tmpsvita
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sabato 12 dicembre 2015
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la balena o l'uomo, chi è il vero mostro?
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E finalmente , dopo vari problemi di produzione e slittamenti per l'uscita, è arrivato il film sull'epica leggenda di Moby Dick raccontata da un regista, Ron Howard,che negli anni si è fatto conoscere e amare grazie a classici come Il Grinch e a film di forte impatto visivo ed emotivo come Rush. E molto di quest'ultimo si rivede in questo grande film, non lo dico solo per il ritrovamento del talentuoso Chris Hemsworth nel cast ma anche per varie scelte registiche soprattutto visive: se in Rush il regista si diveertiva nel mostrare il motore, i cilindri e le ruote in movimento delle bellissime auto da corsa, qui fa altrettanto con le corde, le vele e le onde del mare create dalle affascinanti navi dell'epoca.
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E finalmente , dopo vari problemi di produzione e slittamenti per l'uscita, è arrivato il film sull'epica leggenda di Moby Dick raccontata da un regista, Ron Howard,che negli anni si è fatto conoscere e amare grazie a classici come Il Grinch e a film di forte impatto visivo ed emotivo come Rush. E molto di quest'ultimo si rivede in questo grande film, non lo dico solo per il ritrovamento del talentuoso Chris Hemsworth nel cast ma anche per varie scelte registiche soprattutto visive: se in Rush il regista si diveertiva nel mostrare il motore, i cilindri e le ruote in movimento delle bellissime auto da corsa, qui fa altrettanto con le corde, le vele e le onde del mare create dalle affascinanti navi dell'epoca. Quindi diciamo che lo stile registico con cui è stato girato questo kolossal è molto simile a quello utilizzato per Rush ma questo non è affatto un difetto per dire che Ron Howard non è un regista originale o innovativo anzi tutt'altro è più che un pregio perchè è una regia che funziona sempre meglio e mi fa capire che questo regista ha uno stile proprio e non è una regista anonimo e impersonale e lascia sempre un'indelebile firma in ogni suo lavoro, bello o brutto che sia. Oltre alla regia miè piaciuta moltissimo la fotografia a dir poco suggestiva, immersiva e dai colori altalenanti: dai più caldi come l'arancione di un tramonto o il rosso del fuoco che invade un nave, ai più freddi come il blu dell'immenso e dispersivo oceano, qui realizzato in maniera egregia. Il cast capitanato dal, già citato in precedenza, talentuoso Chris Hemsworth, non delude affatto con sorprese come Tom Holland, che vedremo in futuro vestire i panni di Spider-man, in generale le prove attoriali sono eccezionali. Gli effetti speciali sono sensazionali,ma non ci si poteva aspettare altro da un film grande come questo, le balene e l'oceano sono realizzati perfettamente. Prima di vedere il film avevo paura sorattutto del ritmo e della narrazione, pensavo potesse essere un film dal ritmo lento e noioso e dalla narrazione distaccata e anch'essa noiosa invece mi sono, per fortuna, dovuto ricredere: il ritmo è molto ben equilibrato e la narrazione è credibile e coinvolgente. Voto 8/10.
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giampituo
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sabato 12 dicembre 2015
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si torna ragazzi. finalmente sentimenti buoni
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Moby Dick 2015.Per due ore sono tornato ragazzo. Solo sentimenti buoni. Onestà. Amicizia. Rispetto. Rigore. Sacrificio. Impegno. Fratellanza. Ma anche natura incontaminata e ribelle. Lotta dell'uomo per uccidere la balena e procurarsi l'oro giallo del suo olio. Battaglie epiche in mare dopo migliaia di miglia dall'Atlantico al Pacifico. Mesi in mare. E poi il naufragio. E il sentirsi braccati dalla bestia inferocita e allo stesso tempo pronta a farsi giustizia. Sull'uomo. Il riscatto della natura sull'uomo. E poi ancora i terribili tre mesi in mare. Il cannibalismo per sopravvivere. Tremendo. Raccontato per la prima volta da uno dei superstiti dopo trent'anni dall'episodio. Quindi la chiusura con quel braccio che rinuncia.
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Moby Dick 2015.Per due ore sono tornato ragazzo. Solo sentimenti buoni. Onestà. Amicizia. Rispetto. Rigore. Sacrificio. Impegno. Fratellanza. Ma anche natura incontaminata e ribelle. Lotta dell'uomo per uccidere la balena e procurarsi l'oro giallo del suo olio. Battaglie epiche in mare dopo migliaia di miglia dall'Atlantico al Pacifico. Mesi in mare. E poi il naufragio. E il sentirsi braccati dalla bestia inferocita e allo stesso tempo pronta a farsi giustizia. Sull'uomo. Il riscatto della natura sull'uomo. E poi ancora i terribili tre mesi in mare. Il cannibalismo per sopravvivere. Tremendo. Raccontato per la prima volta da uno dei superstiti dopo trent'anni dall'episodio. Quindi la chiusura con quel braccio che rinuncia. Carica con tutte le forze residue il braccio per lanciare l'arpione. Ma si ferma. Mentre la balena passa guardando con i suoi grandi occhi le barche degli uomini non più cattivi. E se ne va per sempre.
I 120 minuti passano in fretta per gli "adolescenti" in sala. Così mi sono sentito. E oggi proprio dopo una giornata di lavoro, non facile. Bravo Ron Hovard.
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cheincheincheinchein
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sabato 12 dicembre 2015
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epico tributo a melville
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Epico, spettacolare, effetti speciali e scenografia grandiose, un viaggio allegoria della sete di potere umana e della presunzione di poter dominare e controllare la Natura. Un giusto tributo a Melville e alla letteratura marittima. Il 3d rende il tutto ancora più grandioso, alcune scene sono davvero mozzafiato.Da vedere
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frenkk
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venerdì 11 dicembre 2015
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bello e assente.
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Credo che il problema etico e il messaggio del romanzo sia stato sollevato dal regista e dal primo attore, dirottando il tema dal romanzo al prequel. Sviluppare i temi come onore, coraggio, sfida, ambizione sono difficili da digerire nel pubblico odierno abituato ormai ai videogames utilizzati come transfert dalla recente filmografia.
I dialoghi specie all'inizio sono banali, i protagoniosti senza spessore ( il capitano senza orgoglio, il primo ufficiale onesto, presuntuoso e arrogante senza motivo (a parte il suo metro e novanta che non passa inosservato). E la dura vita dei marinai che passavano anni sulle navi litigando. E il mare: forte impetuoso misterioso indifferente imprevedibile, generoso e vendicativo, il vero protagonista è il grande assente.
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Credo che il problema etico e il messaggio del romanzo sia stato sollevato dal regista e dal primo attore, dirottando il tema dal romanzo al prequel. Sviluppare i temi come onore, coraggio, sfida, ambizione sono difficili da digerire nel pubblico odierno abituato ormai ai videogames utilizzati come transfert dalla recente filmografia.
I dialoghi specie all'inizio sono banali, i protagoniosti senza spessore ( il capitano senza orgoglio, il primo ufficiale onesto, presuntuoso e arrogante senza motivo (a parte il suo metro e novanta che non passa inosservato). E la dura vita dei marinai che passavano anni sulle navi litigando. E il mare: forte impetuoso misterioso indifferente imprevedibile, generoso e vendicativo, il vero protagonista è il grande assente.
Il film non manca di belle scene, la baleniera e le sue vele sono spettacolari.
Ma il resto è banale e senza profondità, calcando la mano su emozioni facili (l'ambizione, il rimorso, il vittimismo, il cannibalismo). In realtà i capodogli sono animali miti e anche stupidini e la sua voglia di vendetta è banalizzata. Gli uomini a loro volta sono arroganti e superficiali.
Il vero protagonista, il mare è risolto (e ammazzato) con grandi quanto freddi effetti visivi .
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wwiwa
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giovedì 10 dicembre 2015
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bellissimo
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Bellissimo film che coinvolge dall'inizio alla fine senza un momento di noia! Storia interessante,bravi gli attori a tratti nella rivalità tra il capitano e il piú esperto primo ufficiale mi ha ricordato il Bounty.
Consigliato a tutti
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fabregas
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giovedì 10 dicembre 2015
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un "bello" ....detto per forza.
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Non azzardatevi a dire che è brutto...proprio non si può dire: effetti speciali fantastici, bei costumi, ricco di buoni sentimenti, uomini valorosi, spirito animalista ecc..ecc..ecc... ma l'amara verità, almeno per quanto mi riguarda, è che questo film non emoziona. I personaggi sono piatti, di quel piattume tipico del cinema americano trito e ritrito, senza nessuno spessore, nessuna caratteristica particolare... E' stato accostato a film come King Kong di Peter Jackson, ma non ha nulla a che vedere con capolavori del genere. Alti valori di una noia mortale....
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enzo70
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martedì 8 dicembre 2015
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la storia della balena bianca
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Non è la storia della balena bianca e del capitano Achab narrata da Melville, che tutti conosciamo. Ma la storia di Melville e la balena bianca raccontata da un uomo che l’ha incontrata, Thomas Nickerson; ma andiamo in ordine, Melville è uno scrittore conosciuto per i racconti di marineria e cerca un nuovo soggetto. Il naufragio della Essex è di dominio comune, si sa che è naufragata per una balena bianca, a quello che è successo nessuno lo sa. Ed allora lo scrittore incontra il marinaio per farsi raccontare la storia, e la storia è, per l’appunto, il soggetto del film. Raccontarla significa far perdere al collega spettatore il gusto del film.
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Non è la storia della balena bianca e del capitano Achab narrata da Melville, che tutti conosciamo. Ma la storia di Melville e la balena bianca raccontata da un uomo che l’ha incontrata, Thomas Nickerson; ma andiamo in ordine, Melville è uno scrittore conosciuto per i racconti di marineria e cerca un nuovo soggetto. Il naufragio della Essex è di dominio comune, si sa che è naufragata per una balena bianca, a quello che è successo nessuno lo sa. Ed allora lo scrittore incontra il marinaio per farsi raccontare la storia, e la storia è, per l’appunto, il soggetto del film. Raccontarla significa far perdere al collega spettatore il gusto del film. Dedichiamoci, allora, al film. Ron Howard è un regista capace di raccontare storie, vedi lo splendido Cinderella Man, ma questa volta ha un budget chiaramente importante e si può avvalere, oltre che di un cast di primissimo livello, della forza delle immagini. Non effetti speciali, ma rappresentazioni fedeli di una tempesta nell’atlantica o di un naufragio nel bel mezzo del pacifico. E anche le scene della balene, e ancor di più della balena per eccellenza, fanno la loro parte. La storia scorre bene, ottimi gli attori, citazione d’obbligo, per Chris Emsworth, Benjamin Walker e Brendan Gleeson. Heart of the see è un film destinato a durare nel suo genere.
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fabal
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martedì 8 dicembre 2015
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azione calibrata e dramma di un naufragio
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Un giovane Herman Melville si reca dall'unico superstite della baleniera Essex, per farsi raccontare l'intera la storia di un naufragio poco chiaro. Nickerson era allora poco più che un bambino: inizialmente riottoso, l'uomo decide di lasciarsi andare ai ricordi e rivela a Melville che ad affondare la nave fu una gigantesca balena bianca.
Una cosa salta subito all'occhio: la struttura narrativa affidata al racconto è identica al ben più noto naufragio portato sul grande schermo da James Cameron, il Titanic. Allo stesso modo il film di Howard parte lento, senza alcuna ombra apocalittica, preoccupandosi di ricostruire storicamente le tecniche di navigazione e di caccia alle balene in modo abbastanza dettagliato.
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Un giovane Herman Melville si reca dall'unico superstite della baleniera Essex, per farsi raccontare l'intera la storia di un naufragio poco chiaro. Nickerson era allora poco più che un bambino: inizialmente riottoso, l'uomo decide di lasciarsi andare ai ricordi e rivela a Melville che ad affondare la nave fu una gigantesca balena bianca.
Una cosa salta subito all'occhio: la struttura narrativa affidata al racconto è identica al ben più noto naufragio portato sul grande schermo da James Cameron, il Titanic. Allo stesso modo il film di Howard parte lento, senza alcuna ombra apocalittica, preoccupandosi di ricostruire storicamente le tecniche di navigazione e di caccia alle balene in modo abbastanza dettagliato. Il paradosso, tuttavia, è la perdita di importanza del narratore stesso, asettico in una focalizzazione in cui spesso è ai margini, e in cui il protagonista primadonna è invece il primo ufficile Chase. Il conflitto col raccomandato capitano Polard e la nostalgia di casa sono ben esaltati, ma estranei al Nickerson ragazzo di cui invece sappiamo ben poco. L'azione è comunque calibrata per creare suspense senza la ricerca dell'eccesso: il rischio più grande per Howard era il capitombolo nel monster movie, cosa che invece il regista evita in due modi distinti. Da una parte questo Heart of the Sea è un film avvincente ma non fracassone, in cui anche le scene più disaster non sono finalizzate a un culto gratuito della distruzione. Dall'altra, come recita il titolo, il vero protagonista è il mare, nella sua estensione infinita, non la balena in sé. Che, intelligentemente, non ha caratteri mostruosi di un demone ma è un semplice grosso e arrabbiato cetaceo.
La sceneggiatura, sicuramente solida e bilanciata di Heart of the sea, manca però di qualsiasi tratto sacrale dello scontro tra uomo-dio alla base del romanzo di Melville. E' una scelta ponderata dello stesso Howard, certamente non una svista. Ma, in questa ottica, ogni affinità con il romanzo originale Moby Dick sfuma e con essa gran parte delle riflessioni cosmiche e religiose. L'epica della vendetta del capitano Achab, della sua ricerca ossessiva, è del tutto assente nell'ufficiale Chase, che è poco più di un abile commerciante. E benché la presenza scenica di Hemsworth sia quasi (super)eroica, manca di un senso intimo, della missione vitale che rendeva l'Achab di Melville simile al Lucifero di Milton che, fatto a immagine e somiglianza di Dio, crede di poter governare su tutto il creato. In ultima analisi Heart of the Sea è l'asciutta storia di un naufragio a volte crudo a volte drammatico, e non di uno scontro epico dell'uomo contro la natura.
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alessio46
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martedì 8 dicembre 2015
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molto interessante!
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A me il film è piaciuto! Ho apprezzato l'interpretazione di Chris Hemsworth,trama scorrevole,cura nei dettagli con inquadrature pulite e con un'ottima musica! Consigliato (visto al cinema)
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alenefertiti
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martedì 8 dicembre 2015
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la storia dietro il romanzo
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Il film inizia con delle sequenze coinvolgenti e molta azione, le scene della tempesta sono spettacolari. Subisce però un cambiamento di rotta nella seconda parte che incentra la narrazione sulla sopravvivenza dei superstiti dell'equipaggio con un ritmo più lento. Nel complesso rimane un bel film con una chiave di lettura originale del romanzo di Moby Dick. Gli attori tutti molto bravi e nessuna falla nella trama!
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