astromelia
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sabato 23 gennaio 2016
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proprio malaccio no!
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beh,chi si aspetta gere dell'american gigolò si sbaglia,molti anni dopo l'attore si cimenta in ruoli caratteriali stereotipati vedi autumn in new york,la frode ecc,credo che non si possa accettare più di così da lui e mi pare che qui tenti di dare il meglio,comunque un film/commedia godibile,senza mordente è vero,ma neanche da stroncare,il resto del cast giunge al seguito senza fasti....
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pier delmonte
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mercoledì 20 gennaio 2016
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quando ti ho visto cappellone... mi sono illuso
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Un Richard Gere che se la canta e se la suona (in effetti canta pure nel film!), solo lui e piccole comparsette che lo circondano, l’idea del benefattore e’ consolatoria ma il personaggio e’ costruito male, la trama e’ sconnessa, i dialoghi insignificanti. Franny…. Ma franny il piacere, va
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flyanto
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lunedì 11 gennaio 2016
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la 'redenzione' di un uomo fortemente in crisi
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Franny è il nome del personaggio che Richard Gere interpreta nella sua omonima pellicola e tale personaggio risulta quanto mai particolare e stravagante.
Egli infatti è un ricco filantropo che ha dedicato e dedica la propria esistenza ad opere di beneficenza e di aiuto al prossimo. Quando viene contattato dalla figlia giovane, appena sposata e con un figlio in arrivo, di una coppia di suoi amici morti in un incidente d'auto, di cui egli prova ancora un profondo rimorso, oltre che le sofferenze fisiche del proprio conseguente stato di salute, il suddetto generoso benefattore si adopera in ogni modo al fine di aiutarla economicamente, impiegando anche nel proprio ospedale il di lei giovane marito medico, comprando loro una casa, e così via.
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Franny è il nome del personaggio che Richard Gere interpreta nella sua omonima pellicola e tale personaggio risulta quanto mai particolare e stravagante.
Egli infatti è un ricco filantropo che ha dedicato e dedica la propria esistenza ad opere di beneficenza e di aiuto al prossimo. Quando viene contattato dalla figlia giovane, appena sposata e con un figlio in arrivo, di una coppia di suoi amici morti in un incidente d'auto, di cui egli prova ancora un profondo rimorso, oltre che le sofferenze fisiche del proprio conseguente stato di salute, il suddetto generoso benefattore si adopera in ogni modo al fine di aiutarla economicamente, impiegando anche nel proprio ospedale il di lei giovane marito medico, comprando loro una casa, e così via... Insomma, azioni ed aiuti un poco esagerati che fortemente imbarazzano la giovane coppia e che in ogni caso porteranno alla rivelazione del reale e fortemente, compromesso dall' uso smodato di droghe e di alcol, stato di salute di Franny, reso ormai quanto mai umorale, fragile e bisognoso d'aiuto. Ma solo così, toccando il fondo più profondo, egli riuscirà, grazie anche all'aiuto psicologico ed affettivo dei due coniugi, a reagire positivamente ed a trovare la forza per disintossicarsi ed indirizzarsi verso una lenta ma sicura guarigione.
Un film, "Franny", dai buoni sentimenti, proprio come ne escono nel corso del periodo natalizio nelle sale cinematografiche, ma nulla di più in quanto la trama risulta assai banale e quasi scontata, piena di luoghi comuni,. Il personaggio di Richard Gere, peraltro da lui molto ben interpretato, è un poco la ripetizione del Mr. Jones da lui già precedentemente portato sullo schermo nell'omonima pellicola, gli attori a lui di contorno, i giovani Theo James e Dakota Fanning, risultano piuttosto banali e senza alcun exploit per ciò che riguarda la loro recitazione e null'altro, purtroppo, vi è da aggiungere. Pertanto il film si presenta principalmente un poco deludente e privo di originalità in maniera tale da venire, ahimè, presto dimenticato.
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iris2016
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lunedì 4 gennaio 2016
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film inutile
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Sceneggiatura decisamente debole, trama-truffa perchè non c'è nessun segreto da svelare, una Dakota Fanning in una parte tanto scialba da risultare irritante.
Si salva solo la recitazione di Gere. Per il resto è un film di quelli che all'uscita ti lasciano come sei entrata. Anzi, pure irritata per aver trascorso tempo inutilmente.
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no_data
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venerdì 1 gennaio 2016
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molto brutto
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Un miliardario filantropo che non volendo formarsi una famiglia propria si installa, di fatto, in quella del suo migliore amico. Quando questi e la moglie muoiono in un incidente stradale lui, che si ritiene responsabile dell'incidente, cade in una profonda depressione e diventa morfinomane. Anni dopo, il ritorno della figlia dei suoi defunti amici, ora cresciuta, sposata e incinta, lo risveglierà dal torpore e così cercherà di farsi "adottare" dalla coppia di neo sposini ricoprendoli di soldi e di attenzioni. Ma improvvisamente il suo medico si rifiuta di prescrivergli ancora morfina cosi andrà in crisi di astinenza e diventerà pericoloso per se e per gli altri, finché la nascita del bambino lo farà rinsavire.
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Un miliardario filantropo che non volendo formarsi una famiglia propria si installa, di fatto, in quella del suo migliore amico. Quando questi e la moglie muoiono in un incidente stradale lui, che si ritiene responsabile dell'incidente, cade in una profonda depressione e diventa morfinomane. Anni dopo, il ritorno della figlia dei suoi defunti amici, ora cresciuta, sposata e incinta, lo risveglierà dal torpore e così cercherà di farsi "adottare" dalla coppia di neo sposini ricoprendoli di soldi e di attenzioni. Ma improvvisamente il suo medico si rifiuta di prescrivergli ancora morfina cosi andrà in crisi di astinenza e diventerà pericoloso per se e per gli altri, finché la nascita del bambino lo farà rinsavire. Un film francamente deludente, noioso, con una trama inconsistente, solo una prova d'attore per Richard Gere che francamente era meglio se andava in teatro anziché far sprecare tempo e denaro a noi poveri spettatori cinematografici!
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laura pica
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giovedì 31 dicembre 2015
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un film da dimenticare
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Protagonista sgradevole,film altrettanto sgradevole.Da evitare.
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sabrinad
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martedì 29 dicembre 2015
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franny introspettivo drammatico poco riuscito
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Il film è complessivamente da non vedere a meno che, veramente, non si abbiano altre alternative.
Il protagonista è Franny (Richard Gere) filantropo milionario.
La sua principale attività nella vita è fare beneficenza, crogiolarsi nei sensi di colpa per aver perduto i suoi più cari amici (i genitori di Dakota Fanning) ed intromettersi nella vita di coppia della loro giovane figlia in dolce attesa, nella speranza di poter rivivere e riprodurre quanto perduto.
Franny può definirsi un film introspettivo drammatico non riuscito.
Lo spettatore è portato a vivere il dramma ed i sensi di colpa del protagonista ma allo stesso tempo ne resta escluso.
Il film non ne approfondisce l’essenza;non spiega perché il legame tra Franny ed i genitori di Dakota Fanning era così intenso, al punto da aver provocato un dolore così grande, ma si limita semplicemente a proiettare dei flash back di quello che era.
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Il film è complessivamente da non vedere a meno che, veramente, non si abbiano altre alternative.
Il protagonista è Franny (Richard Gere) filantropo milionario.
La sua principale attività nella vita è fare beneficenza, crogiolarsi nei sensi di colpa per aver perduto i suoi più cari amici (i genitori di Dakota Fanning) ed intromettersi nella vita di coppia della loro giovane figlia in dolce attesa, nella speranza di poter rivivere e riprodurre quanto perduto.
Franny può definirsi un film introspettivo drammatico non riuscito.
Lo spettatore è portato a vivere il dramma ed i sensi di colpa del protagonista ma allo stesso tempo ne resta escluso.
Il film non ne approfondisce l’essenza;non spiega perché il legame tra Franny ed i genitori di Dakota Fanning era così intenso, al punto da aver provocato un dolore così grande, ma si limita semplicemente a proiettare dei flash back di quello che era.
Il resto viene lasciato ad un’immaginazione non a sufficienza stimolata!
La pellicola così si limita ad essere pura narrazione ed invita a prendere atto di quello che i personaggi vivono, anziché a sentire ed a comprende nel profondo la sofferenza del protagonista.
Restano comunque le grandi interpretazioni di Rechard Gere, che non perde colpi, di Theo James e Dakota Fanning che sono convincenti e fanno del film un film che può vedersi quando non si hanno alternative.
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xerox
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martedì 29 dicembre 2015
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mia moglie....
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...(grandissima fan, e temo invaghita di Gere), minacciava di non farmi la pasta al forno per le Feste, se non la portavo a vedere Richard, e io, allora, di buzzo buono, l'ho portata a vedere Franny. Mah! Devo dire la verità che Gere piace anche a me... E' una persona che stimo nella sua interezza... Franny, in sostanza, è un film su di lui... Tutti gli altri personaggi sono nella sua ombra, ma la più maltrattata dalla storia mi sembra la figlia (Dakota Fanning), che mi è sembrata assolutamente marginalizzata dagli sceneggiatori... E forse, per chiudere il cerchio della storia, ci sarebbe voluto un po' più di coraggio da parte degli autori che avrebbero potuto far suicidare Gere che non riesce a venire a capo dei suoi rimosi.
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...(grandissima fan, e temo invaghita di Gere), minacciava di non farmi la pasta al forno per le Feste, se non la portavo a vedere Richard, e io, allora, di buzzo buono, l'ho portata a vedere Franny. Mah! Devo dire la verità che Gere piace anche a me... E' una persona che stimo nella sua interezza... Franny, in sostanza, è un film su di lui... Tutti gli altri personaggi sono nella sua ombra, ma la più maltrattata dalla storia mi sembra la figlia (Dakota Fanning), che mi è sembrata assolutamente marginalizzata dagli sceneggiatori... E forse, per chiudere il cerchio della storia, ci sarebbe voluto un po' più di coraggio da parte degli autori che avrebbero potuto far suicidare Gere che non riesce a venire a capo dei suoi rimosi... Una domanda: ma nella realtà, per un miliardario sarebbe veramente così complicato procurarsi dell'idromorfone? Bah! E una considerazione: non accettate le cose aggratis dagli altri. Nel mondo non c'è nulla di gratis. Prima o poi qualcosa in cambio te la chiedono.
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[+] questo sì che è amore.
(di fight_club)
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no_data
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sabato 26 dicembre 2015
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film molto brutto
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film molto brutto, trama molto mediocre, una grande delusione.
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