ciccioeandi
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domenica 1 marzo 2015
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bel film
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fateve na risata ogni tanto e non siate pessimisti
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cristina t. chiochia
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sabato 7 febbraio 2015
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un film che crede nei miracoli
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Già la doppia locandina dice tutto. E cosi, se nel "Principe abusivo" Alessandro Siani regista si proponeva da solo sul trono con la corona su di un piede, ecco che ora torna alla regia con "si accettano miracoli" o accanto a Fabio de Luigi in atto di benedirlo, come un novello lucignolo, oppure in mezzo a dei bambini oranti, come pinocchio. Nella storia di questi tre fratelli che si ritrovano dopo tanti anni e dopo essersi costruiti vite cosi differenti, lucignolo-pinocchio Siani parla di miracoli per riderci su. E non sempre in modo "canonico".
Se il personaggio di Fulvio-Lucignolo (Alessandro Siani) ben ricalca i tempi in cui viviamo- novello tagliatore di teste che per legge di contrappasso viene anche lui licenziato dalla multinazionale per cui lavora.
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Già la doppia locandina dice tutto. E cosi, se nel "Principe abusivo" Alessandro Siani regista si proponeva da solo sul trono con la corona su di un piede, ecco che ora torna alla regia con "si accettano miracoli" o accanto a Fabio de Luigi in atto di benedirlo, come un novello lucignolo, oppure in mezzo a dei bambini oranti, come pinocchio. Nella storia di questi tre fratelli che si ritrovano dopo tanti anni e dopo essersi costruiti vite cosi differenti, lucignolo-pinocchio Siani parla di miracoli per riderci su. E non sempre in modo "canonico".
Se il personaggio di Fulvio-Lucignolo (Alessandro Siani) ben ricalca i tempi in cui viviamo- novello tagliatore di teste che per legge di contrappasso viene anche lui licenziato dalla multinazionale per cui lavora. L'affidamento ai servizi sociali che ne consegue, non ha grande attinenza se non con la dimensione fiabesca in cui diventa un Pinocchio dove il fratello Don Germano (Fabio De Luigi), parroco e direttore della comunità dove dovrà scontare la pena, diventa Geppetto. Se il plot all'inizio regge, è il ripercorrere lo schema già visto in film come "benvenuti al nord" e "benvenuti al sud" che appiattisce la favola scritta da Siani, come un film già visto, insomma. Si è infatti un piccolo borgo del sud d'Italia, vi è il trasferimento di un manager consumato e furbo, una popolazione allegra e confusionaria. Il vero miracolo, ovvero le lacrime della statua del Santo di Paese su cui ruota tutto, insomma, trasforma le gag, non sempre di buon gusto, in contenitori di buon umore. E cosi quando finisce,un pò ti dispiace. Perchè ci si diverte a guardarlo, apprezzando alcuni colpi di scena ma se ne esce un pò mortificati come dopo aver assistito un copione gia' visto. E cosi quasi non ti interessa come andrà a finire il film anche se è ben recitato sicuramente, ma con una sceneggiatura sicuramente ben strutturata ma ben conoscita perchè troppo simile ad altri film. O forse è proprio il miracolo di fare films molto simili tra di loro a creare l'incantesimo dell'incasso? Infondo, il pubblico, li ama per questo.
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vaalee
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giovedì 5 febbraio 2015
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siani lascia perdere i film
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Da napoletana dico che la comicità di Siani mi piace. E' bravo, sa far ridere, perchè è spontaneo e anche quando le sue battute (a teatro o negli sketch) sono preparate, non sembrano tali. Purtroppo anche dopo aver visto questo suo terzo film mi ritrovo a constatare che come attore dietro una telecamera, su una scenografia ben preparata, insieme ad altri attori che aspettano la sua battuta per dire la loro, fallisce. Attenzione, il film fa ridere, è simpatico a parte il finale deludente, quasi improvvisato e arrangiato. Ma Siani è un animale da palcoscenico, è un comico da battute veloci, da risposte sveglie e divertenti. Con un copione da recitare in un film, perde molto.
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Da napoletana dico che la comicità di Siani mi piace. E' bravo, sa far ridere, perchè è spontaneo e anche quando le sue battute (a teatro o negli sketch) sono preparate, non sembrano tali. Purtroppo anche dopo aver visto questo suo terzo film mi ritrovo a constatare che come attore dietro una telecamera, su una scenografia ben preparata, insieme ad altri attori che aspettano la sua battuta per dire la loro, fallisce. Attenzione, il film fa ridere, è simpatico a parte il finale deludente, quasi improvvisato e arrangiato. Ma Siani è un animale da palcoscenico, è un comico da battute veloci, da risposte sveglie e divertenti. Con un copione da recitare in un film, perde molto. Per questo gli do due stelle, questo è un film da vedere a casa, per trascorrere una serata leggera e farsi due risate. Non conviene guardarlo al cinema come ho fatto io.
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gresca
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sabato 24 gennaio 2015
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qualcuno l'ha prodotto...
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Imbarazzante, non trovo altri aggettivi. O meglio: ci sarebbero altri aggettivi, ma mi autocensuro per carità di patria. Che senso ha fare un film del genere? E spero vivamente non ci siano state sovvenzioni pubbliche...
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lorenzo_in_sala
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giovedì 22 gennaio 2015
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il "miracolo" di come
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Colpo di sonno latente; sceneggiatura inesistente.; risate (VERE) pari a zero. Ecco a Voi un brillante esempio di come sia possibile fare soldi con un film senza IL FILM! Cosa salvare di questo prodotto? La fotografia, i costumi e l'ambientazione anni '50, ma allora mi chiedo perchè non ambientarlo veramente negli anni del Boom economico. Di fatto, la scelta resta senza una giustificazione: lo spettatore, che poi così cretino non è, osserva e si interroga sul come mai sia tutto così retrò, ma resta invano in attesa di una rivelazione, magari onirica o mediata dal Santo stesso; siamo seri: nemmeno negli anni 80 si sarebbero potute trovare ancora certe situazioni! E poi i personaggi: una carrellata di macchiette improbabili prese in prestito da una sagra paesana e da cui emergono, per inadeguatezza e forzatura, il bambino che vomita ed il cognato piagnucolone.
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Colpo di sonno latente; sceneggiatura inesistente.; risate (VERE) pari a zero. Ecco a Voi un brillante esempio di come sia possibile fare soldi con un film senza IL FILM! Cosa salvare di questo prodotto? La fotografia, i costumi e l'ambientazione anni '50, ma allora mi chiedo perchè non ambientarlo veramente negli anni del Boom economico. Di fatto, la scelta resta senza una giustificazione: lo spettatore, che poi così cretino non è, osserva e si interroga sul come mai sia tutto così retrò, ma resta invano in attesa di una rivelazione, magari onirica o mediata dal Santo stesso; siamo seri: nemmeno negli anni 80 si sarebbero potute trovare ancora certe situazioni! E poi i personaggi: una carrellata di macchiette improbabili prese in prestito da una sagra paesana e da cui emergono, per inadeguatezza e forzatura, il bambino che vomita ed il cognato piagnucolone. Le musiche disneyane sullo sfondo, conferiscono infine al film i connotati di una parodia, peccato che invece vorrebbe veramente essere “Fiaba”… ma dove? Nel complesso un film dimenticabile a tal punto di vergognarsi di dire in giro di averlo visto.
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no_data
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mercoledì 21 gennaio 2015
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solo un miracolo
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Purtoppo il film non merita critiche né osservazioni per quanto io lo ritenga inutile. Ma comprendo che la maggior parte delle persone ha perso il "gusto" e per gusto non ritengo solo quello dei film d'autore o comunque impegnati ma anche il gusto della comicità popolare, che so : Totò. Tifiamo pure per Siani a Napoli come si tifa per la squadra di calcio. Per orgoglio per appartenenza e non per la qualità. Solo questo è comprensibile.
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fabio1957
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martedì 20 gennaio 2015
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deludente
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Premesso che sono un grande ammiratore di Siani attore e cabarettista, di cui apprezzo il senso dell'umorismo,la maschera,la mimica, la capacità d'improvvisazione e quant'altro, proprio per questo mi aspettavo da questo Siani, regista per la seconda volta, una prova sicuramente migliore.La trama è esilissima, le battute poche e scontate e poi con una cornice di attori di alto livello,quali Giacomo Rizzo,Benedetto Casillo,Serena Autieri, solo per citarne alcuni, avrebbe potuto e dovuto fare senz'altro meglio. Le idee sono veramente poche e i dialoghi inconsistenti,la verve comica del protagonista è fuori discussione, ma non basta a reggere la sceneggiatura di questo film.
Speriamo nel prossimo
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shaque
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lunedì 19 gennaio 2015
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al cimena siani è sempre "ni"
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Solito film di Siani, tante gags, qualche battuta degna di nota ma nessuna storia. Ancora una volta, l'attore si dimostra brillante in alcuni momenti ma decisamente a corto di idee per ciò che concerne trama e sceneggiatura. Per sorridere senza troppo impegno per unìora da trascorrere al cinema.
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alebep
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domenica 18 gennaio 2015
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vergogna!!!!!
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Film inguardabile. Non saprei da dove iniziare se dalla ambientazioni dai costumi dal livello di recitazione ...dalla trama! Genere:indefinibile.
Una vergogna!!!!!!
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movieseu
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domenica 18 gennaio 2015
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miracolo al botteghino
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Grande attesa grandissima delusione.
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