Se chiudo gli occhi non sono più qui |
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Un film di Vittorio Moroni.
Con Giorgio Colangeli, Giuseppe Fiorello, Mark Manaloto, Hazel Morillo.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Italia 2013.
- Maremosso
uscita giovedì 18 settembre 2014.
MYMONETRO
Se chiudo gli occhi non sono più qui
valutazione media:
3,35
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Splendido filmdi FPAVANFeedback: 100 |
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venerdì 7 novembre 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Splendido film. La presenza dell'acqua, tumultuosa negli acquazzoni temporaleschi e apparentemente placida nello scorrere del fiume del finale, mi ha ricordato altre scelte del regista (tu devi essere il lupo) nelle quali la forza immane della natura si infila come un ago che diventa cuneo nell'animo umano. Ma questa volta l'acqua, che inevitabilmente giunge al mare non serve per immergersi in un bagno liberatorio ma per raggiungere le stelle. Questo passaggio mi ha commosso molto, mi ha fatto sentire che in fondo tutta la forza del creato in qualche modo ci appartiene, è di tutti noi e noi ne siamo parte concreta.
Un effetto consolatorio di quelli che posso provare quando vedo un dipinto di Michelangelo, di Caravaggio, e vi riconosco un senso di appartenenza, di casa, riconoscendovi il rifugio per "la protezione dei ricordi". Mi ha poi toccato il mostrare la barriera che le figure genitoriali (chi più, chi meno, e ci metto anche gli insegnanti in questa categoria) elevano in ogni modo possibile nei confronti di Kiko: ma nessuna figura è bianco o nero, in ognuna si leggono frammenti di dolorose difficoltà nella lotta contro sé stessi, nel vedere i propri limiti e "peccati" (laicamente parlando).
La figura di questo splendido e bravissimo ragazzo era davvero difficile da tratteggiare ed è stato fatto invece con grande maestria, non cedendo mai alla possibilità di cadere in facili banalizzazioni o in una didascalica retorica, anzi, donandogli respiro e poesia profonda. Ma la medesima osservazione si può applicare a tutti i personaggi del film, e particolarmente agli occhi acquosi di Colangeli.
Il film mi è piaciuto enormemente. In ogni aspetto, dalla cura dei particolari dell'autobus rifugio (così lontano da Into the wild...meno male) alla poetica generale, alla profondissima umanità che traspare da ogni scelta e da un racconto che non è mai né autoconsolatorio né accondiscendente a sé stesso.
Franco Pavan
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