Gli ultimi saranno ultimi

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domenica 10 novembre 2024
l'abisso è il nostro destino
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Ciau PAOLA, ho letto la tua recensione al film GLI ULTIMI..... semplice ed efficace, e soprattutto condivido appieno il ritratto che hai fatto in altra sede, della 'bellissima' CORTELLESI: non sono mai stato in America ma da sempre in Italia, penso che non ci sia purtroppo solo la tematica sociale, noi viviamo una crisi umana ed esistenziale che ci 'piffera' verso un abisso EDGARIANO che io penso sia ormai irreversibile. Non so dirti se altrove sia come da noi in Italia ma io mi ritrovo, e mi sforzo quotidianamente d'essere, nel ritratto che hai così bene disegnato per Paola e in prima persona ormai sempre più spesso mi sembra di vivere tutto il disagio e l'emarginazione del «travione» Manuela (però scusa, Irma è meravigliosa come sempre, ma non ci sono attor* trans? E perché allora questa scelta?) pur senza esserlo, solo per il fatto di sforzarmi d'essere uomo e non alieno: perché oggi qui l'extraterrestre invasore subdolo e travestito è l'ALIENAZIONE che ci rinchiude in bolle di PRIVACY fatte di indistruttibile diamante, senza porte o finestre o ruote, per spostarci. [+]

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valeria mercoledì 31 marzo 2021
grazie Valutazione 4 stelle su cinque
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Il problema è evidentemente un uomo immaturo egoista e stronzo. Che nel momento in cui si trova costretto a prendersi le sue responsabilità si comporta come un bambino di cinque anni. Di questo Luciana non fa mai menzione. Neanche nei momenti di più becera disperazione e umiliazione. Un terribile escalate di eventi che avrebbe potuto essere fermato da semplice logiche ed adulte azioni. Tra tutte le tragedie sociali che questo film tristemente evidenzia, questa la trovo in assoluto la peggiore. Grazie per questo film. Sono impiegata da vent anni quasi e madre di due figli. Di queste cose non parla nessuno. Perché come giustamente dice Luciana, "puzzano". La cosa più drammatica di tutta la narrazione a mio parere, è che allo stato attuale delle cose, per essere "viste" dall uomo che ha giurato di prendersi cura di noi, bisogna prendersi una pistolettata al cuore durante il travaglio. [+]

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giovanni venerdì 13 settembre 2019
coinvolge ma non convince Valutazione 3 stelle su cinque
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Buon film, si vede con piacere (e con commozione), e se ne apprezza l'impegno sociale. Però i personaggi sono troppo semplificati per ritenerli veri, anzi neppure verosimili. Sono stereotipi del buono, dell'insicuro, del fannullone, del falso, del cattivo, ecc.
 Questo film, come tanti nostrani, non cura i prticolari e quindi commette errori. Esempi: 1) il poliziotto Antonio Zanzotto è presentato come un semplice agente di P.S., ma indossa la divisa da sovrintendente; 2) la storia si svoge ad Anguillara Sabazia, ma in quel comune non esiste il commissariato di polizia; 3) è vero che in prossimità delle antenne della radio vaticana si sentono le trasmissioni anche senza ricevitore, ma non così forti come racconta il film; 4) partendo da Anguillara per andare in Veneto non si prende il bus per Viterbo ma il treno per Roma. [+]

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antrace mercoledì 2 gennaio 2019
follia intensa dell'animo Valutazione 4 stelle su cinque
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La gioia più viva ed ebbra non può rinunciare alle tentazioni della follia. Il viaggio di Beatrice e Donatella , matte evase da un centro di salute mentale, è un riepilogo esasperato e doloroso delle loro vicende umane, il recupero dei brandelli affettivi, la singolare consapevolezza che uscire dal mondo sia una risorsa estrema, per chi dal mondo stesso abbia subito privazioni indelebili. Il viaggio è assieme una fuga ed un ritorno, fuga dai controlli sanitari, dalle penurie economiche, dalle amicizie balorde, dalla vigilanza della legge, ricomposizione dei tratti lacerati della vita trascorsa. Il viaggio è una sarabanda scomposta, imprevedibile di incontri, di appuntamenti scombinati, di trasgressioni e momenti di vuoto. [+]

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antrace giovedì 22 novembre 2018
le armi spuntate Valutazione 3 stelle su cinque
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  Luciana e Stefano vivono ad Anguillara, nel Viterbese, con diversi amici, stretti nell'amore reciproco, più forte quando la donna apprende di essere incinta . La loro vita è semplice, gioiosa. Luciana ama il compagno, disposta pure a perdonargli l'indolenza nel cercare un lavoro.  I disagi della coppia vengono repentinamente a galla , quando Luciana è licenziata da una fabbrica, dopo anni di impiego, in coincidenza con  la maternità.  L'entusiasmo della coppia va declinando,  prevale il disagio economico, gli espedienti quotidiani non bastano,  nascono le prime aspre  liti. Stefano reagisce ai rimproveri di Luciana rifugiandosi fra le braccia di un'avvvenente ragazza del luogo. [+]

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parsifal giovedì 22 novembre 2018
sorrisi dolenti Valutazione 3 stelle su cinque
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Massimiliano Bruno , con la collaborazione di Paola Cortellesi, interprete ed autrice, cura la regia e la sceneggiatura di questo film, tratto da una pieces teatrale a sua volta estrapolata da un racconto di Vincenzo Fiore , " Esilio Metafisico". La  narrazione inizia in paese della  Tuscia, Anguillara Sabazia, grazioso ed apparentemente ridente. Si scoprirà presto che le vite di cui si narra , al di là della routine quotidiana e delle amicizie decennali, sono tutt'altro che spensierate.  Luciana ( P. Cortellesi), è una giovane operaia che lavora presso un'industria tessile. Sposata con Stefano ( A.Gassman) eterno adolescente, immaturo  ed incapace di assumersi le proprie responsabilità, vive di piccoli scambi commerciali, spesso dall'esito negativo. [+]

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ennio mercoledì 21 novembre 2018
nè carne nè pesce Valutazione 2 stelle su cinque
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La grande crisi economica di un decennio fa ha avuto come strascico positivo un filone cinematografico non inedito ma riscoperto, quello che parla delle difficoltà economiche della gente "normale". I francesi hanno fatto dei buoni film in materia, e oltremanica cito i sempre tosti film di Ken Loach. Anche da noi pellicole come "Giorni e nuvole" e "Sette minuti" sono risultate apprezzabili per l'impegno sociale e le recitazioni.
"Gli ultimi saranno ultimi" invece non sa dove andare a parare. Tanto è vero che la critica a volte lo inserisce nel genere commedia altre in quello drammatico. Il film si dipana al 70% sul filone commediola per poi virare in tragedia, in modo poco verosimile ed esagerato. [+]

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emanuele1968 domenica 11 marzo 2018
carino Valutazione 0 stelle su cinque
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 Visto in TV, forse un po pesantini ed esagerati su alcuni punti, pero credo di un buon film

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luciana domenica 4 marzo 2018
la povertà e il vivere ai margini della società Valutazione 5 stelle su cinque
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 Ancora oggi, sembra inverosimile, ma la povertá e il vivere ai margini della società, in Italia esistono. Paola Cortellesi veste i panni di operaia sottopagata che lotta per tenersi quel misero lavoro, dal quale viene allontanata perchè incinta. Ancora oggi le donne che mettono al mondo figli non sono tutelate. È una piaga difficile da debellare. E, accanto a questa triste realtà, c è il forte desiderio di nascondere, a coloro che sembrano essere gli amici, la precarietà del quotidiano. Non mancano i pregiudizi verso chi appare diverso, per mancanza di coraggio (il poliziotto settentrionale che non ha sparato prontamente lasciando che perdesse la vita il suo compagno) o perchè si sente inadeguato nel suo corpo di uomo e non puó liberamente scegliere di essere se stesso, una donna mancata. [+]

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mammut giovedì 26 gennaio 2017
un' oasi nel deserto della cinematografia italiana Valutazione 5 stelle su cinque
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Ormai con sconsolante frequenza ci troviamo ad avere a che fare con pellicole italiane di pessima qualità. E' un andamento lento ma costante che ha permesso che film ben fatti e ben recitati siano l' eccezione in un panorama cinematografico dove quasi sempre si ha il solo scopo di guadagnare al botteghino. Ma in questa situazione disperata, qua e là nella fanghiglia, si trovano inaspettate perle e "Gli ultimi sarannno gli ultimi" è una di queste. A giganteggiare risulta senza dubbio alcuno Paola Cortellesi che si dimostra una volta di più eccellente attrice, accompagnata da un insospettabile Alessandro Gassman. Lo spettatore è trasportato nella quotidianità di un paesino di provincia e nella vita di Luciana, giovane donna che si accontenta del pur basso stipendio della fabbrica di parrucche dove lavora. [+]

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