miasavini
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venerdì 23 maggio 2014
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una sorpresa
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Sono andata al cinema a vedere questo film col mio solito scetticismo nei confronti della stragrande maggioranza dei film italiani, invece sono stata ben felice di ricredermi. Ho trovato l'argomento trattato di grande attualità, ed un bel mix di personaggi che rendono al film più di uno stile. Il personaggio di Francesco Salvi è grottesco, come solo i motivatori delle grandi agenzie multilevel sanno essere. Il personaggio di Ignazio Oliva è credibilissimo nei panni dell'oppresso sociale, la cui demotivazione personale sfocia nella dipendenza dall'altro sesso e nella schiavitù che da essa ne consegue. Bravissima Anna Foglietta nei panni della donna repressa, single, metodica, bisognosa di attenzioni e alla ricerca di un uomo che la sappia conoscere ed amare.
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Sono andata al cinema a vedere questo film col mio solito scetticismo nei confronti della stragrande maggioranza dei film italiani, invece sono stata ben felice di ricredermi. Ho trovato l'argomento trattato di grande attualità, ed un bel mix di personaggi che rendono al film più di uno stile. Il personaggio di Francesco Salvi è grottesco, come solo i motivatori delle grandi agenzie multilevel sanno essere. Il personaggio di Ignazio Oliva è credibilissimo nei panni dell'oppresso sociale, la cui demotivazione personale sfocia nella dipendenza dall'altro sesso e nella schiavitù che da essa ne consegue. Bravissima Anna Foglietta nei panni della donna repressa, single, metodica, bisognosa di attenzioni e alla ricerca di un uomo che la sappia conoscere ed amare. Il mezzo attraverso il quale i due protagonisti interagiscono tra loro è il social network, usato e/o abusato come la società odierna ci propone. O impone?
Bella la fotografia. Ipnotica e azzeccata anche la colonna sonora che conferisce al film la vena dark che merita e che le si cuce addosso come un vestito su misura, fino allo sconcertante epilogo. Consiglio di andare al cinema a vedere questo film.
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sabato 31 maggio 2014
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un originale thriller italiano
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Sono un grande sostenitore del cinema indipendente in quanto si discosta fortemente dalle dinamiche di mercato che ci vengono imposte ultimamente qui in Italia. St@lker è un film coraggioso che non vuole assolutamente mettersi dalla parte del pensiero comune e ci costringe ad assistere a quelle che sono le morbosità dei nosti giorni . Combattere la solitudine e i propri demoni interiori mediante la ricerca di un rapporto/non rapporto virtuale con altre anime disperate. Avere a che fare con lavori che nn ci piacciono e che sono mossi da burattinai finiti motivatori di vita.
Una vita disperata che soffoca i due protagonisti, Anna Foglietta e Ignazio Oliva sono starordinari nel muoversi in questo contesto di degrado personale sottilineato da un ambientazione claustrofobica sia in interni che sopratutto in esterni.
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Sono un grande sostenitore del cinema indipendente in quanto si discosta fortemente dalle dinamiche di mercato che ci vengono imposte ultimamente qui in Italia. St@lker è un film coraggioso che non vuole assolutamente mettersi dalla parte del pensiero comune e ci costringe ad assistere a quelle che sono le morbosità dei nosti giorni . Combattere la solitudine e i propri demoni interiori mediante la ricerca di un rapporto/non rapporto virtuale con altre anime disperate. Avere a che fare con lavori che nn ci piacciono e che sono mossi da burattinai finiti motivatori di vita.
Una vita disperata che soffoca i due protagonisti, Anna Foglietta e Ignazio Oliva sono starordinari nel muoversi in questo contesto di degrado personale sottilineato da un ambientazione claustrofobica sia in interni che sopratutto in esterni. L'ambientazione nei quartieri asettici della periferia romana è meravigliosa.
Ottimo il ritmo conferito dal regista che con i pochi mezzi a disposizione è riuscito a confezionare un film di genere (thriller) come non se ne vedeva da tempo.
Un ottima alternativa alle commedie finte autoriali che ormai imperversano nel panorama del cinema italiano.
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