maumauroma
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domenica 17 maggio 2015
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commedia o dramma?
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Forse la cosa migliore nel film sta nel rapporto che si crea fra il gruppo di immigrati clandestini in attesa di ottenere il permesso di soggiorno e alcune volontarie di una associazione che cerca di aiutarli.Per il resto risulta eccessivamente lunga e stucchevole la "storia d'amore" tra il troppo buono e timido per essere vero Samba e la depressa Alice.Il film dovrebbe essere una commedia ma i momenti nei quali si ride sono veramente pochi,anzi spesso prevale l'aspetto drammatico.Discreti gli interpreti,tra i quali spicca la Gainsburg con il suo nevrotico fascino "stropicciato".
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lucascialo
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domenica 27 maggio 2018
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la vita difficile degli immigrati
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A 4 anni di distanza da Quasi amici, il duo Toledano-Nakache torna a lavorare insieme ad un film sociale. Se la prima volta si erano occupati di disabilità e il modo migliore per affrontarla, specie se sopravvenuta dopo una vita meravigliosa, in questo caso affrontano il tema non meno delicato dell'immigrazione. In questi anni tornato prepotentemente in auge, specie in quella Francia resa grande proprio da immigrati. Ma che oggi respinge e complica la vita, dimenticando che in fondo, se quelle persone lasciano le proprie amate terre d'origine, in parte è anche colpa sua. Protagonista è ancora una volta Omar Sy, ragazzone di colore dal fisico imponente ma dagli occhioni sensibili. Al quale questa volta i due registi non hanno cucito addosso il ruolo del simpatico protagonista chiamato a lenire le ferite di un ricco caduto in disgrazia, bensì dell'immigrato, Samba, che cerca disperatamente di integrarsi nella società.
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A 4 anni di distanza da Quasi amici, il duo Toledano-Nakache torna a lavorare insieme ad un film sociale. Se la prima volta si erano occupati di disabilità e il modo migliore per affrontarla, specie se sopravvenuta dopo una vita meravigliosa, in questo caso affrontano il tema non meno delicato dell'immigrazione. In questi anni tornato prepotentemente in auge, specie in quella Francia resa grande proprio da immigrati. Ma che oggi respinge e complica la vita, dimenticando che in fondo, se quelle persone lasciano le proprie amate terre d'origine, in parte è anche colpa sua. Protagonista è ancora una volta Omar Sy, ragazzone di colore dal fisico imponente ma dagli occhioni sensibili. Al quale questa volta i due registi non hanno cucito addosso il ruolo del simpatico protagonista chiamato a lenire le ferite di un ricco caduto in disgrazia, bensì dell'immigrato, Samba, che cerca disperatamente di integrarsi nella società. Ad aiutarlo una sempre impeccabile Charlotte Gainsbourg, nei panni di Alice, manager in crisi che si dedica al sociale e ai cavalli per lenire gli affanni della professione. Nel più tipico dei copioni, i due si aiuteranno a vicenda e finiranno per risolvere i rispettivi problemi. La pellicola scade spesso nella scontatezza, negli stereotipi e in visioni politiche di parte. Un mix tra La promesse dei fratelli Dardenne e La ricerca della felicità. Mettendo da parte troppe pretese, riesce comunque a dare spunti di riflessione, specie in questo periodo di immigrazioni di massa da un lato e chiusure nazionali dall'altro.
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sellerone
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sabato 22 settembre 2018
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samba clandestina
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Divertente e leggero ma tratta di temi pesanti. Il protagonista e’ uno degli attori francesi che preferisco e anche stavolta non ha deluso. I narratori non si sono fatti trascinare dal facile scivolamento verso la denuncia sociale, ma sono stati capaci di tener la barra dritta, è una commedia divertente e diverte, se poi riesce a smuovere qualcosa dentro chi la guarda, tanto meglio. da vedere .
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