lyanm
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venerdì 17 ottobre 2014
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fantastico
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io personalmente l'ho trovato un bellissimo film. di questi tempi trovare qualche film non trash è davvero difficile. poi finalmente al passo con i tempi, pieno di effetti speciali e attori giovani e freschi, che possono sfoggiare tutta la loro bravura sul grande schermo.
il mondo creato è a dir poco fantastico, meglio di quanto la mia immaginazione abbia potuto fare.
Se non lo avete visto ve lo consiglio davvero. la storia prende molto, e se per caso vi sembrerà la "copia" di qualche altro film già visto vi ricrederete, sopratutto con i sequel (che non vedo l'ora di vedere).
buona visione!
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lyanm
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venerdì 17 ottobre 2014
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fantastico
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io personalmente l'ho trovato un bellissimo film. di questi tempi trovare qualche film non trash è davvero difficile. poi finalmente al passo con i tempi, pieno di effetti speciali e attori giovani e freschi, che possono sfoggiare tutta la loro bravura sul grande schermo.
il mondo creato è a dir poco fantastico, meglio di quanto la mia immaginazione abbia potuto fare.
Se non lo avete visto ve lo consiglio davvero. la storia prende molto, e se per caso vi sembrerà la "copia" di qualche altro film già visto vi ricrederete, sopratutto con i sequel (che non vedo l'ora di vedere).
buona visione!
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fedecusi
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giovedì 16 ottobre 2014
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parlando sia del film che del libro
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Si esatto, voglio proprio parlare sia del film che del libro "The Maze Runner".
Ultimamente questa storia è diventata una vera e propria ossessione per me, e per alcuni miei amici a cui ho fatto conoscere il film.
Partiamo dalla trama; riassumendo molto brevemente, senza fare alcun spoiler nel caso non aveste letto il libro o visto il film, si parla di un gruppo di ragazzi che ricordano solo il loro nome, e nient’altro, che vivono nel centro di un labirinto, la radura, nel quale il novellino Thomas (protagonista) si ritrova assieme ad una ragazza Theresa (loro sono gli ultimi due arrivati).
Detto brevemente questa storia, a mio parere, è sconvolgente poiché sia nel libro che nel film ci si sente immersi nella radura e ci si abitua ad essa molto facilmente, però poi la storia viene sconvolta e “SBAM!” è come andare addosso ad un muro in piena faccia.
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Si esatto, voglio proprio parlare sia del film che del libro "The Maze Runner".
Ultimamente questa storia è diventata una vera e propria ossessione per me, e per alcuni miei amici a cui ho fatto conoscere il film.
Partiamo dalla trama; riassumendo molto brevemente, senza fare alcun spoiler nel caso non aveste letto il libro o visto il film, si parla di un gruppo di ragazzi che ricordano solo il loro nome, e nient’altro, che vivono nel centro di un labirinto, la radura, nel quale il novellino Thomas (protagonista) si ritrova assieme ad una ragazza Theresa (loro sono gli ultimi due arrivati).
Detto brevemente questa storia, a mio parere, è sconvolgente poiché sia nel libro che nel film ci si sente immersi nella radura e ci si abitua ad essa molto facilmente, però poi la storia viene sconvolta e “SBAM!” è come andare addosso ad un muro in piena faccia.
Adoro molto il fatto, parlando del libro, che sia un romanzo post apocalittico e distopico, e apprezzo la quasi totale assenza di romanticismo, non odio le storie d’amore, ma così la storia prosegue senza distrazioni; in pratica la storia è incentrata molto su cosa significhi essere responsabili delle proprie scelte, e come fuggire da questo mondo impazzito nel quale si sono trovati i ragazzi.
I difetti che ho trovato nel libro sono la mancanza di citazioni, o frasi che si possano ricordare; e la scarsa descrizione di personaggi come Newt, Minho, Gally, e Thomas di cui si sa a malapena l’aspetto fisico.
Riguardo il cast sono stato felice e concorde nelle scelte,
Dylan O’Brien, che interpreta Thomas, lo conoscevo per sentito nominare come partecipe al cast di Teen Wolf, nel film il suo personaggio risulta essere, a mio parere, più interessante che nel libro.
Theresa viene, invece interpretata da Kaya Scodelario, la cui faccia mi è familiare, credo che nel film risulti meno antipatica di come potrebbe sembrare nel romanzo.
Poi c’è Will Poulter che interpreta Gally, che a dire il vero come personaggio non mi è piaciuto molto, ma adoro come Will lo ha interpretato.
Newt interpretato da Thomas Brodie Sangaster, anche lui attore di una bravura impossibile da non notare, che ho apprezzato come personaggio nel modo in cui si rivela colui che spiegherà il più degli avvenimenti a Thomas.
E infine Ki Hong Lee che recita la parte di Minho, il suo personaggio mi è abbastanza piaciuto, però non mi ha molto interessato.
Dall’uscita del film nelle sale di tutt’Italia si sono sentite molte critiche riguardo i cambiamenti del film rispetto al romanzo, ma io credo che siano invece state pensate bene, con cura; si è vero che il finale è leggermente diverso, ma sostanzialmente è quello del libro.
Parlando della qualità dei filmati posso dire di aver visto un ottimo lavoro, tolto chi ha curato la direzione dalla fotografia (per chi non sapesse cosa significa, si intende come sono posizionate le luci sul set) poiché in alcune scene sembrava troppo artificiale (ad esempio alcune parti nel labirinto).
Per concludere posso consigliare vivamente sia il libro che il film, è vero non sono perfetti, ma credo che possano appassionarvi molto. Buona visione e buona lettura.
Federico
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nicolem
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mercoledì 15 ottobre 2014
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benvenuti nella radura pive
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica e distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più in la)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica e distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più in la)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
Già dalla prima scena veniamo trasportati in un mondo diverso, insieme a Thomas (il personaggio principale), grazie alla salita di un'ascensore che ha il suo sbocco nella così detta RADURA abitata da altri ragazzi, solo maschI, organizzata in tutto e per tutto da quest'ultimi.
La radura è circondata da quattro grandi e possenti mura, le quali hanno un'apertura su ogni lato che permette l'entrata nel cosi detto LABIRINTO, il quale cambia ogni sera quando le porte si chiudono facendo uscire i DOLENTI, creature mostruose che cercano di uccidere i radurai di notte, quando non riescono a rientrare per tempo nella radura dopo un'opera di supervisiose e mappatura, i così detti VELOCISTI. Le creature che abitano il labirinto assomigliano a delle grosse lucertole con dei prolungamenti meccanici (come artilgli e altri tipi di armi).
Lo scopo principale di questi ragazzi è cercare una via di fuga da questo luogo nel quale sono stati portati in tempi diversi. I primi radurai sono arrivati 3 anni prima le vicende raccontate, e in questo arco di tempo, dall'ascensore una volta al mese arrivava un nuovo ragazzo con scorte e cibo che non riuscivano a produrre da soli.
Fin qui sembra tutto facile, cercare di ricordare chi si è, una via d'uscita ed il perchè sono capitati lì, ma purtroppo a tutti questi ragazzi viene cancellata la memoria, tantè che inizialmente non ricordano nemmeno il proprio nome (esso verrà ricordato nel giro di poco l'arrivo, dagli stessi radurai).
Tutto però cambia con l'arrivo inaspettato di una ragazza e da un biglietto posto nelle sue mani.
Ma tranquilli non sarà la classica love story adolescenziale e carica di ormoni pronti ad esplodere all'improvviso, bensì viene descritta una strana amicizia che con il tempo potrebbe trasformarsi in un grande legame, o rompersi indissolubilmente.
Questa, diciamo, è la trama a grandi linee di ciò che vi aspetta se andrete a vedere questo fantastico film, il quale non vi deluderà di certo.
Vi è sempre una grande adrenalina che accompagna la maggior parte della pellicola, grazie anche alle musiche di John Paesano (direi azzeccatissime e poste al momento giusto).
Gli attori sono riusciti abilmente ad entrare nei personaggi descritti nel libro, sia come carattere che come aspetto fisico. Possiamo citare Dylan O'Brien [nel ruolo di Thomas], Kaya Scotelario [nel ruolo di Teresa], Will Poulter [nel ruolo di Gally], Thomas Brodie-Sangster [nel ruolo di Newt], questi diciamo sono i principali, non vi sto ad elencarli tutti o questa recensione diventerebbe un papiro.
Unica pecca (dico da lettirice della trilogia) hanno tagliato e/o modificato diverse scene presenti nel libro, ed in più eliminato anche il linguaggio che si va creando tra i ragazzi, per questo, ahimè, non posso dire che sia fedelissimo.
Sono comunque riusciti a creare la stessa atmosfera che ti tiene con il fiato sospeso per tutta la durata del "viaggio", anche per questo ammetto che tralasciando l'aspetto del fedele o no al libro, rimane un gran bel film che ti tiene incollata allo schermo per ben un'ora e novanta minuti.
Non vorrrei dilungarmi troppo anticipandovi altre chicche, perchè vorrei che anche voi possiate rimanere affascinati dal mondo creato dallo scrittore James Dashner e dal regista Wes Ball, adatto a tutte le età.
Detto questo spero vivamente che andrete a vedere The Maze Runner-Il Labirinto e perchè no, anche a comprare i libri, i quali sono davvero stupendi e si finiscono in un batter d'occhio, tanta è la voglia di scoprire i misteri celati.
Spero che questa recensione vi sia stata d'aiuto nel caso della vostra incertezza riguardo la scelta di andare al cinema.
Unico avvertimento, il film è stato posto in Italia come: VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI, anche se sinceramente non ho notato il motivo di questo divieto, quindi nel caso andaste portatevi un documento di riconoscimento per sicurezza.
Un saluto a tutti.
Nox!
P.S. Una volta diventati radurai vi consiglio fortemente di iscrivervi al gruppo facebook: #MazeRunner-La Radura Italiana, così da accrescere il pubblico e condividere le vostre opinioni con tutti i pive d'Italia.
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littlespock
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martedì 14 ottobre 2014
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the maze runner, uguale a tutti gli altri?
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A primo sguardo, Maze Runner, può paragonarsi ad altrettante saghe post-apocalittiche distopiche, come Hunger Games e The Giver.
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A primo sguardo, Maze Runner, può paragonarsi ad altrettante saghe post-apocalittiche distopiche, come Hunger Games e The Giver. Si tratta della generazione young adult, in un mondo in cui gli adolescenti si trovano in bilico tra l’essere giovani e il diventare grandi, e il modo per affrontare questo passaggio è attraverso gli ostacoli, la scelta tra il bene e il male, che determinerà se sono eroi o meno. Maze Runner ha in comune col suo antecessore Hunger Games: nel Labirinto troviamo Thomas. Spinto dalla notevole curiosità, sarà lui a ridare speranza alla comunità di ragazzi, credendo fermamente che ci sia una vita d’uscita oltre quelle mura cementate. Come in The Giver , anche qui è forte il tema dell’importanza del passato e della memoria, in contrapposizione con un presente che sembra idilliaco (il verde della Radura che esprime apparente tranquillità), ma che nasconde insidie (il Labirinto popolato dai Dolenti).
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nicolem
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martedì 14 ottobre 2014
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benvenuti nella radura pive
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica/ post-apocalittica/ distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più avanti)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica/ post-apocalittica/ distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più avanti)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
Già dalla prima scena veniamo trasportati in un mondo diverso, insieme a Thomas (il personaggio principale), grazie alla salita di un'ascensore che ha il suo sbocco nella così detta RADURA abitata da altri ragazzi, solo maschI, organizzata in tutto e per tutto da quest'ultimi.
La radura è circondata da quattro grandi e possenti mura, le quali hanno un'apertura su ogni lato che permette l'entrata nel cosi detto LABIRINTO, il quale cambia ogni sera quando le porte si chiudono facendo uscire i DOLENTI, creature mostruose che cercano di uccidere i radurai di notte, quando non riescono a rientrare per tempo nella radura dopo un'opera di supervisiose e mappatura, i così detti VELOCISTI. Le creature che abitano il labirinto assomigliano a delle grosse lucertole con dei prolungamenti meccanici (come artilgli e altri tipi di armi).
Lo scopo principale di questi ragazzi è cercare una via di fuga da questo luogo nel quale sono stati portati in tempi diversi. I primi radurai sono arrivati 3 anni prima le vicende raccontate, e in questo arco di tempo, dall'ascensore una volta al mese arrivava un nuovo ragazzo con scorte e cibo che non riuscivano a produrre da soli.
Fin qui sembra tutto facile, cercare di ricordare chi si è, una via d'uscita ed il perchè sono capitati lì, ma purtroppo a tutti questi ragazzi viene cancellata la memoria, tantè che inizialmente non ricordano nemmeno il proprio nome (esso verrà ricordato nel giro di poco l'arrivo, dagli stessi radurai).
Tutto però cambia con l'arrivo inaspettato di una ragazza e da un biglietto posto nelle sue mani.
Questa, diciamo, è la trama a grandi linee di ciò che vi aspetta se andrete a vedere questo fantastico film, il quale non vi deluderà di certo.
Vi è sempre una grande adrenalina, un ritmo serrato che accompagna la maggior parte della pellicola, grazie anche alle musiche di John Paesano (direi azzeccatissime e poste al momento giusto).
Gli attori sono riusciti abilmente ad entrare nei personaggi descritti nel libro, sia come carattere che come aspetto fisico. Possiamo citare Dylan O'Brien [nel ruolo di Thomas], Kaya Scotelario [nel ruolo di Teresa], Will Poulter [nel ruolo di Gally], Thomas Brodie-Sangster [nel ruolo di Newt], questi diciamo sono i principali, non vi sto ad elencarli tutti o questa recensione diventerebbe un papiro.
Unica pecca (dico da lettirice della trilogia) hanno tagliato e/o modificato diverse scene presenti nel libro, ed in più eliminato anche il linguaggio che si va creando tra i ragazzi, per questo, ahimè, non posso dire che sia fedelissimo.
Sono comunque riusciti a creare la stessa atmosfera che ti tiene con il fiato sospeso per tutta la durata del "viaggio", anche per questo ammetto che tralasciando l'aspetto del fedele o no al libro, rimane un gran bel film che ti tiene incollata allo schermo per ben un'ora e novanta minuti.
Non vorrrei dilungarmi troppo anticipandovi altre chicche, perchè vorrei che anche voi possiate rimanere affascinati dal mondo creato dallo scrittore James Dashner e dal regista Wes Ball, adatto a tutte le età.
Detto questo spero vivamente che andrete a vedere The Maze Runner-Il Labirinto e perchè no, anche a comprare i libri, i quali sono davvero stupendi e si finiscono in un batter d'occhio, tanta è la voglia di scoprire i misteri celati.
Spero che questa recensione vi sia stata d'aiuto nel caso della vostra incertezza riguardo la scelta di andare al cinema.
Unico avvertimento, il film è stato posto in Italia come: VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI, anche se sinceramente non ho notato il motivo di questo divieto, quindi nel caso andaste portatevi un documento di riconoscimento per sicurezza.
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valentino giorgi
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lunedì 13 ottobre 2014
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non originale ma dotato di vita propria
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Maze Runner è una distopia moderna non originalissima ma sicuramente ben costruita e capace di intrattenere con un buon ritmo narrativo. Senza preamboli, fin dalla prima inquadratura il film catapulta lo spettatore subito nel cuore della vicenda, servendosi di una trama semplice e convincente. Il giovane Thomas si sveglia in un ascensore che sale verso l’alto ritrovandosi in una misteriosa radura, circondata da un imponente labirinto. Lì incontra altri ragazzi che insieme hanno costituito una piccola comunità rurale con le proprie leggi; anche loro come Thomas non ricordano nulla del proprio passato e sono del tutto ignari del motivo per cui si trovano lì.
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Maze Runner è una distopia moderna non originalissima ma sicuramente ben costruita e capace di intrattenere con un buon ritmo narrativo. Senza preamboli, fin dalla prima inquadratura il film catapulta lo spettatore subito nel cuore della vicenda, servendosi di una trama semplice e convincente. Il giovane Thomas si sveglia in un ascensore che sale verso l’alto ritrovandosi in una misteriosa radura, circondata da un imponente labirinto. Lì incontra altri ragazzi che insieme hanno costituito una piccola comunità rurale con le proprie leggi; anche loro come Thomas non ricordano nulla del proprio passato e sono del tutto ignari del motivo per cui si trovano lì. In pochi giorni, Thomas riuscirà a portare importanti cambiamenti e a guidare i giovani all’uscita, ma la strada non sarà facile, da una parte a causa dei Dolenti, letali mostri nascosti nel labirinto, e dall’altra per colpa di violenti contrasti interni al gruppo dei ragazzi sopravvissuti.
Chiaramente citazionista, il film vive l’importante influenza di diversi fenomeni cinematografici e letterari. È simile al romanzo Il Signore delle Mosche per l’attenzione alla psicologia collettiva della comunità di ragazzi e alla sua naturale involuzione che vede il contrapporsi di due bande rivali. Ricorda il celebre The Village di Shamalayan, per l’utopica società ultraconservatrice che preferisce avversare la modernità, il nuovo, servendosi della paura collettiva e della menzogna. Cita The Cube di Vincenzo Natali, per l’enigma del labirinto senza uscita la cui soluzione, in parte, è celata da una macchinazione numerica. Senza infine scordare Hunger Games, forse l’influenza più forte del film, per il clima teen movie (se pure abbastanza spietato) che si respira, per i protagonisti della narrazione, tutti ragazzi, per il tema della prova, dell’esame da superare cinicamente imposto da una crudele società futura. Tuttavia, fatti questi dovuti riferimenti, non si può sostenere che Maze Runner è solo un derivato, un prodotto del tutto dipendente dagli altri film. Altrimenti lo dovremmo dire del 95% dei film che si vedono, ancor di più se andiamo a pescare tra le distopie. Certamente le influenze si sentono molto, ma il film vive di vita propria, è indipendente, si configura come un perfetto assemblaggio di temi e generi diversi che si sanno mischiare bene tra loro. Non è una macchietta di qualcosa di più grande, anzi, compete con gli antecedenti, li rinnova, li arricchisce.
Per il resto il film sa bene intrattenere, ha attori capaci e una notevole fotografia. Originale anche lo stile un po’ plastico con cui si cerca di far apparire tutto simile a un videogioco perché da la sensazione del Labirinto, del livello da superare. Non a caso alla fine l’uscita dal labirinto-prigione sarà solo una prima tappa verso la fine dell’esperimento, cioè la salvezza che si può raggiungere solo attraverso la “selezione naturale” imposta dalla prova, artificialmente costruita per far sopravvivere i più capaci. Certo, si percepisce che il film non approfondisce abbastanza i temi inseriti nella narrazione, a volte appare troppo superficiale. Ma questo è un problema di quasi tutti i film distopici degli ultimi anni. Prima di abbatterci su questo film bollandolo come “copia di altro”, pensiamo anche agli altri film del genere usciti di recente come Divergent, l’ultimo Hunger Games, The Giver. Per me Maze Runner batte tutti i tre che ho citato.
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federica_f
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lunedì 13 ottobre 2014
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film bellissimo!
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Premetto di non aver letto i libri, quindi non ho termini di paragone, ma l’ho davvero adorato! Un film d’azione che ti lascia per tutta la sua durata con il fiato sospeso. L’eccellente modo in cui è stato girato ti fa immedesimare nei ruoli e ti sembra di vivere le emozioni che vivono i protagonisti. Avrei preferito vederlo in lingua originale per poter cogliere al meglio la bravura degli attori.
Consiglio a tutti di correre al cinema a guardarlo, il finale aperto ti mette in condizioni di ansia nell’attesa di un sequel.
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chiaraswibrien
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lunedì 13 ottobre 2014
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usciamo adesso o moriamo provandoci!
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"Usciamo adesso o moriamo provandoci!" è solo una delle frasi più elettrizzanti che io abbia mai sentito nel film The Maze Runner, adattazione cinematografica del primo libro della trilogia di James Dashner, che ho già letto interamente. Purtroppo non ho vinto l'anteprima, ma ho comunque visto il film il nove ottobre. Il film è avvincente, pieno di suspance, batticuore, paura, pianti e divertimento. Non è stato fedelissimo al film, ma tutto sommato non ha riportato grossi cambiamenti.
Tutto inizia quando un ragazzo, dal nome anche a se stesso sconosciuto, si ritrova in una sorta di spiazzale verde, delimitato da delle mura altissime.
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"Usciamo adesso o moriamo provandoci!" è solo una delle frasi più elettrizzanti che io abbia mai sentito nel film The Maze Runner, adattazione cinematografica del primo libro della trilogia di James Dashner, che ho già letto interamente. Purtroppo non ho vinto l'anteprima, ma ho comunque visto il film il nove ottobre. Il film è avvincente, pieno di suspance, batticuore, paura, pianti e divertimento. Non è stato fedelissimo al film, ma tutto sommato non ha riportato grossi cambiamenti.
Tutto inizia quando un ragazzo, dal nome anche a se stesso sconosciuto, si ritrova in una sorta di spiazzale verde, delimitato da delle mura altissime. La confusione è così tanta che Thomas, appena riacquista la vista dalla precedente oscurità nella 'scatola' da cui è sbucato fuori, inizia a correre alla cieca, prima che le gambe lo lascino cadere come un sacco di patate alimentando le risate degli altri Radurai. Qui fa la conoscenza di quelli che lo accompagneranno durante questa avventura, soprattutto Alby - nonché il capo, ciò che verrà chiarito quando un altro dei ragazzi rinchiusi lì, gli dirà che è stato il primo ad apparire nella Radura e che quindi è stato un mese da solo aspettando che la scatola si aprisse per rivelare il secondo Raduraio; e Newt che gli spiegherà che si trovano in un labirinto, che le mura si aprono e si chiudono secondo un orario prestabilito e che durante la notte esse cambiano. Aggungendo il fatto che ci sono macchine letali che fanno a pezzi tutto ciò che incontrano sul loro cammino e vengono chiamati Dolenti, loro saranno la causa di molte perdite che affliggeranno i nostri Pive. Dopo quasi tre anni, nessuno è riuscito a trovare la 'via di fuga' - nemmeno Minho, capo dei Velocisti addetti ad entrare nel labirinto per scovarne l'uscita - finché Thomas, coraggioso quanto impaurito, decide di diventare Velocista e dopo aver messo in pericolo la sua vita - entrando nel labirinto per cercare di salvare Minho e Alby che era stato punto - riesce ad ottenere il ruolo e svariate ricerche più tardi riescono a trovare la tana dei Dolenti, nonché la strada per uscire da quel mondo creato dall'uomo in cui nessuno ha memoria del suo passato. Ma da romanzo distopico quale è The Maze Runner, l'uscita dal labirinto è solo l'inizio di una battaglia ancora più grande e difficile.
Molte persone mettono sullo stesso piano The Maze Runner con altri rimanzi tipo Hunger Games o Divergent, cosa che è scritta anche sulle copertine italiane dei libri. E io di NO. Non ho letto/visto Divergent quindi non mi pronuncio però Hunger Games sì, e per quanto possa essere definito distopico, alla fine non lo è poi tanto a differenza di The Maze Runner che invece finisce con il significato vero e proprio del genere di romanzo distopico. Sto cercando di focalizzare la cosa evitando spoiler per i prossimi libri.
Un'altra cosa che mi ha colpito è che il sentimentalismo, il romantico e le storie d'amore sono solo un contorno di tutta la faccenda. Ovviamente sì sa che con le storie d'amore si attira più lettori, ma la cosa sorprendente è proprio questa. Lo scrittore ha unito il distopico e il post apocalittico contornandolo da quella sfumatura leggermente rosa. Il film è, ovviamente, solo una conseguenza quindi per quanto possa essere poco fedele al libro è pur sempre un lavoro fatto bene.
Quindi, miei cari pive, se volete leggere qualcosa di innovativo, con quel costante alone di suspance e tachicardia, non posso far altro che consigliarvi questa meritevole trilogia (escludendo i prequel, di cui lo scrittore sta ancora scrivendo uno dei due) e il conseguente film da cui è stato tratto.
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swiftinski
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lunedì 13 ottobre 2014
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ottimo inizio di una delle saghe migliori
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Salve a tutti.
Aspettavo questo film da tantissimo tempo e finalmente sono riuscita a vederlo ieri sera.
Devo ammettere che sono sorpresa positivamente: solitamente sappiamo che i film tratti dai libri vengono cambiati molto e spesso i cambiamenti non sono coerenti con la storia, ma a mio parere stavolta non é successo.
Okay, alcune cose sono state cambiate, ma comunque non ha stravolto il film, che anzi si è sviluppato in modo molto coerente (pensate che il finale del film mi é piaciuto anche di più di quello del libro)
C'é da considerare anche il budget bassissimo, dettaglio non poco rilevante se si considera l'abbondanza di effetti speciali, ma nonostante questo, gli effetti erano appunto spettacolari, adatti a chiunque ami film del genere.
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Salve a tutti.
Aspettavo questo film da tantissimo tempo e finalmente sono riuscita a vederlo ieri sera.
Devo ammettere che sono sorpresa positivamente: solitamente sappiamo che i film tratti dai libri vengono cambiati molto e spesso i cambiamenti non sono coerenti con la storia, ma a mio parere stavolta non é successo.
Okay, alcune cose sono state cambiate, ma comunque non ha stravolto il film, che anzi si è sviluppato in modo molto coerente (pensate che il finale del film mi é piaciuto anche di più di quello del libro)
C'é da considerare anche il budget bassissimo, dettaglio non poco rilevante se si considera l'abbondanza di effetti speciali, ma nonostante questo, gli effetti erano appunto spettacolari, adatti a chiunque ami film del genere.
Le scene d'azione erano ben interpretate e soprattutto il cast era azzeccatissimo nei loro ruoli: fatto da giovani promesse del cinema, comunque sia il cast ci ha regalato interpretazioni magistrali, calandosi perfettamente nei loro personaggi e portandoli quasi in vita.
Menzione d'onore per Dylan O'Brien che ha incalzato perfettamente la parte di Thomas e ci ha mostrato nuovente il suo talento (questo ragazzo farà strada)
Concludendo, film ottimo, fatto davvero molto bene, ricco di suspance e mistero.
Il finale aperto tanto quanto il libro fa presagire un sequel da urlo, che spero sia all'altezza del primo.
Consigliato a tutti quanti, andate a vedere questo film per due ore spettacolari che certo vi prenderanno tantissimo.
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