renato volpone
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mercoledì 3 aprile 2013
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il ritorno degli alieni
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Torna al cinema la fantascienza con questo "the host", l'ospite, e un'invasione aliena che ricorda tanto "l'invasione degli ultracorpi". I baccelli che custodiscono gli intrusi sono però molto più moderni. L'invasione, comunque non è meno devastante, ma il fine per cui si appropriano dei corpi dei terrestri è quello dell'ordine, dello sradicamento della violenza: il fine giustifica i mezzi e per ottenere l'ordine ricorrono alla repressione che diventa violenza e porta all'annientamento del genere umano. Sacche di ribelli umani si nascondono, però non tutti gli invasori sono temibili, ad esempio "il viandante" che viene immesso nel corpo della giovane Melanie, ma lascia le due menti convivere e porterà ad un possibile sviluppo positivo della situazione, possibile perché un sequel è assolutamente prevedibile.
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Torna al cinema la fantascienza con questo "the host", l'ospite, e un'invasione aliena che ricorda tanto "l'invasione degli ultracorpi". I baccelli che custodiscono gli intrusi sono però molto più moderni. L'invasione, comunque non è meno devastante, ma il fine per cui si appropriano dei corpi dei terrestri è quello dell'ordine, dello sradicamento della violenza: il fine giustifica i mezzi e per ottenere l'ordine ricorrono alla repressione che diventa violenza e porta all'annientamento del genere umano. Sacche di ribelli umani si nascondono, però non tutti gli invasori sono temibili, ad esempio "il viandante" che viene immesso nel corpo della giovane Melanie, ma lascia le due menti convivere e porterà ad un possibile sviluppo positivo della situazione, possibile perché un sequel è assolutamente prevedibile. Intrigante la storia d'amore, anche se non originale, delle due anime che convivono nel corpo, Melanie e Wanda (così verrà chiamato il viandante) con due uomini diversi. Il film ha un buon ritmo e degli sviluppi seppur prevedibili ma che colpiscono positivamente lo spettatore. Accattivanti gli attori e molto brava la protagonista. Il pubblico in sala, molto giovane, ha gradito e commentato positivamente il film. In pratica un classico della fantascienza con molte rivisitazioni, si può citare "Cocoon" tra gli altri illustri predecessori, ma quando la sceneggiatura regge la fantascienza fa sempre centro.
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angiem1988
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martedì 2 aprile 2013
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pessimasceneggiatura-filmdeludenteesuperficiale
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il libro è fantastico, io l'ho adorato! ma la trasposizione cinematografica una vera delusione!!! eppure il cinema i mezzi li dispone, forse manca proprio la volontà di investirvi tempo e denaro, non so come spiegarmi il motivo di tanta superficialità... forse credono che basti così poco per soddisfare un pubblico di lettori? tanto alla fine la gente al cinema ci va comunque, per diletto, per passare il sabato sera... e poi non siamo affatto educati a sviluppare critiche cinematografiche, ma piuttosto a lasciarci suggestionare da finti attori, musichette commerciali e scene holliwoodiane ben impacchettate che riescono a manipolarci rendendo film mediocri fantastici ai nostri occhi.
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il libro è fantastico, io l'ho adorato! ma la trasposizione cinematografica una vera delusione!!! eppure il cinema i mezzi li dispone, forse manca proprio la volontà di investirvi tempo e denaro, non so come spiegarmi il motivo di tanta superficialità... forse credono che basti così poco per soddisfare un pubblico di lettori? tanto alla fine la gente al cinema ci va comunque, per diletto, per passare il sabato sera... e poi non siamo affatto educati a sviluppare critiche cinematografiche, ma piuttosto a lasciarci suggestionare da finti attori, musichette commerciali e scene holliwoodiane ben impacchettate che riescono a manipolarci rendendo film mediocri fantastici ai nostri occhi... per fortuna che esistono i libri. è in questi momenti che penso che il cinematografo sia veramente morto.
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derriev
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martedì 2 aprile 2013
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trionfo, negativo, della non-azione
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Un film di una noia mortale, infarcito di dialoghi melensi e situazioni talmente banali da spingere al sonno.
La trovata del dialogo interno forse potrebbe funzionare in un testo, ma qui inceppa l'azione che è praticamente inesistente, e non aggiunge comunque pathos .
Sconsigliatissimo, anche agli amanti della fantascienza.
[+] questo non è un film d'azione
(di juri84)
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filippo catani
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martedì 2 aprile 2013
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un buon film anche se un po' melenso
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In un futuro più o meno lontano la Terra è diventata un pianeta vivibile e pacifico. Questo però non è stato merito degli uomini bensì di una popolazione aliena che ha svuotato il corpo degli uomini della propria anima per inserire la propria. I problemi sono due: vi sono sacche di resistenza e non sempre questo processo è indolore in quanto spesso l'ospite deve fare i conti con un residuo della personalità che abitava quel corpo.
Dunque lo spettatore si avvicina alla proiezione stretto in una tenaglia; da una parte sa che il film è diretto dal bravo Niccol di cui abbiamo più che apprezzato il recente In Time ma dall'altra parte sa altrettanto bene che il romanzo da cui trae origine la vicenda è della scrittrice della saga di Twilight.
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In un futuro più o meno lontano la Terra è diventata un pianeta vivibile e pacifico. Questo però non è stato merito degli uomini bensì di una popolazione aliena che ha svuotato il corpo degli uomini della propria anima per inserire la propria. I problemi sono due: vi sono sacche di resistenza e non sempre questo processo è indolore in quanto spesso l'ospite deve fare i conti con un residuo della personalità che abitava quel corpo.
Dunque lo spettatore si avvicina alla proiezione stretto in una tenaglia; da una parte sa che il film è diretto dal bravo Niccol di cui abbiamo più che apprezzato il recente In Time ma dall'altra parte sa altrettanto bene che il romanzo da cui trae origine la vicenda è della scrittrice della saga di Twilight. Ebbene bisogna dire che il film è una sintesi di questi elementi anche se a prevalere sono la regia e una storia accattivante. Infatti il soggetto non è niente male e anzi dà luogo ad una storia fantascientifica più che godibile con un'ottima Kruger nei panni dell'algida cacciatrice. Buone scene d'azione con forse un pochino forzata la scena dell'autoincidente della Viandante. Bella la ricostruzione di come gli uomini si sono organizzati per sopravvivere e degli esperimenti che stanno facendo. Ecco purtroppo a metà film c'è una sequenza di 10-15 minuti che appare decisamente melensa ma che fa decisamente parte dello stile della Meyer che, sulle intricate storie d'amore tra vampiri, ci ha costruito la sua fortuna. Nel complesso però il film va approvato anche per i risvolti etici che solleva anche nella parte finale del film per cui è consigliato.
Solo un piccolo appunto finale che non entra nella valutazione del film; purtroppo (come avviene da troppo tempo a questa parte specialmente nelle multisale) la visione del film è stata disturbata dal chiacchiericcio in sala dove una persona ha addirittura trovato il modo e il tempo per esibirsi in un fragoroso rutto. Credo che sia il momento di fare qualcosa perchè un conto è stare al bar e un conto è andare a vedere un film in pace al cinema dove un breve commento è più che lecito ma la telecronaca del film sinceramente no. Spero che una collaborazione tra maschere e pubblico possa mettere un freno a questo antipatico fenomeno.
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miomodestoparere
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martedì 2 aprile 2013
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carino,se avete meno di 18 anni.
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Bisogerebbe SEMPRE informarsi prima su cosa si va a vedere,io l'ho fatto quando ormai era tardi!
Film sconsigliato a chiunqua abbia compiuto 18 anni di età!
Un film per teen-ager,e lo dico senza voler fare il sapientone....se avete al massimo 17 anni puo essere senza dubbio piacevole,se ne avete di piu NO!
Poi i gusti son gusti,e vanno rispettati TUTTI!
Piu che brutto,si potrebbe definire noioso!
Basterebbe guardare i primi 5 minuti per capire di cosa si tratta,altri 10 minuti centrali,e gli ultimi 5,che,bisogna ammettere,sono abbastanza belli!
In realtà il finale sarebbe anche prevedibile,ma bisogna riconoscere che il regista è molto abile a far credere che il film finisca in un certo modo,salvo poi cambiarlo in extremis.
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Bisogerebbe SEMPRE informarsi prima su cosa si va a vedere,io l'ho fatto quando ormai era tardi!
Film sconsigliato a chiunqua abbia compiuto 18 anni di età!
Un film per teen-ager,e lo dico senza voler fare il sapientone....se avete al massimo 17 anni puo essere senza dubbio piacevole,se ne avete di piu NO!
Poi i gusti son gusti,e vanno rispettati TUTTI!
Piu che brutto,si potrebbe definire noioso!
Basterebbe guardare i primi 5 minuti per capire di cosa si tratta,altri 10 minuti centrali,e gli ultimi 5,che,bisogna ammettere,sono abbastanza belli!
In realtà il finale sarebbe anche prevedibile,ma bisogna riconoscere che il regista è molto abile a far credere che il film finisca in un certo modo,salvo poi cambiarlo in extremis.(ovviamente NON HO LETTO IL LIBRO,altrimenti avrei saputo come finiva)
Se vi è piaciuto il libro,risparmiate i soldi del biglietto,se non avete letto il libro,risparmiate i soldi del biglietto.
Se volete vederlo a tutti i costi,fatevi un pisolino prima di andare al cinema.
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vandamme84
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lunedì 1 aprile 2013
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brutto
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francamente il film mi sembra molto banale, del resto è tratto dalla stessa autrice di twilight. si potrebbe anche chiudere un occhio su tutte le cavolate della grotta delle meraviglie su cui uno dei gruppi degli ultimi umani avevano costruito la loro casa, ma la cosa più fastidiosa del film è che è stucchevole.
di fantascienza c'è solo lo sfondo.. anche le poche scene di azione non sono un granchè.
francamente un film che non sa di niente. ma evidentemente come in twlight, l'autrice ha una visione abbastanza banale dell'amore.
bocciato totalmente, 8 € buttati
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wdicha
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lunedì 1 aprile 2013
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storia d'amore in cui si tifa per la razza aliena!
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Per prima cosa dico che il film mi é piaciuto molto.
É riuscito a tenere alta l'attenzione sia mia che della mia ragazza grazie a questa storia d'amore (anche se un po' scontata) a quattro. Questo perché in ogni caso tratta anche altri temi stimolanti come ad esempio cosa é che ci rende umani.
Il film scorre abbastanza bene e non lascia cali di attenzione.
Fra le cose negative ho trovato la voce della doppiatrice di Melany ed il finale che poteva essere lasciato più aperto.
Evidente (non per forza negativamente) la mente comune fra The Host e Twilight...
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mickey97
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sabato 30 marzo 2013
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una splendida celebrazione dei sentimenti altrui
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Una razza aliena costituita da semplici anime, ha preso possesso dei corpi dei terrestri, rendendo il mondo fin troppo pulito dai crimini e dai disordini che d'apprima lo caratterizavano. Gli umani sopravvissuti vivono in clandestinità nel deserto. Purtroppo, Melanie rimane vittima di una cercatrice, la quale introduce nel corpo della ragazza l'anima, che di lei ne prende relativamente il possesso, poichè forte e difficile a morire, e così si stabilisce un rapporto tra anima e ospite. L'anima di nome Viandante, ignorando inizialmente l'amore di Melanie per il fidanzato Jared, l'affetto per il fratellino Jamie e la pietà che prova per gli altri umani, da alla cercatrice utili informazioni affinchè questa possa ritrovare i ribelli che oppongono resistenza.
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Una razza aliena costituita da semplici anime, ha preso possesso dei corpi dei terrestri, rendendo il mondo fin troppo pulito dai crimini e dai disordini che d'apprima lo caratterizavano. Gli umani sopravvissuti vivono in clandestinità nel deserto. Purtroppo, Melanie rimane vittima di una cercatrice, la quale introduce nel corpo della ragazza l'anima, che di lei ne prende relativamente il possesso, poichè forte e difficile a morire, e così si stabilisce un rapporto tra anima e ospite. L'anima di nome Viandante, ignorando inizialmente l'amore di Melanie per il fidanzato Jared, l'affetto per il fratellino Jamie e la pietà che prova per gli altri umani, da alla cercatrice utili informazioni affinchè questa possa ritrovare i ribelli che oppongono resistenza. Ma, Melanie non essendo disposta ad assorbire l'egoismo dell'anima, nonchè il corpo che la abita, la costringe a raggiungere le persone che ama, ignorando la possibilità della loro reazione, una volta mostratasi ai loro occhi. Infatti i bellissimi occhi blu, alimentano la collera dei familiari e non, del tutto ignari della realtà, ovvero che Melanie è ancora viva e coesiste con l'anima, nello stesso corpo.
Da Stephanie Mayer, autrice della saga di Twilight, il film celebra splendidamente i sentimenti altrui e anche quelli personali, trionfando di gran lunga sulla saga vampiresca che del romanticismo ci ha offerto una visione eccessiva e fuori dagli schemi, schemi che in " The Host " vengono perfettamente rispettati con la valorizzazione del sentimento che si incarna in Melanie e Wanda. In realtà, secondo me, la loro unione in un solo corpo è veramente avvenuta quando si sono uniformate sentimentalmente. Wanda alla fine, forse perchè commossa dai sentimenti che prova Melanie, li assume e si innamora di Ian e prova affetto per il fratello di "lei" Jamie e prova pietà per quei sopravvissuti che vivono in clandestinita nel deserto per non perdere sè stessi, per non perdersi come Lisy, la cui anima che la possedeva era crudele e fra questa e lei non vi era rapporto ma solo alla base, un concetto di puro dominio e questo evidenzia quanto il rapporto tra Wanda e Melanie sia qualcosa di magnifico. I sentimenti che Wanda tende ad assumere sono talmente profondi da decidere di sacrificarsi per permettere a Melanie di esternare i suoi sentimenti in persona e non tramite lei. Il finale ( non posso rivelarlo ) è bellissimo, del tutto inaspettato, qualcosa di sorprendente che va oltre la nostra immagginazione.
The Host è uno dei film più originali del genere fantascientifico, grazie a una bella ed originale trama colme di tante idee nuove. Altri aspetti decisamente positivi sono le performance dei singoli attori, Saonrise Ronan in particolare, molto più brava, più bella, espressiva e comunicativa di Kristen Stewart, la regia, i bellissimi dialoghi alquanto profondi e significativi e la sceneggiatura, che sono stati alquanto determinanti per rendere The Host un capolavoro, generato dalla penna della Mayer. Ho intenzione di leggere al più presto i libri.
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eri1982
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sabato 30 marzo 2013
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non ho ancora visto il film ma...
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Non ho ancora visto il film ma mi chiedo perchè alla gente a cui non piace stephenie meyer poi vada a vedere i film tratti dai suoi libri. credo che una persona a cui quel genere non piace, non dovrebbe andarci.
Da quello che ho letto, (anche se i commenti erano negativi) Ho potuto intuire che il film segue molto il libro. per cui hanno fatto bene a non parlare di schizofrenia o di altre cose menzionate nei comemnti precedenti. non ci sono trasformazioni in punto di morte.
Attenzione spoiler: NEL LIBRO LEI, PER LASCIARE MELANIE LIBERA, DECIDE DI SACRIFICARSI E LASCIARLE IL CORPO. NON VOLENDO ESSERE UN PARASSITA E OCCUPARE IL CORPO DI UN altro essere UMANO (DAL MOMENTO CHE AVEVA IMPARATO AD AMARE GLI UMANI) CHIEDE DI MORIRE.
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Non ho ancora visto il film ma mi chiedo perchè alla gente a cui non piace stephenie meyer poi vada a vedere i film tratti dai suoi libri. credo che una persona a cui quel genere non piace, non dovrebbe andarci.
Da quello che ho letto, (anche se i commenti erano negativi) Ho potuto intuire che il film segue molto il libro. per cui hanno fatto bene a non parlare di schizofrenia o di altre cose menzionate nei comemnti precedenti. non ci sono trasformazioni in punto di morte.
Attenzione spoiler: NEL LIBRO LEI, PER LASCIARE MELANIE LIBERA, DECIDE DI SACRIFICARSI E LASCIARLE IL CORPO. NON VOLENDO ESSERE UN PARASSITA E OCCUPARE IL CORPO DI UN altro essere UMANO (DAL MOMENTO CHE AVEVA IMPARATO AD AMARE GLI UMANI) CHIEDE DI MORIRE.
INVECE I SUOI AMICI, CHE A LORO VOLTA HANNO IMPARATO AD APPREZZARE LEI PER QUELLO CHE è, PUR NON ESSENDO DELLA LORO SPECIE, LA "TRAPIANTANO" IN NUOVO CORPO, PER NON PERDERLA.
Innanzitutto la storia non è sdolcinata come twilight. e poi è normale che ci siano baci a lungo sognati, dal momento che VIANDANTE, come anima, non aveva mai conosciuto l'amore, e mentre lei come parassita era un pò timida, il corpo umano che occupava aveva reazioni istintive dal momento che il corpo ricordava certe sensazioni, avendole melanie vissute con jarret.
e poi le location son poche proprio perchè anche nel libro sono poche. gran parte della storia si svolge nelle caverne, come nel libro.
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 30 marzo 2013
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originale film di fantascienza, da vedere
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The Host, l’ospite, è un film tratto dall’omonimo romanzo di Stephenie Meyer autrice della saga di Twilight che raccoglie ed elabora un’idea del più grande scrittore di libri di fantascienza, Isaac Asimov, cioè la presenza di uno più cervelli di due esseri pensanti all’interno della stessa persona e quindi la persona stessa che rivive con la sua personalità e le sue idee.
Asimov lo faceva per “salvare” gli uomini più importanti del nostro tempo, gli inventori, i geni, le persone che grazie al loro contributo erano riuscite a migliorare l’umanità, il cui cervello veniva impiantato all’interno di un altro essere umano e nella stessa persona vivevano quindi due persone: questo consentiva alla società di avvalenrsi ancora delel abilità di quella person a che sarebbe morta e che invece conti nua vivere e può dare ancora il suo contributo al mondo.
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The Host, l’ospite, è un film tratto dall’omonimo romanzo di Stephenie Meyer autrice della saga di Twilight che raccoglie ed elabora un’idea del più grande scrittore di libri di fantascienza, Isaac Asimov, cioè la presenza di uno più cervelli di due esseri pensanti all’interno della stessa persona e quindi la persona stessa che rivive con la sua personalità e le sue idee.
Asimov lo faceva per “salvare” gli uomini più importanti del nostro tempo, gli inventori, i geni, le persone che grazie al loro contributo erano riuscite a migliorare l’umanità, il cui cervello veniva impiantato all’interno di un altro essere umano e nella stessa persona vivevano quindi due persone: questo consentiva alla società di avvalenrsi ancora delel abilità di quella person a che sarebbe morta e che invece conti nua vivere e può dare ancora il suo contributo al mondo.
In Host, invece, ad invadere la nostra mente (e i nostri corpi) sono gli alieni, ma sono però esseri buoni e capaci che hanno migliorato la nostra società.
Attorno a questo si snoda la trama del film che è nota già nella prima scena.
Senza dubbio siamo di fronte ad un’idea molto originale che apre tanti possibili scenari di conflitto, di conoscenza reciproca dell’ospite e di quest’ultimo sugli usi e costumi dei terrestri. Non abbiamo letto il libro, ma siamo convinti che sia superiore al film perché consente certe narrazioni che qui sono soltanto abbozzate o, causa l’esiguità del tempo a disposizione, affrontate in maniera superficiale rispetto al libro, ma il regista, Andrew Niccol, lo fa molto bene e tutto funziona alla perfezione.
E d’altro canto siamo di fronte sicuramente ad un maestro della Fantascienza: Niccol infatti è di certo, uno degli autori più originali del genere: e lo ha dimostrao in film come InTime (2012) e il più vecchio “S1m0ne” del 2002 vero precursore del mondo attuale con la creazione di un personaggio virtuale che diventa protagoinista nelal vita reale.
Da un regista così, quindi, era logico attendersi un film come minimo originale, ma il tocco del maestro arriva nella scelta dell’attrice principale: Niccol opta per la 18enne Saorise Ronan, la ragazzina inglese destinata forse a diventare (insieme a Jennifer Laurence) una delle più brave attrici di tutti i tempi, che vanta già una nomination all’oscar e al Golden Globe.
Saorise (che in gaelico significa libertà) l’abbiamo già apprezzata in Hanna, Amabili resti, Embrer ed Espiazione.
La Ronan conferma tutta la sua espressività e a soli 18 anni sa reggere molto tempo davanti alla cinepresa, muta, senza dire una parola ma con lo sguardo che esprime tutto.
Lo aveva già fatto in Hanna e qui si ripete: la giovane attrice riesce a trasmettere allo spettatore, solo con lo sguardo, tutti sentimenti che il personaggio che interpreta si porta dentro. E’ per questo motivo che la Ronan si dimostra grandissima attrice, perché non è sicuramente facile, a soli 18 anni, fare questo.
Tra gli altri attori, una citazione a William Hurt, nei panni dello zio della protagonista, un attore che forse non ha avuto, nella sua lunga carriera, i giusti riconoscimenti che avrebbe meritato dopo la superba interpretazione in Gorky park
Infine ci soffermiamo sulla recitazione della splendida 36enne tedesca Diane Kruger (Unknow-senza identità, Bastardi senza gloria, Il mistero delle Pagine perdute e Il mistero dei templari), qui nell’insolita parte della cattiva: l’attrice è talmente poliedrica e brava che riesce a dare un’interpretazione davvero originale.
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