Le Week-End

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elgatoloco mercoledì 24 ottobre 2018
commedia triste(drammatica)e grande film Valutazione 0 stelle su cinque
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Questo"Le Week-End"de Roger Mitchell(2013), con tre straordinari interpreti, come Jim Broadbent(britannico), Lindsay Duncan/scozzese), Jeff Gldblum(statunitense di origini ebraiche), è un "Kammerspiel", dato che i pochi esterni parigini della coppia matura che festeggia a Parigi il proprio 30°anniversario di nozze, che si amano litigando sempre, rimbrottandosi a vicneda-sono due intellettuali in crisi finanziaria-non fanno che confermare e contornare gli interni l'hotel, i locali della"festa"di un amico... Pieno disastro, con reciproci sospetti, reprimende, crisi esistenziale, ma senza disperazione. Si cita Samuel Beckett, di cui il protagonista è stato  ed è un grande stuidioso ed esperto, Roger Mitchell, il regista, ha creato un'opera che mostra anche le delusioni e continue tensioni di chi"ha fatto il Sessantotto", senza aver perso ogni speranza, ma quaisi, di chi non "sa più che pesci pigliare", dove tutto passa apparentemente"sottotraccia"(quando il marito sente che quella suite era stata abitata da Tony Balir replica tout court: "Speriamo che abbiano almeno cambiato le lenzuola". [+]

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martedì 7 agosto 2018
che ballo fanno nel film
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mi ha incuriosito il ballo finale sa dirmi che ballo è grazie paola

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lbavassano venerdì 12 febbraio 2016
brillante con giudizio Valutazione 3 stelle su cinque
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Brillante, con giudizio. Malinconico, ma con ritmo. Ottimamente interpretato e molto ben scritto (ma da Hanif Kureishi non ci si aspetta niente di meno, anche se siamo ben lontani dai vertici del soggetto di "Intimacy"), si perde purtroppo nella seconda parte, virando decisamente verso quello stucchevole sempre pericolosamente in agguato. L'omaggio finale cinefilo a Godard ("Bande a part"), anche se preannunciato, risulta tanto tirato per i capelli quanto incomprensibile ai più. Prodotto intelligentemente gradevole, a partire dal tema musicale "alla" Miles Davis. [+]

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salva66 domenica 28 settembre 2014
le relazioni sentimentali... Valutazione 4 stelle su cinque
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l'uomo e la donna non sono monogami a vita, hanno si, una monogamia , ma seriale. Ci sono vari fasi, dall'innamoramento al volersi bene, come e anche, nella relazione a due ci sia uno che ami e dia di più. Quindi si instaura una e definirei "percezione dei sentimenti, delle cose , dei fatti"...l'amore. Ci sono periodi in passato che le relazioni duravano, ma non per un fattore miracoloso, ma per una serie di valori diversi dagli attuali. Il mondo "purtroppo", gira sull'evoluzione, sul cambiamento continuo, sul propinare quello che non si può avere. Quindi, oltre ad un fatto naturale "vedi monogamia o non", c'è un altro fatto, di condizionamento della vita stessa! Il riferimento alla pellicola citata, c'è uno spaccato attuale alle problematiche di un legame affettivo a lungo termine. [+]

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degiovannis giovedì 24 luglio 2014
bilancio di una generazione Valutazione 3 stelle su cinque
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Il film è gradevole e si vede volentieri in quanto le note amarognole sono condite da ironia e humour. I personaggi sono delineati con accuratezza e sembrano impersonare proprio il modo di essere di una generazione, i teenagers degli anni sessanta e quindi quelli che hanno a che fare con il '68, o giù di lì. Bene! Il film che tutto sommato rimane in equilibrio in tutte le sue componenti, proprio nell'affrontare il discorso sul '68 sbanda pericolosamente, facendosi prendere la mano dalle necessità dello spettacolo. I nostri eroi sembrano sopravvissuti o reduci e non hanno il coraggio di rivendicare nessun merito, come se avessero sbagliato tutto nella loro vita, a cominciare dall'educazione dei figli. [+]

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vanessa zarastro mercoledì 2 luglio 2014
scelte di vita a confronto Valutazione 0 stelle su cinque
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Un film strano, sembrerebbe l’ennesino film sugli amori di una coppia anziana (basti pensare al bellissimo “Amour”di Haneke) invece diventa un’occasione di riflessione sulle scelte fatte nella vita. Il regista del brioso Notting Hill diventa impegnato e solo apparentemente il film è divertente. Roger Micchel aveva, infatti, già girato un impegnativo film sulla decadenza della famiglia “The Mother” con un poco più che esordiente Daniel Craig nel 2003.
Nick e Meg Borrows vanno a fare una scappata per un week-end a Parigi dove avverrà l’incontro della coppia - anzi di lui, Jim Broadbent, professore di filosofia di un’Università inglese di provincia, con il suo ex compagno di studi Morgan, economista di successo che vive tra New York e Parigi. [+]

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alex2044 mercoledì 2 luglio 2014
parigi val più di una messa . Valutazione 2 stelle su cinque
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Carino ma si può dare di più . Il film è gradevole ,gli attori sono bravini ma il film non decolla e non è completamente riuscito .
Si può vedere ma senza aspettarsi colpi d'ala .Mezzo voto in più per la scelta di Parigi come ideale luogo di vacanza .

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pepito1948 martedì 1 luglio 2014
una linea spezzata Valutazione 2 stelle su cinque
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Basta una coppia di eccellenti attori, oltre ad un ottimo Goldblum, a far decollare un film sia pure molto attoriale e dal taglio eminentemente teatrale? No, non basta. La sceneggiatura scorre come un rosario con i grani di lava, aspra e discontinua. Nel racconto delle vicende di una coppia di attempati pensionati, che attraverso un fine settimana  a Parigi in parte passato in un hotel di lusso in parte in peregrinazioni per le strade della capitale francese, alla scoperta del nuovo, del brio lontano dal grigiore di Birmingham e di se stessi, gli autori incentrano il focus sulla scoperta delle molte facce di un rapporto consolidato ma nel contempo sfilacciato dal tempo, come se le schermaglie dei due personaggi fossero illustrate attraverso una TAC, mettendo in evidenza sobrietà ed eccessi, amore e rancori , velleità sessuali e frustrazioni senili, rivelazioni e controrivelazioni, in un gioco che dovrebbe instaurare una dinamica emotiva crescente e di rimbalzo coinvolgere lo spettatore in una riflessione sulle contraddizioni del passaggio dall'età adulta a quella insidiosa della vecchiaia. [+]

[+] solo alcuni passaggi sinceri (di antonio bianchi)
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sabrina lanzillotti domenica 22 giugno 2014
le week-end: un amore ritrovato a parigi Valutazione 4 stelle su cinque
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Nick e Meg sono due sessantenni inglesi che decidono di festeggiare il loro trentesimo anniversario a Parigi, lì dove trascorsero la luna di miele.
All'inizio Nick prenota in un piccolo albergo, lo stesso in cui alloggiarono trent'anni prima, ma Meg lo convince ad andar via, preferendo una suite in un hotel lussuoso. Tra cene in ristoranti troppo costosi e piccoli furtarelli nelle boutique parigine, riemergono vecchi rancori e amarezze che sembrano aver minato irrimediabilmente il loro rapporto. Più volte lei afferma di volere il divorzio mentre lui tenta invano di riconquistarla.
Sarà l'incontro con Morgan (interpretato dal bravissimo Jeff Goldlum), un vecchio amico di Nick, a segnare una svolta nella vita dei protagonisti. [+]

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flyanto venerdì 20 giugno 2014
il weekend parigino di una coppia agée in crisi Valutazione 3 stelle su cinque
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 Film in cui si racconta del weekend trascorso a Parigi da una coppia di anziani professori in occasione del proprio trentennale anniversario di nozze. Quello che succederà e che vivranno i  protagonisti nel corso dei due giorni di vacanza cambierà di molto le loro esistenze, soprattutto per ciò che riguarda il proprio approccio alla vita e direttamente il proprio rapporto sentimentale. Sin dall'inizio infatti essi vengono presentati non del tutto in sintonia, ormai sfiduciati (sopratutto la donna) nella loro relazione che viene evidenziata essere un pò in crisi. Ma l'atmosfera parigina, l'incontro casuale con un ex collega del marito, ormai scrittore di successo, contribuirà a far loro aprire gli occhi e prendere in considerazione la reale situazione portandoli, ripeto, soprattutto la moglie, a rivedere le proprie posizioni e ad affrontare con un nuovo e più positivo spirito nonchè maggiore consapevolezza il proprio menage. [+]

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