di colori desaturati, cotti al sole e sbiaditi dalla salsedine di una vita che va avanti per consunzione.
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Com'è possibile che quest'anno l'Ialia abbia schierato dei film poco convincenti e poco memorabili a concorrere contro i grandi colossi del cinema mondiale, lasciando fuori questo Indivisibili che colloca De Angelis, di diritto, tra quei colossi? Questo film è un capolavoro assoluto, assoluto. Lo affermano i critici nazionali ed internazionali, lo afferma chi conclude la proiezione con le lacrime agli occhi. Ieri a Napoli è stato indimenticabile: la potenza pura delle gemelle Fontana, la cattiveria dolente di Massimiliano Rossi, la poesia sciatta di Antonia Truppo... un affresco di colori desaturati, cotti al sole e sbiaditi dalla salsedine di una vita che va avanti per consunzione. Una storia semplice e potente, non è ancora uscito in sala ma per me è già un classico.
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mercoledì 21 settembre 2016
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due interpreti indimenticabili
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Genitori sfruttatori eppure innamorati, famiglie allargate con zii omosessuali, africani in fuga ammalati di religione e superstizione, una terra violentata che allatta e avvelena i suoi figli: qui nascono e crescono le gemelle indivisibili, Dasy e Viola. Il racconto della loro passione e desiderio di libertà commuove ed esalta, il loro slancio di fuga dalla ribalta, verso la normalità, impone rispetto, ci insegna la dignità. Due interpreti sorprendenti, indimenticabili.
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casomai21
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mercoledì 21 settembre 2016
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il riscatto di due sorelle sull*orlo di un abisso
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Per chi ricorda il "Nome della Rosa" ad inizio film si parlava di abisso che chiamava l'abisso. Forse è lo stesso abisso morale in cui queste sensibili e sfortunate sorelle protagoniste in una fase del film rischiano di finire letteralmente traghettate in un mare senz'onde,da un anonimo (perchè il viso non è inquadrato) "Caronte" di dantesca memoria verso la "perduta gente "ed un Lucifero che le attende..La storia drammatica e grottesca si svolge sotto un cielo grigio, plumbeo e gonfio di pioggia del litorale domizio,luogo altresì dannato,da anni di incuria,abusi, illegalità, emarginazione multietnica e socialmente pericoloso, ben lontano dai fasti della romanità.
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Per chi ricorda il "Nome della Rosa" ad inizio film si parlava di abisso che chiamava l'abisso. Forse è lo stesso abisso morale in cui queste sensibili e sfortunate sorelle protagoniste in una fase del film rischiano di finire letteralmente traghettate in un mare senz'onde,da un anonimo (perchè il viso non è inquadrato) "Caronte" di dantesca memoria verso la "perduta gente "ed un Lucifero che le attende..La storia drammatica e grottesca si svolge sotto un cielo grigio, plumbeo e gonfio di pioggia del litorale domizio,luogo altresì dannato,da anni di incuria,abusi, illegalità, emarginazione multietnica e socialmente pericoloso, ben lontano dai fasti della romanità. Eppure. a queste persone sembra non mancare nulla in quanto espressione di consumismo sfrenato e dalla cultura pacchiana, come nella scena della festa della prima Comunione ad inzio film.di un pubblico che apprezza la musica neomelodica e che genera nuovi ammirati e sempre più giovani talenti e rispettivi fans.'E ben definito socialmente questo ambiente di falsi mecenati e di personale tecnico che lavora al nero con grossi introitii ,privi di controlli fiscali e completato da un sistema perverso dii scommesse più o meno clandestine.In questo contesto familiare tutti vogliono guadagnare dalla particolare e rara difficoltà fisica delle due sorelle che non svelo, per trarne vantaggi economici.Il padre e la madre al limite della deroga della patria potestà al discutibile e spietato parroco di frontiera. interpretato da un convincente Massimiliano Gallo. Tutti gli interpreti danno il meglio di sè dall'odioso padre-padrone alla fragile madre e a Peppe Servillo, il medico che ben comprende la drammatica situazione e che scatena nelle due ragazze sentimenti contrastanti dal desiderio di libertà secondo due precise e distinte volontà al senso di appartenenza reciproca all'angoscia della solitudine e dell'abbandono, e che si percepisce nell'ultima sequenza del film per la spettralità degli ambienti rappresentati, Le due giovani attrici esordienti sono davvero sorpendenti come quando vanno a cercare il responso della Sibilla nella originale grotta tufacea di Cuma per capire cosa fare della propria vita, ma il cenno al mito non finisce qui :le drammatiche fasi del film vengono accompagnate dalla voce epica e suggestiva di Enzo Avitabile, che, anche se con canzoni non del tutto inedite arricchisce con rara poesia le sensazioni dello spettatore del film di nostalgica fierezza e consapevolezza delle umane sofferenze. Un plauso alla regia per le scene girate in mare e in quei luoghi desolati apparentemente semidesertici che ricordano altri luoghi del Mediterraneo.
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vincenzoaniello80
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domenica 18 settembre 2016
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applausi in sala
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Visto ieri al Farnese nell'ambito della rassegna Venezia a Roma. Applausi in sala a fine proiezione e non era presente il regista nè il cast. Emozione spontanea, complimenti davvero.
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