kris77
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domenica 13 novembre 2016
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ma quanto è costato?
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Mi piace andare al cinema per avere emozioni, spesso a casa su piccolo schermo si perdono. Ci tenevo a vedere questo film perché mi erano piaciuti i primi due capitoli...che avevo perso al cinema. Ma questo mi ha deluso molto. Soprattutto, al di là della recitazione, per tutta la durata del film ho avuto un dubbio : ma la scelta di girare acamera a mano per tutto il film era voluto....oppure avevano dei pessimi operatori alla ripresa??? Del tipo,scelta tecnica dovuta a basso budget???? Boh....in alcuni punti era veramente inguardabile,talmente erano mosse...(parere personale)
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emanuele 1968
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martedì 20 settembre 2016
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bello
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Inquadrature da mal di mare, e quanto da fare per sto Jason Bourne........
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jackmalone
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venerdì 16 settembre 2016
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il giro del mondo in 80 assurdità
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Dal momento che la CIA non sembra più affaccendata in problemi cruciali per la sopravvivenza dell'umanità, non sembra coinvolta in colpi di stato, attentati terroristici , nel sostegno di improbabili dittature, né riesce minimamente ad incidere nelle insensate azioni dell'esercito islamico, è giusto che i suoi dipendenti non rimangano disoccupati. Tanti bei cervelli, esperti in informatica e con un sicuro avvenire in campo scientifico , tecnologico e finanziario sprecano il loro tempo per dare la caccia ad un ex dipendente, tale Jason Bourne che sembrava in tutt'altre faccende affaccendato e aveva messo una pietra sopra al suo passato.
Pur ignorando completamente l'esistenza di una tale saga e senza fare alcuno sforzo nel seguire una trama inesistente, balza anche agli occhi dei più sprovveduti, l'intenzione di una spettacolarizzazione della velocità.
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Dal momento che la CIA non sembra più affaccendata in problemi cruciali per la sopravvivenza dell'umanità, non sembra coinvolta in colpi di stato, attentati terroristici , nel sostegno di improbabili dittature, né riesce minimamente ad incidere nelle insensate azioni dell'esercito islamico, è giusto che i suoi dipendenti non rimangano disoccupati. Tanti bei cervelli, esperti in informatica e con un sicuro avvenire in campo scientifico , tecnologico e finanziario sprecano il loro tempo per dare la caccia ad un ex dipendente, tale Jason Bourne che sembrava in tutt'altre faccende affaccendato e aveva messo una pietra sopra al suo passato.
Pur ignorando completamente l'esistenza di una tale saga e senza fare alcuno sforzo nel seguire una trama inesistente, balza anche agli occhi dei più sprovveduti, l'intenzione di una spettacolarizzazione della velocità. In un'epoca in cui la maggior parte delle persone passa il suo tempo seduta davanti ad uno schermo, è bello pensare che con una moto, non da trial, lanciata ad alta velocità si possa salire o scendere le scale , vincere la forza di gravità, distruggere auto e tutto ciò che ci si para davanti, mantenendo in sella i passeggeri , quando tutti sanno che la moto è il mezzo più instabile e basta un pochino di ghiaia a farla cadere.Non parliamo poi di quello che riesce a fare una normalissima auto in corsa, non l'auto di 007,in un'interminabile e noiosissima sequenza, al computer grafica naturalmente, con buona pace degli stuntmen, veri professionisti del cinema del passato. Non c'è neanche la soddisfazione che sia l'ultimo. Tutto fa capire che la saga continua a discapito di un pubblico che si accontenta veramente di poco.
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visualman
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giovedì 15 settembre 2016
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solo azione e a tratti anche inverosimile
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non mi pare che durante le rivolte ad atene in ogni angolo della città venissero gettate molotov, e che un furgone corazzato della swat possa falciare come un carro armato intere fila di auto ferme come mattoncini di lego. queste solo alcune forzature per esasperare la spettacolarizzazione degli inseguimenti sulle strade che pervadono quasi tutto il film. concordo con la recensione di mymovies, tutte le potenziali riflessioni sullo spionaggio della cia e l'uso dei social (si pensi anche al caso fbi - apple per l'accesso all'iphone del terrorista di boston, nel film citato anche se indirettamente) rimangono sullo sfondo, così come l'immedesimazione nei protagonisti da parte dello spettatore. a farla da padrone sono solo le scene d'azione che, per carità, dovrebbero essere materia di insegnamento accademico ai registi e sceneggiatori di casa nostra, ma che alla fine della visione non lasciano nulla.
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non mi pare che durante le rivolte ad atene in ogni angolo della città venissero gettate molotov, e che un furgone corazzato della swat possa falciare come un carro armato intere fila di auto ferme come mattoncini di lego. queste solo alcune forzature per esasperare la spettacolarizzazione degli inseguimenti sulle strade che pervadono quasi tutto il film. concordo con la recensione di mymovies, tutte le potenziali riflessioni sullo spionaggio della cia e l'uso dei social (si pensi anche al caso fbi - apple per l'accesso all'iphone del terrorista di boston, nel film citato anche se indirettamente) rimangono sullo sfondo, così come l'immedesimazione nei protagonisti da parte dello spettatore. a farla da padrone sono solo le scene d'azione che, per carità, dovrebbero essere materia di insegnamento accademico ai registi e sceneggiatori di casa nostra, ma che alla fine della visione non lasciano nulla. in questo nuovo capitolo è rimasto solo il canovaccio nudo e crudo dela serie, con una telecamera dinamica e nervosa che, al ritmo di una clonna sonora incalzante, segue di spalle un jason bourne concentrato come un missile intelligente a raggiungere e distruggere il solito cinico e spietato capo della cia. ma la trama del film è scriptata e sui binari come un cattivo videogame, con conseguente annullamento della suspense e delle emozioni più elementari
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ashtray_bliss
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domenica 11 settembre 2016
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grandioso ritorno del apostata bourne!
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Il ritorno di Jason Bourne era un evento che molti fan (me compresa) della saga si aspettavano da tempo dopo il fallimentare quarto capitolo spin-off che ha deluso pressochè tutti, nonostante un Renner in gamba ma poco calato nel ruolo. Questa volta, a interpretare il famigerato killer della CIA, ora divenuto lui stesso un ricercato numero uno, ritorna il volto familiare di Matt Damon e alla regia ritorna il quotato e apprezzatissimo Paul Greengrass. Probabilmente sarò imparziale in questa recensione ma ho trovato l'omonimo Jason Bourne veramente all'altezza delle aspettative poste. E' un film dalle molteplici sfaccettature, che solleva (di nuovo) ombre e dubbi riguardo le operazioni dell'agenzia d'intelligence più famosa e chiacchierata al mondo, ma ovviamente la pellicola non si ferma a ciò e solleva alcune delle tematiche scottanti della nostra società quali l'effettiva esistenza della privacy e la violazione della stessa tramite i social network, l'uso di mezzi tecnologici sempre più sofisticati che ci monitorizzano costantemente e dai quali è impossibile nascondersi, la sorveglianza di massa ma anche i disordini sociali e politici.
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Il ritorno di Jason Bourne era un evento che molti fan (me compresa) della saga si aspettavano da tempo dopo il fallimentare quarto capitolo spin-off che ha deluso pressochè tutti, nonostante un Renner in gamba ma poco calato nel ruolo. Questa volta, a interpretare il famigerato killer della CIA, ora divenuto lui stesso un ricercato numero uno, ritorna il volto familiare di Matt Damon e alla regia ritorna il quotato e apprezzatissimo Paul Greengrass. Probabilmente sarò imparziale in questa recensione ma ho trovato l'omonimo Jason Bourne veramente all'altezza delle aspettative poste. E' un film dalle molteplici sfaccettature, che solleva (di nuovo) ombre e dubbi riguardo le operazioni dell'agenzia d'intelligence più famosa e chiacchierata al mondo, ma ovviamente la pellicola non si ferma a ciò e solleva alcune delle tematiche scottanti della nostra società quali l'effettiva esistenza della privacy e la violazione della stessa tramite i social network, l'uso di mezzi tecnologici sempre più sofisticati che ci monitorizzano costantemente e dai quali è impossibile nascondersi, la sorveglianza di massa ma anche i disordini sociali e politici. Anche se quest'ultimi, per forza di cose, servono da cornice alla lunga e riuscitissima scena iniziale dell'inseguimento ad Atene, la città simbolo delle rivolte, del disagio sociale, volto infranto di una nazione (s)venduta alle potenze straniere. In tal senso è apprezzailissima la metafora, forse voluta e studiata appositamente e forse puramente involontaria e casuale, di sovrappore narrativamente una città come Atene e un personaggio come Jason Bourne, ove entambi si ribellano al sistema che li controlla e li opprime tentando di salvaguardare la propria identità.
E' tutto ciò si svolge sullo schermo mentre noi seguiamo Jason Bourne, filo conduttore dell'intera storia, il quale viene nuovamente alla ribalta con l'intenzione di scoprire che ruolo avesse suo padre nella creazione del programma Treadstone, del quale successivamente lui fece parte divenendo una macchina assassina per conto del governo americano. Aiutato inizialmente da Nicky Parsons, ex agente lei stessa che ora si è schierata dalla parte di JB hackerando dei file dell'agenzia, il nostro protagonista si vedrà implicato in una serie di eventi e omicidi (tra cui quello di Nicky) dal quale sarà impossibile starne fuori. Intanto un nuovo progamma della Cia, dal nome in codice Ironhand, è stato messo in atto e sarà compito di Bourne comprendere di cosa si tratta e fermarlo.
Greengrass in questo modo torna in grande stile sugli schermi cinematografici confezionando un prodotto d'azione ad hoc, curato nei minimi dettagli, che non si limita ad offrire puro intrattenimento adrenalinico senza impegno ma che riesce sempre a coinvolgere lo spettatore senza far diminuire l'interesse per la trama alla quale si assiste, dosando in maniera equilibrata tutti gli ingredienti del genere che il regista ormai ha confermato di saper adoprare in maniera ineccepibile. Grazie ad una regia ed un montaggio impeccabile, basato inequivocabilmente sulla macchina da presa manuale, riesce a confezionare un prodotto ricco di colpi di scena, sequenze adrenaliniche folgoranti, suspence, tensione e giochi di specchi come i migliori spy-thriller, riuscendo pienamente nell'obbiettivo di tenere lo spettatore inchiodato alla sedia e col fiato sospeso. Non trascurando nemmeno l'aspetto psicologico ed introspettivo dei suoi personaggi, Jason Bourne il film, si colloca abilmente tra i migliori action di genere degli ultimi anni e si rivela un degno successore della precedente trilogia, lasciando aperto uno spiraglio che fa presagire il continuo del franchise.
Supportato da un cast azzeccatissimo e convincente, dove su tutti spicca una tosta ed energica Alicia Vikander (non a caso si tratta di un'attrice premio Oscar), nelle vesti di una acuta e abile spia doppiogiochista, ma anche il personaggio controverso di Tommy Lee Jones, capo della Cia con aspirazioni vendicative nei confronti del ex pupillo ora divenuto un traditore e il nemico numero uno dell'intelligence. Insomma, si tratta di un prodotto solido e soddisfacente, sia dall'aspetto dei contenuti che della tecnica. L'attesa per un nuovo capitolo della saga era altissima e personalmente ammetto che le mie aspettative non sono state disattese. Dialoghi scarni, tanta azione, coinvolgimento e riflessioni sociali considerevoli fanno di questo film un ottimo erede della saga e confermano l'amatissimo Damon come attore eccelso nei ruoli spy, mentre Greengrass si riconferma un maestro del genere.
Ottimo e imperdibile, specialmente per i fan della serie. 4/5.
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[+] fracassone
(di giovanni)
[ - ] fracassone
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frankbert
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venerdì 9 settembre 2016
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per un fan di bourne come me è dura ammetterlo...
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ma questa volta proprio non ci siamo. Il 4^ capitolo interpretato da Matt Damon convince poco, anche meno dello spin-off "The Bourne Legacy" con Jeremy Renner. Sono due i problemi principali: In primis la sceneggiatura, scritta dallo stesso Damon e dal regista Greengrass, in secondo luogo l'imbarazzante pochezza riguardo l'uso delle tecnologie informatiche. Era sicuramente difficile dare un degno seguito a "The Bourne Ultimatum" ma si poteva sicuramente fare di meglio. Bourne è alla deriva e continua a sopravvivere tra combattimenti illegali al confine greco-albanese e ricorrenti incubi sul suo passato. Ormai stanco di questa vita, durante un combattimento, sembra deciso a farla finita lasciandosi andare ai colpi dell'avversario di turno.
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ma questa volta proprio non ci siamo. Il 4^ capitolo interpretato da Matt Damon convince poco, anche meno dello spin-off "The Bourne Legacy" con Jeremy Renner. Sono due i problemi principali: In primis la sceneggiatura, scritta dallo stesso Damon e dal regista Greengrass, in secondo luogo l'imbarazzante pochezza riguardo l'uso delle tecnologie informatiche. Era sicuramente difficile dare un degno seguito a "The Bourne Ultimatum" ma si poteva sicuramente fare di meglio. Bourne è alla deriva e continua a sopravvivere tra combattimenti illegali al confine greco-albanese e ricorrenti incubi sul suo passato. Ormai stanco di questa vita, durante un combattimento, sembra deciso a farla finita lasciandosi andare ai colpi dell'avversario di turno. Improvvisamente però un volto amico compare tra la folla, si tratta di Niky Parson, ex della CIA e da tempo in fuga come Jason. Niky ha scoperto alcune cose sul passato di Jason ed in particolare sul padre di quest'ultimo. Da qui si dipana una storia fatta di ottimi inseguimenti, combattimenti e giri per il mondo che però non suppliscono all'esile trama. Per quanto riguarda il discorso tecnologico si parte subito con un'imbarazzate hackeraggio a base di "use sql to hack their database" e poi si va avanti con altre perle raccontate molto bene nel post di Devindra Hardavar sul sito engadget dot com dal titolo: "Jason Bourne is embarrassingly dumb about tech". Una citazione in ultimo alla social media company "Deep Dream" che, udite udite, annuncia una nuova piattaforma in grado di personalizzare la user experience basandola sulle preferenze degli utenti.... Un'occasione sprecata o forse meglio dire un sequel non necessario.
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flaw54
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giovedì 8 settembre 2016
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una " cosa " inguardabile
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Non si può definire neppure un film: una serie di inseguimenti in città diverse ( ben fatto quello ad Atene, ridicolo e insopportabile quello a Las vegas ) senza trama e con personaggi ormai privi di qualsiasi sfumatura psicologica. Matt Damon e Vincent Cassel sembrano dud androidi che ricordano in tutto e per tutto i personaggj e gli inseguimenti di Terminator ( e al confronto Schwarzenegger ne esce ingigantito ), Tommie Lee Jones è la parodia di se stesso, mentre se proprio dobbiamo salvare qualcosa salviamo il personaggio della Wikander, l' unico che sembra avere qualche caratteristica umana. Purtroppo la conclusione lascia aperta la porta ad uninevitabile seguito, ma speriamo che il botteghino affossi questa specie ci film.
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Non si può definire neppure un film: una serie di inseguimenti in città diverse ( ben fatto quello ad Atene, ridicolo e insopportabile quello a Las vegas ) senza trama e con personaggi ormai privi di qualsiasi sfumatura psicologica. Matt Damon e Vincent Cassel sembrano dud androidi che ricordano in tutto e per tutto i personaggj e gli inseguimenti di Terminator ( e al confronto Schwarzenegger ne esce ingigantito ), Tommie Lee Jones è la parodia di se stesso, mentre se proprio dobbiamo salvare qualcosa salviamo il personaggio della Wikander, l' unico che sembra avere qualche caratteristica umana. Purtroppo la conclusione lascia aperta la porta ad uninevitabile seguito, ma speriamo che il botteghino affossi questa specie ci film. Concludo: non capisco perché i film americani si concludano sempre allo stesso modo con pugni, violenza e morte nello scontro tra buoni e cattivi. E ora dovremo sorbirci Indipendence day e Reacher che sj preannunciano purtroppo sulla stessz lunghezza d' onda. Il computer sta sperzonalizzando tutto e distruggendo storie e attori!
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elpiezo
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martedì 6 settembre 2016
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un circo confusionario!!!
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Il ritorno di Jason Bourne è un autentico concentrato di scene d'azione ed esplosioni. Da Atene a Londra fino a Las Vegas un lungo pirotecnico giro del mondo condito da inseguimenti e scontri a fuoco tra gli alti poteri della CIA ed il letale agente segreto alle prese con le scomode verità inerenti al suo misterioso passato. Matt Damon, Vincent Cassel, Alicia Vikander e Tommy Lee Jones, sono le punte di diamante del prezioso cast che interpreta un action movie la cui linearità della trama funge da rampa di lancio per l'assoluta esibizione di un prodotto costoso il cui scopo è quello di intrattenere fin dalle sequenze iniziali.
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pika palindromo
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domenica 4 settembre 2016
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occhio al mal di mare
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Purtroppo il film ha diverse pecche...La prima che noterete (ma già presente anche in altri capitoli) è la camera che anche nelle scene statiche riesce a stare stabile creando un certo mal di mare.
Anche la trama ha diversi problemi: il primo è che non esiste :-D tutti gli eventi del film possono essere riassunti in mezza riga e non c'è il minimo sviluppo ne dei personaggi ne degli antagonisti.
Tuttavia per quanto riguarda gli stunt quelli sono notevoli specialmente la scena finale a Los Angeles
[+] hai ragione
(di fight_club)
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muttley72
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domenica 4 settembre 2016
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stesse atmosfere, stessi pedinamenti-inseguimenti
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Stavolta sono concorde con la recensione di MyMovies...questo episodio non aggiunge nulla alla serie dell'agente CIA ribelle....e non ha certo momenti di pausa, ma anzi è quasi esclusivamente un continuo inseguimento attraverso varie città dove si "rincorrono" Bourne, la CIA ("sdoppiata" tra buoni e cattivi) e (fino a che non viene eliminata) la collaboratrice del primo.
Effettivamente il film non è malaccio per chi apprezzi i montaggi di questo tipo e le scene girate in questo modo...ma la spettacolarità la fanno solo i luoghi e le circostanze ...poichè attori e storia sono una fotocopia della fotocopia. Paradossalmente chi non avesse mai visto i tutti i film precedenti ....sarebbe soddisfatto dal film, ma il problema resta per chi invece .
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Stavolta sono concorde con la recensione di MyMovies...questo episodio non aggiunge nulla alla serie dell'agente CIA ribelle....e non ha certo momenti di pausa, ma anzi è quasi esclusivamente un continuo inseguimento attraverso varie città dove si "rincorrono" Bourne, la CIA ("sdoppiata" tra buoni e cattivi) e (fino a che non viene eliminata) la collaboratrice del primo.
Effettivamente il film non è malaccio per chi apprezzi i montaggi di questo tipo e le scene girate in questo modo...ma la spettacolarità la fanno solo i luoghi e le circostanze ...poichè attori e storia sono una fotocopia della fotocopia. Paradossalmente chi non avesse mai visto i tutti i film precedenti ....sarebbe soddisfatto dal film, ma il problema resta per chi invece ....ha già visto tutte le precedenti puntate....
Due stelle e mezzo....
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