filippotognoli
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mercoledì 31 dicembre 2014
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bill murray da oscar
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Un Bill Murray cosi' non si vedeva dai tempi di Lost in traslation!!! St. Vincent e' una commedia dolce amara che ricorda molto i film di Wes Anderson.Riesce a far sorridere e commuovere nello stesso tempo.Il regista esordiente Melfi dirige alla perfezione un grande cast.Oltre al "santo" Bill, Naomi Watts e' perfetta, in un ruolo inedito x lei, e molto bravi e credibili sono anche il ragazzino Oliver e sua madre.Un po' forzato e scontato il finale, con Murray addirittura eroe di guerra.Nel complesso cmq molto godibile x chi ama le storie grottesche e anticonformiste.Da sottolineare, infine una colonna sonora da veri intenditori.
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mario nitti
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lunedì 22 dicembre 2014
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un film di natale sopra la media
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I nuovi vicini di casa di un uomo scorbutico, interpretato da un convincente Bill Murray, sono un bambino e sua mamma. La donna sola deve lavorare in orari improbabili e spesso non ha tempo per badare al piccolo, che dovrebbe restare da solo, così lo affida al vicino che accetta l’incarico perché a corto di soldi. E’ una mossa saggia quella di affidare un bambino di otto anni ad un forte bevitore, che passa il proprio tempo alle corse, all’occorrenza si arrangia con piccole truffe, protegge una prostituta ed è pure parecchio scontroso? La risposta non è scontata.
Nessuno sosterrà mai che il film sia un capolavoro, ma la squadra di attori fa egregiamente il proprio dovere, rendendo umanamente credibili i personaggi e solo in paio di casi il buonismo si avvicina pericolosamente al limite della decenza.
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I nuovi vicini di casa di un uomo scorbutico, interpretato da un convincente Bill Murray, sono un bambino e sua mamma. La donna sola deve lavorare in orari improbabili e spesso non ha tempo per badare al piccolo, che dovrebbe restare da solo, così lo affida al vicino che accetta l’incarico perché a corto di soldi. E’ una mossa saggia quella di affidare un bambino di otto anni ad un forte bevitore, che passa il proprio tempo alle corse, all’occorrenza si arrangia con piccole truffe, protegge una prostituta ed è pure parecchio scontroso? La risposta non è scontata.
Nessuno sosterrà mai che il film sia un capolavoro, ma la squadra di attori fa egregiamente il proprio dovere, rendendo umanamente credibili i personaggi e solo in paio di casi il buonismo si avvicina pericolosamente al limite della decenza. Si aggiunga che la storia ha ritmo ed è divertente, strappando sorrisi fino all’ultima scena, e si ha un perfetto film di Natale, degno di diventare un classico della settimana del 25 dicembre ed essere replicato per anni, sullo stile di “Una poltrona per due”.
Il voto è sicuramente "largo", ma premia un film che si colloca ad il livello decisamente più alto della media dei polpettoni imbecilli che il pubblico si vede rifilare ogni anno all'arrivo delle feste.
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[+] una tenera e malinconica parabola umana…
(di antonio montefalcone)
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ultimoboyscout
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mercoledì 8 aprile 2015
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il burbero in odore di santità.
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Il piccolo Oliver, dopo il divorzio dei genitori, è costretto a trasferirsi in un'altra città e la madre, causa lavoro, lo affida ad un insolito babysitter, il vicino di casa Vincent, in apparenza un pensionato alcolizzato, in realtà un veterano di guerra con un gran cuore che si prende amorevolmente cura della moglie malata e di una spogliarellista incinta dell'est europeo. Cast notevole per un film piccolo e poco pubblicizzato ma assolutamente garbato e gradevole, col personaggio dell'acidissimo mentore ennesimo fiore all'occhiello nella carriera di Bill Murray, che avrebbe meritato miglior sorte a livello di premi importanti. Murray è pazzesco nella sua interpretazione dell'eroe (mica troppo) per caso, del misantropo irregolare, imprevedibile e folle in una commedia toccante, strepitosa opera prima del regista Theodore Melfi che riesce a tirare fuori dall'attore una carica comica ed eccentrica perfetta per dare uno slancio surreale alla pellicola.
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Il piccolo Oliver, dopo il divorzio dei genitori, è costretto a trasferirsi in un'altra città e la madre, causa lavoro, lo affida ad un insolito babysitter, il vicino di casa Vincent, in apparenza un pensionato alcolizzato, in realtà un veterano di guerra con un gran cuore che si prende amorevolmente cura della moglie malata e di una spogliarellista incinta dell'est europeo. Cast notevole per un film piccolo e poco pubblicizzato ma assolutamente garbato e gradevole, col personaggio dell'acidissimo mentore ennesimo fiore all'occhiello nella carriera di Bill Murray, che avrebbe meritato miglior sorte a livello di premi importanti. Murray è pazzesco nella sua interpretazione dell'eroe (mica troppo) per caso, del misantropo irregolare, imprevedibile e folle in una commedia toccante, strepitosa opera prima del regista Theodore Melfi che riesce a tirare fuori dall'attore una carica comica ed eccentrica perfetta per dare uno slancio surreale alla pellicola. Vincent è la versione divertente e apparentemente meno seria dell'Eastwood di "Gran Torino", la forzosa amicizia tra il vecchio e il bambino non è una novità al cinema eppure qui funziona a meraviglia grazie alla grande alchimia tra i due protagonisti, che va ben oltre qualche siparietto e i cliché. Il film esplora diverse solitudini fino al più che commovente epilogo del rottame umano che può spingersi quasi alla santità. Vincent non piace alla gente e la gente non piace a lui, ma si trasformerà in una nuova e alternativa figura paterna per condurre il ragazzino verso l'età adulta ma che obbligherà lo stesso nullafacente burbero a guardarsi dentro ed a intraprendere a sua volta un importante percorso di crescita. Film sorprendentemente riuscito, passato troppo rapidamente dalle nostre sale, assolutamente da recuperare.
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spione
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sabato 24 agosto 2024
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"e'' morta?" "no si è ristretta!"
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Una sceneggiatura costruita su un "grumpy old man" che inizia alla vita un ragazzino disadattato non è propriamente il massimo dell'originalità ("About a boy", "Dennis the Menace" e "Gran Torino" vi dicono qualcosa?), ma "St.
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Una sceneggiatura costruita su un "grumpy old man" che inizia alla vita un ragazzino disadattato non è propriamente il massimo dell'originalità ("About a boy", "Dennis the Menace" e "Gran Torino" vi dicono qualcosa?), ma "St. Vincent" di motivi per farsi guardare ne ha più d'uno.
Intanto c'è Bill Murray, e questo da solo basterebbe (almeno per me). Ma vogliamo parlare di Naomi Watts che parla con l'accento russo? È un film divertente, piacevole, ben fatto. C'è una scena in cui il bambino, davanti all'urna funeraria, chiede al protagonista se sua moglie è morta, e ridi già ben prima della risposta. Poi verso la fine si piange. E per sovrapprezzo sui titoli di coda c'è Dylan nel walkman.
Che altro volete? La famosa fettina di limone etc etc? Ebbene, c'è: la barzelletta con cui il film inizia, tanto divertente nella versione originale quanto deprimente - sai che novità! - in quella brutalizzata dal doppiaggio.
Non so che tipo di "commedie natalizie" abbia visto la signora Gandolfi, ma credo che dovrebbe consultare la voce "meteorologo" su un buon dizionario d'italiano.
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flyanto
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mercoledì 7 gennaio 2015
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un buon cuore dietro una spessa scorza
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Film in cui si racconta di un anziano burbero e dal linguaggio colorito, dedito al gioco d'azzardo, alle bevute ed alla frequentazione di prostitute, il quale dietro compenso di denaro deve fare da baby sitter al figlio adolescente di una sua vicina che lavora sino a tardi. Nel corso delle giornate che egli trascorre col giovane, l'anziano signore in pratica svelerà ed insegnerà al ragazzo un nuovo approccio su come affrontare la vita, instillandogli quella sicurezza e quella[+]
Film in cui si racconta di un anziano burbero e dal linguaggio colorito, dedito al gioco d'azzardo, alle bevute ed alla frequentazione di prostitute, il quale dietro compenso di denaro deve fare da baby sitter al figlio adolescente di una sua vicina che lavora sino a tardi. Nel corso delle giornate che egli trascorre col giovane, l'anziano signore in pratica svelerà ed insegnerà al ragazzo un nuovo approccio su come affrontare la vita, instillandogli quella sicurezza e quella fiducia necessaria ad affrontare la vita futura e mancantigli anche a causa dell'assenza della figura paterna. Ovviamente la persona dell'anziano uomo nel corso della vicenda ne uscirà altamente riscattata e nobilitata.
Questa pellicola, intrisa di buoni sentimenti che all'inizio della vicenda sembrano latitare, presenta una storia di "educazione sentimentale" in cui lo spirito guida è affidato alla figura di un improbabile e quanto mai discutibile esempio di condotta morale che però, nel corso degli eventi e dopo un attento e più profondo esame, si scopre colmo di buon cuore e altruismo, visibile prima al ragazzino ed in seguito anche apertamente riconosciuto da tutti gli adulti. Efficacemente distribuito nelle sale cinematografiche nel corso delle feste natalizie, il film che parla del riscatto morale di una persona e della sua immagine inizialmente "oscurata" e ad un primo sguardo superficiale mal giudicata, in realtà purtroppo non "decolla" in quanto nel suo insieme esso non presenta alcuna originalità nel corso dello svolgersi della vicenda e pertanto esso risulta poco attraente e coinvolgente e con un finale, ovviamente, quanto mai prevedibile. Nemmeno la buona recitazione di Bill Murray che interpreta l'anziano personaggio riesce purtroppo a riscattare la pellicola, relegandola così ad un "già visto" che a tratti si manifesta anche un poco noioso.
Un vero peccato!
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