francescacorallo
|
mercoledì 7 giugno 2017
|
amore... all'improvviso...
|
|
|
|
All'inizio conosciamo un simpatico scapestrato a cui viene letteralmente abbandonato tra le braccia un fagottino urlante da cui naturalmente non vede l'ora di liberarsi... Ma basta un giorno di tragicomici tentativi per innamorarsene perdutamente: nasce un papà che intorno alla sua principessa costruisce un'esistenza fatta di colori ed allegria, simboleggiata dalla casa-parco giochi, dove le scale sono scivoli e si entra da due porte "su misura"... Per lei inventa una figura materna da film, un'eroina in giro a salvare il mondo per sconfiggere lo spettro dell'abbandono e per esorcizzare quello della morte, una parola-mantra che magicamente resuscita... Ma la realtà riappare.
[+]
All'inizio conosciamo un simpatico scapestrato a cui viene letteralmente abbandonato tra le braccia un fagottino urlante da cui naturalmente non vede l'ora di liberarsi... Ma basta un giorno di tragicomici tentativi per innamorarsene perdutamente: nasce un papà che intorno alla sua principessa costruisce un'esistenza fatta di colori ed allegria, simboleggiata dalla casa-parco giochi, dove le scale sono scivoli e si entra da due porte "su misura"... Per lei inventa una figura materna da film, un'eroina in giro a salvare il mondo per sconfiggere lo spettro dell'abbandono e per esorcizzare quello della morte, una parola-mantra che magicamente resuscita... Ma la realtà riappare... La bimba cresce e il papà giocherellone sembra non bastare più, soprattutto quando si scoprono le sue "bugie"... Il film vira verso il dramma che si avvicina a grandi passi, ma in fondo nella vita conta la consapevolezza dell'amore che si è dato e ricevuto...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francescacorallo »
[ - ] lascia un commento a francescacorallo »
|
|
d'accordo? |
|
cristian
|
domenica 23 aprile 2017
|
per amore di una figlia.
|
|
|
|
Quando una mattina Kristin si presenta alla porta di Samuel (Omar Sy) la vita di quest’ultimo, trascorsa fino ad allora tra divertimento e spensieratezza, cambia drasticamente. La donna, una vecchia fiamma di Samuel, gli mette in braccio una bambina, Gloria, figlia di entrambi, sale su un taxi e va via. Samuel, chiaramente, non vuole la bambina e insegue la madre fino a Londra per riconsegnargliela. Passeranno ben otto anni e Gloria e Samuel saranno ancora insieme, legati da amore profondo.
Famiglia all’improvviso - Istruzioni non incluse di Hugo Gélin è una dramedy tutta da vivere tra sorrisi, risate e qualche lacrima.
[+]
Quando una mattina Kristin si presenta alla porta di Samuel (Omar Sy) la vita di quest’ultimo, trascorsa fino ad allora tra divertimento e spensieratezza, cambia drasticamente. La donna, una vecchia fiamma di Samuel, gli mette in braccio una bambina, Gloria, figlia di entrambi, sale su un taxi e va via. Samuel, chiaramente, non vuole la bambina e insegue la madre fino a Londra per riconsegnargliela. Passeranno ben otto anni e Gloria e Samuel saranno ancora insieme, legati da amore profondo.
Famiglia all’improvviso - Istruzioni non incluse di Hugo Gélin è una dramedy tutta da vivere tra sorrisi, risate e qualche lacrima. Si inserisce perfettamente nel filone di cui fa parte un altro film francese molto apprezzato, sempre con protagonista il possente e bravo Omar Sy, Quasi amici. L’opera di Gélin parte con un ritmo sostenuto e vivace che rispecchia lo stile di vita di Samuel (Omar Sy), personaggiodedito alla bella vita e a feste che durano fino all’alba. La Costa Azzurra come teatro assolato e libertino delle gesta di Samuel ben si sposa con il suo modo di essere. L’arrivo inaspettato della figlia inaspettata, Gloria (Gloria Colston), da una donna inaspettata, Kristin (Clémence Poésy), capovolgerà però del tutto la vita di Samuel, che fin da subito non rinnega la propria immaturità al cospetto di madre e bambina affermando: “Io sono un bambino, non puoi affidare un bambino a un bambino”.
Tutto cambia e deve cambiare nella vita di Samuel, pronto a scoprirsi padre modello che trasmette tutta la sua gioia di vivere alla piccola Gloria. I primi anni della bambina sono vissuti come il sogno che tutti quelli della sua età vorrebbero e meriterebbero di vivere, immersi nella felicità e nell’immaginazione stimolata. La vita di Gloria è un film dove realtà e immaginazione continuamente si fondono e non è un caso che il padre lavori come stuntman, che nella finzione rischia davvero la vita. E Gloria è talmente immersa in questo mondo fantastico creato ad hoc per lei (ricordando Big Fish di Tim Burton e altre pellicole affini) da non credere possibile che il padre possa farsi male, tant’è che lo considera ‘immortale’. La casa stessa in cui Samuel e Gloria vivono è un parco giochi in miniatura. Il protagonista vuole che la figlia gioisca di fronte alla vita anche per evitare che la mancanza di una madre assente faccia troppo presto presa su di lei. Questo mondo però, in gran parte fittizio, non può essere credibile troppo a lungo poiché arriverà il momento in cui Gloria crescerà, maturerà e inizierà a porsi delle domande su ciò che la circonda. Il rovescio della medaglia, dunque, è che si faccia ricorso alle bugie per far credere che tutto intorno a te rimanga sempre bello e immacolato e alle inevitabili conseguenze di ciò in un prossimo futuro Samuel non vuole pensare.
Gélin velatamente e abilmente accenna a questioni vive nella società moderna, senza addentrarvisi più di tanto ma stimolando comunque la riflessione. Vengono messe sul piatto questioni famigliari molto dibattute come la capacità di un padre oppure di due padri (questa seconda figura rappresentata dall’amico omosessuale di Samuel, Bernie) di crescere un bambino senza la presenza della figura, in questo caso, della madre biologica. Il regista francese a tale questione non vuole dare una risposta definitiva ma lascia la scelta al pubblico. Di una cosa però è convinto: un bambino è figlio di chi lo cresce con amore e protezione e non di genitori che, seppure biologici, sono incredibilmente irresponsabili e incapaci di badare persino a loro stessi.
Ottimo il cast con un Omar Sy sugli scudi, molto credibile e coinvolgente nei panni di un personaggio le cui caratteristiche non sono lontane da quelle con cui l’attore ha già avuto a che fare soprattutto in Quasi amici, ma anche, seppur con diverse altre sfumature, in Mr Chocolat.
In definitiva, Famiglia all’improvviso - Istruzioni non incluse è un film scorrevole, mai banale, con buon ritmo e con un funzionante colpo di scena, ben gestito e preservato nelle diverse tappe che portano allo svelamento finale in cui si tocca l’apice del coinvolgimento emotivo. L’opera intrattiene, diverte, commuove e fa riflettere ma, non trattandosi di un prodotto del tutto originale, porta diverse volte lo spettatore ad avere déjà vu istantanei di cose già viste. Il tutto, comunque, è amalgamato bene e non scade nella copia di nessuna pellicola precedente garantendo al film una propria identità.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cristian »
[ - ] lascia un commento a cristian »
|
|
d'accordo? |
|
bergat
|
domenica 10 settembre 2017
|
la moda del rifacimento
|
|
|
|
Famiglia all'improvviso è un film ben fatto, che avrebbe una valenza maggiore se non fosse un rifacimento di Istructions non included di Eugenio Derbez del 2013. I dialoghi sono i medesimi ma con una diversa locazione dello svolgimento della storia. Al posto della Francia c'è il Messico e invece dell'Inghiltera ci sono gli States. La forza mimica e rappresentativa di Omar Sy, protagonista del film è notevole ma inferiore a quella di Eugenio Derbez protagonista, oltre che regista di Istruction not included. In parole povere il film una famiglia all'improvviso del 2016, non aggiunge niente di più a quanto offre il film di Derbez... caso mai possiamo dire che ha meno dinamica emotiva, meno pathos, cosa che Derbez invece riesce ad offrire con maggiore variazione di contrasti oltre ad essere anche meno discontinuo.
[+]
Famiglia all'improvviso è un film ben fatto, che avrebbe una valenza maggiore se non fosse un rifacimento di Istructions non included di Eugenio Derbez del 2013. I dialoghi sono i medesimi ma con una diversa locazione dello svolgimento della storia. Al posto della Francia c'è il Messico e invece dell'Inghiltera ci sono gli States. La forza mimica e rappresentativa di Omar Sy, protagonista del film è notevole ma inferiore a quella di Eugenio Derbez protagonista, oltre che regista di Istruction not included. In parole povere il film una famiglia all'improvviso del 2016, non aggiunge niente di più a quanto offre il film di Derbez... caso mai possiamo dire che ha meno dinamica emotiva, meno pathos, cosa che Derbez invece riesce ad offrire con maggiore variazione di contrasti oltre ad essere anche meno discontinuo. Una famiglia all'improviso va visto comunque perchè rispetto a tanti film che non dicono niente, questo lancia un messaggio al nostro cuore, ma è d'obbligo in ogni caso vedere l'originale di Eugenio Derbez, perchè offre di più e lo fa in maniera magistrale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a bergat »
[ - ] lascia un commento a bergat »
|
|
d'accordo? |
|
andreagiostra
|
sabato 22 aprile 2017
|
bellissimo e contemporaneo!
|
|
|
|
In una parola: Bellissimo! È questo che mi viene di scrive immediatamente dopo aver visto questo racconto poetico, neorealista, contemporaneo, dal sapore amaro e dolce insieme!
Gli aggettivi sarebbe sprecati per chi ama il genere commedia-drammatico-impegnato perché è un film da vedere, da gustare, da assaporare, che fa sorridere ed emozionare, che ti fa battere il cuore aritmicamente e scendere le lacrime senza che te ne accorgi, che ti catapulta in una dimensione empatica nella quale ti ritrovi imprigionato fino allo scorrere dei titoli di coda. Ecco cos’è emozionalmente questo film! E da questa prospettiva è certamente da non perdere!
La sceneggiatura di Hugo Gélin e di Mathieu Oullion è da veri grandi artisti della settima Arte.
[+]
In una parola: Bellissimo! È questo che mi viene di scrive immediatamente dopo aver visto questo racconto poetico, neorealista, contemporaneo, dal sapore amaro e dolce insieme!
Gli aggettivi sarebbe sprecati per chi ama il genere commedia-drammatico-impegnato perché è un film da vedere, da gustare, da assaporare, che fa sorridere ed emozionare, che ti fa battere il cuore aritmicamente e scendere le lacrime senza che te ne accorgi, che ti catapulta in una dimensione empatica nella quale ti ritrovi imprigionato fino allo scorrere dei titoli di coda. Ecco cos’è emozionalmente questo film! E da questa prospettiva è certamente da non perdere!
La sceneggiatura di Hugo Gélin e di Mathieu Oullion è da veri grandi artisti della settima Arte. La regia dello stesso Hugo Gélin è eccellente. Ma il vero “mattatore” del film rimane il bravissimo Omar Sy, ormai noto in tutto il mondo per la struggente e coinvolgente interpretazione in uno dei film francesi più belli degli ultimi vent’anni: “Quasi amici” del 2011, con la splendida regia di Olivier Nakache e Eric Toledano, e la straordinaria sceneggiatura degli stessi registi. È con “Quasi amici” che Omar Sy diventa l’attore contemporaneo più amato di Francia; il film francese è il più visto di sempre in tutto il mondo. Ed è dopo questa pellicola che Omar Sy viene chiamato dal grande cinema hollywoodiano divenendone una vera stella ed interpretando ruoli importanti in diversi lungometraggi di produzione statunitense.
“Famiglia all’improvviso”, titolo originale “Demain tout commence” (“Domani tutto comincia” … che c’azzecca con la traduzione della distribuzione italiana in “Famiglia all’improvviso”? Non si capisce proprio questa strana abitudine delle case di distribuzione italiane di stravolgere i titoli! Pessima abitudine del provincialismo cinematografico italico!), racconta la storia di Samuel (Omar Sy) che vive una vita spensierata, piena di divertimento e di belle donne nell’accogliente e incantevole Francia del sud, al servizio di Samantha, una ricca donna che l’ha cresciuto e lo ama come un figlio, interpretata dalla bravissima e ancora bellissima star francese Clémentine Célarié.
Samuel si ritrova tra le mani, senza rendersene completamente conto, la piccola Gloria (Gloria Colston) abbandonata dalla mamma (Clémence Poésy) con la quale aveva avuto, l’estate precedente, una relazione occasionale della quale non rimane traccia nella sua memoria subitanea!
È da quel momento che Samuel si vede costretto ad allevare una bimba bellissima e sempre sorridente e felice, da padre inesperto ma sempre affettuoso e amorevole fino all’inverosimile.
La narrazione filmica sviluppa quindi una serie di temi assai importanti e contemporanei che molte coppie in crisi nella realtà si vedono costretti a sperimentare ed affrontare non sempre preparati e con l’interesse rivolto alla cura e alla tutela affettiva dei figli; l’amore infinito di un padre nei confronti della figlia; le difficoltà quotidiane da superare per garantire un benessere e una cura attenta e fatta di gioie e spensieratezza; la malattia che talvolta costringe i genitori a vedere le cose da una prospettiva drammatica e dura; l’uso cinico ed egoistico dei figli per un interesse narcisistico che non tiene conto che la propria prole va tutelata sopra ogni cosa; l’odio e l’amore; la preoccupazione e la felicità, la gioia e il dolore; la vita vissuta e il ricordo; la coppia genitoriale eterosessuale e/o omosessuale; la famiglia genetica e quella biologica; la vita della quotidianità delle persone comuni, insomma, fatta di fatica, dolore e spruzzi repentini di felicità!
Il finale è sorprendente, emozionante e bellissimo insieme … e certamente non lo racconteremo in queste poche righe, ma sarà un elemento di curiosità in più per il lettore di questa recensione perché vada al cinema per vedere quest’ultimo capolavoro francese!
ANDREA GIOSTRA.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andreagiostra »
[ - ] lascia un commento a andreagiostra »
|
|
d'accordo? |
|
alberto
|
martedì 16 maggio 2017
|
la noia supera le risate e la commozione finale
|
|
|
|
Era proprio necessario allungare così tanto il brodo? Delle 2 ore di durata si salva solo la prima mezz'oretta, molto spassosa e tenera, e gli ultimi minuti, commoventi e contenenti il verso senso della storia (e anche una dolce e molto ottimista teoria sul senso della vita). Il resto di questa pellicola francese è pesante, noioso e inutile, dato che è ricolmo di dialoghi già sentiti e parla del solito caso giudiziario in cui ci vanno di mezzo, per le colpe dei genitori, i poveri figli: in questo caso troviamo Samuel, un giovane uomo di colore scherzoso e rimasto bambino, che alle 5 balla ancora ed è a caccia di prede dell'altro sesso.
[+]
Era proprio necessario allungare così tanto il brodo? Delle 2 ore di durata si salva solo la prima mezz'oretta, molto spassosa e tenera, e gli ultimi minuti, commoventi e contenenti il verso senso della storia (e anche una dolce e molto ottimista teoria sul senso della vita). Il resto di questa pellicola francese è pesante, noioso e inutile, dato che è ricolmo di dialoghi già sentiti e parla del solito caso giudiziario in cui ci vanno di mezzo, per le colpe dei genitori, i poveri figli: in questo caso troviamo Samuel, un giovane uomo di colore scherzoso e rimasto bambino, che alle 5 balla ancora ed è a caccia di prede dell'altro sesso. Dopo una notte di passione una donna si presenta alla sua barca con una neonata, Gloria, sostiene che dall'unica avventura passata insieme sia nata quest'ultima e con la scusa di pagare il taxi la affida a lui, che tutto si aspettava quel giorno tranne di diventare padre, proprio lui. I due saranno costretti, dopo un vano inseguimento della madre, a convivere a Londra, poiché rimasti senza soldi, ospitati da un produttore omosessuale che ha anche offerto il lavoro di stuntman. Gloria cresce e con il papà instaura un rapporto fatto di divertimento e di fiducia reciproca, tra cinema, circhi e parchi di divertimento. Tuttavia dopo 8 anni la genitrice si ripresenta e, dopo aver dato, vuole togliergliela e portarla a New York. Samuel sa che c'è un motivo per la sua grande dedizione nel rendere uno spasso la vita della piccina...Un vero peccato il risultato finale, anche se era difficile realizzare un film degno di nota, considerando che è il remake del messicano "Instructions not included" di Eugenio Derbez, e il protagonista Omar Sy ("Quasi Amici") rimane la cosa migliore del film: spontaneo e in grado di trasmettere allo spettatore sia le risate, soprattutto all'inizio, come con la stralunata reazione dell'esistenza di una figlia e con la frettolosa discesa dalle scale mobili, ma anche un paio di lacrime alla fine, visto che riesce a comunicare tutta l'amarezza per lo svolgersi della vicenda. Purtroppo la sceneggiatura, scritta anche dal regista Hugo Gélin, si perde nella solita questione "aut pater aut mater" e concentra nei due lassi di tempo sopracitati le sequenze migliori, toccando un pò la commedia e un pò il dramma in maniera discontinua. Tra gli attori c'è nel ruolo di Gloria un'altra Gloria (Colston), in quello di Kristin, la madre, Clemence Poesy, alias Fleur Delacour nella saga di "Harry Potter", e infine Antoine Bertrand interpreta Bernie, simpatico produttore che fa occhietti a tutti gli uomini che incontra e cerca di vagliare il loro orientamento sessuale. Il messaggio dell'ingiustizia della vita, che non regala mai niente, colmato dalla fiducia nel "carpe diem" è molto esplicito e rimane impresso, ma non riesco a dire che il film non mi abbia fatto annoiare per più di un'ora e che le risate iniziali si siano rivelate molto effimere. Campione d'incassi in Francia, e anche in Italia è stata una sorpresa per gli esercenti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alberto »
[ - ] lascia un commento a alberto »
|
|
d'accordo? |
|
gioggi.88
|
venerdì 28 aprile 2017
|
un po' banalotto
|
|
|
|
L'idea è simpatica, il cast super promettente.... la sceneggiatura un po' debole a parer mio. I primi 20 minuti divertenti, funzionano alla grande... poi diventa pieno di luoghi comuni, passa dei messaggi che sono a parer mio sbagliatissimi (uno tra tutti: mentire ai bambini sui loro genitori è sbagliatissimo.. le bugie a fin di bene su cose così importanti come la genitorialità puófare più danni della grandine, e i figli non ti sorridono, come nel film, dopo un quarto d'ora) e diventa semi-serio con pretese meló che non c'entrano nulla! Anche la lotta finale in tribunale per l'affido della figlia è veramente populista e demagogica, dimenticando che a un figlio servono ENTRAMBI i genitori, a dispetto di quanto siano stati assenti o sbagliati, perché sono i suoi.
[+]
L'idea è simpatica, il cast super promettente.... la sceneggiatura un po' debole a parer mio. I primi 20 minuti divertenti, funzionano alla grande... poi diventa pieno di luoghi comuni, passa dei messaggi che sono a parer mio sbagliatissimi (uno tra tutti: mentire ai bambini sui loro genitori è sbagliatissimo.. le bugie a fin di bene su cose così importanti come la genitorialità puófare più danni della grandine, e i figli non ti sorridono, come nel film, dopo un quarto d'ora) e diventa semi-serio con pretese meló che non c'entrano nulla! Anche la lotta finale in tribunale per l'affido della figlia è veramente populista e demagogica, dimenticando che a un figlio servono ENTRAMBI i genitori, a dispetto di quanto siano stati assenti o sbagliati, perché sono i suoi. Peccato, poteva restare quello che prometteva, una commedia divertente senza pretendere di toccare temi così importanti (senza svilupparli) restando nella superficie con "già visti" e "già detti" ....
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gioggi.88 »
[ - ] lascia un commento a gioggi.88 »
|
|
d'accordo? |
|
|