sabrinad
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martedì 29 dicembre 2015
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franny introspettivo drammatico poco riuscito
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Il film è complessivamente da non vedere a meno che, veramente, non si abbiano altre alternative.
Il protagonista è Franny (Richard Gere) filantropo milionario.
La sua principale attività nella vita è fare beneficenza, crogiolarsi nei sensi di colpa per aver perduto i suoi più cari amici (i genitori di Dakota Fanning) ed intromettersi nella vita di coppia della loro giovane figlia in dolce attesa, nella speranza di poter rivivere e riprodurre quanto perduto.
Franny può definirsi un film introspettivo drammatico non riuscito.
Lo spettatore è portato a vivere il dramma ed i sensi di colpa del protagonista ma allo stesso tempo ne resta escluso.
Il film non ne approfondisce l’essenza;non spiega perché il legame tra Franny ed i genitori di Dakota Fanning era così intenso, al punto da aver provocato un dolore così grande, ma si limita semplicemente a proiettare dei flash back di quello che era.
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Il film è complessivamente da non vedere a meno che, veramente, non si abbiano altre alternative.
Il protagonista è Franny (Richard Gere) filantropo milionario.
La sua principale attività nella vita è fare beneficenza, crogiolarsi nei sensi di colpa per aver perduto i suoi più cari amici (i genitori di Dakota Fanning) ed intromettersi nella vita di coppia della loro giovane figlia in dolce attesa, nella speranza di poter rivivere e riprodurre quanto perduto.
Franny può definirsi un film introspettivo drammatico non riuscito.
Lo spettatore è portato a vivere il dramma ed i sensi di colpa del protagonista ma allo stesso tempo ne resta escluso.
Il film non ne approfondisce l’essenza;non spiega perché il legame tra Franny ed i genitori di Dakota Fanning era così intenso, al punto da aver provocato un dolore così grande, ma si limita semplicemente a proiettare dei flash back di quello che era.
Il resto viene lasciato ad un’immaginazione non a sufficienza stimolata!
La pellicola così si limita ad essere pura narrazione ed invita a prendere atto di quello che i personaggi vivono, anziché a sentire ed a comprende nel profondo la sofferenza del protagonista.
Restano comunque le grandi interpretazioni di Rechard Gere, che non perde colpi, di Theo James e Dakota Fanning che sono convincenti e fanno del film un film che può vedersi quando non si hanno alternative.
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flyanto
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lunedì 11 gennaio 2016
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la 'redenzione' di un uomo fortemente in crisi
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Franny è il nome del personaggio che Richard Gere interpreta nella sua omonima pellicola e tale personaggio risulta quanto mai particolare e stravagante.
Egli infatti è un ricco filantropo che ha dedicato e dedica la propria esistenza ad opere di beneficenza e di aiuto al prossimo. Quando viene contattato dalla figlia giovane, appena sposata e con un figlio in arrivo, di una coppia di suoi amici morti in un incidente d'auto, di cui egli prova ancora un profondo rimorso, oltre che le sofferenze fisiche del proprio conseguente stato di salute, il suddetto generoso benefattore si adopera in ogni modo al fine di aiutarla economicamente, impiegando anche nel proprio ospedale il di lei giovane marito medico, comprando loro una casa, e così via.
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Franny è il nome del personaggio che Richard Gere interpreta nella sua omonima pellicola e tale personaggio risulta quanto mai particolare e stravagante.
Egli infatti è un ricco filantropo che ha dedicato e dedica la propria esistenza ad opere di beneficenza e di aiuto al prossimo. Quando viene contattato dalla figlia giovane, appena sposata e con un figlio in arrivo, di una coppia di suoi amici morti in un incidente d'auto, di cui egli prova ancora un profondo rimorso, oltre che le sofferenze fisiche del proprio conseguente stato di salute, il suddetto generoso benefattore si adopera in ogni modo al fine di aiutarla economicamente, impiegando anche nel proprio ospedale il di lei giovane marito medico, comprando loro una casa, e così via... Insomma, azioni ed aiuti un poco esagerati che fortemente imbarazzano la giovane coppia e che in ogni caso porteranno alla rivelazione del reale e fortemente, compromesso dall' uso smodato di droghe e di alcol, stato di salute di Franny, reso ormai quanto mai umorale, fragile e bisognoso d'aiuto. Ma solo così, toccando il fondo più profondo, egli riuscirà, grazie anche all'aiuto psicologico ed affettivo dei due coniugi, a reagire positivamente ed a trovare la forza per disintossicarsi ed indirizzarsi verso una lenta ma sicura guarigione.
Un film, "Franny", dai buoni sentimenti, proprio come ne escono nel corso del periodo natalizio nelle sale cinematografiche, ma nulla di più in quanto la trama risulta assai banale e quasi scontata, piena di luoghi comuni,. Il personaggio di Richard Gere, peraltro da lui molto ben interpretato, è un poco la ripetizione del Mr. Jones da lui già precedentemente portato sullo schermo nell'omonima pellicola, gli attori a lui di contorno, i giovani Theo James e Dakota Fanning, risultano piuttosto banali e senza alcun exploit per ciò che riguarda la loro recitazione e null'altro, purtroppo, vi è da aggiungere. Pertanto il film si presenta principalmente un poco deludente e privo di originalità in maniera tale da venire, ahimè, presto dimenticato.
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