frangitore
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mercoledì 2 settembre 2015
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il labirinto della banalità
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L'aspettativa è quello di un fantascientifico magari meno horror di The Cube ma fin dai primi istanti capiamo che ai tratta di un film per ragazzi. Dialoghi Disney, personaggi che nonostante vivano da tre anni in totale isolamento dal mondo hanno però sempre il taglio di capelli all'ultimo grido, il protagonista belloccio e più maturo che non fa una risata per tutto il film e che quindi fa bagnare tutte le 14enni in sala... Insomma gli ingredienti ci sono tutti per un buon teen movie. Peccato che la regia abbia preteso di creare un nuovo filone alla Hunger Games. Non illudetevi (dico a voi che volete vedere il film) non succederà. Tutto quello che pensate dovrà succedere accadrà.
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L'aspettativa è quello di un fantascientifico magari meno horror di The Cube ma fin dai primi istanti capiamo che ai tratta di un film per ragazzi. Dialoghi Disney, personaggi che nonostante vivano da tre anni in totale isolamento dal mondo hanno però sempre il taglio di capelli all'ultimo grido, il protagonista belloccio e più maturo che non fa una risata per tutto il film e che quindi fa bagnare tutte le 14enni in sala... Insomma gli ingredienti ci sono tutti per un buon teen movie. Peccato che la regia abbia preteso di creare un nuovo filone alla Hunger Games. Non illudetevi (dico a voi che volete vedere il film) non succederà. Tutto quello che pensate dovrà succedere accadrà. Il bene vince, gli arroganti perdono, il più dolce si sacrifica e via così. Il labirinto, che dovrebbe creare quell'atmosfera originale e claustrofobica che probabilmente vi ha spinto a vedere il film, viene appena affrontato ed è tutto tranne che la colonna portante di questo titolo. Il finale ovviamente aprirà, ma anche questo lo capirete già a metà storia, sarà tutt' altro che conclusivo e aprirà ancora altri interrogativi di cui assolutamente non ci frega proprio nulla. Una stella va data solo per il comparto tecnico davvero all'altezza, i Dolenti sono realizzati davvero bene e anche la fotografia non è affatto male e ci ricorda costantemente quanti soldi sono stati sfruttati male. In definitiva si tratta della classica buona idea sfruttata malissimo.
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elamilmago
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martedì 1 settembre 2015
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qualcosa di buon bolle in pentola
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Avevo snobbato questo film al cinema poiché la storia mi sembrava una cavolata fine a se stessa. Me ne sono avvicinato invece dopo aver visto il trailer del seguito ed incoraggiato da vari commenti positivi, mi sono deciso a vederlo. La trama la conoscete. In una radura verde circondata da una muraglia altissima, vivono un gruppo di ragazzi, prigionieri felici della loro esistenza. Ogni mese da una gabbia sotterranea emerge un nuovo ragazzo maschio, privo di memoria, salvo il ricordo del nome che affiora dopo due giorni. Non sanno chi sono ne perché sono li ed hanno organizzato la loro esistenza coltivando la terra e dividendosi in ruoli a seconda delle predisposizioni fisiche.
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Avevo snobbato questo film al cinema poiché la storia mi sembrava una cavolata fine a se stessa. Me ne sono avvicinato invece dopo aver visto il trailer del seguito ed incoraggiato da vari commenti positivi, mi sono deciso a vederlo. La trama la conoscete. In una radura verde circondata da una muraglia altissima, vivono un gruppo di ragazzi, prigionieri felici della loro esistenza. Ogni mese da una gabbia sotterranea emerge un nuovo ragazzo maschio, privo di memoria, salvo il ricordo del nome che affiora dopo due giorni. Non sanno chi sono ne perché sono li ed hanno organizzato la loro esistenza coltivando la terra e dividendosi in ruoli a seconda delle predisposizioni fisiche. Sanno pure leggere e scrivere, anche se non possiedono strumenti per farlo adeguatamente. Al mattino una porta della muraglia si apre e permette di uscire verso l'esterno costituito da un enorme labirinto con mura ciclopiche, dal quale non riescono ad uscire. Il labirinto è abitato da creature mostruose dette dolenti. Alla sera si chiudono le porte e chi rimane intrappolato nel labirinto, sicuramente muore ucciso dai dolenti. Questo l'incipit semplice ma efficace grazie a come il film è raccontato, senza punti morti, senza cadute. La sua narrazione, serrata, attorno al mistero del labirinto e i suoi dolenti e l'arrivo di Thomas, un ragazzo diverso dagli altri poiché curioso e desideroso di uscire, fanno il film. Il finale offre delle spiegazioni ed un nuovo scopo che arricchiscono l'intera opera, forse facendo rimpiangere di non vedere almeno 10 minuti in più di quel nuovo mondo e situazione. Il cast dei protagonisti, tutti giovanissimi, regge molto bene. Troviamo molti volti noti ed altri nuovi, ma la giovane età non rovina l'atmosfera, poiché tutto sembra avere un senso connesso al labirinto. Ho apprezzato moltissimo la mancanza della "love story" tra il protagonista e l'unica donna presente, sarebbe stata davvero fuori luogo e fuori tempo/ritmo del film.
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bertz
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martedì 18 agosto 2015
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buona l'idea pessima la sceneggiatura
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"Maze Runner-il labirinto" è una pellicola che inizialmente propone un'atmosfera interessante ed enigmatica: un ragazzo si risveglia privo di memoria in un ascensore in corsa, trasportato verso una radura circondata da uno sconfinato labirinto. Ma nonostante le buone premesse ben presto il film si perde in dialoghi banali e poco interessanti, che portano avanti una trama debole e non priva di buchi di sceneggiatura. In conclusione si può dire che Maze Runner poteva essere un prodotto mediocre, ma dato che film di questo genere dovrebbero reggersi su di una trama solida e convincente, il mio giudizio si fa più aspro.
Film sconsigliato e poco godibile
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oscura_97
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domenica 2 agosto 2015
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niente di spaciale
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Premetto di non aver letto il libro, quindi il mio commento si riferirà solamente al film.
Sinceramente mi aspettavo di più. La confezione ovviamente è impeccabile, ma ho trovato la trama piuttosto noiosa e già vista e rivista. Insomma, mi hanno proprio stufata queste storie distopiche.
Inoltre tutto il contesto di sottofondo è spiegato male, ma questa è una tendenza di tutti gli ultimi fim tratti da libri: dare per scontato che tutti sapiano già la storia e quindi non approfondire le spiegazioni.
Il film, come molti altri hanno notato, cita altre pellicole, ma non è per questo che non mi è piaciuto, è che proprio mancano ritmo e coinvolgimento.
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Premetto di non aver letto il libro, quindi il mio commento si riferirà solamente al film.
Sinceramente mi aspettavo di più. La confezione ovviamente è impeccabile, ma ho trovato la trama piuttosto noiosa e già vista e rivista. Insomma, mi hanno proprio stufata queste storie distopiche.
Inoltre tutto il contesto di sottofondo è spiegato male, ma questa è una tendenza di tutti gli ultimi fim tratti da libri: dare per scontato che tutti sapiano già la storia e quindi non approfondire le spiegazioni.
Il film, come molti altri hanno notato, cita altre pellicole, ma non è per questo che non mi è piaciuto, è che proprio mancano ritmo e coinvolgimento.
Il labirinto è mediocre, mentre i dolenti non li ho trovati molto originali. Non molto originali neanche i termini "tecnici", in particolare dolenti e velocisti.
Invece per una volta non sono stata delusa dal cast, che ho trovato piuttosto adatto, soprattutto il protagonista.
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ultimoboyscout
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lunedì 20 luglio 2015
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la radura è solo l'inizio.
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Thomas si sveglia all'interno di un montacarichi che lo conduce in una radura circondata da mura altissime. Il posto è abitato da numerosi ragazzi e adolescenti maschi, che come lui, non sanno come e perchè sono finiti lì. Fuori dalle mura c'è un labirinto, che cambia disegno ogni notte ed è abitato da creature mostruose, i Dolenti, che sembra essere l'unica via di fuga possibile. L'arrivo di una ragazza, unica tra i soli maschi, cambia gli equilibri. La distopia presentata da "Maze Runner" è epica, fantastica e adrenalinica, più corale e venata di tematiche esistenziali rispetto agli altri young adult di genere. Parliamo di una produzione importante che va a competere in un settore affollatissimo (che però mostra qualche piccolo segno di cedimento) affidandosi ad un regista esordiente e ad un cast di volti molto poco noti, elargendo un budget molto più basso di quello dei concorrenti.
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Thomas si sveglia all'interno di un montacarichi che lo conduce in una radura circondata da mura altissime. Il posto è abitato da numerosi ragazzi e adolescenti maschi, che come lui, non sanno come e perchè sono finiti lì. Fuori dalle mura c'è un labirinto, che cambia disegno ogni notte ed è abitato da creature mostruose, i Dolenti, che sembra essere l'unica via di fuga possibile. L'arrivo di una ragazza, unica tra i soli maschi, cambia gli equilibri. La distopia presentata da "Maze Runner" è epica, fantastica e adrenalinica, più corale e venata di tematiche esistenziali rispetto agli altri young adult di genere. Parliamo di una produzione importante che va a competere in un settore affollatissimo (che però mostra qualche piccolo segno di cedimento) affidandosi ad un regista esordiente e ad un cast di volti molto poco noti, elargendo un budget molto più basso di quello dei concorrenti. Ruolo fondamentale lo gioca l'ambientazione, zona di autentica foresta, che permette di dimunuire sensibilmente il CGI in favore del realismo, assolutamente necessario in una distopia fantascientifica con fortissime connotazioni psicologiche. Un'ambientazione sporca e tagliente per una pellicola che si addice ad un pubblico giovane, che evita ogni genere di moralità e paternalismo, avvicinandosi sotto parecchi aspetti a "Lost". Questo è il risultato della traduzione in immagini della saga YA creata da James Dashner, il primo della tetralogia, un'opera visivamente valida, frutto della visionarietà del giovanissimo Ball, dal buon ritmo ma meno potente di "Hunger Games" e successivi che restano senza dubbio il meglio per quanto riguarda il genere. Ma se si considerano i tanti fiaschi recentemente registrati nel settore, "Maze Runner", dopo la saga con Jennifer Lawrence protagonista, è quanto di meglio possa oggi offrire il genere YA.
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kondor17
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lunedì 23 marzo 2015
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c-movie tipo reality
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Un film senza capo né coda, con un plot imbarazzante e attori penosi. Si salvano gli effetti speciali e poco altro. L'inizio è guardabile ma si va avanti inutilmente nella speranza di vedere una luce, ma il finale è quanto di più grottesco e stupido abbia mai visto. Da piangere, da arrabbiarsi, quasi offensivo verso lo spettatore. Leggo qui che è tratto da un best seller e che è solo il primo capitolo di una trilogia. Messi bene, siamo. Non mi fregano di certo più. Lasciate perdere....
A confronto, gli Hunger games sono tutti e 3 capolavori. Voto 3 su 10.
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dariotto
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venerdì 6 marzo 2015
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intrigante
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a noi è piaciuto ma il finale lascia perplessi ,come fà un fifone che non era mai stato all interno a passare indenne da solo o anche accompagnato ,le trappole e il labirinto ,improbabile ilquindi finale
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sydys
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giovedì 26 febbraio 2015
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poco convincente
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L'idea del film del film è interessante. Ma solo quella. Non c'è una vera trama che si sviluppa, i personaggi sono piatti e interpretati da attori che sembrano riciclati da una recita delle scuole medie. Si salva qualche effetto speciale,ma senza colpire più di tanto: ormai se ne vedono ovunque.
L'idea di personaggi rinchiusi un qualche posto per un motivo che si scopre alla fine, ricorda cose già viste e riviste. Qui però il motivo no si capisce nemmeno alla fine, probabilmente perché gli autori non hanno un valido motivo per tenere degli adolescenti rinchiusi e abbandonati. Il finale però lascia intravedere possibili sviluppi della storia, rimandando a uno sconsigliato da vedere capitolo 2.
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L'idea del film del film è interessante. Ma solo quella. Non c'è una vera trama che si sviluppa, i personaggi sono piatti e interpretati da attori che sembrano riciclati da una recita delle scuole medie. Si salva qualche effetto speciale,ma senza colpire più di tanto: ormai se ne vedono ovunque.
L'idea di personaggi rinchiusi un qualche posto per un motivo che si scopre alla fine, ricorda cose già viste e riviste. Qui però il motivo no si capisce nemmeno alla fine, probabilmente perché gli autori non hanno un valido motivo per tenere degli adolescenti rinchiusi e abbandonati. Il finale però lascia intravedere possibili sviluppi della storia, rimandando a uno sconsigliato da vedere capitolo 2.
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sharon.90
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martedì 17 febbraio 2015
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originale e poco banale.
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Maze Runner è sicuramente un film silime a "Hunger Games" o "Divergent" (come infatti dice anche sulla copertina del libro). Non ho nessun commento da fare al film in sé perché è davvero bello, ma per le critiche che sicuramente verranno espresse su questo film: il fatto che piaccia agli adolescenti e venga chiamato "fandom" (i libri che amano i ragazzi) non vuol dire che non sia un film per adulti o famiglie.
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